Buon compleanno Vikingo!

Oggi è il compleanno del Vikingo. Compie 4 anni.

Stamattina, quando si è svegliato, ha chiamato il papà come al solito, e gli ha detto: “devo fare una cosa”. Ha tirato fuori le letterine magnetiche che non si è mai filato più di tanto, le ha sparse per bene sul pavimento della sua stanza, ed ha iniziato a cercare. Prima la V, poi ha chiesto “mamma, come si scrive Vikingo?”, così io gli suggerivo “ti serve la i. Quella con il puntino sopra” e così via. Le ha allineate sulla lavagnetta a formare il suo nome.
Per la prima volta.

Poi ha fatto un annuncio insperato: “papà, sai, da oggi non mi ciuccio più il pollice!”
Io e GG ci siamo guardati increduli. Ci siamo congratulati con lui per la decisione presa, e poi siamo rimasti in attesa, per vedere gli sviluppi. Perché il Vikingo, all’età di 4 anni è ancora un ciucciatore di pollice accanito. E lui il pollice non lo ciuccia così e basta. Lui vuole accarezzare un’etichetta con l’altra mano. Si, un’etichetta. Una di quelle che ti dicono come lavare un indumento. Nel corso degli anni ha sviluppato tutta una sua teoria su come deve essere l’etichetta ideale, portandolo ad acquisire il titolo di esperto mondiale di etichetta. Titolo tuttora incontestato.

All’età di 10 mesi lo abbiamo trovato seduto sotto lo stendino dei panni, un pollice in bocca e l’altra mano in alto a testare le etichette dei panni stesi.
Quando ha iniziato a camminare, ha imparato a girare il suo cappello in modo da avere l’etichetta verso l’esterno, e poter camminare tenendo una mano in testa e l’altra in bocca. Questa tecnica è andata avanti per un paio d’anni almeno, muovendo a risata persino i serissimi svedesi incontrati per le vie di Stoccolma.
Quando è nato Pollicino, siamo andati a scegliere con lui un sonaglio da regalare al fratellino. Il suo criterio di scelta è stato semplice: ha testato tutte le etichette. Dopo una trentina di prove ha dichiarato “questa! A Pollicino piacerà sicuramente tanto”. Non credo nemmeno sapesse cosa ci fosse attaccato all’altro estremo. E infatti era un sonaglio orribile.

Quelle un po’ setose sono le sue preferite. E ha ormai da tempo dichiarato che quelle di H&M sono le migliori in assoluto. Se si va a fare shopping con lui, si può star certi che proverà ad accarezzare tutte le etichette che trova in giro. E non è un bello spettacolo, soprattutto si sta girando nel reparto dell’intimo.

Per aiutarlo a non ciucciare il dito, abbiamo provato un po’ di tutto, e siamo persino arrivati a tentare l’eliminazione totale. Via le etichette da tutti gli indumenti. Questa cosa l’ha fatto infuriare.
– “Mamma, ma perché non ci sono più le etichette su questi pantaloni!”
– “Non so, che cosa strana. Si deve essere staccata in lavatrice tesoro”
– “MAMMAAA! Ma anche dalla maglietta. UFFAAAA! MAMMMMMA!”

Insomma staccare le etichette non è stata una gran bella idea. E dopo un po’, quando ha capito che le etichette potevano essere staccate, il Vikingo ha elevato il concetto a livelli irrangiungibili da noi comuni mortali.
Le etichette staccate si sono rivelate un’esperienza impareggiabile, mostrando di avere notevolissimi vantaggi: potevano essere allineate, catalogate per colore e lunghezza, raccolte a mazzi come un bouquet di fiori recisi, ma soprattutto potevano essere portate nelle tasche dei pantaloni, e tirate fuori all’occorrenza, o essere riposte discretamente nel calzino per godere di quella sensazione di conforto che solo un’etichetta può darti, in ogni momento della giornata.

Insomma il re dell’etichetta ha dichiarato oggi, primo dicembre, giorno del suo quarto compleanno che non vuole più ciucciarsi il dito.
Ed è per questo che scrivo questo post.
Perché anche se il Vikingo non riuscirà nell’impresa, o ricadrà in tentazione al primo weekend di shopping, questo rimarrà sempre un grande giorno.
Il giorno in cui il Vikingo ha deciso di diventare grande.

Prova a leggere anche:

Previous

Tema del mese: il gioco

Trattamenti di bellezza solidale

Next

21 thoughts on “Buon compleanno Vikingo!”

  1. Ecco non vorrei deludere tutti dando questo annuncio…ma, siamo ben lontani dallo smettere di succhiare il pollice! Il fatto che il Vikingo abbia fatto l’annuncio e ora ci guarda sorridendo quando gli ricordiamo l’annuncio fatto (mentre ciuccia), ci fa sperare che forse entro i 18 anni potremmo farcela a smettere.

