Mio figlio non vuole leggere: 3 consigli utili

Mio figlio legge pochissimo e malvolentieri. Eppure quando leggevo per lui era attento e partecipe. Quando ha iniziato a leggere da solo, ha perso interesse per i libri. Mi preoccupo?

bambino-non-leggePer una persona che legge volentieri e che considera la lettura uno dei piaceri della vita, è difficile farsene una ragione: mio figlio non ama leggere. Per lui è un peso, un dovere.
Ho provato a renderlo più autonomo diverse età da quando sa leggere da solo, gli ho regalato libri di ogni genere, cercando di seguire più possibile i suoi interessi e le sue inclinazioni. Ci sono stati tentativi volenterosi anche da parte sua: magari inizia con entusiasmo, poi dopo poche pagine molla lì.

Qual è secondo voi il mio primo pensiero? Si, dai, siete genitori anche voi, quindi ci arriverete subito… 😀
“Dove ho sbagliato???”
Ma certo, perché se leggere è meraviglioso e lui non vuole leggere, di sicuro devo aver sbagliato io da qualche parte: non gli ho letto abbastanza da piccolo, non mi sono fatta vedere leggere abbastanza (anche perché per anni sono riuscita a leggere due pagine solo quando lui dormiva), non ho dato l’esempio, non l’ho motivato, non ho riconosciuto difficoltà di lettura…
Stop! Basta con questi sensi di colpa!

In una conversazione sull’argomento nel nostro gruppo facebook, Luci Bell (autrice del post “Biblioteche per bambini e ragazzi“), ha lasciato un commento che per me è stato folgorante:
L’unica cosa che possiamo insegnare ai nostri bambini, secondo me, è che la lettura è un piacere, uno dei grandi piaceri della vita. Come tutti i piaceri non è obbligatorio. Io per esempio non fumo, non mi drogo e non mangio neanche tanto cioccolato“.

Ecco, partiamo da qui per toglierci di dosso preoccupazioni, senso di inadeguatezza e ansia per il futuro intellettuale dei nostri figli “non lettori”.
Io delle soluzioni, o meglio, degli escamotage per rendere più gradevole la lettura a mio figlio, li ho trovati.

Se un bambino non vuole leggere proviamo a:

  1. Fargli leggere fumetti
  2. Il fumetto è letteratura, esattamente come un’opera di narrativa in prosa, però “spaventa” di meno. Per bambini abituato alle immagini come lo sono i nostri figli, l’approccio con il fumetto può essere più spontaneo e amichevole.
    Per esempio il mio non-lettore questa estate ha letto due volumi de “La Storia d’Italia a fumetti”, meravigliosa opera con i testi di Enzo Biagi.
    Esistono fumetti adatti a ogni età: dall’inossidabile Topolino, ai suepereroi Marvel, alle graphic novel adattissime anche a non-lettori adolescenti.
    Il mondo del fumetto è vastissimo e coinvolgente, può essere una porta d’ingresso alla lettura, una palestra, ma anche una lettura piena e completa in sé.

  3. Non proporre solo narrativa
  4. Quanti adulti leggono saggistica piuttosto che romanzi e narrativa? E allora perché non ci dovrebbero essere bambini meno coinvolti dalle storie fantastiche e più presi da una saggistica adatta alla loro età?
    Mio figlio non si entusiasma per favole e storie: le descrizioni troppo lunghe lo stroncano. Le storie stanno bene nei film, ma nei libri… è più fatica seguirle. Però lui ama sapere “come funziona” e “come si fa“: anche a scuola è molto più contento di studiare scienze o storia, piuttosto che leggere un brano di antologia. Se la lettura è un piacere, perché non leggere di quegli argomenti che danno più piacere?
    Esistono tantissimi libri per bambini che parlano di scienza, di storia, di tecnologia. E non crediate che siano solo per i più grandi: per farvi un esempio, ci sono decine di libri che spiegano anche ai piccolissimi come funzionano le macchine o il corpo umano, che parlano di animali e di natura. Forse sono proprio questi i libri che riescono meglio a centrare l’interesse specifico di ogni bambino.

  5. Leggere insieme, anche da grandi
  6. A un certo punto si smette di leggere per i nostri figli. Certo, non appena hanno imparato a leggere, ma dopo qualche anno si dà per scontato che la lettura sia un’attività personale e privata. Dopo i nove, dieci anni chi si mette lì a leggere un libro a voce alta ai figli? Sono autonomi.
    E se invece la lettura, poco amata e guardata con sospetto dal non-lettore, tornasse a essere un’attività da fare insieme? Un momento speciale da condividere?
    Io ho ricominciato a leggere PER mio figlio di 11 anni.
    E’ arrivato il “temuto” compito da scuola: leggere un libro e presentare una relazione per il giorno x. Il libro è “terribilmente lungo” e “spaventoso” con tutte quelle pagine: “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban”. E’ tornato a casa contento per la scelta (con in testa i film di Harry Potter), ma spaventatissimo: non ce la farò mai, mi annoierò, sarà una tortura!
    E allora facciamolo insieme: lui legge da solo le pagine che gli va di leggere, in modo che resti la piacevolezza e non si scada nella noia e nella fatica. Io leggo un altro po’, a voce alta, magari prima di andare a dormire. Sono un supporto, ma anche una compagnia e poi è un modo per (ri)crearci un angoletto piacevole: divano, plaid, piedi intrecciati. Troppo grande per farsi leggere il libro da mamma? Ma perché? Chi lo dice?

Mentre scrivo questo post, il Piccolo Jedi sta leggendo da solo le sue pagine di Harry Potter… Lo sta facendo spontaneamente, senza che nessuno lo abbia sollecitato… E se alla fine si fosse sbloccato qualcosa? Ssssshhhhh, non facciamo rumore, potrebbe rompersi l’incantesimo!

Quali altri consigli avete per rendere piacevole la lettura anche ai bambini che sembrano non amarla?

Sempre tenendo a mente che Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare”, il verbo “sognare”. (Daniel Pennac)

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2 thoughts on “Mio figlio non vuole leggere: 3 consigli utili”

  1. La pagina sui libri Sinnos per la lettura facilitata risulta rimossa. Può correggere il link>
    Grazie 😘

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  2. Un consiglio riguarda chi non legge perchè la lettura è un problema. Mi riferisco ai bambini con disturbi di apprendimento, in particolare ai dislessici. E’ per questo che sono nate delle collane di libri con una font più leggibile e con delle caratteristiche editoriali specifiche, che rendono la lettura più “scorrevole e piacevole” per tutti. Ne ho parlato qui: http://www.rossellagrenci.com/2014/12/30/leggere-facile-con-libri-della-sinnos/

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