L’Organizzazione Mondiale per la Sanità prevede che nel 2030 la depressione diventerà la causa maggiore di disabilità nel mondo.
Il cane nero è stato usato come metafora di cattivo presagio fin dall’antichità, da Orazio ad Apollonio, passando per Conan Doyle, ma fu Winston Churchill per primo ad usarlo come metafora per la sua depressione, parlandone come il cane nero seduto sulle mie ginocchia.
Pensando alla metafora del cane nero, l’associazione SANE, che si prefigge di aiutare persone con malattie mentali a migliorare la propria qualità di vita, ha lanciato una campagna, the Black Dog Campaign, per informare sulla depressione, e incoraggiare chi ne soffre a cercare aiuto professionale, ma anche per sensibilizzare tutti, per eliminare lo stigma associato alla salute mentale, che è ancora oggi un tabù difficile da infrangere.
Come parte di questa campagna, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, lo scrittore e illustratore Matthew Johnstone ha prodotto questo video, tratto da un suo libro su come sconfiggere questo cane nero, con l’imparare a conviverci.
Se il film ti ha toccato e ci sono argomenti di cui vuoi parlare, qui puoi trovare informazioni e contatti utili..
ecco la mia traduzione del testo in italiano:
Avevo un cane nero, si chiamava depressione.
Quando il cane nero compariva, mi sentivo vuoto, e la vita rallentava.
Mi faceva visite a sorpresa, per nessuna ragione, o occasione.
Il cane nero mi faceva sentire, e apparire, più vecchio.
Quando il resto della gente sembrava divertirsi, io riuscivo solo a vederlo attraverso il cane nero.
Smettevo di provare piacere nel fare cose che prima amavo.
Gli piaceva rovinarmi l’appetito.
Sgranocchiava la mia memoria, e la mia capacità di concentrazione.
Fare qualsiasi cosa, o andare da qualsiasi parte con il cane nero, richiedeva una fatica sovrumana.
In occasioni sociali, annusava la sicurezza che mi rimaneva e la faceva scappare via.
La mia paura peggiore era essere scoperto, temevo che la gente potesse giudicarmi.
Per via della vergogna, dello stigma del cane nero, ero costantemente preoccupato di essere scoperto, quindi ci mettevo tanta energia nell’occultarlo.
Sostenere una bugia emozionale è estenuante.
Il cane nero mi faceva pensare, e dire, cose negative.
Mi rendeva irritabile, e difficile da viverci accanto.
Mi portava via il mio amore, e sotterrava la mia intimità.
Non amava altro che svegliarmi con pensieri ripetitivi e negativi. E gli piaceva ricordarmi quanto stanco sarei stato il giorno dopo.
Avere un cane nero nella vita non è tanto sentirsi “giù”, o “tristi”, o “malinconici”. Nel caso peggiore è come essere svuotato da tutti i sentimenti.
Man mano che diventavo più vecchio, il cane nero diventava più grande, e cominciava a starmi intorno tutto il tempo.
Lo rincorrevo con qualsiasi cosa pensavo lo facesse scappare, ma sempre più spesso mi sopraffaceva: lasciarsi buttare giù diventava più facile che rialzarsi.
Ero diventato bravo a curarmi da solo, cosa che non ha mai aiutato veramente.
Alla fine, mi sono sentito totalmente isolato da tutto e da tutti.
Il cane nero era finalmente riuscito a dirottare la mia vita.
Quando perdi tutta la gioia nella vita cominci a chiederti quale ne sia il punto.
Per fortuna, a questo punto cercai aiuto professionale.
Questo fu il primo passo verso la mia guarigione, e un punto di svolta enorme nella mia vita.
Imparai che non importa chi tu sia, il cane nero disturba milioni e milioni di persone. È un meticcio dalle pari opportunità.
Imparai anche che non esiste il colpo magico, o la medicina miracolosa. Le medicine possono aiutare alcuni, ma altri possono aver bisogno di un approccio del tutto differente.
Imparai anche che essere onesto e autentico nelle tue emozioni con quelli che ti sono intorno può essere un drastico cambio nella partita.
Ma in maniera ancora più importante, imparai a non essere spaventato dal cane nero, e gli ho insegnato anche qualche trucco.
Più sei stanco o stressato, più forte ti abbaia contro, quindi è importante imparare a calmare la mente.
È stato testato clinicamente che un esercizio regolare può essere efficace per trattare leggere e moderate depressioni tanto quanto un medicinale antidepressivo.
Esci per una camminata, o una corsa, e lascialo indietro.
Mantieni un diario del tuo umore: affidare i tuoi pensieri alla carta può essere catartico, e anche illuminante. Tieni anche nota delle cose per cui essere grati.
La cosa più importante da tenere a mente è che, non importa quanto le cose vadano male, se fai i passi giusti, parli con le persone giuste, i giorni da cane nero passeranno.
Non vorrei dire che sono grato per la presenza del cane nero, ma è stato un insegnamento incredibile. Mi ha forzato a rivalutare e semplificare la mia vita, ho imparato che invece di scappare via dai miei problemi, è molto meglio abbracciarli.
Il cane nero sarà probabilmente sempre parte della mia vita, ma non sarà più la bestia che era prima, abbiamo un’intesa.
Ho imparato attraverso conoscenza, pazienza, disciplina e senso dell’umorismo che anche il peggiore cane nero può fatto guarire.
Se sei in difficoltà, non aver mai paura di cercare aiuto. Non c’è assolutamente nessuna vergogna in questo, l’unica vergogna è perdersi pezzi di vita.
Il cane lasciato indietro quando fa jogging… minuto 3’10”…bellissimo