genitorisbroccano

genitorisbroccano è lo spazio da usare quando senti di avere solo voglia di urlare.
Quando non ne puoi più.
Quando senti che le tue qualità di mamma o papà paziente stanno venendo meno.
Quando tutti i tuoi buoni propositi sono miseramente crollati davanti all’incomprensibile ostinazione dei tuoi figli.
Quando hai mandato a farsi benedire tutte le tue più radicate convinzioni circa l’allenamento emotivo e l’empatia.
Quando sei riuscito a mettere tuo figlio in punizione già 3 volte da quando si è svegliato, e sono appena le 8.30 del mattino.
Quando hai ormai raggiunto la definitiva convinzione che sei una pessimamma o un papàpessimo.

Questa è una stanza insonorizzata: fuori da qui non sentono nulla. Ti leggeranno solo altri genitori solidali che sanno benissimo come ti senti.
Qui è vietato dare consigli (soprattutto quelli buoni).
Qui è vietato trovare soluzioni.
Qui è vietato citare “metodi”.
Qui è vietato fare i saputelli!
I commenti autorizzati sono solo le pacche sulle spalle: sarà nostra cura rimuovere ogni altro tipo di commento.

Da questo momento potete urlare! Nulla è inconfessabile per genitorisbroccano!

PS: Se invece hai bisogno di consigli, cerca un articolo nel resto del sito che faccia il caso tuo, e posta un commento lì : genitoricrescono.com

4,475 thoughts on “genitorisbroccano”

  1. Uno 6 anni e l’altro 10 mesi, dovevo iniziare a lavorare l’8 aprile e riprendermi un po’ la mia vita, i miei spazi….invece nulla, da 2 mesi in casa. Come faccio fino a settembre sempre da sola tutto il giorno con sti due? Se poi sarà settembre. Sento di impazzire, non so più chi sono a parte una mamma e una casalinga frustrate.

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    • Guarda lascia stare, io faccio didattica online con un figlio di 5 anni da seguire tutto il giorno, credimi ogni volta che apro gli occhi la mattina vivo solo x arrivare a sera e avere almeno dieci minuti in cui ascoltare un po’ di musica prima di crollare stremata.. Non so se uscirò sana di mente da sto periodo

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  2. Sono madre di una bambina di 2 anni. Mia figlia é stata sempre iperattiva, non ha fornito per 16 mesi e la sera dorme con il padre. Ho una figlia perché mio marito desiderava tanto un figlio, io no. I miei genitori volevano diventare nonni. Non ho mai sopportato i bambini.
    Ho sbagliato: per renderli felice, mi sono uccisa da sola.
    Non fa altro che urlare, non ho mai voglia di baciarla, abbracciarla. La vedo solo come un ostacolo alla mia felicità. Amavo mio marito, ora lo vedo come colui che mi ha distrutto la vita. A 33 anni penso solo a separarmi e ad avere una vita tutta mia e nuova. Mi rendo conto che sarò giudicata come una persona orribile, senza cuore, pessima. Lo so. La bambina non ha colpa, non ha scelto lei di avere al mondo, infatti mi faccio ancora più schifo per questo. Chiedo scusa se ho disturbato, ma non posso parlare con nessuno di questa cosa. Chiedo perdono se urterò i sentimenti di coloro che vorrebbero un figlio, ma non possono averlo. Almeno mi sono sfogata un attimo. Buona vita a tutti.

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    • Cristina sai qual è la cosa terribile che leggo nel tuo post…che tu abbia avuto un obbligo morale di fare una famiglia se non ti sentivi…non sei orribile ma trovo incredibile che la società voglia per forza che noi donne sforniamo bambini se non lo sentiamo altrimenti ci fa sentire in colpa..avere un bambino è un immenso dono ma allo stesso tempo un grandissimo sacrificio ed è dura anche quando L hai voluto fortemente!non posso consigliarti però prova a fare una lista dei pro e contro dell avere una famiglia…sono sicura che anche solo pochi pro sono quelli giusti per non pentirtene!un abbraccio

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    • Non hai disturbato, mi hai fatto riflettere.
      Nessun giudizio. Al massimo sarebbe da giudicare chi ti ha spinto in questo modo a fare una vita che non è quella che volevi. Cosa fare lo sai già. Hai già in mente la cosa, secondo me, migliore per tutti. E chi si azzarda a dire qualcosa in contrario dovrebbe essere zittito con le parole che hai scritto qui. Un abbraccio

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      • Ho letto questo post qualche giorno fa e mi ha fatto riflettere in quanto riflette me stessa perlomeno parzialmente. Non ho figli e nemmeno intendo averne. So che forse sarei una mamma come tante che vive, che prova che urla, insomma una delle tante. Solo che farei un figlio solo per obbligo morale soprattutto nei confronti di mia madre che vorrebbe diventare nonna. Io mi conosco molto bene, so le situazioni che mi portò dietro da anni e soprattutto non voglio stravolgere la mia vita per un figlio. Sicuramente è un esperienza unica ma che per chi come me non se la sente comporta troppe responsabilità di tutti i tipi. La mia vita è ancora in fase di costruzione e un bambino soffrirebbe solamente con una madre irresponsabile come me. Irresponsabile perché io voglio fare del mio tempo quel che mi pare e piace e fino ad adesso grazie alla vita che ho posso farlo. Tanti mi giudicherebbero come viziata o mene freghista, forse è vero in parte ma almeno io vivo la vita in sincronia con il mio io più profondo, le corde del mio violino sono ben accordate. Mi spiace per mia madre ma io sono io. Mi dispiace per questa signora che dice di essersi uccisa perché immagino cosa prova. Stia su e prenda la decisione più giusta per se stessa questa volta, la bambina capirà, anzi starebbe peggio con una madre che non si sente madre.

