Ma come fate a fare tutto?

Questo è un post collettivo. Oggi sarà pubblicato un post sullo stesso tema anche su Mammafelice, Bilinguepergioco e La casa nella prateria.
Perchè? Chissà, forse solo per dirvi che a volte complicarsi la vita può far bene.

“Sere’… guarda, io non lo so se ce la faccio ad andare avanti così… Ho lavoro arretrato, scadenze… praticamente non dormo più, ho più sonno arretrato adesso di quando il Sorcio non dormiva… l’Ingegnere comincia a lamentarsi che la sera sto sempre davanti al pc… Non ho più tempo per nulla. E poi sempre a parlare di figli e genitori, certe volte non sopporto più sti argomenti… Io, te lo dico, preparati, ho la tentazione di mollare tutto!”
Ecco, questo monologo si ripete almeno una volta al mese. Serena normalmente mi fa esaurire tutto il repertorio e poi inizia a parlarmi della programmazione del mese successivo come niente fosse.
Lo sa che ho solo bisogno di dirlo ogni tanto e che, in fondo, io dentro a gc, ci sto fino al collo e ci sguazzo!

Ho il caos che regna sovrano nel nostro appartamento in quel di Stoccolma, i piatti nel lavello perché nessuno svuota la lavastoviglie, i capricci del mattino per la colazione, la pipì schizzata fuori dal vasino, il pannolino da cambiare all’ultimo minuto. Insomma la famiglia va avanti come ogni famiglia che si rispetti. Scrivo un post sui capricci e circa 19 minuti dopo mi trovo in mezzo al capriccio del secolo…
E poi c’è il lavoro e poi c’è gc.
Eppure a me gli “sbrocchi” di Silvia non capitano: io, al limite, vorrei avere più tempo per lavorare a gc, ma a mollare non ho mai pensato.

La domanda ogni tanto qualcuno ce la fa: “ma dove lo trovate il tempo pure per questo?” Spesso è domanda maliziosetta e sottintende: ma non avete proprio nulla da fare, ma tu di lavoro devi averne poco, ma sicura che fai l’avvocato?, problemi in famiglia? e cose così…

La domanda a cui è davvero difficile rispondere è “perchè?”, non “come?”.
Il come è semplice, partendo da un presupposto: per fare le cose, tutte le cose, pratiche o intellettuali, ci vuole sempre meno tempo di quello che non sembri, soprattutto se si mantiene la concentrazione.
E questo ti fa creare gli spazi, tagliare le parti di cui puoi fare a meno per concentrarti su quelle di cui hai bisogno.
Si diventa dei campioni nell’utilizzare i piccoli momenti liberi. L’idea di un post ti può venire sotto la doccia, o in autobus per andare al lavoro. E poi a scriverlo non ci metti niente.

Noi, in realtà, ricicliamo tempi poco utilizzati della giornata e li applichiamo a gc. Certo, uno smartphone e un portatilino da 10″ sono un po’ gli strumenti indispensabili del mestiere per il riciclo creativo del tempo!

Nel tribunale penale di Roma un’udienza fissata alle 9.00 può concretamente tenersi alle 12.00, ma anche alle 14.00… Le ore di attesa in aula sono il mio tempo preferito per lavorare. A me piace lavorare con un rumore di sottofondo: studiavo con la radio e adesso scrivo con i processi in corso. Una mattinata di attesa in tribunale per altri è tempo perso, per me è tempo tranquillo per produrre un sacco di roba scritta, per lavoro1 e per gc!

Avere un lavoro che ti permette di ritagliare degli spazi per il blog è molto utile ma non è da tutti. Io non frequento il tribunale di Roma, e il lavoro… vabbè lasciamo stare, che tra pochi giorni non avrò nemmeno più questo problema, però anche io un segreto ce l’ho: i figli, cascasse il mondo, alle 19.30 sono a letto. E dopo, la serata è tutta da utilizzare come voglio!

E il “perchè” di tutto questo? E’ stranamente ispirato alla gratuità, non in senso strettamente economico, ma in senso più ampio: fai qualcosa senza avere la certezza che ne avrai qualcosa in cambio e, per questo, ne ricavi soddisfazioni impensabili per qualsiasi altro lavoro.
Il motore è solo la passione, la voglia di esserci, la voglia di riuscirci. L’impegno speso in gc è decisamente tanto, ma quello che ci torna indietro è molto di più: incontri, persone, idee, confronti.
E risparmiano anche parecchio sulla terapia familiare!

Siamo costantemente un po’ stanche e in continua oscillazione tra iperprogrammazione e casualità pura… Come facciamo a fare tutto? 24 ore sono un sacco di tempo e noi così ci divertiamo! Ma che vogliamo di più?!

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37 thoughts on “Ma come fate a fare tutto?”

  1. Ciao, sono una new-entry, ma mi sento al 100% in linea con voi. Sono mamma da 5 anni e mezzo circa, e sono 5 anni e mezzo circa che sto aumentando i miei ritmi…. Premetto che lavoro a tempo pieno e sono fuori casa dalle 7.15 alle 18.00, con sveglia alle 6.00 e solo mezz’ora di pausa pranzo. In casa non ho aiuti esterni, delego ai nonni solo l’andare a prendere la piccolina all’asilo, e tenerla per un paio d’ore, fino al mio arrivo. A volte provo ad aggiungere qualcosa alla mia vita (per esempio una sana ora di palestra o piscina o corsa, dal momento che avrei un bel pò di chiletti da buttare giù) ma dopo qualche tentativo, faccio un passo indietro, perchè sento una stanchezza talmente infinita e talmente paralizzante che non si può nemmeno descrivere a parole.
    Ma se “volere è potere”, perchè a volte penso di morire di stanchezza, pur provando a fare ciò che voglio?

