Istruzioni per far ingoiare una pasticca ad un 4enne

Il Vikingo deve prendere un’antibiotico.

Tre volte al giorno per cinque giorni.

Poco male, direte voi. Quando GG è tornato a casa e ho guardato la confezione ho notato una cosa strana. Ma sono pillole? ho chiesto incredula.

Tre volte al giorno per cinque giorni.

Ieri sono iniziati vari tentativi per fargli ingoiare la pillola di antibiotico intera. Visto che abbiamo provato vari metodi, ve li riassumo, nella speranza che possano tornare utili a qualcuno.

  • Tradizionale: metti la pasticca al centro della lingua e bevi un bicchiere d’acqua (Andata giù? No sta in mezzo ai denti)
  • Tradizionale con variazione:metti la pasticca in fondo alla lingua e bevi un bicchiere d’acqua (Andata giù? No sta sotto la lingua)
  • Scientifico: riempi la bocca di acqua, metti la testa indietro, apri la bocca che ti infilo la pasticca, che grazie al suo peso scende verso la gola. A questo punto ingoia l’aqua (NO! NON DEVI SPUTARE L’ACQUA!)
  • A caso:metti la pasticca in bocca dove capita e bevi con la cannuccia (Andata giù? No sta li beata, mezza sciolta sul palato)
  • Lo famo strano:metti la testa in avanti e bevi con la cannuccia (Ma che fai? No! Ha bagnato la maglietta)
  • Razionale: metti la pasticca sulla lingua e bevi direttamente dalla bottiglietta (Hai scolato tutta l’acqua! E’ andato giù? No eh!)
  • Arrabbiato: Adesso basta! Ingoia questa benedetta pasticca! (No Vikingo, dai non piangere)

Niente. E più il Vikingo non riusciva, più GG si spazientiva. Più GG si spazientiva, più il Vikingo piangeva che lui quella robba non la voleva, che era una schifezza. Si. Una schifezza.

Stamattina, tra l’acqua sputata, la pasticca sputata con l’acqua, il nervosismo di tutti, il pianto di Pollicino che non capiva cosa stessimo facendo al fratello, abbiamo provato un nuovo metodo:

  • Mo te frego:incapsulare la pasticca in una mollica di pane, masticare leggermente e poi ingoiare.(Si! E’ andata giù!)

Stamattina ho provveduto a telefonare al medico chiedendo di prescriverci un antibiotico liquido, solo che ha detto che comunque il sapore fa talmente schifo che i bambini non vogliono comunque prenderlo. Quindi dobbiamo continuare così.

Tre volte al giorno per cinque giorni.

Il secondo tentativo con il metodo Mo te frego è andato malissimo. Il bolo di mollica di pane e pasticca sbriciolata è stato risputato 3 volte, e poi rintorzato con forza nella bocca urlante del Vikingo.
E’ stato allora che abbiamo avuto il lampo di genio, e abbiamo applicato il metodo:

  • Mo te frego meglio:prendere un cucchiaino di yoghurt e nasconderci dentro la pasticca (Buono questo yoghurt mamma!)

E che ci voleva?

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12 thoughts on “Istruzioni per far ingoiare una pasticca ad un 4enne”

  1. Guardate, una mia amica la settimana a scorsa è finita al pronto soccorso con il bambino di un mese completamente “otturato” dal muco messo in circolo dall’aerosol…
    Ma io l’aerosol ad un mese non lo avevo mai sentito! Eppure i gemellini miei vicini di casa, anche loro aerosolizzati a 3 mesi, hanno avuto bisogno del cortisone per riprendersi!
    Non contesto l’aerosol in sè, ma a pochi mesi trovo assurda la meccanica: cosa sciogli il muco che poi resta li e pure fluido?
    Ciò non toglie che, da più grandini, scioglierlo per espellerlo ha un senso.

