Impetigine: un’infezione dalla sabbia

Avete mai preso l’impetigine? Noi sì. E dico “noi” perchè la prima informazione utile sull’impetigine è che si tratta di una infezione batterica contagiosissima! Passa da un membro all’altro della famiglia con rapidità e tra bambini, poi, trova il suo regno.

Io, come è noto, non sono un medico, quindi per ogni informazione tecnica, vi rimando al sito dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che offre informazioni semplici e chiare.
Però posso definirmi un'”esperta”, in quanto, noi, l’abbiamo presa per ben tre estati di seguito e la prima volta, quando ancora non la conoscevamo, è stata rovinosa, perchè ha colpito con un rapidissimo contagio tutti e tre.

Si tratta di un’infezione batterica che si manifesta con bolle o chiazze infette. E’ molto diffusa d’estate, perchè le porzioni di corpo esposte sono maggiori e perchè i bambini, soprattutto, si strusciano a pelle nuda un po’ dappertutto. Uno dei veicoli di maggior contagio, poi, è la sabbia e questo la rende una malattia “estiva”.
Infatti per noi è stata fatale la spiaggia. Il batterio, che vive beato nella sabbia tiepida, si annida in piccole ferite o escoriazioni: pensate a quante bolle di zanzara grattate e quindi leggermente escoriate hanno addosso i bambini (e non) d’estate. Ecco, lì si insinua il batterio e, con il contatto delle mani, si diffonde ovunque, in pochissimo tempo.
Soprattutto d’estate e se si è a contatto con la sabbia, perciò, quando si infetta una piccola ferita, bisogna stare attenti: il problema potrebbe non essere limitato a quella piccola infezione.
Con la diffusione, si creano altre bollicine infette e non c’è disinfettante che tenga.
Contro l’impetigine non c’è altro da fare che una terapia antibiotica, nella maggior parte dei casi locale, con una pomata, ma, se l’infezione è diffusa, è necessario prendere l’antibiotico per bocca.
Infatti alla nostra prima esperienza di impetigine, mentre il Piccolo Jedi se l’è cavata con una buona cura di pomata, i suoi purulenti genitori si sono visti somministrare una settimana di antibiotico in pieno agosto!
Se non la si conosce, il rischio è di trascurarla, pensando di avere solo qualche bolla di zanzara o graffio che si sono infettati. Quando ci si accorge che le feritine o bolle infette si moltiplicano, è già ampiamente ora dell’antibiotico.
Una volta individuata, bisogna prestare molta attenzione alla disinfezione e pulizia delle lesioni, soprattutto prima di applicare la pomata. Bisogna evitare il contatto con le mani e con gli abiti.
Nelle estati successive non abbiamo potuto evitare che la prendesse il Piccolo Jedi, sempre impastato di sabbia e variamente escoriato, ma almeno l’abbiamo riconosciuta subito e siamo corsi ai ripari alla prima infezioncina, arginando in modo significativo le conseguenze della prima volta.
Evidentemente il batterio dell’impetigine vive bene in lui e lo aspetta tutte le estati sulla spiaggia!

Prova a leggere anche:

Previous

Come scattare fotografie in vacanza

Acqua: idee per usarla in modo ecologico

Next

15 thoughts on “Impetigine: un’infezione dalla sabbia”

  1. io..invece già ho sofferto di varie micosi..e dermatite varie!!quest’anno invece è cominciato tutto con il mio cucciolo di anni 3…una bollicina sotto il braccio..e poi un’altra ancora..e i giorni dopo altre, altre altre…subito o pensato a qualcosa di batterico..ma per non sentir mio marito mormorare, non ho dato molto importanza alla cosa..dopo 3 giorni tutto il dorso era ricoperto di bollicine rialzate piene d’acqua che scoppiavano, lasciando posto ad una ferita aperta..adesso ho capito mai trascurare il sesto senso delle mamme!!da notare che sto combattendo dalla estate scorsa con una altra forma di impetigine, che ha lasciato puntini bianchi sulla pelle ambrata di mio figlio!!