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        • Permettimi di dirti che sbagli approccio.”Situazioni che mi porto dietro”, “irresponsabile” “viziata”, “menefreghista” sono tutte cose negative ma perché non avere figli deve essere sempre visto male? A me sembri intelligente e giudiziosa a non fare una cosa che non vuoi e che sai ti farebbe soffrire. E poi parlare di avere un figlio come un’ “esperienza unica”, direi che non è più il caso di osannare questa scelta, ormai si è capito che non è una cosa così grandiosa e perfetta com’è venduta, infatti anche qui si vedono i risultati. Insomma fossi in te invece di nascondermi e sentirmi in colpa andrai in giro a testa alta. Basta davvero legare il non avere figli a una cosa negativa, a una mancanza.

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    • Ciao Cristina. Scrivo perché anche io sono in una situazione simile e non so con chi parlarne. Io solo stata forzata dal mio compagno a portare avanti la gravidanza, lui dice sempre che non l’ha fatto ma non è così. Il mio bimbo ha quasi due anni, quando lo vedo dormire mi pervade la tenerezza ma mi viene anche da piangere. Da quando c’è ho perso tutto.

      Il mio bimbo arriva dopo diversi aborti spontanei che sono avvenuti nel primo trimestre. Qualche mese prima di rimanere incinta del mio bimbo avevo detto al mio compagno che volevo mettere in pausa tutto per pensare a lavorare. Niente, scopro di essere incinta. Nelle prime settimane piango quando sono sola. Verso l’ottava settimana dico al mio compagno che non voglio tenere il bimbo visto che la mia vita lavorativa stava andando bene. Il problema è che non glielo dico, lo urlo. Il mio compagno inizia a dirmi “sei un mostro bla bla bla”. Non voglio parlarne con i miei, non voglio allarnarli perché stanno lontani 500 km. Non voglio nemmeno dirlo agli amici. Penso di andare al consultorio ma poi ho paura dei giudizi e non ci vado. Provo di nuovo due volte a dire al mio compagno che voglio abortire ma urlo e basta e lui continua a dirmi che sono un mostro. Sono alla 12esima settimana. Non c’è più tempo. Porto avanti la gravidanza, so già che la mia vita sarà diversa, urlo al mio compagno che mi ha distrutto la vita. Non lo amo più. Lui dice che posso sempre lasciargli il bambino è andarmene. Come un ‘incubatrice. È il colmo. Fantastico tante cose: l’ adozione e altre soluzioni. Non faccio niente. Subisco tutto anche perché ho detto ai miei di essere incinta solo al 5 mese e loro mi insultano. Vorrei dirgli che io avevo altre idee ma non dico niente e subisco. In ospedale penso di chiedere ai medici di lasciare il bimbo in adozione ma non ce la faccio. Vorrei lasciarlo in adozione al mio compagno e scappare ma ormai è tardi. Non posso, non posso. E poi è un fagottino che già mi cerca. Il fagottino è troppo bello e non ce la faccio a separarmene. Viene a trovarmi mia sorella il giorno delle dimissioni dall’ospedale, quando arrivo a casa lascio tutti insieme al bimbo e io esco. Vorrei farla finita mentre gli altri sono al sicuro. Non faccio niente. Sono triste e arrabbiata. Conoscendo il bimbo le cose vanno meglio ma comunque ogni tanto sbotto. Mi è anche capitato si dire a mio figlio che non lo volevo. Me ne vergogno tanto. A causa di questo problema ho fatto casino al lavoro, rispondevo male ai colleghi e i miei datori di lavoro hanno deciso di spuntarmi le ore. Potevo anche dire di no ma avevo paura di perdere il lavoro e non l’ho fatto. Il bello è che ho anche cercato di far loro capire cosa stavo subendo ma non mi hanno aiutata. Il bimbo va al nido e io sto meglio. Con la pandemia finisce tutto e io sono ora ancora i cassa integrazione, dovevo tornare a lavoro il 29 maggio ma i miei capi mi hanno chiesto di stare a casa ancora qualche settimana, non mi hanno nemmeno detto quando tornerò a lavoro.

