Cerchiamo di essere genitori consapevoli, di capire quello che compriamo, con cosa giocano i nostri figli, che cibo mettiamo in tavola. In questo contesto anche la banca che scegliamo per versare il nostro stipendio o per investire del denaro (se abbiamo la fortuna di averne) fa la differenza. Ognuno di noi lavora per vivere, ha una famiglia, magari paga un affitto o un mutuo. Conosciamo e ci fidiamo fino in fondo delle banche a cui affidiamo i nostri soldi?
Da alcuni anni, come altri 36mila cittadini italiani, sono socia di Banca Etica, una banca amica dell’ambiente, vicina al mondo del biologico, del fotovoltaico, vicina a chi lavora per lo sviluppo sostenibile. Questa banca è nata soprattutto per finanziare i soggetti cosiddetti “non bancabili”, in particolare il terzo settore (cooperative sociali, per disabili, per l’infanzia, ma anche associazioni, gruppi scout, parrocchie etc).
E’ una banca che investe in anche in cultura: qualche giorno fa si è tenuta a Firenze la mostra convegno Terra Futura, un evento internazionale, voluto dal “sistema Banca Etica”, che attraverso la sua fondazione culturale propone iniziative in cui, come nella sua filosofia, il futuro equo e sostenibile è al centro. Terra Futura è sì una fiera, ma al suo interno ci sono convegni e laboratori di incredibile valore.
Essere soci di Banca Etica non significa essere dei grandi investitori: io ho acquistato il minimo (attualmente significa 5 azioni per 277 euro), chi può fare di più ovviamente è il benvenuto, ma ecco, non serve essere ricchi. Diventare soci è un modo per sostenere la banca, che ha bisogno di rafforzare il proprio capitale sociale. Io e mio marito abbiamo anche il conto corrente di famiglia, che è anche decisamente economico rispetto ad altri, ma poi si può fare il mutuo per la casa, per finanziare il proprio impianto fotovoltaico, per far studiare i figli etc. C’è l’home banking, puoi avere il bancomat e la carta di credito, è possibile gestire tutto online o utilizzando il servizio dei ‘banchieri ambulanti’.
Vi dò qualche informazione in più, giusto per farvi capire che dietro c’è serietà e tanto potenziale:
– il rapporto tra lo stipendio più alto tra i collaboratori è di 1 a 4 (nelle altre banche è di 1 a 500)
– le realtà del terzo settore, potenziali clienti di Banca Etica, rappresentano l’8% del pil
– Banca Etica è l’unica in Italia che pubblica sul suo sito i finanziamenti che eroga alle persone giuridiche, cioè ti dice a chi fa credito e perchè (vedi qui)
Recentemente la banca ha lanciato l’iniziativa Non con i miei soldi, per capire la crisi, chi l’ha provocata, dove si è spostato il debito delle banche (se lo stanno accollando gli stati, tagliando la spesa, cioè… asili, treni, ospedali, scuola) e soprattutto per coinvolgere le persone nel cambiamento, per diffondere conoscenza anche su questi temi che il più delle volte spaventano e vengono considerati come ‘cose più grandi di noi’.
L’iniziativa è molto interessante perchè ci permette di non limitarci all’indignazione, ma di fare qualcosa perchè la finanza sia più trasparente e metta al centro le persone e l’ambiente, mettendoci la faccia. L’inziativa è seria ma è davvero simpatica ;).
A me piace molto lo slogan che utilizza Banca Etica nelle sue campagne: l’interesse di tutti è quello più alto.
E voi come vi regolate per gestire i soldi di famiglia? Pensate anche voi che si possano cambiare le cose o siete sfiduciati rispetto alle questioni economiche e finanziarie?
Anch’io sono socia, da molti anni! E’ una realtà che parte da presupposti diversi dal profitto a tutti i costi, che ci ha portato dove siamo ora…