    Reply
  2. Mia figlia é riuscita a prenderla d’inverno all’asilo che non aveva neanche due anni. Colpa del culetto perennemente irritato, é partita da lì e poi l’aveva su mani piedi e ginocchia. A noi per fortuna é bastata una pomata antibiotica per alcuni giorni e da allora, per ora, non l’ha più presa.

    Reply
  3. @anna: basta dire ai nonni di disinfettare ogni sera prima di dormire, con un disinfettante qualunque, le crosticine e piccole ferite! Se proprio vuoi esagerare, sia a pranzo che prima di dormire…
    Baci

    Reply
  4. No,no, dai, non volevo fare del terrorismo!!! Capita, ma mica capita sempre e a tutti! Può capitare, ecco, facciamo così: c’è una remota possibilità che capiti! Meglio? 🙂

    Reply
  5. Perfetto!Il Cucciolo è al mare con i nonni, rimarrà con loro fino a venerdì poi li raggiungeremo anche noi e dopo aver letto questo articolo sono terrorizzata!!Prima di partire aveva parecchie crosticine e piccole ferite….omiodioooo!!Speriamo bene!

    Reply
  6. Alessandra, anche io ho benedetto a volte l’antistaminico… ma non lo diciamo in giro! 😉

    A noi la prima volta l’ha diagnosticata senza ombra di dubbio la farmacista della località balneare: aveva proprio l’aria di pensare “eccone altri!”

    Reply
  7. L’ha avuta mio fratello quando aveva circa 5 anni, ovviamente presa in spiaggia e diffusa algi amichetti…nonostante siano passati almeno 15 anni, mia madre si ricorda ancora benissimo l’incubo di medicare 3 volte al giorno tutte le lesioni, che ricoprivano per intero le gambe di un bambino non in grado di stare fermo per più di 20 secondi!

    Reply
  8. Povera piccola, la mia puzzola fino ai 3 anni circa ha avuto una specie di fobia per la sabbia. Estate 2004, isola d’Elba, ne aveva due di anni quando ricordo benissimo di averla praticamente forzata a levarsi i calzini sulla sabbia e ZAC! s’è presa quellarobballà (bolle grattate non disinfettate il portale d’accesso).

    Non sapevo, o non ricordo, fosse così contagiosa: disinfettata, antibioticata (in loco) e antistaminicata (per bocca): certi pisolini pomeridiani mai più sperimentati (quasi da dire: mors sua… che mostro di mamma!).

    Probabilmente non ha contagiato nessuno perché – finalmente – s’è potuta rimettere i suoi carissimi calzini, con i quali faceva pure il bagno…

    Reply
  9. Anche noi la conosciamo bene e purtroppo FiglioPig è stato anche ricoverato in ospedale 5 gg perchè gli è venuta la febbre e la crema antibiotica ovviamente non bastava più…. quindi siamo andati al PS e l’hanno ricoverato! Tra l’altro è partito tutto dal viso, a causa di dermatite atopica attorno a bocca e su guance…. praticamente era un mostro!! 🙁

    Reply
  10. e’ capitato al grande, quando aveva 3 anni, diagnosticata con precisione impressionante dalla educatrice del nido (io mai sentita nominare prima!). Per fortuna non si e’ ripetuta, e non ci siamo contagiati tutti, ma con i due boys entrambi eczematici siamo sempre sul chi va la’.

    Reply
  11. Noi (il plurale è d’obbligo…) siamo riusciti a prenderla in contesto extra estivo, cavandocela con medicazioni a base di mercuriocromo e applicazioni di pomata antibiotica, il tutto tre volte al giorno, previa protezione delle zone infette con garza e cerotti. E’ durata circa una settimana, ma purtroppo si è ripresentata varie volte, anche a pochi mesi di distanza: a quanto pare ci sono individui più predisposti rispetto ad altri…
    Paola

    Reply

Leave a Reply to roseli Cancel reply