genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,475 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. Liliana è una scelta saggia e all’avanguardia oggi decidere di non fare figli. Complimenti, continua con questa idea coraggiosa.

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    • È davvero un peccato che questa stanza insonorizzata, sia poco frequentata… Non riesco a trovare un altro posto così in rete..
      Possibile che esistano tutti genitori felici, non stanchi o comunque appagati?
      Mi sento sempre più inadeguata, ma più mi impegno per non esserlo, più mi trasformo in una serva sciatta tutto il giorno e notte… con stanchezza cronica e nervi a fior di pelle…

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      • Cara Benji,
        Non ho preso ancora una scelta, in quanto ho tempo e tutte le condizioni per prendere una scelta in qualsiasi direzione. Mi sono presa del tempo apposta in quanto mi conosco e adoro osservare la societa’ cambiata, per questo ho scritto quel commento l’altro giorno. Nel mentre, purtroppo, sono successe altre disgrazie in Italia, di genitori snaturati, non ci sono parole per definirli.
        Sembra che cadano subito in sordina, e la realta’ della corsa quotidiana prenda il sopravvento. Credo che tanto malessere e discontento si nasconda nelle pieghe dell’anima ed esca silenziosamente in questa pagina, quasi senza dovere fare rumore.
        Invece si dovrebbe fare tanto rumore e non vergognarsi dei propri stati d’animo. Leggevo qualche commento fa di una madre che aveva colpito il figlio con il carica batterie mentre il padre non faceva nulla, e il giorno dopo si e’ colpita da sola.
        Non lo so, ma commenti come questo mi fanno riflettere su cosa stia accadendo dentro le case italiane.
        Poi si accende la tv, e si sente quello che si sente. Poi tanta gente sa ma tace e non fa nulla a meno che non sia il loro orticello o le cose non tocchino direttamente loro.
        Giusto una riflessione.

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        • Ciao io vorrei, se possibile , darti un’altra facciata del “tutto”. Chiarisco che né voglio convincerti né altro poiche queste sono scelte personali, ma solo fornirti diciamo l’altro lato della medaglia.
          I figli stancano è vero. Distruggono. Non fanno dormire. Esauriscono. Si arriva a livelli di stress e nervosismo mai visti. E non si finisce mai, nemmeno da adulti. Ma…c’è, almeno x me un gran bel ma. I figli danno una gioia e una felicità che fa superare qualunque cosa. Perche le giornate no ce le abbiamo tutti (con o figli, al lavoro, con gli amici o il partner) Pero quando sorridono, danno i bacini o dicono “mamma sei la cosa piu bella che c’è” dimentichi tutta la fatica. Ripeto, non cerco di convincerto credimi, per me una donna deve fare le sue scelte per ciò che ritiene opportuno. Pero volevo darti la mia opinione. Ciao un abbraccio

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          • secondo me, a parte i momenti buoni, c’è anche da dire che essere messe così tanto alla priva, e riuscire a uscirne vive (e sane di mente), è una grande fonte di crescita personale. sì, a volte è molto difficile, ma senza ostacoli non si cresce. Purtroppo è la vita. Dunque il “segreto” non è non fare figli, ma tentare delle strade diverse per risucire a sclerare meno posibile (considerato il fatto che lo sclero fa comunque parte del gioco).

          • Francy, capisco le tue parole dolci sul ricevere baci e affetto dai figli. Ne ho 2 e ovviamente senza loro non riuscirei a vivere! Li amo più di me stessa. Ma nonostante ciò, razionalmente, concordo con chi decide di non averne. Probabilmente ha più coraggio di chi invece decide di averli.
            Onestamente per come è la vita oggi, piena di pericoli ed insidie, aver paura per la vita di altri esseri viventi invece che solo per la propria, diventa almeno per me snervante, stressante e in alcuni giorni pauroso. Non reggo più lo stress mentale a cui mi sento di essere sottoposta… oltre all enorme stress fisico. Sono stanca, pochissimi aiuti, vita dura per molti aspetti…

        • Io invece ti dico che non serve fare figli per mettersi alla prova e per crescere, sai com’è, le cose nella vita accadono comunque, sia bellissime sia bruttissime. Fare figli per dimostrare di non essere immaturi o perché bisogna accettare supinamente di sacrificarsi non mi sembra proprio il caso. Fare figli e starci male la maggior parte del tempo e aspettarsi di essere ripagati per la fatica da un bacio o una frase è molto rischioso; è pieno di persone deluse.
          Figliare sarà comune ma non è obbligatorio e non cade dal cielo. Quindi io ci penserei davvero bene.

