Romani. Impara e gioca con la storia!

romaniLa Staccata: prima di parlare nello specifico di Romani. Impara e gioca con la storia! devo obbligatoriamente fare outing… Ho proposto la recensione di questo libro (che abbiamo acquistato e letto un paio di anni fa) a Superboy per il semplice gusto di vestirmi da matrona romana. Un paio di lenzuola bianche, qualche accessorio basic e il colpo da maestra: le bracciotte tornite. Fino a una settimana fa ero esile come la Fracci, che vi pensate? Ma sono una recensora dai mille talenti, io.

Tornando al motivo per cui scrivo su genitoricrescono.com… Io e Superboy viviamo nella città eterna, per questo ci è piaciuto tanto leggere questo libro. La storia è in generale affascinante, ma quella slegata dalla nozionistica lo è in misura maggiore, soprattutto se a fruirne è un bambino. Chi erano gli antichi romani? Perché hanno rivestito un ruolo così importante nella storia? L’impero romano era veramente così esteso?  Ma soprattutto: come si nutrivano, quali erano i loro svaghi preferiti, come istruivano i bambini, come si vestivano? Ecco. Come potrete evincere dalla foto, quest’ultimo punto ci ha intrigato parecchio. Purtroppo in giardino non dispongo di foglie d’alloro, le opzioni possibili erano il rosmarino o la salvia. Abbiamo saggiamente deciso di lasciare il capo di Superboy disadorno “mica sono un pollo che mi metti il rosmarino  in testa!” (cit. Sommo Recensore Gnappo).

Le illustrazioni sono deliziose: non c’è l’ombra di tronfi imperatori né di superbe matrone, i protagonisti sono animaletti che circolano per Roma antica. Attirano l’attenzione dei bambini stimolandone la curiosità e alleggerendo così l’apprendimento degli argomenti. Il quiz finali e i giochi consentono di imparare divertendosi.

Io lo consiglio senz’altro come testo propedeudico all’apprendimento della storia, ancora prima che arrivi l’età canonica prevista. Ovviamente un bambino di cinque o sei anni non potrà mai ricordare date o termini specifici in latino, ma apprezzerà sicuramente molti temi affrontati, in particolar modo quelli legati alla vita quotidiana. Il senso è che ritengo benefico mostrare ai nostri figli quanto possa essere divertente affrontare in modo il più possibile interdisciplinare una materia di studio. A mio parere, ciò può allontanarli dal tipico errore dello scolaro alle prime armi: imparare la lezione a pappagallo. Leggere un libro come questo svilupperà nelle loro belle testoline la capacità di porsi domande che esulano dal programma scolastico, un sistema che consente realmente di imparare.

Consigliato a partire dai 6 anni

romani-impara-e-gioca-con-lSuperboy: se io lo vedessi in uno scaffale di una libreria lo acquisterei prima di tutto perchè costa poco, secondo me ha un buon rapporto qualità-prezzo, e poi la copertina è molto colorata e allegra. Io vivo a Roma, che molti definiscono come la città più bella del mondo. Io abito un pochino sui contorni, e quindi per visitare ad esempio il Colosseo devo prendere i mezzi o armarmi di pazienza e andare con mia madre in macchina (cosa teoricamente e praticamente impossibile perché il traffico non lo permette e parcheggiare in centro non si può).

Prendere la metro per andare in centro è sporco e faticoso perché una volta mi hanno quasi buttato sotto il treno, però vale la pena per vedere Roma. La cosa interessante di questo libro è che ti racconta in modo semplice come vivevano gli antichi romani. C’è un cagnolino, Tito Livio, che fa da Cicerone – cioè ti spiega i monumenti e la storia. A pensarci bene, io un po’ a Cicerone gli assomiglio perché sono un chiacchierone e lui era diventato famoso proprio perché parlava in un modo esorbitante.

Il libro è come un viaggio nel tempo e parla di un grande impero, di due piccoli gemelli, di persone e di persone povere, di grandi edifici e di modeste abitazioni, di soldati e di gladiatori, di attori e di atleti e tanto altro ancora (dico la verità: questo elenco l’ho letto all’inizio del libro se no non me lo ricordavo tutto). Funziona in questo modo: prima ti fa vedere un argomento, poi alla fine ti fa un mini quiz per vedere se hai capito le pagine precedenti.

L’argomento che mi ha incuriosito di più, fra tutti quanti, è stato le terme con il calidarium, il frigidarium e il tiepidarium. I Romani erano in linea di massima molti puliti, perché si facevano molto spesso il bagno alle terme (non avevano mica il bagno in casa). La cosa curiosa è che al posto del sapone utilizzavano l’olio profumato e poi raschiavano via l’olio sporco che secondo me questa cosa fa un po’ schifo, però per loro funzionava alla stragrande.

Io a scuola sono ancora fermo agli uomini primitivi e i Romani non li ho ancora studiati, però penso di aver fatto bene a leggere questo libro perché mi ha insegnato quanto può essere divertente la storia se raccontata nel modo giusto. Per esempio un giorno non avevo voglia di studiare storia (era noiosissima, parlava degli australopitechi), mia madre per farmi interessare all’argomento mi ha fatto vedere una cosa su YouTube: una canzone dei Beatles che si chiama “Lucy in the sky with diamonds” perché la stavo facendo esasperare. Lei mi ha detto che durante gli scavi gli archeologi sentivano proprio questa canzone e quando hanno trovato le ossa, visto che era una donna, hanno deciso di chiamarla “Lucy”.  Allora mi sono divertito, mi sono resettato (come dice sempre lei) e ho ripreso a studiare come si deve. Quindi libri come questo ti fanno divertire e ti insegnano anche, se no non ti va tanto di studiare.

Consigliato a partire dai 6 anni in poi.

– de La Staccata

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5 thoughts on “Romani. Impara e gioca con la storia!”

  1. Lunamonda, la tua è una terra meravigliosa che adoro in un modo che non so neppure spiegarti. Cicerone era un borioso e il miele di corbezzolo è ottimo ;-)Tranquilla: la scuola non è così noiosa, ma a volte anche gli studenti più volenterosi hanno i loro momenti “no”. Ne ha vissuti più di uno quest’anno il Sommo Recensore Gnappo, però la bella pagella che ho ritirato proprio fortunatamente conferma che gli piace andare a scuola. Anzi, visto che in questo momento è accanto a me, riferisce che “non è che mi vada tanto andare a scuola,però ci si diverte (soprattutto a ricreazione quando possiamo giocare a Yu-gi-oh)”. Eccotelo, tiè, lo studente modello 😀
    Un abbraccio grande a te e un bacio da parte di Superboy che ti ringrazia perché sa che lo leggi sempre.

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  2. Non ditemi così! Vi prego non ditemi che la scuola è ancora tanto noiosa. Vi prego, ti prego Superboy ho bisogno di credere che la scuola sia tanto cambiata dai miei tempi e che oggi è divertentissimo studiare gli australopitechi! Sob…Comunque grazie del consiglio! Lo sapervi che un giorno Cicerone, durante un processo contro un sardo che aveva fatto non so cosa ad un cittadino romano disse: “ma cosa vogliono questi sardi? Loro che fanno perfino il miele amaro!” (che è vero, è miele di corbezzolo). E siccome io sono sarda, sono offesisissima con Cicerone, ma siccome conosco bene la città eterna lo perdono se ti ha spiegato bene come vivevano i romani. Un abbraccio a mamma e figlio!

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