Tema del mese: Eredità

Passiamo buona parte della nostra vita a dimostrare di essere diversi dai nostri genitori e, per alcuni tratti contemporaneamente, a chiederci in cosa ci assomigliano i nostri figli.
Ci troviamo così in continuum in cui ci portiamo dietro tratti e cultura dei nostri ascendenti e trasmettiamo geni ed educazione ai nostri figli: siamo in un flusso di tempo e persone che non può non lasciare tracce. Inevitabilmente, che sia con orgoglio o che sia con fastidio, ereditiamo e cediamo in eredità parti di noi: del nostro carattere, del modo di porci nel mondo, del nostro aspetto fisico.

eredita

Dare qualcosa in eredità ai nostri figli è una delle maggiori responsabilità di un genitore. Per quanto riguarda la natura, possiamo fare ben poco, se non riconoscere; per quanto riguarda i messaggi che comunichiamo con il nostro stesso vivere, facciamo molto, a volte anche troppo.
Eppure, in fondo, li abbiamo messi al mondo per questo, no? Per mettere un tassello nella storia, per lasciare un segno, una traccia.
Avere dei figli è un modo per non mandare sprecato un patrimonio, in ogni senso. Un patrimonio di conoscenze e di esperienze che vuoi trasmettere a qualcuno che ami. Un patrimonio genetico, che nel momento stesso in cui decidi di avere un figlio, sai che trasmetterai. Un patrimonio economico, perché spesso il motivo per il quale cerchiamo di spingere più possibile nel lavoro, è, insieme alla soddisfazione personale, la volontà di dare a i figli il meglio possibile.

Occhi, mani, capelli, espressioni del viso, andatura, una casa, del denaro, la predisposizione a contrarre una malattia, il modo di reagire ai cambiamenti, una nota del carattere, un difetto, un pregio: possiamo ereditare e trasmettere in eredità una varietà e complessità di cose e situazioni che, a pensarci, ci si sente quasi defraudati del libero arbitrio.

Poi c’è anche l’eredità come ricordo: un complesso di memorie e racconti, di storie e oggetti, che non sono solo nostri, ma provengono delle generazioni precedenti e abbiamo il compito di non interrompere, di non perdere per la via, per trasmetterle ai figli. Una sorta di memoria collettiva, in cui dobbiamo fare la nostra parte.

E ancora l’eredità collettiva come generazione: cosa lasciamo ai nostri figli in termini di qualità dell’ambiente, di vivibilità del pianeta? Un tema questo che si lega alla tecnologia e alla sua integrazione con l’ecologia.
Ma anche cosa lasciamo politicamente, come valori civici e conquiste sociali. Noi cresciuti in un’Europa di nazioni, che le abbiamo viste diventare concretamente comunità, come stiamo lasciando questa parte di mondo e con che responsabilità rispetto alle altre parti del mondo? Quando la cronaca sarà diventata storia, cosa avremo da dire ai nostri figli?

Eredità ed ereditarietà: quanti aspetti hanno? Come viviamo le tracce delle generazioni precedenti e cosa ci aspettiamo di lasciare a quelle future? Cosa sentiamo di aver ereditato e cosa abbiamo trasmesso ai figli?

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