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          • Ma certo. Pensarci è un dovere, è necessario. Non dico questo. Dico solo che come tutte le cose della vita, quelle difficili e complesse (come essere genitori ), “ciò che non ti uccide ti fortifica”. Non è sacrificio, è imparare a gestire i propri limiti e le proprie difficoltà.

          • Io non le dicevo di fare un figlio x sentirsi ripagata da un bacio (è chiaro che ti riferisci a me visto che ho usato questi esempi) le riportavo semplicemente la mia esperienza senza convincere nessuno. Mi sentirei ripagata semplicemente guardando mio figlio, non ho bispgno di baci come moneta di scambio, stavo solo sottolineando l altro lato della medaglua, quanto possa essere bello pur se faticoso. Ma come ho piu vokte esplicitato nel mio post, ognuna di noi deve scegliere per cio che ritiene piu opportuno per see, ovvio 🙂

        • Cara Liliana, grazie per la tua risposta. Nelle case italiane c è sicuramente molto sacrificio, più di quello che dovrebbe sostenere una madre comune per quanto mi riguarda.
          Siamo vittime della solitudine e nè lo Stato, nè la società ci aiuta come dovrebbe.
          Manca tessuto sociale, una rete di appoggio, costruita per rendere la maternità una culla non solo per il neonato ma anche per la madre…
          Siamo abbandonate a noi stesse… dalle cose più stupide a quelle più serie…
          Persino fare una passeggiata con un carrozzino diventa un’impresa perché nulla o quasi è realmente a misura di bambino/famiglia.
          Viene reso tutto più difficile.
          Mia nonna ha fatto 13 figli… altri tempi si, ma erano tempi in cui il quartiere stesso guardava e proteggeva i bambini. Ci si aiutava molto… ora di più di un “buonasera” non ci si scambia con i vicini di casa per assurdo.
          In ogni caso, non credo che sia solo questo il motivo per cui accadono tragedie nelle famiglie…forse c è anche altro, un degrado maggiore… Non so. O forse davvero i cosiddetti 5 min possono venire a chiunque.
          Ti auguro di prenderti il tuo tempo per decidere e, qualsiasi sia la decisione, che sia quella giusta per te e per la tua serenità. Un abbraccio

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          • Ho letto solo ora i commenti che mi hanno fatto pensare e rispondo con una sospensione di giudizio su queste risposte. Concordo con Quiria e Benji, appunto, le madri sono abbandonate a loro stesse.
            Mi viene in mente Paolo Villaggio che diceva che la nostra societa’ sta diventando proprio marcescente, siamo tutti colpevoli ma anche vittime del sistema.

          • Come darti torto…in molti casi le famiglie sono lontane dai nuclei familiari originali e si fanno salti mortali x fare una doccia figurarsi a incastrare piu impegni e priorità. In più, aggiungo, la nostra societa non tutela le madri in generale e le madri lavoratrici in particolare. Io ho dovuto mollare il lavoro perche vivo a mille km di distanza dai.miei e mollare il bimbo ore e ore al nidp diventava davvero dispendioso. Insomma, sacrifici (x tutti i genitori sia chiaro!) Innegabili. Io ho la fortuna di avere un marito d oro ma lavora fino alle dieci di sera, x cui sono praticamente sola. Forza ragazze avanti tutta lo stesso!

          • Mi chiedo solo perché spingere una donna già titubante a fare figli dicendole che è normale sentirsi schiacciati dagli impegni della vita. No, non è normale. Da alcuni non si può svicolare (lavoro, problemi economici, malattie, ecc) ma andarseli a cercare e poi far finta che sia giusto patire non è la risposta giusta.
            Già anche solo legare i figli solo ed esclusivamente alla madre non è normale. Tutto sbagliato, tutto improntato all’accettazione della sofferenza.

