Studiare le tabelline

I bambini di seconda elementare in questo periodo stanno affrontando uno degli ostacoli più grossi della carriera scolastica: la memorizzazione delle tabelline. L’antipatia di molti adulti per la matematica affonda le sue radici proprio nello studio delle tabelline, quindi come aiutare quei bambini che si trovano in difficoltà davanti a questa prova?

foto di Jmawork utilizzata con licenza CC
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Il primo consiglio che mi sento di darvi, a costo di essere banale, è di non trasmettete ai vostri figli la paura delle tabelline, non dite mai che sono difficili o noiose: le difficoltà in matematica sono molto più apprese di quanto siamo portati a credere. Perciò keep calm.

Avere le tabelline “a portata di memoria” è certamente molto utile, non come semplice esercizio di memorizzazione ma come comodo aiuto in fase in fase di calcolo. Tuttavia l’aspetto della memorizzazione della tabellina, a dispetto di quanto si creda, non è la parte fondamentale del lavoro. Ci sono molti bambini che, per varie ragioni, risultano lenti o impossibilitati a mandare a memoria le tabelline, ciò non significa che debbano necessariamente avere difficoltà in matematica.

Il significato della moltiplicazione

Qualunque metodo utilizzino gli insegnanti in classe, se volete aiutare vostro figlio, è importante che prima di cominciare a memorizzare vi assicuriate abbia compreso esattamente il significato della moltiplicazione. Sembra scontato ma, vi assicuro, non lo è: le difficoltà più grosse non le incontra chi non ha memorizzato le tabelline (in un modo o nell’altro si può sempre ovviare…), ma chi non ne ha capito fino in fondo il significato.
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Ricordiamoci che la moltiplicazione non è altro che un’addizione ripetuta: 2 x 3 significa 2 per 3 volte, quindi 2 + 2 + 2. Pare che Pitagora, molti secoli fa, si servisse di sassolini per insegnare la matematica. Noi possiamo fare lo stesso. Procuratevi dei sassolini o qualcosa che li possa sostituire (ad esempio dei tappi di bottiglia o dischetti di cartoncino) e giocate con i bambini a formare i “numeri rettangoli”, cioè a disporrli in modo fa formare rettangoli. Contate le file, contate le righe e contate quanti tappi in totale. Oppure verificate in quanti rettangoli diversi è possibile disporre un certo numero di tappi. Chiedete ai bambini di verbalizzare: “4 file di 3 tappi sono 12 tappi” ecc.

Utilizzare la proprietà commutativa

Sempre con i sassi-tappi costruiamo un altro rettangolo con numero di righe-colonne invertito e verifichiamo, contando, che è formato dallo stesso numero di elementi. Voilà, ecco a voi la proprietà commutativa delle moltiplicazioni: “4 file di 3 tappi = 3 file di 4 tappi”.

Presentarla ai bambini (senza mai nominarla: ci penseranno gli insegnanti al momento giusto) è molto utile perché in questo modo si ridurrà notevolmente il numero di item da memorizzare. Infatti, se eliminiamo dalla nostra tavola pitagorica le moltiplicazioni speculari ridurremo moltissimo il carico mnemonico richiesto, soprattutto per le tabelline “alte”. Le tabelline cinesi seguono proprio questo principio e presentano una tabella copn sole 36 operazioni da mandare a memoria.

Tabelline “inutili”

Sempre nell’ottica di eliminare ciò che non è indispensabile memorizzare, si possono spiegare le tabelline dell’1, del 10 e dello 0 come dei fatti, delle regole svincolate dalla formulazione della tabellina: imparare che “qualsiasi numero moltiplicato per 1 è uguale a se stesso” è molto più semplice (e utile) che studiare la cantilena “un per zero zero, uno per due due…”

Cercate le moltiplicazioni intorno a voi

Possiamo provare a scovare le tabelline nascoste nella nostra vita quotidiana: le finestre di un palazzo, i vasetti di yogurt in una confezione famiglia… Allenate i vostri bambini a vedere gli schieramenti e a contarli.

Non date la tabellina da studiare, scopritela!

Lasciamo che i bambini scoprano la tabellina prima di cominciare a memorizzarla. Se faccio imparo, si dice. Giusto? Quindi evitiamo di fornire ai bambini la tabellina da studiare, lasciamo che siano loro a scoprirla toccando, guardando e contanto.
tabelline 1Per quella del 2, ad esempio, procuratevi 20 tappi di bottiglia, nella parte interna scrivete i numeri da 0 a 20 e disponeteli coperti. Coprite il primo numero poi contate 2 a 2 scoprendo solo il secondo e voilà la catena del 2.

Formalizzazione e memorizzazione

Solo dopo essere sicuri che i bambini abbiano preso il significato della moltiplicazione e dopo averli lasciati scoprire la catena del numero è possibile formalizzare e memorizzare la tabellina vera e propria. Per farlo si possono utilizzare varie facilitazioni, a seconda delle preferenze di ogni bambino: canzoni, tavole, disegni “gancio” ecc. Alcuni consigli per memorizzare li trovate qui.

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