Quest’anno rilanciamo per il terzo anno l’iniziativa Se lo ami, legalo, campagna di sensibilizzazione a un uso corretto di cinture di sicurezza e seggiolini per auto adeguati per il trasporto dei bambini, nata nel 2010 da un’idea di Farmacia Serra Genova, Veremamme e genitoricrescono, con l’ “alto madrinato”, dal 2011, di Mammafelice .
Purtroppo le notizie di bambini morti o feriti in incidenti in auto, perché non indossavano la cintura o non erano sul seggiolino, sono ancora troppo frequenti e c’è bisogno di prendere coscienza del fatto che:
– Non esistono percorsi brevi. Basta un attimo di distrazione, e non necessariamente del guidatore.
– Un bambino seduto in braccio ad una persona adulta che indossa la cintura, in caso di incidente verrà sparato fuori dalla macchina.
– Un bambino seduto sul sedile con la cintura ma senza un seggiolino, in caso di incidente verrà strozzato dalla cintura stessa.
– Un bambino seduto senza cintura verrà scaraventato contro il sedile anteriore, ferendo se stesso e chi è seduto davanti.
– Un bambino seduto in braccio ad una persona adulta senza cintura in caso di incidente verrà schiacciato tra il corpo dell’adulto e il cruscotto della macchina.
– Un neonato messo su un seggiolino fronte verso di marcia, in caso di incidente potrebbe rompersi il collo e rimanere paralizzato.
La cintura non si mette solo perché è obbligatoria per legge, ma perché può salvare la vita a tutte le persone presenti in auto: adulti o bambini.
Se avete dei dubbi, guardate queste simulazioni di incidente automobilistico, nelle varie configurazioni di assenza di cintura o seggiolino omologato.
Nella pagina Se lo ami legalo raccoglieremo articoli, materiali, video foto e altre testimonianze su questo argomento.
Perché siamo noiosi, siamo pedanti, siamo pessimisti, MA non se ne è parlato abbastanza se ci sono ancora bambini trasportati in braccio, senza cinture, seduti sul sedile anteriore.
Diffondete i banner che troverete qui e postate foto di bambini “legati” su Twitter e Instagram con l’hashtag #seloamilegalo
Bravissime! Fate bene a rinnovare questa campagna, è davvero necessaria e purtroppo sempre attuale.
Andrebbe ripetuta e strillata fuori dalle scuole, centri sportivi, giardinetti, parrocchie: sono troppe le mamme e nonni che nella fretta si dimenticano le cinture o gli altri supporti. Moltissimi gli accompagnamenti multipli per corsi e feste nel totale e allegro disinteresse della sicurezza dei pargoli -tanto è qui vicino-… Mio figlio, per quanto istruito in tal senso, mi vede come una povera marziana!
Che fare? Ho quasi sempre rifiutato passaggi a casa/feste delle altre mamme, una sola volta ho accettato, convinta che andassero a piedi, invece a mia insaputa “caricato” il pargolo in macchina senza seggiolino aggiuntivo; il figlio della conoscente sì, il mio no! Quindi che deduzioni dovrebbe fare un bambino?
Ma ve lo immaginate, l’unica madre della sua classe, a Milano, che accompagna ovunque il figlio poichè quasi nessuna è dotata di rialzo aggiuntivo,o se lo posseggono devi specificarlo giorni prima e allora addio merende improvvisate?
Allora l’abbiamo comprato noi… certo devi portartelo dietro, a mano (non guido), e se piove e ci sono contrattempi, bestemmi “educato”!
Concludendo la vita sociale dei figli si può ridurre di molto, non è una tragedia per carità, ma spesso ci si sente incompresi.
Ciao, sono Lucia Attolico, psicologa e ho UN SUGGERIMENTO UTILE PER RIUSCIRE A LEGARLI AL SEGGIOLINO.
I tuoi figli rifiutano seggiolini, cinture e tutto quello che impedisce liberi movimenti in auto? I tuoi timpani sono ormai da buttare e la gente ti conosce come “Jack lo squartatore” più che come genitore? Ok. Quello potrebbe essere il passato. C’è un modo per aiutarli a stare sicuri in quel seggiolino.
Da neonati è più semplice. Se il loro pianto non è dovuto che alla costrizione imposta dal seggiolino, rassicurateli con la vostra voce dolce e tranquilla. Smetteranno e se non lo fanno, lasciate che piangano, meglio questo che in pericolo! Se hanno la facoltà di parlare e di comprendere o di urlare a squarciagola agite prima. Fin dal mattino, dite loro che andrete in auto e che VI ASPETTATE tranquillità perché (è qui il punto) preferite un figlio vivo che un figlio AMMACCATO: fategli vedere qualche foto di oggetti ammaccati (mi raccomando, oggetti, non persone, non vogliamo impressionarli!). Avete detto loro in passato cosa accade in caso d’incidenti, giusto? Ripetete anche questa storia e ripetete per 3, 4, 5 volte al massimo, che volete un figlio vivo e non uno ammaccato.
Quando i bambini sono molto piccoli non riescono a condividere i concetti nel senso che intendiamo noi adulti, in realtà si affidano alle nostre parole e se il nostro tono è determinato, convincente e fermo, come quando volete assolutamente farcela, le ricorderanno così non appena in auto, spesso senza che voi parliate, si lasceranno proteggere. Sarà questo a infondere loro fiducia e quindi, incapacità di contrariarvi.
E se vuoi altri suggerimenti o trovare ispirazione per farcela con tuo figlio, guarda la mia pagina su Facebook: https://www.facebook.com/DrssaLuciaAttolico.