          • QUIRIA, qua nessuno “spinge” nessuno a fare figli, ma ti pare?
            Dico solo che NON fare figli NON è la soluzione, la soluzione è farli ma in maniera DIFFERENTE, proprio perchè il martirio delle donne mentre gli uomini lavorano o sono altrove, NON è naturale. E’ QUELLO che va cambiato. Crescere dei figli è duro, ma almeno che si faccia INSIEME. Non le madri da sole!
            Poi se una NON ha il desiderio di fare figli, che non li faccia, ne ha tutto il sacrosantissimo diritto. Ma non rinunciare per non trovarsi sovraccariche e da sole!

  2. Mi sono ricordata in mattinata di questa pagina preziosa che raccoglie lo stress, gli urli insonorizzati di una stragrande maggioranza di mamme stanche che lottano con gli obblighi, aspettative e realta’ di un figlio o piu’ figli. Ho pensato a questa pagina per gli eventi recenti di cronaca, protagonista una mamma che ha strangolato la propria creatura colpevole di volere tornare della nonna…
    Anche io avrei un’eta’ tale e situazione da potere procreare ma ci vado con i piedi di piombo in quanto sono ben conscia del mio carattere fragile che non sopporta bene la deprivazione di sonno e responsabilita’ imposte o meno.
    Ho pensato ad alcune delle mamme che commentano qui e leggendo i loro commenti mi sono chiesta se alcune di loro in un momento di esasperazione o stanchezza eccessiva, se alcune di queste madri in un raptus o black out possano in effetti commettere errori gravi di cui si pentono nell’immediato. Credo la risposta sia sicuramente si.
    Si percepisce tanta stanchezza, imposizioni dalle famiglie, limitazioni, pochi aiuti dall’esterno..insomma essere madre e’ il lavoro piu’ faticoso del mondo.
    Proprio in questi giorni un sito come questo deovrebbe risaltare alla cronaca e queste migliaia di voci dovrebbero essere raccolte ed esaltate per rivalutare la figura genitoriale nei nostri tempi.
    Tempi che sono diversi da quelli delle nostre madri o nonne, quei tempi sono andati e non torneranno piu’ e penso sara’ sempre peggio, complici tanti fattori.
    Forse chi lo sa’ non e’ detta l’ultima parola e queste voci di restare insonorizzate verrano rese note nei vari talk show pomeridiani, prima che si dimentichi della recente tragedia.
    Nel mentre ci sono sicuramente altre madri che lottano con se stesse e magari sono da un passo pericoloso che in altre circostanze non commetterebbero.
    Aggiungo una nota personale, anche vicino a me, ci sono mamme che fanno veramente fatica a conciliare gli impegni quotidiani, e alcune si sono ammalate tanto da lasciare il lavoro e cercare di prendersi cura della figlia.
    Credo di mamme cosi ce ne siano veramente tante.
    Non commento i padri in quanto siamo anni luce da una figura paterna veramente presente, e i padri che leggono questo sito dovrebbero rimboccarsi le maniche e aiutare le proprie mogli, fidanzate o compagne.
    Ma nella maggioranza dei casi..non ci sono.

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    • il ruolo dei padri, Liliana, è CRUCIALE.
      Sarebbe proprio la chiave, in molti casi, per evitare che le madri impazziscano.
      Purtroppo in Italia siamo ancora ben lontani, ma piano piano, ce ne si sta rendendo conto, e qualcosa dovrà cambiare.
      Io lo spero fortemente.

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  3. Avere 35 anni e sentirne 50, sempre adatta ad occuparmi di tutto con un figlio di 3 anni adorabile ma impegnativo, un marito sempre via che nn allevia mai tutto il peso che portò sulle spalle… Nn una bolletta, non Una scadenza, nn un incombenza. Mi sento una sguattera e questo mi rende così nervosa

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  4. Anche io l’ultima che doveva avere figli sulla faccia della terra. Ero sicura che coi miei figli avrei superato i traumi della mia infanzia e sarei stata una madre migliore della mia. Invece sono peggio, mi arrabbio tantissimo, mi devo sforzare tantissimo per non sbroccare subito e poi quando sbrocco lo faccio per due.
    Bambina di 4 anni e neonato di 3 mesi, la bambina che ha sempre avuto problemi con la cacca ora non dice più quando ha qualcosa e si fa tutto addosso. Devo sempre uscire con un cambio e il più delle volte non basta. Anche pipì a letto. Da quando c’è il fratellino abbiamo praticamente trascurato il fratellino (ad eccezione per i bisogni primari) per dare tutte le attenzioni a lei.
    Penso che abbiamo sbagliato tutto proprio nell’impostazione della sua educazione.

