L’avvocato di gc risponde: Separazione e diritti ereditari


Il mio compagno sta comprando casa per noi, abbiamo un bambino piccolo. E’ separato ufficialmente e passa gli alimenti all’ex e ai due figli. Vorrei sapere, dato che la casa sarà intestata a lui, come posso tutelare il mio bambino e me stessa se il mio compagno venisse a mancare.

La separazione non incide in nessun modo sui diritti ereditari dato che non scioglie il vincolo familiare. Il matrimonio, in seguito alla separazione, non viene meno: ne restano sospesi alcuni diritti ed alcuni doveri.
Eredi del tuo compagno, dunque, sono la moglie ed i figli, intendendo, ovviamente tutti e tre i figli, compreso il vostro, secondo le norme di legge, di cui ho già parlato qui. Ovviamente, se l’appartamento fosse solo una parte del suo parimonio e rappresentasse il valore di una quota spettante ad un figlio, lui potrebbe validamente redigere un testamento in cui lo lascia a vostro figlio. Gli altri figli dovrebbero avere immobili di pari valore e la moglie di valore superiore.
Non c’è modo per intervenire in questa situazione: anche una donazione al vostro bambino non risolverebbe la questione, perchè, in sede ereditaria, l’immobile confluirebbe di nuovo nel patrimonio del donante, quanto meno per stabilire le quote di ogni erede necessario.
In realtà l’unico modo per tutelarvi sarebbe intestare l’immobile a te o a vostro figlio (ma sempre con attenzione se il denaro risulta proveniente in modo dimostrabile solo da lui).
La qualifica di erede da parte del coniuge viene persa soltanto con il divorzio e solo se il coniuge non aveva riconosciuto un assegno alimentare o di mantenimento in proprio favore (quindi oltre quello relativo ai figli), o se il divorzio non è stato pronunziato “con addebito”. In questo caso, se non ho capito male, la moglie ha un assegno a proprio favore, quindi rimarrà erede anche dopo il divorzio e le spetterà una parte del TFR di lui quando cesserà di lavorare.

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85 thoughts on “<em>L’avvocato di gc risponde</em>: Separazione e diritti ereditari”

  1. Salve, ho 50 anni e sono separato dal 2005.
    Ho due figli di 13 e 17 anni che convivono con la madre nella ex casa coniugale.
    Di recente ho proposto alla mia ex di vendere la casa, destinando totalmente la mia parte all’acquisto di due immobili (uno per figlio), lasciando a lei la completa disponibilità della sua quota.
    Il reddito derivante dai due immobili sarebbe versato ai figli, in sostituzione dell’assegno mensile che verso per loro e pure superiore.
    Credo che così facendo, ci sarebbe un vantaggio per tutti:
    Lei avrebbe una casa di sua proprietà esclusiva acquistabile con la sua quota;
    I figli avrebbero a disposizione mensile, un importo superiore all’assegno di mantenimento che attualmente verso per loro, oltre alla proprietà dei due immobili;
    Io non avrei più la preoccupazione di versare mensilmente una quota del mio stipendio e potrei finalmente disporne in toto, visto che ho anche un mutuo in corso per l’acquisto della casa in cui abito.
    Chiedo:
    La mia ex può opporsi alla vendita della ex casa coniugale, anche se destinerei la mia quota totalmente ai figli, senza trattenere nulla per me? In fondo non metterei in atto il cd. “interesse prevalente dei figli”?
    Grazie per l’attenzione e saluto cordialmente.
    Davanti a questo tipo di proposta

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  2. ciao sono una mamma straniera che ho un bambino di due ani con un italiano.non siamo sposati, conviviamo in una casa intestata ai suoi genitori. non lavoro e nemeno lui resulta che lavora anche se la fa. da poco abiamo avuto un bruto conflicto dove mi ha ameninciata che mi leva mio figlio,e che lui sa che la stato italiano l’affida a lui perche cia una famiglia ricca e diciamo bene messa!voglio sapere si mi puo far levare mio figlio perche io non conosco la lege italiano da questo punto di vista, e si e cosi io come mamma che devo fare………mio figlio non lo lascio pero non voglio arrivare a farmi pensieri neri e fare del male al padre del io figlio….aiutatemi!

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  3. Buongiorno, sono legalmente separato da mia moglie ed ho tre figli 2 maggiorenni ed 1 minorenne. Le due ragazze maggiorenni sono studentesse universitarie fuori sede, mentre il minore frequenta la scuola media superiore. Tutti e tre sono stati collocati da me, per cui il minore vive stabilmente con me, come pure le maggiorenni nei periodo di rientro dalle sedi universitarie. Orbene mia moglie è andata a vivere in altra città dove lavora e si limita a fare visita al minore al massimo un paio di volte al mese e mai per più di 1 o 2 ore, disinteressandosi totalmente del dovere che le incombe da genitore, atteso anche che l’affido del minore è condiviso. Il Giudice ha stabilito un calendario di visiste (puntualmente disatteso), un assegno di mantenimento dei 3 figli di 500 euro mensili e la corresponsione del 40% delle spese straordinarie scolastiche e sanitarie. Per fortuna, ad oggi, non ho sostenuto alcuna spesa sanitaria. Per quanto riguarda quelle scolastiche, invece, nonostante affronti moltissime spese, mia moglie corrisponde soltanto quelle relative alle tasse universitarie (40%). Mi chiedo se, per esempio, dovrebbe partecipare alle spese di viaggio di una delle due ragazze che è andata in Spagna per gli studi “Erasmus” e quali altri tipi di spese scolastiche dovrebbero ricadere nella sua quota partecipativa del 40%. P.S. Naturalmente ai figli non regala mai nulla, non li tiene mai con sè a pranzo e così via) Ringrazio chiunque possa illuminarmi o alimentare la discussione. In fede Fausto.