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  3. Io ne ho due 4 e mezzo e 7. Quello di 7 mi fa letteralmente sclerare. Spacca TUTTO. Cose mie, del padre, del fratello, sue e dei vicini. A lui non frega di nulla se non di se stesso e questa quarantena lo ha reso ancora più insensibile. Mentre gli parlo lui gioca, legge, balla, se ne va lasciandomi con un palmo di naso ed una rabbia che potrei spaccare il triplo vetro delle finestre con un urlo solo. Mio marito… è un buon uomo eh, ma sulla gestione delle situazioni difficili semplicemente NON C’È. Lui lavora tutto il giorno e i mostri toccano a me. Il piccolo per fortuna sarebbe anche normale, ma se è accanto a suo fratello diventa satana in persona e fa di quegli urli che neanche tarzan negli anni d’oro. Una svalangata di decibel. Si menano ogni 5 minuti, il grande lo picchia costantemente. Io devo fare il giudice di pace, l’infermiera, il poliziotto, il cane da tartufo (si perché perdono un miliardo di cose al giorno che la serva-io- deve cercare), la cuoca e la lavandaia. Ah! E stare CALMA che sennò il grande (che è la scienza fatta bambino) mi fa notare che non dovrei arrabbiarmi e dire brutte cose. In più dovrebbe anche fare i compiti, ma non so più come fare a farglieli fare, penso che neanche con un fucile puntato lavorerebbe. “Lui si annoia..” povero principino!! Che rabbia mi fa! Mio Dio aiutami a resistere alla tentazione di buttarmi dalla finestra!!! Mi sento una mamma orribile, ma io non lo sopporto e vorrei tanto, anzi tantissimo, che qualcuno se lo tenesse per almeno una settimana. E mi sento orribile, ve lo giuro, ma non credo che in quella settimana sentirei minimamente la sua mancanza. ?

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    • Stessa situazione ma io ne ho uno solo!!! A volte penso ma solo lui è così ? Ma sarà normale??? Poi vedo che nn sono la sola … dal gruppo della scuola mandano cose da fare (era ultimo anno materna)ma lui nn le vuole fare, e mentre tant’è mamme mandano foto dei loro bimbi buoni e bravi che fanno tutto quello che mandano le maestre, io nn posso perché lui nn le fa è più glielo dico più si impunta.. poi cedo sennò che dovrei fare? Puntare una pistola per obbligarlo???

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    • Ciao, volevo solo offrirti la mia solidarietà. Io ho una di tre e uno di quasi 7, e sono nella stessa identica situazione. Il grande oltre alle cose che dici tu (urla picchia rompe mi sfida mi risponde male o NON mi risponde….) non vuole nemmeno giocare con nulla, io gli propongo tremila giochi e lui risponde sempre NO, e preferisce continuare a distruggere tutto. Oggi presa dalla disperazione ho persino provato a cercare i suoi comportamenti su google per capire se era era normale o ha qualche malattia, fai te. Sono così demoralizzata

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  4. Ciao a tutti,sono quasi sollevata a leggere tutti questi commenti su quanto la quarantena sia orrenda con i figli . Lo è. Sono arrivata a urlare in faccia a mio figlio che “se non avessi fatto questo bambino di merda ora farei uno dei periodi più bella della mia vita in un relax forzato in casa ! Invece sono in un inferno forzato !!” E vado a dormire piena di odio quasi ogni sera…ho solo un bambino,lo chiamo piccolo satana. Sono arrivata a urlargli in faccia quasi ogni giorno che lo odio. Ha tre anni e si sveglia con il pensiero fisso di fare una certa cosa,già lo dice nella culla, e se non fa quello che pensa sono pianti e urla disumane per ore . Così tutto il resto della giornata per ogni cosa che non va come piace a lui,fosse anche se non giochi come piace a lui e lo riprendo dolcemente facendogli capire che non si gioca in quel modo,parte a sbattersi e urlare mamma no mamma no voglio solo papà . Siamo chiusi in casa da metà febbraio,provo a giocare con lui ma si stufa dopo 10minuti di ogni cosa che gli propongo con gioia e pazienza,si snerva urla lancia giochi e vuole solo il papà. E quando parte il “mamma no”…esce il demonio che c’è in me. Quando pronuncia quella frase scorre in loop nella mia testa il fisico scolpito stupendo che avevo e che per avere lui non ho più ,ho le tette mosce che penzolano e la pancia floscia. Scorre in loop la vita che facevo piena di amici h24 costantemente fuori tra lavoro aperitivi discoteche notti fuori che terminavano con l’alba sul mare,e mi guardo ora,ora che ho scelto di essere sola per dare tutta me stessa a lui. Mi scorrono in loop le giornate di shopping che facevo a spendere interi stipendi per me stessa e ora sono tre anni che non mi compro una mutande perché mi fa stare bene comprare tutto quel che posso a lui. Mi scorrono in loop le serate o giornate se non notti stupende col mio compagno che ora si riducono in giornate chiusi in quarantena a sopportare satana e a odiare tutto quello che abbiamo costruito. E allora comincio a urlare sbattere le porte e incazzarmi fuori di me : perché ho dato tutta me stessa per cercare e avere un figlio a cui do corpo e anima per cosa ? Per sentirmi dire mamma no e per rovinarmi ogni giorno da quando mi sveglio a quando vado a dormire. Non so voi,ma se questa quarantena non finisce in fretta per mollarlo da qualche parte e respirare un po’ da sola in pace le cose sono due : o finisco in depressione lo mollo al padre e me ne vado (il padre ogni volta che lagna lo accontenta fomentando L idea nella testa del bambino che io sia cattiva e lui quello bravo,non dandogli mezza regola e creando un mostro viziato capriccioso e maleducato) o uccido qualcuno per sfogare tutta la rabbia immensa che ho dentro ! I figli devono avere regole che gli permettano una vita serena,il mio non ne accetta mezza (es. Non si salta sulla tavola e lui puntualmente prende a salire sul tavolo della cucina fottendosene di quello che gli hai appena detto e lo ripetessi venti volte continuerebbe a far finta di non sentirti) E con un padre che se ne fotte di dargliene di regole,diventa impossibile pensare di crescere un figlio così per me…so di non aver scritto in maniera chiara ma sono nel pieno della rabbia e scrivo velocemente e nervosamente…