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  5. STUFA, STUFA, STUFA di avere una bambina di 4 anni (isterica, dittatoriale, testarda, insistente e chi più ne ha più ne metta, insomma, una durissima lotta per QUALUNQUE cosa da quando aveva due anni), e un padre che sembra anche lui un BAMBINO, che si mette sullo stesso piano della figlia, che oltre al “qui comando io” appreso da quei trogloditi e incompetenti dei suoi genitori (che NON lo hanno educato) non sa dire……un INCUBO.

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  6. Ho una figlia di 5 anni che mi fa sbroccare dalla mattina quando la sveglio, alla sera quando va a dormire! In casa è un continuo litigio e si respira sempre aria di minacce e ripicche. La cosa più brutta è che chi ci soffre di più è l’altra mia figlia di 8 anni che invece è sensibile, buona ed adorabile… Mi vede sempre arrabbiata e naturalmente dà la colpa alla sorella. Ho paura di creare odio e rancore anche tra loro! È una brutta situazione!

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  7. Rieccomi ennesimo episodio di violenza scatenata da me per aver detto a mio figlio se magari non stai svaccato a letto tt il gi
    Giorno un lavoro lo trovi finita con carabinieri a casa finiremo per denunciarlo

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  8. Ho due figlie,3 anni la grande 3 mesi la
    Piccola. La mia vita è un inferno, ho fatto un enorme sbaglio ad avere bambini ed ora sono in una gabbia senza uscita, dove niente e nessuno può aiutare. Se provo ad esprimere questi sentimenti con amici o parenti credono tutti che stia usando del sarcasmo e ci ridono su.

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      • Primearmi, quando finisce questo “inizio”?
        Anche io 2 figli, una 8 l altro 7 mesi e mi sembra che tutto stia andando a rotoli

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        • e che ne so!
          io ho un figlio solo e mi guardo bene dal farne un altro perchè già così sono al limite delle forze fisiche e mentali.

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          • Fai bene prime armi… io ho aspettato 8 anni… ed è comunque capitato. Non riesco a gestirli se non allo stremo delle forze… Non capisco chi ne fa più di due come riesca a far tutto. Mi sembra di non avere tempo per respirare…

