Con questo post inauguriamo una nuova rubrica Ecofamiglie crescono, curata per noi da Elisa di mestieredimamma.it, che si occuperà di parlare di temi legati all’ecologia e alla sostenibilità in famiglia, di stili di vita ecostostenibili e di educazione al rispetto dell’ambiente.
Ringraziamo di cuore Elisa per aver accettato di guidarci in questa avventura mettendo a disposizione la sua esperienza e la sua passione di donna e di mamma. Sarà certamente un percorso stimolante!
Quando Serena e Silvia mi hanno proposto di curare una rubrica che tratta temi di ecologia e sostenibilità su GenitoriCrescono mi sono fatta una serie di domande di fondo: perchè si parla sempre più di ecologia? No, non è una domanda banale, anche se può sembrarlo.
Azzardo qualche risposta da persona, e da mamma, molto sensibile ai temi della sostenibilità ambientale che cerco di approfondire nella quotidianità e di condividere sul mio blog, Mestieredimamma assieme a qualche pezzo di vita.
Forse l’ecologia interessa perchè in fondo va molto di moda, o perchè i nostri figli ci stanno educando (o ci costringono a educarci) al rispetto per il mondo che lasceremo loro.
In effetti avere dei figli ti impone di fare delle riflessioni sugli stili di vita che conduci e su questo non c’è dubbio, altrimenti non saremmo qui ;-).
Un’altra possibilità è che l’ecologia interessi perchè realmente sono entrati nella nostra coscienza, nella nostra cultura e nella nostra sensibilità alcuni modelli che rappresentano un cambiamento vero nei confronti del mondo che ci ospita.
Insomma, per farla breve, la domanda di fondo da porre alla mamma e al papà amici dell’ambiente è: ci fai o ci sei?
Probabilmente non c’è una risposta univoca, ma un insieme di campagne, di accordi politici, di proposte educative, e anche di pubblicità concorrono a cambiare la nostra coscienza ambientale in modo più o meno forte.
Per me tutto parte dalla natura, unico motivo che ci può portare a fare scelte, a cambiare idea, a modificare i nostri comportamenti: finalmente – che sia per moda o per coscienza – l’approccio dell’uomo nei confronti della natura non è più caratterizzato solo da antagonismo e ambivalenza bensì, seppure a piccole dosi, anche da rispetto, persino da amore.
Quando mai è successa una cosa simile? La rivoluzione agricola del neolitico, quella industriale del settecento e pure quella elettronica di pochi anni fa in qualche modo si sono messe in contrapposizione al mondo della natura cercando di contrastarlo, di dominarlo, di possederlo.
La rivoluzione ambientale che noi – si si proprio noi! – mamme e papà possiamo avviare è qualcosa di grandissimo, di pacifico e di gratificante.
Ma da dove iniziamo?
Prima di comprare pannolini lavabili o biodegradabili, di differenziare anche i capelli, di selezionare i nostri mezzi di trasporto e di mangiare bio ed equo dobbiamo assolutamente prendere i nostri bimbi e fare una passeggiata nel bosco, rotolarci nell’erba alta, raccogliere un frutto da un albero e prendere in mano una zolla terra. Dobbiamo insomma provare a riconciliarci con la natura e ammirarla. Tutto il resto verrà da sé e ci sarà modo di approfondirlo anche qui, se avrete voglia di seguirmi.
Ma se non spegnamo i nostri pc e i nostri smartphone (suvvia, una volta ogni tanto!!) e non proviamo a riappropriarci pacificamente della terra assieme ai nostri bambini, parlare di ecologia è come spiegare cos’è l’acqua con una bottiglia di minerale in mano.
Ecco, poi vorrei dire un’altra cosa: io non sono una super esperta ma una super appassionata, e non sono nemmeno un’infallibile ambientalista fanatica! Sono piuttosto una che un po’ ci prova e ci crede, senza grandi ricette, ma cercando il buon senso delle cose senza assolutismi. Per questo mi hanno chiamata 😀
Sono l’unica ad avere questo approccio?