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    • Non voglio rispondere al messaggio precedente..ma non so dove scrivere.
      Ringrazio questa quarantena per avermi donato il tempo infinito con mio figlio. Ai risvegli lenti e pieni di coccole. Alle colazioni piene di chiacchiere. Posso vederlo studiare. Posso cucinare con lui. Possiamo leggere. Posso ascoltarlo. Posso raccogliere i suoi pensieri…. La sua infanzia non durerà in eterno e lo vedo diventare grande così in fretta!
      Non possiamo uscire ne vedere le persone care. Lavorare da casa non è facile…. ma… Quando mai potrà risuccedere di poter stare in questa casa al sicuro e tenere fuori il mondo per un po! E non mi importa un fico secco della marea di stronzate inutili come avere un taglio di capelli decenti o avere conferme lavorative che tanto accrescono il mio ego. Mi vivo al meglio questa bolla temporanea .
      Forza a tutte

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    • Ciao. Io sono nella tua stessa situazione e odio sentirmi così impotente.
      Come tanti abito in un’appartamento e non ho un giardino dove farlo sfogare(mio figlio ha 3 anni ed è iperattivo) ma sinceramente, non ne ho più voglia.
      Dopo 40 giorni di agonia non vedo l’ora che arrivi sera per dormire e sono terrorizzata all’idea di cominciare un’altra giornata fatta di urla, sbrocchi e frustrazione.
      Mi occupo di lui tutto il giorno e per di più ho scoperto da poco di essere di nuovo in attesa.
      Non so più dove sbattere la testa. È umiliante
      Mettere in crisi se stesse come donne e come madri.
      Aiuto

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    • Carissima, credimi che i 3/4 anni.l sono gli anni difficilissimi delle sfide e dei limiti, nel senso che i bimbi restano i limiti. Non sarà sempre così. Anche col padre, coraggio, anche per me quell’età in cui cominci a misurarti davvero col ruolo educativo è stato un periodo duro. Resisti!

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    • @odio hai detto già tutto tu e cioè se ha un padre che gliele da tutte vinte (vale anche il contrario), non solo ti farà incazzare, ma diventerà un ragazzo adulto idiota.

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    • Guarda ti capisco.. Il mio compagno se io sclerosi lui esordisce dicendo che sono pazza.. E la quarantena è stata distruttiva per me.. Per tutto..

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  5. Ciao sono Veronica mamma di un bimbo di 3 anni.In questo periodo di quarantena sto impazzendo..Già prima di questo virus maledetto la situazione in casa con il mio compagno non era delle migliori..adesso è ancora peggio..Mi sento frustrata,incompresa e criticata da lui..e cosa più grave non.mi sento amata tant’è che proprio stasera mi ha detto che lui non prova più niente x me..Dovrei essere io a parlare così invece io sono ancora innamorata di lui e mi sarei buttata tutto alle spalle…

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  6. E il premio dell anno oggi va a me che ho sbroccato di brutto.la quarantena è durissima in più mia figlia non mi molla un secondo. Faccio le pulizie e devo lasciare mille volte. Cucino idem. Gioco con lei e nn è mai abbastanza. Io nn ce la faccio più… proprio non ce la faccio più. Ho avuto una crisi di pianto biblica oggi, con tanto di singhiozzi e marito che mi sgrida perché la bimba mi può sentire. Nemmeno in pace si può piangere, nemmeno in bagno riesco ad andare, nemmeno leggere una mail! Non ce la faccio più, la mia pazienza è sbriciolata, riesco solo a piangere

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  7. Ciao, ho 27 anni e un figlio di 5.
    Mai sposata ma non sto più col padre ma convivo.
    Mio figlio… Ci son momenti che non lo sopporto.
    Non impara,non impara mai le regole c…o!
    Più gli ripeto di non saltare e camminare sul divano perché lo sfonda e più lo fa!
    Più gli ripeto le regole e più lui risponde da arrogante, pretende sempre di più nonostante i castighi e a volte sberle. Mi tira pazza. È una lagna in tutto e per tutto. Gli dici di no e lui inizia a sbattersi come un pesce fuor d acqua e a urlare manco lo stessi ammazzando. Il mio compagno inizia a stufarsi e ha ragione. Son sempre parole all aria, deve iniziare scuola anche… Un cinema a farlo mettere a fare qualche esercizio per prepararlo. Non è pronto. Siamo in quarantena per il covid ed essendo a casa ho comprato un libro pre scuola con esercizi e cagate varie. Niente da fare. Ogni mattina è un continuo urla e capricci. Giuro non lo sopporto più cosa devo fare?