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  4. salve,
    vorrei sapere cosa fare quando l’assegno di mantenimento (o per gli alimenti) di mio figlio non arriva. Io sono regolarmente divorziata e l’assegno lo percepisce direttamente mio figlio in quanto maggiorenne.
    A chi mi devo rivolgere?
    grazie per le informazioni che vorrete darmi.
    Giuliana

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  5. buona sera,io sono rumena e sono sposata qua con un citadino italiano. in 1999 sono stata in Giaponne dove ho cunosciutto il papa di mio figlio che non lo ha riconosciuto.vorrei sapere se a distanza di 12 anni quanto ha mio figlio adesso si puo fare qualcosa e COME procedere per chiedere diritti per mio figlio,visto che lui e citadino giaponese..la ringrazio!

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  6. Buongiorno, sono separata da 4 anni. Sulla sentenza di separazione c’è scritto che mio marito avrebbe inteststo a nostra figlia la casa di sua proprietà, dove attualmente risiedo con mia figlia, al compimento della sua maggiore età. Può decidere di venir meno agli accordi presi?La ringrazio.

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  7. Io e mio marito siamo sposati,in seconde nozze, in separazione di beni fra l’altro per proprietà che avevamo acquistato o ereditato prima del matrimonio. Non abbiamo figli in comune ,solo figli nati dai nostri precedenti matrimoni.Vorremmo sapere se in caso di morte di uno dei coniugi, la parte ereditata dal superstite in caso di morte di quest’ultimo va ai propri figli o ritorna ai figli del coniuge già proprietario del bene? Grazie

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  8. Vorrei sapere, per fafore, nel caso di testamento olografo a favore di una persona che non sia erede, questi viene nominato erede universale di un immobile, oppure nominato come legatario di detto immobile per effetto della quota della disponibile, ovviamente assicurando agli eredi legittimi la loro quota spettante per legge, questi alla pubblicazione del testamento in qustione nel caso dovessero rinunciare le quote assegnate in loro favore per diritto, queste poi in favore di chi andrebbero accreditate? Il testatore può specificare nel testamento che lascia formulare la condizione nel caso di rinuncia dei legittimari delle quote loro assegnate queste dovranno essere accreditate in favore della persona cui è stata nominata erede universale?
    Grazie e porgo cordiali saluti.
    Antonio

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  9. Buon giorno,
    avrei una domanda di tipo accademico e mi scuso per occupare un pezzo del vostro spazio in tal senso, spero di non risultare troppo fastidioso.

    Vorrei chiedere un parere su un caso ipotetico in cui una coppia non sposata con figlio si separi, entrambi i genitori sono nulla tenenti ma una delle due parti (supponiamo lui per semplicità) sia di famiglia molto ricca e che il giudice dia l’affido del figlio minorenne alla madre.
    In questo caso la parte di eredità spettante al bambino (quota della quota del padre) potrà esser disposta da parte del giudice per garantire il mantenimento del bambino, ovviamente nel caso in cui siano tutti ancora in vita?
    E nel caso il padre dichiari un reddito di gran lunga minore alla madre? Il figlio avrà diritto a qualcosa?
    Mi scuso se la domanda non è formulata in modo corretto..
    Grazie per l’attenzione

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  10. salve, sono una madre straniera di figlio con la cittadinanza italiana,purtroppo siamo divisi da circha 5 anni,mio figlio e rimasto con il padre in italia,avrei bisognio di un aiuto(un cosiglio),che dirito ho e che cosa posibille di fare per poter stare insieme.(con il padre nn siamo stati sposati),grazie mille

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  11. ho dimenticato di dire che con lei ho due figli e con un altra altre due e un altra ancora uno pero’ solo con lei sono sposato, con l’altra ho gia lasciato un ristorante di mia proppieta’

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  12. salve!!!!!ho una domanda da fare sono sposato da 10 anni con una ragazza polacca,viviamo in polonia,adesso ho ereditato da mio padre soldi e’ case adesso la mi a domanda e’ se dovessimo divorziare,
    cosa le spetterebbe della mia eredita’?
    grazie aspetto da voi una risposta

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  13. salve,
    vorrei spiegare la mia situazione che è un pò speciale,
    da quando mi sono separato,la mia ex moglie ha avuto rapporti con un altro uomo,allora avevo un figlio di 9 anni che ha convissuto con la madre e quest’uomo per 10 anni,dopo di che si sono separati e la madre è andata a vivere con un altro uomo,mio figlio ormai maggiorenne si vuole fare adottare dal primo uomo col quale ha vissuto
    gli ultimi anni prima di diventare maggiorenne.Io che sono il vero padre mi oppongo a questa cosa
    per via del nome e la mia discendenza,ora la domanda è: potrò oppormi in tribunale contro l’apposizione del cognome dell’adottante?

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  14. Salve sig.avv.mio fratello è separato e disoccupato.Ha fatto una consensuale con un accordo di 200 euro mensili x il figlio.
    Da molto tempo non lavora e non riesce a dare più il soldi al figlio minore.
    La moglie lo ha denunciato per gli arretrati ed è una bella cifra .
    Lui non può far fronte a ciò, deve intervenire la madre pensionata? visto che lui è nello stato di famiglia della madre?
    Rischiano di pagare i fratelli?

    La ringrazio per la risposta.

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  15. Il mio compagno ha convissuto per 12 anni con la sua ex compagna nella casa di lui ,io aspetto un bambino ma la ex non se ne vuole andare….la legge cosa dice in merito!

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