  9. La mia bambina di 6 anni, figlia unica per nostra scelta, una bambola, educata a scuola, amorosa, coccolosa, obbediente, ordinata nei limiti del possibile, iniziato le elementari con buoni auspici… ovviamente la adoriamo. Di che mi potrei lamentare? E’ ficosa da morire, passo le giornate pregando che non si faccia male o non si ammali perché qualsiasi cosa è una tragedia. Paurosa, le danno noia i rumori forti, è capace di piangere 2 ore per un’unghia scheggiata, se le devi dare una medicina fatti il segno della croce. Qualche tempo fa ci ho messo al cronometro 45 minuti, con relative scene di panico, per levarle una scheggia mignon da un palmo. La caduta del primo dentino è stata una tragedia che si è protratta per un mese con urla disperate per tre gocce di sangue (non oso pensare ai prossimi, a quelli più grossi). Ora siamo nel delirio più totale perché disgraziatamente ha strusciato un rametto in un occhio e deve mettere un collirio per rimarginare… tre volte al giorno, non vi dico che scene, tentiamo in tutti i modi, guardando il cellulare, seduti, in piedi, sdraiati, coccolandola, blandendola con chissà quali promesse, poi dopo una quarantina di minuti si inizia a perdere la pazienza e partono le minacce di punizione, lei che urla come la stessero scannando, alla fine dopo un’ora di sbrocchi e scene assurde riusciamo a metterlo e io e mio marito siamo sfiniti, lei gonfia come un pallone e terrorizzata. Questa storia deve andare avanti ancora 10 giorni, non stento a credere che uno di questi giorni la vicina nuova pensa che siamo una famiglia di pazzi e ci manda i carabinieri. Tra l’altro noi abbiamo entrambi qualche problemino di salute e agitarci non ci fa bene… stasera non ne potevo più le ho detto delle cose assurde, che se continua così ci fa sentire male a tutti e due e resta senza genitori, cose che non so nemmeno da dove sono uscite, ora sono pentita ovviamente e dispiaciuta, ma lei per queste cose si arrende solo di fronte alle peggiori minacce, allora smette di contorcersi e urlare e si fa fare tutto. Ma prima ti porta all’esasperazione. Mi chiedo che ho sbagliato. Forse siamo genitori un po’ apprensivi anche perché io ho subito un lutto familiare drammatico nell’adolescenza ho perso un fratello di due anni, ma insomma non mi sembra che sono particolarmente ansiosa o la tengo sotto una campana di vetro, lei è una bambina per il resto serena e abbastanza equilibrata e mi chiedo da dove le venga un tale rifiuto e terrore per tutto quello che ha a che fare col corpo e la medicina. E la gente che mi stona il cervello per farne un altro… con tre lavori che faccio per vivere, tutti di responsabilità e con committenti che ti chiamano a tutte le ore… la prima risposta che mi viene in mente dopo serate come queste è: nemmeno se mi pagassero oro! Forse non le farà bene essere l’unico centro di attenzione di due genitori figli unici e quindi avere una corte di adulti e nonni (senza contare tutti i nostri amici senza figli) che la venerano… però non voglio annullare me stessa e il lavoro che amo e per il quale ho fatto un dottorato di tre anni, per arrischiarmi a mettere in crisi gli equilibri esistenziali già abbastanza frenetici. Preferisco cercare di coltivare anche il rapporto con mio marito che fortunatamente è una persona splendida che divide ogni compito casalingo e la cura della figlia con me anzi a volte fa anche di più di me. Certo se non fai figli senti la pressione sociale perché non li hai fatti… se ne fai uno solo la senti perché dovresti farne due… se ne fai più di due vuoi mettere su la squadra di calcio… penso che alla fine l’unica soluzione per non prendere via di testa del tutto sia ascoltare esclusivamente se stessi e il partner, parlare parlare parlare e valutare tutti i pro e i contro. Anche se resterai sempre col dubbio di averla privata di qualcosa a lasciarla figlia unica… Che fatica comunque… sempre dubbi sempre indecisioni sempre preoccupazioni. Avrei voglia di un po’ di leggerezza

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  10. Solita scena di delirio in famiglia, io e i bambini urlanti mentre mio marito sonnecchiava di là davanti alla partita.
    Ho fatto una cosa orribile. Stavo attaccando il telefono a caricare e ho sgridato i figli, e ho … Lanciato il caricatore ! Il bambino se l’è beccato tra collo e schiena e gli è rimasto un segnaccio rosso!
    Inorridita, mi sono tanto scusata, ho promesso di non farlo più.
    Ora dormono.
    Cosa devo fare, vado alla polizia a costituirmi? Aiuto…

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    • Ma tranquilla!!da bambina mi sono beccata una zoccolata sul fondoschiena e non sono morta…si vede che me la meritavo..oggi sono cambiati I tempi e ce la meniamo veramente per cose a cui i ns genitori non avrebbero dato un minimo peso.
      Capita di sbroccare, ma massimo rimane traumatizzato. Siamo piu noi che ci facciamo traumatizzare dai sensi di colpa

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      • Grazie per le risposte…
        Avete ragione, forse il senso di colpa a volte è eccessivo.

        Però sono stata brava, ho imparato dal mio errore e non l’ho fatto più.
        Oggi ho sbroccato ancora e ho colpito me stessa. Risultato: una mano rossa e gonfia, ghiaccio e lasonil. E il bambino non se ne è nemmeno accorto 🙂

        Chissà quanto sopravviverò ancora, la mia vita è un incubo e io uno straccio. Ma se non altro, dopo il lancio del 2 Marzo, i bambini non li toccherò mai, mai più!

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        • Ma nonva nemmeno bene che ti riduci le mani in quelle condizioni. Piuttosto vattene in camera , se riesci , e urla in un cuscino x non farti sentire…funziona, davvero! ?