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    • Io sto nella stessa situazione!! Pensavo fossi io che non ho pazienza nn sopporto più mio figlio!!! Mi sembra pazzo ne combina una dietro l’altra nn ho più respiro… senza aiuti senza scuola chiusi in casa Dio mio un incubo ho pure iniziato a pensare che nn è normale… o che sono io che sto impazzzendo… ci sono momenti che mi da così fastidio che me ne vado in un altra stanza poi sento che strilla e urla e mi da al cervello… menomale che vedo nn sono l’unica iniziavo a pensare che ho anke io dei problemi..

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  8. Care amiche e amici. Come vi regolate in questi giorni di quarantena? Io sono attualmente disoccupato, perciò sto quasi tutto il giorno con mia figlia, che amo tantissimo ma, a volte, è pesantissima e ingovernabile! A volte non so davvero più che fare e mi ritrovo a piangere dalla stanchezza (un uomo che piange, orrore!). Speriamo di uscirne presto! Un abbraccio a tutte/tutti!

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    • Boh, io sto sbroccando di brutto. Il grande è pieno di compiti e la piccola mi fa impazzire. Per fortuna anche mio marito è a casa, ma non so davvero se ci arrivo viva alla fine di questa quarantena.

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    • Ciao a tutti, oltre che la montagna di compiti di mio figlio, devo anche preparare, caricare, correggere e restituire i compiti dei miei alunni. Mio marito lavora tutto il giorno ed è un pensiero in più per la paura che possa contagiarsi in ufficio. Mia mamma è a 600 km, i suoceri in auto isolamento da già un mese per patologie pregresse. È dura, ogni giorno prego e spero che la situazione migliori. Poi oggi è la seconda festa del papà da quando ho perso il mio, tra pochi giorni sarebbe stato il suo compleanno…insomma, oggi giornata no, ringrazio di avere mio figlio che mi tiene sempre impegnata…teniamo duro tutti

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      • Che coincidenza, anche per me è stata la seconda festa del papà da quando ho perso il mio e a fine mese ci sarebbe stato il suo compleanno… Che tristezza, ragazzi. Comunque oggi giornata decisamente no, sono sconfortata e triste. Fargli fare i compiti è un’impresa snervante e deprimente per tutti, in più io non mi sento per niente all’altezza… È evidente che non ne ho né la competenza, né la pazienza, ho paura che rimarrà ancora più indietro (già ha varie difficoltà) e sarà tutto per colpa mia.

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        • Vera ciao, posso chiederti se tuo figlio è alla primaria? Io sono una maestra delle elementari, ho una seconda, mio figlio invece frequenta la terza. Ti posso assicurare che se anche i nostri bambini dovessero perdere tre mesi di scuola, non ci sarà problema, nessuno resterà indietro quando saremo tutti in classe e si potrà ritornare sugli argomenti nuovi studiati a casa. I programmi stessi sono fatti per ripassare e approfondire tutti gli argomenti di anno in anno. Su questo posso tranquillizzare tutti i genitori. Non sarà facile ma ce la faremo con l’impegno e la perseveranza. Il rallentamento c’è per tutti e insieme lo affronteremo e lo supereremo. Intanto cerchiamo di mostrarci sereni con i bimbi e sfoghiamoci qui tra noi genitori sbroccanti. Un abbraccio a tutti

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          • Grazie dal profondo del cuore,le tue parole sono rassicuranti per tutte noi mamme alle prese con i compiti dei figli in questo periodo. Grazie infinite

          • Grazie per la tua risposta, mi sento così incompetente ora… Sì, mio figlio frequenta la seconda, non va granché bene a scuola e ora mi pare pure che stia regredendo… Poi penso che ci sono genitori ancora più in difficoltà di me e mi chiedo se sia giusto tutto questo, se non si faccia altro che ampliare il divario tra bambini con facilità di apprendimento e gli altri…
            Poi questo blocco sembra senza fine, forse non torneranno più a scuola per quest’anno e io non so proprio come farò a sopravvivere fino a settembre. Per non parlare degli enormi problemi economici che questo blocco ci sta portando. Scusate lo sconforto, ma ho tanta paura per tutto.

    • Ciao erich anke io idem non so più come gestirlo non so più che fargli fare e non ho più pazienza!!!!!!!!!piangere almeno è uno sfogo e fa bene

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    • Io sono medico al momento faccio solo turni notturni e quindi ti lascio immaginare, turni di notte da incubo, e il giorno dopo tenere la bimba treenne tutto il giorno da sola, in più sto aprendo il mio ambulatorio di medicina generale (fra mille ostacoli, obbligata ad aprire entro 15 giorni ma con il decreto è tutto complicato, trasloco, divieti, ritardi nell’attivazione di luce e gas…. ) Quindi sto facendo: 1) la mamma a tempo pieno+ gestire la casa tutto da sola che mio marito lavora in banca fino alle 17 e poi deve andare dalla madre disabile fino alle 19. I miei sono lontani e in quarantena
      2) notti di guardia medica allucinanti e sempre a rischio contagio a contatto con malati covid
      3) apertura di nuova attività ovvero lo studio con blocchi burocratici e tutto più complicato
      4) quando non lavoro gestire mia figlia di tre anni che non sta mai buona…. DELIRIO!! Quando poi sento mie amiche senza figli che si lamentano perché si annoiano in quarantena fra divano tv e libri vorrei trozzarle

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      • Mammamia, come fai? Mi sento stremata solo a leggerti. Sei davvero forte ma dovresti riposare un po’, se crolli tu, come farà la tua famiglia?