Che bello!! Questa rubrica mi piace molto 🙂
Anche noi facciamo del nostro meglio per aiutare la nostra amata terra a stare un pò meglio. Da dicembre abbiamo anche ridotto drasticamente l’uso del pc (e infatti latitavo da un pò anche qui :p ) che non è più fisicamente al centro della casa (nel senso della visibilità per noi e per il nostro cucciolo di due anni) e si esce più spesso. Per fortuna abbiamo degli zii di mio marito che hanno un giardino che sembra un bosco ed altri che hanno l’orto e le galline (noi un piccolo orto sul balcone) e osserviamo la natura e viviamo ai suoi ritmi il più possibile.
Sono entusiasta!! Non vedo l’ora di leggerti ancora!
Evvvai Elisa!!! Valore aggiunto a questo blog (che già aveva del suo!!!) e a questa community di “genitori pensanti”…
Sì,parliamone, ma soprattutto FACCIAMONE!!! Scambiamoci idee-concrete (un paradosso!) per rendere alla Terra l’Amore che Lei sempre ci serba, nonostante noi!
Un abbraccio a te e alle padrone di casa!
Silvia T.
io lavoro anche in un settore affine, ma il pannolino lavabile non ce la posso fare. pensare che avrei potuto averne gratis!
che bello leggerti anche qui.
Che bella questa rubrica mi interessa molto,mi piacerebbe tanto riuscire a migliorare l’ambiente nel mio piccolo e a diffondere questa cultura,a piccoli passi si raggiunge qualunque meta
@gloria e @federica: grazie!!
@paolo grazie, il problema dei rifiuti prodotti dai pannolini usa e getta tradizionali è enorme e parlando di famiglie ed ecologia non si può certo eludere. Ma visto che c’è molto materiale in rete (e anche qui su GC!) relativo ai pannolini lavabili, possiamo trovare l’occasione di parlare di altre soluzioni sostenibili ai pannolini tradizionali da fonti fossili…stai sintonizzato!!!
Si stima che ogni pupo dalla nascita allo spannolinamento produca circa 1 TONNELLATA di pannolini e … quello che c’è dentro. Rifiuti speciali che finiscono in discarica.
A costo di fare arrabbiare uno sponsor del sito, comincerei quindi dai PANNOLINI LAVABILI, riutilizzabili anche per figli successivi (se il primo non ci ha fatto … ehm … rinsavire) e totalmente ecologici.
@Paolo stai tranquillo che non c’è nessuno sponsor da far arrabbiare prima di tutto perché noi non lasciamo agli sponsor nessuna opzione di decidere di cosa parliamo sul blog e di come ne vogliamo parlare. Inoltre abbiamo parlato veramente spesso dei pannolini lavabili (che io stessa ho usato) ti metto qualche link:
https://genitoricrescono.com/ancora-sui-pannolini-lavabili-la-parola-agli-esperti/
https://genitoricrescono.com/ancora-due-parole-sui-pannolini-lavabili-e-una-domanda/
https://genitoricrescono.com/giornata-nazionale-pannolino-lavabile/
https://genitoricrescono.com/blogstorming/speciale-blogstorming-giornata-dei-pannolini-lavabili/
https://genitoricrescono.com/i-pannolini-lavabili-di-silvietta/
Ciò non toglie che potremo tranquillamente tornare a parlare di pannolini lavabili, magari approfondendo qualche aspetto in particolare 🙂
Bella la parte dove inviti a riconciliarci con la natura: prendere in mano la terra, cogliere un frutto, rotolarsi nell’erba! Io ti voglio aiutare a diffondere questo messaggio: per essere veramente ecologisti, per prima cosa dobbiamo avere la passione per la natura, e la passione per la natura viene solo se impariamo (o re-impariamo) a viverci dentro!
Brava!
Elisa sarà un piacere leggerti anche qui! Direi che il tuo approccio (crederci e provarci un po’) è il quello che si dovrebbe avere sempre, soprattutto in tema ecologia! I ritmi della natura sono lenti, e anche quelli dei cambiamenti in senso ecologico, per essere duraturi, lo sono…
In bocca al lupo per questa nuova rubrica!