    Reply
  2. Ricordo esattamente quando ho deciso di non ciucciare più il pollice!
    La suora dell’asilo ci aveva fatto un bel discorsetto sul fatto che ormai eravamo grandi e io la sera a cena ho annunciato piena di orgoglio che non avrei più ciucciato il dito e così é stato.
    Auguri a Vikingo che diventa grande!

    Cecilia

    Reply
  3. Tranquilla Silvietta: io per il Sorcetto devo tagliare via le etichette da ogni capo di abbigliamento. Essendo ipersensibile ne riconosce la presenza anche sugli strati di stoffa superiori (tipo sul giubbotto)…
    Certo… le etichette c’entrano sempre… sarà un caso… boh!?

    Reply
  4. @Silvia i ciucci sono in fondo al cassetto, il pollice sta li a portata. Non sarà altrettanto facile.
    @Cinzia auguri Martina!
    @Silvietta no tranquilla,che io sappia l’etichetta non è sintomo di amplificazione.

    Reply
  5. @Alessandra grazie
    @mammaemigrata si si, l’abbiamo comprato anche noi l’oggetto transizionale di design pieno di etichette. Ma di tutte quelle presenti, nessuna era all’altezza e il Vikingo ha schifato il suddetto oggetto. Per fortuna la bava no. Ma che schifezza! 😛
    @Fabiana ma la Pucci avrà visto qualcuno allattare di recente e le è tornato in mente? O è una subdola richiesta di avere un fratellino? 🙂

    Reply
  6. auguri Vikingo! e … mannaggia, anche LaPulce adora le etichette aaaargh noooo l’amplificata no!!! (ma non è indicativo, vero?!?!)

    a presto (giuro ;-), siete fortissime
    silvietta

    Reply
  7. Vikingo, ti voglio bene perchè a volte assomigli così tanto al Sorcio.
    Ti voglio bene perchè a volte sono sicura di sapere cosa ti passa per la testa. Ti voglio bene perchè non mi daresti un bacetto neanche se te lo chiedessi in ginocchio. Ti voglio bene perchè il Sorcio, che ti vede si e no un paio di volte l’anno, ti vuole bene. Ti voglio bene perchè hai quella nonna matta e che devi fare, questa è capitata. Ti voglio bene perchè vedere il mio Sorcetto che ti insegnava ad andare in monopattino è stata una cosa indimenticabile.
    Ti voglio bene perchè mi hai fatto davvero conoscere la tua mamma.
    Vikingo, ti voglio bene perchè in fondo sei stato il motivo per il quale ho conosciuto un po’ meglio il mio Sorcetto.
    Tanti auguri, Vikingo.
    (io lo so che quel pollice non te lo rimetterai in bocca… mi ricordo un tale, si, un tale che mi consegnò i ciucci dicendo: “basta, sono grande ormai” ed i ciucci, da quel giorno, sono ancora li… in fondo ad un cassetto…)

    Reply
  8. Auguri al Vikingo…così originale!…certo non vi fa annoiare!! e a proposito di particolarità…ti dico che la mia pucci sono 2 volte che dice che vuole il latte dal mio seno!!
    Tenta di scoprirmi e poi con decisione fa presente questo suo desiderio. Io ovviamente le dico che ormai ha 2 anni e 3 mesi e che la mamma avendo smesso di allattarla che aveva 5 mesi, il latte non lo ha più…
    E lei la prima volta si è incapricciata..devo dire che la seconda però ha cominciato a giocarci..e si avvicinava a me ridendo con la bocca spalancata….speriamo l’abbia capito!! tu che dici??

    Reply
  9. Augurissimi al Vikingo!!!!
    – per il pollice: anche io accanitissima, ti rassicuro, la sua mania delle etichette è di sicuro il male minore se confrontato con la mia personalissima, schifosissima e puzzosissima mania: prima di mettermi il pollice in bocca, mi sbavavo le dita di entrambe le mani, poi mi ficcavo il pollice in bocca, e poi mi grattavo piano piano il naso con le dita sbavacchiate. Non appena queste ridiventavano asciutte, via con un’altra dose di sbava! Inutile dire che al mattino nessuno voleva venire a prendermi al risveglio, la puzza era a quanto pare insopportabile !!! 😀
    – per le etichette: molti bambini ne sono affascinati.. a tal punto che è stato creato (vedi esempio qui: http://www.eveiletjeux.com/Produit-113331/doudou-etiquettes-rose.htm) un “doudou” (il peluche/oggetto transizionale) stracolmo di etichette da tutte le parti! chissà perchè ne sono così attratti…. però devo dire che il vikingo oltrepassa la semplice attrazione, da come lo descrivi sembra che per lui siano dei totem da adorare!!! 😀

    Reply

Leave a Comment