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      • Ale, ma come fai? Adesso mi sento in colpa per essermi lamentata… Ti ammiro tantissimo, ma ti imploro di ricordare che tutti abbiamo dei limiti, attenta, mi raccomando! Un abbraccio.

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    • Io sento le mamme del gruppo di classe (materna). Beh tutte a fare in continuazione lavoretti con i figli, gente che macgyver scansate che ti costruisco un castello di cartone e carta crespa, gente che avrà svaligiato una cartoleria. Sarò anormale io: mia figlia gioca da sola, facciamo qualche torta insieme, vede i cartoni, giochiamo un po’, ma boh mi sento anormale perché non sono ancora a livello architetto design master con i lavoretti in cartapesta e legno. Come se dovessimo riempire in continuazione le giornate di questi bambini privati della scuola. Io non sono capace di sostituirmi a un insegnante ma credo anche che i bambini riescano tranquillamente a giocare con cose semplici.
      Boh…

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      • Ciao, non sei per niente anormale, anzi. Va benissimo fare delle attività creative con i bimbi ma è un bel regalo anche insegnare loro a gestire un po’ del proprio tempo in autonomia. Ma poi mi domando: che case enormi hanno per conservare tutti i manufatti creati?? ; p

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      • Sono esattamente come te anch’io, e anch’io, come te, mi sento un’aliena rispetto a tutti gli altri. Tutti che riempiono le giornate di lavoretti,io più che i compiti del grande…Un po di tele ,qualche film,non facciamo…I miei figli giocano tra loro,oppure ognuno fa il suo,senza che io ( per fortuna perché non mi piace giocare) debba intrattenerli.

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  9. Cara Valentina ti posso solo dire che poi le cose cambiano anke io ci sono passata e sono addirittura arrivata al punto di essermi lasciata per un po’ con il papà di mio figlio… a quell’età anke il mio voleva solo il papà io ero solo quella dei doveri…. litigavamo spesso non ne potevo più …. ero andata pure in depressione e mi sono fatta aiutare… poi le cose sono migliorate … fai bene a farti aiutare vedrai che poi le cose cambiano ti capisco il mio era ingestibile piangevo quasi tutti i giorni avevo il panico ad andarlo a prendere all asilo perché nn sapevo come gestire tutto…. ma ti assicuro che cambiano! Ti mando un grande abbraccio e quando hai voglia di sfogarti qui troverai solo comprensione poiché siamo in tante a capirti…

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    • Ciao, grazie mille per la tua risposta.
      Posso sapere per quanto è andata avanti questa fase e come l’avete superata?intendo con il figlio…anche io son in crisi con mio marito più che altro perché lui è cambiato radicalmente dalla nascita della bambina.. a volte non si accorge che mi manca la coppia che eravamo… lui dice che adesso siamo una famiglia ed è giusto così… io invece credo che mantenere la coppia sia molto importante perché se crolla quella, poi crolla la famiglia…io sono tanto stanca e non mi sento per nulla appagata dalla mia vita..solo che son giá due anni che mi sento così… non capisco cosa devo fare.. ormai sono esaurita, devo sempre ripetere le stesse cose a mia figlia ma non mi ascolta mai… e mio marito dice che sono io che sbaglio come mi approccio alla bimba… che me la prendo sul personale, che mi metto al suo livello.. so che ha ragione da una parte, ma io da quando é nata lei non ho più avuto un lavoro, un soldo, una vita di coppia degna di essere chiamata tale, e in cambio cosa ricevo? Lei che senza motivo mi tratta da schifo… mi sento atterrita.
      Sono contenta che almeno tu stia bene mi da qualche speranza.. se vuoi condividere qualcosa che hai fatto per migliorare la situazione, ti ringrazio molto.

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      • Ciao vale… guarda ti dico che non so cosa ho fatto nel senso che mio figlio da solo è cambiato verso i 4/ 5 anni gradualmente vedo che anno per anno c’è un grande cambiamento.. con il mio compagno è semplicemente successo che ho sbroccato e ci siamo allontanati e questo allontanamento ci ha fatto riflettere … ci siamo accorti che c’era ancora amore anche se a me sembrava di non provare più nulla…. cara ti assicuro che poi le cose cambiano me lo ridirai fra un po’ di tempo… i primi 3 anni per me sono stati un incubo ora certo ho sempre difficoltà a farlo ascoltare mio figlio è molto ribelle ma molto più coscente ci si può ragionare a 3 anni no…. io ho passato non solo i terribili two ma anche i terribili 3…. tranquilla tesoro tieni duro sei quasi arrivata ad una fase migliore… credimi pian piano vedrai dei grossi miglioramenti un abbraccio grande da una mamma che ha passato la tua stessa fase