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  11. Sono le 3 e mezza di notte, vorrei dormire ma mio figlio continua a tossire e tenerci svegli e allora tanto vale sfogarsi.
    A volte vorrei mi riprogrammassero, mi facessero amorevole, paziente, altruista, ottimista, una persona giusta per essere madre.
    Invece ho appena scritto su WhatsApp a delle amiche che mio figlio ha rovinato una serata fuori con mio marito, la sera del suo compleanno programmata (e pagata) da settimane, perché è stato male dai miei che sono andati in panico e ci hanno chiamati.
    Perché l’ho scritto? Non è colpa sua, è colpa mia che sono egoista e non so accettare gli imprevisti che tutti i figli comportano.
    Che non sopporto di non dormire la notte, di non avere tempo per me, di dover accollarmi capricci di ogni tipo, di dover giocare ancora e ancora quando vorrei solo svenire sul divano con un bel libro.
    E ora? Ma certo, ora ho accettato di fare il secondo figlio, convinta di farcela, di essere migliore, di essere come le altre.
    Ma chi prendo in giro, da giugno con due sarà uno scatafascio, io non sarò in grado e mi verrà voglia di scappare il più lontano possibile.
    Lo vedono tutti che il ruolo di madre non fa per me, io mi sforzo e a volte ci riesco pure, ma non è la mia natura, eppure vorrei solo essere il contrario di me stessa per non deludere i miei figli.
    Ormai a 34 anni come faccio a cambiare, come faccio a concentrarmi su quello che i figli ti danno e non solo a quello che ti tolgono. Sono stanca di come sono….e lo sono anche le persone intorno a me.
    Scusate lo sfogo, meglio riprovare a dormire un paio d’ore…

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    • Neuro85, sei giovane.
      E lo dimostra il fatto che stai per fare un secondo figlio (io, a 40 anni, ti assicuro che NON ho assolutamente le risorse, fisiche e mentali).
      Puoi cambiare, anche perchè il punto di vista “cambiare” (o semplicemente da integrare con altri), è il tuo.
      Puoi farcela, dipende da te. Magari in questo momento sono anche gli ormoni e le ansie della gravidanza che ti offuscano un pochino la strada, e rendono più faticoso vedere lucidamente.
      In bocca al lupo e coraggio!

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  12. Poco fa ho sbroccato e me ne vergogno…povera madre di merda che sono…poveri i miei figli che hanno una merda come madre…

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    • Tutti sbrocchiamo…e anche spesso. E chi lo nega mente. Coraggio. Domani sarà un altro giorno e andrà meglio vedrai.

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      • Tutti sbroccano piu’ o meno, poi dipende sempre come sbrocchiamo. Possiamo farlo con classe senza esagerare. E’ possibile, basta solo prenderci l’abitudine. La prof di matematica delle medie ci aveva insegnato a dire “sei un teorema di Pitagora” invece di offendere qualcuno e devo dire che funziona alla grande. Basta allenare la mente, poi ci sente meglio a ricordare di non avere detto cose inopportune. Invece di sbattere porte o urlare, basta uscire per un attimo, oppure stare in silenzio.Super, super difficile, ma poi sai la soddisfazione di non essere caduti nel tranello della rabbia! Provare per credere, si tratta solo di allenamento. Veramente, funziona, e i vs figli ve ne saranno grati. Passata la tempesta, conversazione pacifica seguita da punizioni sensate.

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          • scusami, ma quella mail non funziona più….ero curiosa di approfondire il “punizioni sensate”, e sapere a che età dei bambini ti riferisci. Grazie.

        • Bella idea positivo realismo, mametterla in pratica secondo me è parecchio difficile. Molto dipende dal carattere. Per come sono io cmq sbroccherei lo stesso e finche imparo il tuo metodo i figli son già grandi…sigh…lo ritengo però un buonmetodo, se hai consigli x metterlo in pratica ti ascolto volentieri.

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          • Primearmi, guarda che mica ho scritto di essere perfetti. si tratta di sistemi, supporti quotidiani che funzionano. Poi ognuno e’ libero di decidere di fare quello che vuole con i propri figli e nelle mura di casa propria. Tra i miei amici con figli e non chi ha piu’ disciplina e rigore personale (e facciamo molta attenzione a non confonderlo con rigidta’ o sistemi da caserma) ha situazioni piu’ stabili dal punto di vista emotivo e pace in casa. Poi le querelle non mancano, ma il modo in cui sbocciano e finiscono fa la differenza. La famiglia e’ come una micro multinazionale dove i genitori sono CEO fondamentali che allenano i figli alla vita. Certo non rifarsi il letto, come non piegare i vestiti o chiudere il tubetto del dentifricio non sono mica peccati mortali..anzi! ma sono piccoli/grandissimi insegnamenti che portano a tanto durante la vita. Tante buone cose ed e’ sempre un piacere leggere diversi feedback! fanno riflettere su tante cose che magari risultano scomode ed e’ anche difficile ammettere a se stessi. Grazie

          • Primearmi, penso che tu non abbia capito totalmente il senso di quello che ha scritto P.R ……….

