Paperino e l’inclusione della diversità

Cosa notate nella vignetta sopra?

L’ultimo numero dei fumetti di Paperino in olandese, ovvero Donald Duck per la prima volta aggiunge tra i vari personaggi sullo sfondo di una scena una coppia gay.

E non lo ha fatto in base a considerazioni astratte sull’inclusione, sulla diversità, sul marketing, sulla linea editoriale.

I miei genitori sono gay e lesbiche

Lo ha fatto perché glielo ha chiesto una lettrice di 10 anni di nome Fenna. Nel corso di un programma televisivo per bambini, in una rubrica che si chiama Voci fuori dal coro, Fenna, che ha due madri e due padri, ha dichiarato: “Nel Donald Duck non si vedono mai gay o lesbiche e lo so perché ho controllato bene tutti i numeri.”

“I miei genitori sono gay e lesbiche e a me sembra importante che anche questo sia visto come normalità. Ma a Paperopoli sembra che tutto questo neanche esista.”

La redazione le ha risposto che in effetti è che i disegnatori e gli autori proprio non ci pensano, non è qualcosa di scontato.

“E questo è un po’ ridicolo, no?” ha risposto Fenna.

Possiamo sempre imparare dai figli

Così nel corso della trasmissione Joan Lemmers le ha promesso che in uno dei prossimi numeri le avrebbero dato retta. In fondo è bastato modificare leggermente una scena che era già stata preparata per andare in stampa, modificando l’uomo della coppia in una donna. E per non creare equivoci, per chiarire che si tratta proprio di una coppia di innamorate, come infinite altre comparse nelle vignette di Disney da quando sono andate in stampa, è stato aggiunto un cuoricino che fuga ogni dubbio.

Sicuramente l’ho già detto prima ma lo ripeto: quante cose possiamo imparare dai nostri figli, se solo li ascoltassimo.

Un piccolo passo per Paperopoli, un riconoscimento importante per quelle famiglie che questa quotidianità la vivono tutti i giorni e che possono riconoscersi anche in un fumetto.

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