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      • Ciao cara Vale, mi permetto di darti un mio parere ma perché non provate con la terapia di coppia?negli atteggiamenti che descrivi sia della bimba che di tuo marito vedo molte somiglianze..mi spiego meglio sembra la bimba imiti la freddezza che vede del suo papà nei tuoi confronti..la distanza che si è creata tra di voi due vostro figlia la sente e si aggrappa a quello di voi due che sente al momento di più..è come lui ti allontana..io fossi in te parlerei di questo con tuo marito e cercherei di avvicinarvi in primis voi due come coppia e poi INSIEME come famiglia..scommetto che se una sera quando vostra figlia chiede di giocare al papà e lui dice “o si gioca tutti insieme o niente” cambia dal giorno alla notte!con questo vi auguro di trovare la serenità che vi meritate un abbraccio

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  10. Cara, che brutta situazione. Ma nessuno degli psicologi consultati ti ha fatto elaborare quanto successo durante l’operazione, in quei giorni per te difficili e di difficoltà (anche nel post operazione) con tua figlia?

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    • Ciao, no ma guarda l’operazione è stata ponderata e pensata.
      Purtroppo ho un gene mutato il BRCA2 (quello della Jolie per capirci) e da quando avevo 16 anni ero sempre a far controlli al seno ogni 6 mesi in oncologia.. dopo i 30 erano diventato ogni 3 mesi e davanti ad un 85%di possibilità di ammalarmi sotto i 40 anni, ho optato per mastectomia preventiva e ricostruzione… questa cosa in realtà forsa la sto elaborando ora a livello psicologico nel senso che non mi piaccio più come prima… ma per mia figlia son sempre stata li con lei..ho affittato anche un appartamento a milano nella settimana dell intervento per poterla vedere tutti i gg anche se poco…poi una volta tornata a casa mi hanno aiutato i miei genitori (ho una mamma nuova da quando ho 4 anni che considero mia mamma) e mio marito solo per sollevarla, lavarla e cambiarla… ma son sempre stata presente..non so nemmeno io se sia questa la causa che ha scaturito il tutto in realtà… secondo me è che mio marito ci gioca ore tutte le sere ed io molto meno.
      Primo perché ultimamente il suo atteggiamento mi porta ad allontanarmi da lei mi tratta sempre male quindi anche se so che è solo una bimba, faccio molto fatica dopo che mi ha lanciato una sedia dietro o detto mamma vai via voglio solo papà, sedermi e giocare con lei.. secondo perché ho comunque da fare in casa..mio marito pensa solo alla bambina, al gioco con lei, al max le fa il bagno ma in casa non fa nulla…

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  11. Ciao a tutti…sono Valentina ho 33 anni e non ne posso più… ho una bimba (una sola!) Di 3 anni.. voluta, tremendamente cercata, non vedevo l’ora di diventare mamma… gravidanza bruttissima, 6 mesi a letto, paura di tutto…ma è nata… il primo anno a parte coliche e reflusso tutto benino… poi devo fare una mastectomia profilattica, non posso più prenderla in braccio per 3 mesi… e da li iniziano i problemi… lei si è super distaccata da me, nonostante la coccolassi sempre, me la mettessero in braccio gli altri etc… però se piangeva non potevo sollevarla io.. (attribuisco a questo il distacco ma forse é stato altro).
    Ha un bellissimo rapporto con il padre, giocano sempre..a volte mi sembra morboso…vuole sempre lui solo lui per far tutto… lui da quando é nata lei, non esisto più… o quasi… nessuno ci aiuta (nonni amici etc) abbiam preso una tata perché ormai anche se passa con me solo 2 ore al gg mi fa morire… non so più come fare…finisco sempre per piangere e crollare io.. siamo stati da terapista di coppia ha detto che il problema non è la coppia, ma come gestiamo la bambina.. passa un anno, andiamo da una psicologa esperta in bambini e lei dice che finché la coppia non é di nuovo salda la bambina non migliorerà… io sono stanca di piangere sempre…avevo un rapporto bellissimo con mio marito ed ora litighiamo da 3 anni tutti i giorni o quasi.. Lui la sgrida pochissimo e tollera molto di più i suoi pianti e capricci per tutto..facciamo tutto per lei siamo sempre stati super presenti, fisicamente e materialmente, pur cercando di non viziarla troppo… lui si è goduto anche i primi 6 mesi della sua vita perché cambiando lavoro era in disoccupazione.. dicono che un figlio ti toglie tanto ma ti da di più… ebbene mi ha tolto il sonno, la libertà, gli amici, i soldi, il marito ma non mi da nulla… mi dice solo che non mi vuole, che sono cattiva, che non mi è più amica e non gioca con me… mio marito la sgrida per questo e le dice di chiedermi scusa, ma il gg dopo son punto e a capo… lo so che é brutto ma é come se quando é nata lei sia morta io.. non gioca mai da sola vuol sempre il padre quindi casa, pulizie, spesa etc sono tutte e solo mie… da quando é nata poi non ho più trovato lavoro e questo mi fa sentire ancora più frustrata… anche adesso sta piangendo per niente e non la sopporto più… vedo in giro famiglie con anche 2/3 bimbi marito e moglie che si abbracciano si baciano ed io le invidio… prima aspettavo il week end con gioia ora mi viene l’ ansia e non vedo l’ora che sia Lunedì… perché pur rimanendo da sola, mi sento meno sola che quando sono con loro..anche ora son qui che piango e mi chiedo cosa ho fatto di male..L’intervento dovevo farlo.. ho perso mia mamma che avevo 4 anni è morta di cancro al seno a 34…mia zia si è ammalata due volte.. non potevo rischiare di entrare in quell’85%che dicevano i miei medici… ma a questo punto a cosa è servito? Tornassi indietro forse non lo rifarei… son stati solo 3 mesi nei quali nonostante tutto ero sempre li con lei a parte 4 gg in ospedale.. scusate lo sfogo lunghissimo ma non so più cosa fare, dove andare…