        • Salve, si tratta di auto disciplina dei genitori in primis che devono essere complici nel trasmettere lo stesso messaggio educativo. Se il genitore ha chiaro in testa il suo ruolo e non scenda a compromessi per il cheto vivere allora funziona. Prima si inizia meglio e’ in quanto piu’ grandicelli sono piu’ tirano la corda e i genitore spossato rischia di lasciare andare, e lasciarsi andare a cose inappropriate. So che suona strano, ma anche un’agendina con i compiti che il bambino ha da fare lo aiuta alla autodisciplina. La mattina non dobbiamo essere noi a tirare, sgridare, ma il bambino deve avere chiaro la schedule di uscita, compiti, e vestiti che dovrebbe piegare e riporre da solo/a. Se succedono situazioni di capriccio, o strilli inaspettati e proprio non ci sono versi, allenare la propria lingua…ossia pensate nella vostra testa quelle parole coloratissime, bruttissime..ma dalla bocca fate uscire cose del tipo: ecco -inserire nome del cartone che al bambino non piace- sei proprio come quel super eroe che a te non piace!!! in modo da stemperare le situazione e ridere…e possibilmente allontanarsi il prima possibile. se la rabbia continua richiedere supporto alla figura genitoriale di supporto numero due. per punizioni sensate si intende guardare negli occhi il bambino, prioprio piegarsi fisicamente al suo livello, e dirgli come ad un adulto che per ogni reazione segue una azione. E se le reazioni non sono gradite, allora si eliminano le cose che piacciono al bambino, ma spiegando il perche’. se non ascolta, procedere ugualmente come un training. sara’ difficile, ma il termine chiave e’ autodisciplina. L’agendina serve, il bambino anche a 3 anni potrebbe avere degli stickers su cosa fa, come fa…quando va a scuola…un piccolo quadernino, dove sono scritti gli orari del lavaggio denti, e deve spuntare da solo le cose che fa, non che cresca dipendente dai genitori. e ci deve essere la sezione traguardi e punizioni in modo che rifletta sul suo comportamento. gli inizi sono diffficili, ma poi diventa routine. i genitori comunque devono essere i primi ad avere una vita regolata, altrimenti…poi succede quello che succede e…si impazzisce, e il circolo della sgregolatezza inizia.

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          • Urca. La vedo dura, anzi, durissima. Direi che non fa per me/noi. Mi sfugge una cosa….parli di auto disciplina ma con il metodo del “quaderno”, e soprattutto dei premi/punizioni, mi sembra (ma magari sbaglio ), che il controllo genitoriale sia altissimo….dunque mi sembra in contrasto con quel che dici sul “non deve esser sempre il genitore e il bimbo non deve dipendere da lui/lei”….credo che una metodologia cosi “rigida”(passami il termine), difficilmente creerà individui liberi, ma anzi, molto dipendenti da chi controlla, i programmi eccetera. ..