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  2. Anch’io sapevo che i bambini non sanno espellere il catarro e quindi se lo si scioglie va in giro (ma poi in giro dove?). La mia fortunatamente (?!) lo rigurgita quindi forse a qualcosa l’aerosol serve (infatti stanotte ha dormito meglio).
    @Silvia, la mascherina nemmeno a parlarne, al massimo riesco ad avvicinarle la bocchetta sperando inali qualcosa! Al momento la peste si diverte non solo a spegnere la macchinetta ma anche a staccare il tubo, dobbiamo fare le acrobazie, io con una mano sugli interruttori e una che regge la bocchetta, mio marito che la distrae con tutto il repertorio e con la tv. Come ti invidio! 🙂

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  3. Uh, ecco la solita quasi-svedese che contesta…. ufff… 🙂

    A parte il fatto che so che anche qui c’è un certo ripensamento sui benefici dell’aerosol, dato che è vero che “stacca” il muco ed il catarro, ma poi, i bambini piccoli cosa ci fanno con questo catarro in giro per le loro vie respiratorie, che non sanno buttarlo fuori?

    Devo però dire che a noi l’aerosol ogni tanto giova. Ora vi faccio morire d’invidia: il Sorcetto si regge la mascherina da solo e se lo accende… ormai da diversii anni! Lo, so, che devo fare? L’unica cosa in cui non ci ha dato difficoltà è stato con le medicine!

    Però è anche vero che noi all’inizio abbiamo trasformato il momento dell’aerosol in un’occasione speciale. Memore del fatto che da piccola mia nonna mi ha letto tutto Piccole Donne, Emil ed il Corsaro Nero durante i vari aerosol, ho deciso che l’aerosol avrebbe voluto dire: lettura! Tu fai l’aerosol, mamma legge!
    Certo sedici mesi… un po’ presto? Tentar non nuoce: si può fare anche, lui sfoglia i libri illustrati e voi tenete la mascherina.

    Ah, l’aerosol, funziona anche se la mascherina non è appiccicata al viso, ma un po’ distante…

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    • Ecco Silvia, quando io ho chiesto perché non si faceva l’aereosol mi hanno proprio risposto questo: i bambini piccoli che ci fanno con questo catarro in giro per le vie respiratorie? Quassù c’è il concetto di aspettare che la malattia faccia il suo decorso. Dare tempo al sistema immunitario di fare le sue lotte e mettersi in paziente attesa. Poi capisco che qui ti pagano i giorni di malattia del bambino per stare a casa con lui….

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  4. Grazie del sostegno,
    in effetti con gli odiati Teletubbies qualcosa si riesce a fare, però mi sembra che faccia effetto, di sicuro più dello sciroppo. Per curiosità in Svezia cosa danno ai bambini che hanno la tosse cavernosa con broncospasmo?

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  5. @Lorenza maledetto aereosol. Io non ho ancora capito perché lo propinano a tutti. Inutile dire che in Svezia non me lo ha mai proposto nessuno, eppure il Vikingo ha tenuto la spaventosa media di un raffreddamento/influenza/malattie varie con complicazioni per l’asma ogni 2 settimane per almeno 2 anni, mentre tutte le mie amiche in Italia giù a fare aereosol ai loro bimbi. Toc toc! C’è un medico in linea? Vogliamo smetterla con questa inutile tortura?
    L’unica volta che noi abbiamo dovuto fare l’aereosol al Vikingo, guarda caso, eravamo in Italia, e ci è stato prescritto da un pediatra italiano. Il Vikingo aveva proprio 16 mesi. L’unica soluzione trovata è stata: TV per tutta la durata dell’aereosol. Mi dispiace non riesco a pensare ad altro. Buona fortuna!

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  6. Ciao,
    avrei bisogno di un consiglio dalle esperte. Per ora non avuto ancora a che fare con le pastiglie, ma avete idea di come far fare l’aerosol a una 16-mesenne?
    La mia non ne vuole sapere, al momento la rincorro per tutto il soggiorno con l’apparecchietto e una prolunga di 20 metri ma con scarsi risultati.
    Se ci siete già passate, help!

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  7. Serena sei troppo forte! sono sicura che quando toccherà a me ripenserò a questo post…graqzie del suggerimento!

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  8. Provo a suggerire un altro metodo:
    mo te frego proprio: sbriciolare la pasticca e scioglierla in un dito d’acqua,poi farlo bere, vale la pena provare!

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  9. …e so’ soddisfazioni… (riferito sia a Serena per il sudato successo che a Silvia per il successo “facile”)

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  10. Sere’… ti confesso qui, pubblicamente, che una delle pochissime cose in cui il Sorcetto non mi ha dato problemi o piantato grane inimmaginabili è stato proprio ingoiare le sue prime pasticche!
    Toh, pasticca, acqua, ingoia! Et voilà! Ed aveva circa 4 anni…

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