Il vecchio e il mare
La Staccata: il pupo recensore sta acquisendo sempre più autonomia in questa rubrica, tanto che sto scrivendo un discorso d’addio per i miei (non) lettori. … continua
La Staccata: il pupo recensore sta acquisendo sempre più autonomia in questa rubrica, tanto che sto scrivendo un discorso d’addio per i miei (non) lettori. … continua
La Staccata: io e il Sommo Recensore Gnappo abbiamo atteso con curiosità il terzo episodio della saga di Amelia e Zio Gatto. Potete leggere le impressioni dello staff di genitoricrescono sulla penna di Anna in due precedenti post: Indagine alla PMI e Il mistero dei cloni giganti.
Ne “La leggenda di Lagonero” la Lo Piano inserisce un elemento logico e consequenziale: la prima cotta di Amelia, che in realtà anche in precedenza manifesta interesse per un amico speciale, ma qui lo fa in modo più manifesto. In più, dà maggior risalto all’utilizzo degli strumenti informatici nei ragazzi. Amelia è cresciuta, di conseguenza anche le sue avventure crescono assieme a lei.
Il principe e la Costituzione di Stefano Bordiglioni è un libriccino di appena quaranta paginette che beneficia di un carattere molto grande e chiaro adatto ai più piccoli. La storia è semplicissima e si risolve in una quindicina di minuti di lettura, ma regala numerosi spunti di riflessione. Narra del regno di Uhr, dove il principe Rodolfo – detto il Prepotente – detta leggi su ogni quisquiglia: il colore delle tende, quello che va mangiato a colazione,
non si giudica mai un libro dalla copertina, questa è una legge non scritta, però “Conquà e il mistero del tramonto scomparso” si presenta in modo davvero simpatico e ciò gli regala una marcia in più. La vera copertina, abilmente illustrata da Lorenzo Terranera, si affaccia da tre oblò ritagliati da una sovracoperta realizzata con carta da pacchi. Mi piace molto l’idea. Quegli oblò sembrano finestre.
Le bugie non temono di finire nei guai, non sono prudenti né sagge. Sono sfrontate, spontanee, impavide. Le frottole bianche sorgono dalla fretta di un momento improvviso, sposano i desideri e dalla loro passione nascono realtà destinate a durare lo spazio di un sogno, sono un modo economico per aggiustare le cose andate in mille pezzi, aiutano a sopportare meglio la nostra infelicità. Quelle cattivelle sono la bacchetta magica dei comuni mortali, servono a farci apparire più buoni, più intelligenti, persino più alti.
Oggi, più che recensire un libro nello specifico, vorremmo raccontarvi un’attività che appassiona i bambini più di quanto si sarebbe portati a pensare, persino quelli che non incarnano la figura dell’angioletto che si trastulla interi pomeriggi con i colori per le dita.
Domanda: in una scala da uno a dieci, quanto riterreste compatibili un seienne tarantolato con l’eterea arte dell’origami?
Abbiamo già recensito un altro libro di Stefano Bordiglioni, un autore che ci piace parecchio
La Staccata: questa è una recensione atipica perché non vi racconteremo di un libro, ma di un fumetto. L’idea è nata, come succede sempre, in … continua
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La Staccata: Ida, la mia nonna paterna, era stonata come una campana in fin di vita eppure la tenerezza con la quale mi cantava le filastrocche è sicuramente … continua