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  2. Serena, la mia grande ha tre anni e mezzo e il pomeriggio dorme circa un’ora e mezza, dorme così bene!!! Torna dall’asilo che è stanchissima. La sera però effettivamente ci impiega molto per dormire. Ora il problema è questo: dato che di notte si dorme poco perchè la piccola di sette mesi ci sta facendo impazzire e dato che i pomeriggi invernali sono interminabili e dato che il babbo torna alle 19 /19.30 la sera, per ora forse lascerò la grande dormire e pregherò che anche la piccola dorma un po’ in modo di far riposare le mie stanche membra. Se Serena hai qualche suggerimento, fammelo sapere, pendo dalle tue labbra

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  3. sono d’accordo con Milena … segno la pagina nei preferiti per ricordarmi che non sono SOLO una pazza che va di corsa ma sono una che anche di corsa e pazza ha anche molta passione e voglia di fare per se e per gli altri … quando c’è la faccio!!!

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  4. Beh grazie a tutte voi! Terró questa pagina nei preferiti per rileggerla ogni volta che mi sento una “desperate working mum” e che mi domando come fanno le altre mamme!! 😉

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  5. @ Daniela: infatti io dico che ho potuto e voluto fare part time. Prima non avrei potuto perché le condizioni lavorative non lo permettevano, poi ci sono riuscita e in futuro…non so. Per ora stiamo molto meglio, prima metetvo piede in casa alle 19:30 sclerata. Ma conosco direttamente persone che non hanno voluto farlo pur avendone la possibilità (incredibile ma vero).

    Comunque mentre stavo su internet e scrivevo il commento….mi si è bruciato l’arrosto e sono arrivata in ritardo all’asilo a prendere Tato….quando dicevo che non si può proprio sempre fare tutto e bisogna farci pace intendevo questo.

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  6. Mammadicorsa, io sono mooolto stretta con i sonnellini. La grande ha dormito fino all’anno scorso, dalle 6.30 non ce la faceva proprio, ma ogni volta che iniziava la sera a faticare ad addormentarsi anticipavo la sveglia al pomeriggio. Lo scorso anno non le davo più di 20/30 minuti. Poi sveglia. E con la piccola uguale, al pomeriggio dopo una certa ora non la lascio più dormire.

    Qualcuno non è d’accordo, qualcuno lo fa, io so che dopo cena sono distrutta, ho la sopportazione al piano pavimento, e non ce la faccio a stargli ancora dietro. E so anche che se la sera vanno a dormire tardi la mattina sono dolori. Quindi…

    Stranamamma, sai che farei quasi di tutto per un part time? Eppure non se ne trovano, e dove lavoro non è fattibile! Il mio orario prima delle bimbe era per 5 giorni, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Praticamente venivo a casa per far fare alla grande il sonnellino, uscivo quando si svegliava, tornavo per cena e nanna 🙁 Mi sono presa due pomeriggi liberi e me li hanno concessi senza problemi, ma di più non ha senso chiedere… Se però avessi la possibilità di un lavoro solo al mattino, la prenderei al volo!!!

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  7. Credo che molti genitori, chi più chi meno, abbiano una vita impegnativa. Io, dal marzo scorso, ho potuto e voluto ridurre il mio orario di lavoro a 20 ore settimanali, dalle 40 che facevo prima. In questo modo non sto più fuori da casa 11 ore (ci metto un’ora per ogni tragitto), mi dedico molto di più al Tato e ho potuto avviare un progetto che mi stava a cuore, ma che richiede studio e approfondimento: se avessi continuato a lavorare come prima non avrei potuto farlo, perché già vedevo poco mio figlio.
    Mio marito ha un lavoro molto più impegnativo senza che se lo sia scelto. Sta fuori casa più di 12 ore e talvolta va in trasferta. A casa nosta si va a dormire, quasi tutti insieme, verso le 10:30. Il Tato non è mai stato un dormiglione e ciò fa il paio con il fatto che papà arriva tardi, quindi poi vuole stare insieme a suo figlio e magari occuparsi anche del bagno e col fatto che nessuno di noi cena presto (se papà arriva alle 20 ceniamo insieme, se no io e Tato anticipiamo un po’). So che non sono negli standard, ma noi abbiamo trovato il nostro equilibrio e anch’io, sinceramente, preferisco andare a dormire un po’ dopo e svegiarmi un po’ dopo. Io mi alzo intorno alle 7, mio marito un po’ prima perché lui, da sempre, prepara la colazione.
    Io penso che 24 possono essere tante o poche anche a seconda di quanto tempo fuori casa richiede il nostro lavoro. Penso che i supereroi non esistano e che, inevitabilmente, è necessario scegliere e far pace con ciò che si può/ si vuole/ si riesce a fare. In questo credo che Serena e Silvia, raccontandoci la loro quotidianità, abbiano voluto essere inspiring.
    E’ bello leggere le vostre giornate!
    Un saluto

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  8. Ok, io sono fortunata. Lavoro 4 ore al giorno, riesco a portare la bimba alla Scuola Materna, torno a riprenderla, andiamo a casa e ho il pranzo fatto perchè nonna si prende cura della piccola di sei mesi e riesce a preparare il pranzo e a sbrigare le faccende più grosse. Le metto a letto e il pomeriggio lo passo a prendermi cura di loro. Quindi complimenti a tutte voi, se ce la fate vuol dire che si può fare!!!! Unica domanda come fate a mettere i figli a letto alle 7,30/8 /9??? Io con la grande ci provo sempre alle 9,30, ma state sicure che fino alle 10,30 non dorme. E anche da noi la sveglia canta alle 7!!! Sarà mica perchè il pomeriggio dorme circa un’ora e mezza???

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