          • No, e’ il contrario si tratta di creare delle regole. Ne parlavo prima con una persona del mestiere, proprio dopo avere postato questo commento.
            Un esempio calzante: rifare sempre il letto la mattina, e’ la prima regola per il successo, e di una cosa basilare fatta bene, che andrebbe insegnata dagli albori. Un’azione semplice ben eseguita porta alla soddisfazione di trovare una situazione piacevole la sera. Passo dopo passo durante la crescita queste cose andrebbero insegnate.
            Il quaderno e’ un self support di time management per il figlio, mica di controllo dei genitori, anzi..e’ proprio il bambino a seguire una piano di lavoro. Ci sono casi in cui questo non serve in quanto le famiglie, passami il termine, sono proprio organizzate e non c’e’ bisogno di dire fai questo e quello..- quando invece c’e’ caos si ritorna alle basi di routine attraverso un supporto di regolazione. E’ sbagliato vederlo come controllo, in quanto e’ mirato a portare all’indipendenza. comunque ognuno fa poi come crede. Tra le famiglie che vedo che hanno utilizzato questo metodo devo dire che noto un successo favorevole, e meno stress. i primi tempi sono duri in quanto si tratta di portarli alla riga, ma quando il sistema funziona, e i bambini diventano piu’ indipendenti anche i genitori sono piu’ rilassati nel rapporto. ne benficiano entrambe le parti. Questo sistema nasce appunto perche’ le cose sono cambiate, i legami sono molto flessibili e purtroppo i figli tirano la corda.
            Pero’ va detta una cosa fondamentale e con questo concludo: molte volte il caos, i capricci partono dai genitori. I bambini salvo eccezzioni sono piccoli adutli molto astuti che prendono esempio da quello che vedono in casa. Quindi i genitori dovrebbero avere buone maniere tra di loro, non sbroccare, dire parolacce e … sembra banale rifarsi il letto. Provare per credere, oppure cercare uno psicologo. ciao!!
            ps: ponendo dei limiti e delle regole sensate diventeranno adulti capaci, se siamo noi stessi ad avere paura di questo, allora poi non stupiamoci che i figli ci diano del filo da torcere.

          • @PR: non tutti gli adulti.sono perfetti….questo blog, ma anche la vita vera, lo dimostrano. Poi, se vogliamo raccontarci di essere perfetti, dei robot infallibili e super educati e organizzati, è un’altra storia….io preferisco la sana realtà. Nessuno è perfetto. E nln rifarsi il letto non è un peccato mortale. …giusto per mia nonna, nata negli anni 30, lo era!!!!

          • @PR: pensavo avessi figli e parlassi di te…! 😉 Dunque, capisco ciò che dici. Dalla mia (breve per ora) esperienza come mamma però credo di aver già capito una cosa: NON sono i figli che non rompono le palle, che ubbidiscono agli schemi gentoriali, che soddisfano le aspettative degli adulti , quelli “migliori”. Non rompere le palle (che si ottiene con l’autoritarismo, le.regole.strette.eccetera).non è assolutamente garanzia di un buon equilibrio né dei figli, né della famiglia stessa. Conosco adulti altamente problematici e irrisolti oggi, da adulti, cresciuti a suon di minacce, punizioni e tanto rigore “stile.nonna”. Che non è servito a um emerito c***. Poi, son daccordo con te che il nostro esempio, da genitori, sia fondamentale.

  13. Salve a tutti, volevo ringraziarvi perché leggervi mi ha fatto sentire meno sola e mi ha risollevato il morale. Faccio la maestra e ho una figlia di 2 anni tremenda. E niente, tra un “basta”, un “ascolta”, notti in bianco, virus intestinali e palati difficili sto cominciando a odiare i bambini. Non è tanto il lavoro ma mia figlia a farmi sclerare. Corre come una pazza, si rotola, si arrampica sui mobili e ne combina di ogni. Si oppone a qualsiasi cosa le insegni, vorrei giocare con lei ma butta tutto per aria. Ora sono reduce da una settimana da incubo perché la piccola e mio marito – che tra l’altro c’è solo la sera- hanno avuto l’influenza e quindi ho dovuto fare proprio tutto io, vi lascio immaginare… Mi sento veramente stanca, incapace, inetta, priva di forze fisiche e mentali! Mi manca la vita che facevo prima, quando a lavoro potevo impegnarmi come piace a me e avevo il tempo per dedicarmi ai miei hobbies, a me stessa e alla vita di coppia. Oggi le ho addirittura mollato una sculacciata e ora mi sento in colpa, nonché una madre orrenda. Spero che questa sia solo una fase che passerà e lo auguro di cuore anche a tutti voi mamme e papà

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  14. Anche noi viviamo questo inferno! Mi chiedo ma perché i nostri figli si comportano così? Fuori tranquille e ubbidienti e piuttosto timide e con noi genitori è una guerra continua…
    Non ne posso più…

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  15. Il mio sbrocco odierno è verso mio marito! Non lo sopporto davvero più! Viziato, pigro, non fa che lamentarsi e arrabbiarsi se le cose non sono fatte alla perfezione! Mai che veda tutto quello che faccio e che va bene! Trova la cena pronta, rientra alla sera dopo che io ho gestito TUTTO e osa lamentarsi? Lo odio!

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