Con l’estate si intensifica l’uso dei mezzi a due ruote, soprattutto nelle città. C’è chi va in moto o in scooter tutto l’anno e chi lo rispolvera all’inizio della primavera per evitare un po’ di traffico e velocizzare gli spostamenti.
Lo scooter può essere anche molto comodo per portare i bambini a scuola, in modo da non dover cercare un parcheggio decente in prossimità degli edifici scolastici presi d’assalto la mattina, o nelle calde giornate estive per accompagnarli e prenderli al centro estivo.
Ma quali sono le accortezze di cui non ci si può dimenticare?
Il trasporto dei bambini sui motoveicoli è regolato dall’art. 170 del Codice della Strada, che prevede, prima di tutto, il divieto assoluto di trasportare minori di 5 anni sui veicoli a due ruote.
Per i maggiori di 5 anni, però è previsto che “la loro corporatura deve essere tale da permettere loro di stare seduti in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo”. E’ un principio molto generico, che non dà indicazioni di altezza, ma invita a riflettere: un bambino particolarmente piccino, che non riesce a stare ben equilibrato sulla sella del motoveicolo, non dovrebbe mai essere trasportato.
Chiunque venga trasportato dietro al guidatore di una moto deve essere abbastanza alto da appoggiare i piedi sulle apposite pedane, anche e soprattutto un bambino. Se non ci arriva, non deve salire in moto.
L’unico accessorio obbligatorio per legge è il casco omologato e della giusta misura. E’ necessario un apposito casco per bambini, non deve mai essere usato un casco da adulti che sta largo su una testolina piccola.
Se si trasportano i bambini in moto o scooter abitualmente o molto spesso, non ci si dovrebbe limitare al casco: giacche tecniche con protezioni per spina dorsale – spalle – gomiti, guanti e scarpe rinforzate sono prodotte dai maggiori marchi anche in misure junior.
Con l’ultima riforma del Codice della Strada si era parlato di introdurre l’obbligo del seggiolino per motoveicoli (molto simile a quello per le biciclette, che avvolge anche le gambe e prevede la cintura di sicurezza). Non se ne è più fatto nulla, ma esistono comunque in commercio alcuni (pochi) modelli di seggiolino e delle cinture apposite per assicurare il bambino seduto dietro al corpo del conducente.
Chi vuole usare le due ruote di frequente per portare i figli, dovrebbe farci un pensierino.
Vedo spesso bambini trasportati in piedi sulla pedana centrale o appoggiati sulla punta della sella dello scooter. In quel modo il guidatore ha l’illusione di proteggere il bambino con il proprio corpo e di controllarne i movimenti.
Prima di tutto è un assetto di marcia assolutamente vietato su qualsiasi mezzo a due ruote, perché è chiaramente indicato dall’art. 170 che “il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani”. Poi è una posizione pericolosissima: in caso di incidente, oltre alle conseguenze dell’urto, si rischia di schiacciare il bambino con un peso ulteriore, quello del guidatore, e di esporlo per primo a un impatto frontale.
Il limite dei 5 anni è ben poco indicativo: siamo certi che un bambino di più di 5 anni, ammesso che arrivi a poggiare correttamente i piedi sulle pedane, sia in grado di restare fermo, di seguire i movimenti del conducente, di assecondare la piegatura in curva, di non distrarsi e non sporgere gli arti? Le due ruote prevedono una certa consapevolezza anche se si è trasportati.
Merita ricordare anche che un conducente minorenne non può mai trasportare un passeggero. Quindi gli adolescenti in due sul motorino dovrebbero essere un ricordo lontano.
Preferisco non aggiungere nulla sui trasporti “multipli” che purtroppo a volte vedo in giro: bambino grande dietro e bambino più piccolo davanti in piedi sulla pedana. Non credo sia necessario commentare!
Purtroppo le sanzioni per i trasgressori sono, a mio parere, piuttosto contenute: l’ammenda da €160 a €641 per chi trasporta un minore di 5 anni e da €80 a €323 per chi trasporta un passeggero in assetto diverso da quello previsto, e dunque non sul sedile dietro al guidatore con i piedi che toccano le pedane (es. sulla pedana centrale dello scooter).
In caso di due violazioni di questa norma nell’arco di un biennio, alla sanzione pecuniaria si aggiunge il fermo amministrativo per massimo 90 giorni
Infine, come per la cintura di sicurezza in auto, riflettiamo sul fatto che non esistono percorsi troppo brevi per essere privi di rischi. Un incidente si verifica sempre in pochi metri di strade e questi pochi metri possono essere anche quelli sotto casa.
Ho portato lo scooter in città per vent’anni: d’estate e d’inverno, nel traffico di Roma, sotto la pioggia. Ho smesso da un po’, nonostante l’indubbia comodità del mezzo, soprattutto per chi vive in una città piena di traffico, con problemi enormi di parcheggio e con mezzi pubblici carenti.
Ho visto incidenti e ne vedo ogni giorno di più; sono caduta e, per fortuna, non ho avuto gravi conseguenze; ho visto amici e parenti in ospedale per incidenti su due ruote. Ora sono stanca di rischiare per mezz’ora di tempo in più.
Non ho mai portato mio figlio in moto e continuerei a non farlo. Non credo sia un eccesso di prudenza: un incidente in moto ti espone fisicamente in modo estremamente superiore rispetto a uno in automobile. In moto sei “nudo” contro lamiere e asfalto. Strusciare sull’asfalto senza sapere dove finirà la caduta è brutto, mette paura.
E’ proprio necessario esporre i bambini a questo rischio?
Anche io sono pienamente convinta che non vi sia alcuna necessità di trasportare un bambino in moto, il rischio é comunque troppo alto.
Purtroppo il mio ex compagno non la vede così e pur conoscendo i miei timori, ha deciso di acquistare un casco per nostro figlio di 8 anni e trasportarlo contro la mia volontà sulla sua moto in mia assenza. L’ho scoperto perché é stato mio figlio a raccontarmi tutto… legalmente cosa posso fare? Come madre non possa fare nulla?
Buongiorno a tutti,
da qualche giorno porto mio figlio in moto per andare a scuola e ovviamente mi sento la responsabilità sulle spalle. Siamo in regola con la legge sia per guanti che per casco. La preoccupazione sale ovviamente, ma pensavo anche che molto spesso si pensa solo alla moto, che se portata con la massima attenzione ritengo sia pericolosa tanto quanto la bicicletta. immaginate una bicicletta con l’apposito seggiolino e cinture, in caso di incidente il balbino non sbalzerà e rimarrà attacato alla bisicletta… ovviamente tutto è dato dal caso.. ovviamente alcuni sport sono inevitabilmente pericolosi… non si è mai abbastanza scaltri sia in moto che in bicicletta, anche perchè siamo dipendenti sia dalle fatalità che dalle decisioni altrui.
Non so se è giusto portare il bambino oppure no, so che è una grande emozione… ovviamente se eliminiamo gli Skate, i pattini, la bici, la moto, il cavallo, lo scivolo, l’altalena riduciamo i rischi, ma saranno ugualmente felici? me lo domando…
Lo dico da motociclista più che convinto: meglio non portare i bimbi in moto. Io concedo qualche giretto sul vialetto di casa (chiuso al traffico e ai 5 km/h). Per il resto sono d’accordo, non c’è posizione che sia sicura soprattutto con bimbi piccoli.