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    • Cara, che brutta situazione. Ma nessuno degli psicologi consultati ti ha fatto elaborare quanto successo durante l’operazione, in quei giorni per te difficili e di difficoltà (anche nel post operazione) con tua figlia?

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    • Il pensiero finale fa pensare che ti senti inutile, addirittura non è importante che ti sia curata. No no, hai fatto benissimo a fare l’operazione, il problema qui non sono certo quei 3 mesi e continuare a dirlo ti fa distogliere l’attenzione dal problema reale. Non andare a cercare motivazioni lontane nel tempo, pensa al qui e ora. In pratica avere avuto una figlia si è rivelato non tanto facile quanto credevi ma i figli non si fanno per avere qualcosa in cambio, accettalo e vai avanti. Inizia a riempire le tue giornate facendo quello che ti piace (curati di più, segnati a un corso, ecc) cerca lavoro, anche il più semplice, così ti riprendi la tua vita. E di’ a tuo marito che ti stia vicino, che ti manca. E’ una bellissima dichiarazione d’amore la tua, faglielo sapere.

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      • Hai ragione.
        Intanto visto che mom lavoro ho fatto un corso per fare le buste paghe che ho finito oggi.
        E tra poco ne inizio un altro sulla contabilità aziendale.
        Da ieri ho iniziato anche pilates per cercare di tornare in forma.. però il fatto é che mi manca come eravamo.. io pensavo davvero che un bimbo/a ci avrebbe uniti ancora di più (eravamo una coppia super felice) invece ci ha resi diversi e in certi momenti siamo quasi arrivati a separarci (per mia volontà, ma poi non l ho fatto).
        Lui pensa sempre e solo alla bimba e mai a me..penso che in 3 anni che è nata saremo usciti da soli 4 /5 volte al massimo… e vedo tanti amici che pur essendo genitori vanno al cinema da soli o a cena fuori anche una volta a settimana.
        Ok che noi dobbiam pagarci una baby sitter che i nonni se ne fregano e non ci aiutano in questo senso pur essendo in pensione… però sembra che il problema sia solo mio e a lui non manchi la coppia che eravamo..

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        • Ti capisco, Vale. A me è successo ma al contrario: il mio compagno di sentiva escluso dalla simbiosi tra me e mio figlio, in tutti i primi anni di vita. È stato un lungo lavoro il recupero della coppia.. Perché anche io che vivevo la simbiosi col piccolo, non avevo assolutamente le forze per dedicarmi alla coppia.. Ed ero inoltre arrabbiata per la sua rabbia verso di me, fastidio perenne. È stato un periodo orrendo. A noi ha aiutato il tempo ma anche la terapia di coppia.. Prova a esprimere a tuo marito la tua sofferenza..

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  12. Ciao a tutti! Oggi dopo aver sgridato urlando come un bestia e sbattendo i pugni sul tavolo per accentuare la mia arrabbiatura (il primo ha detto “ti ammazzo” al secondo e poi ha continuato a rispondermi male), ho detto a tutti e tre (3-5-7 anni) “BASTA!!! NON VI SOPPORTO PIÙ! NON VI SOPPORTOOOOOOO!!
    Stasera mio marito tornerà e il primo racconterà qualcosa (o lo farà trapelare dai suoi comportamenti, identici ai miei!!!) e mio marito mi dirà pure “ma tu non devi abbassarti al loro livello”…..ma vaaaaaaaaaa!!!!!

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  13. Non Ce la faccio più, la mia pazienza è a zero. La sgrido poi mi pento poi la sgrido ancora. Ogni sera vado a dormire chiedendo di essere una madre migliore e ogni sera successiva mi rendo conto che non sono stata all altezza. Boh mio marito sembra perfetto: sa sempre cosa dire, come dirlo e quando. Io sono la strega di Biancaneve. Sono dell’ idea (non me ne vogliano i padri) che alle madri spetterebbe di diritto una volta l’anno un weekend in campagna, isolate dal mondo per riprendersi un attimo. Mia madre diceva che per lei la vacanza ideale sarebbe stata in un monastero. La deridevo, ora la capisco.

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  14. Fantastico questo muro del lamento! Io ho tre bambini, e non so cosa ho sbagliato, ma urlano tutto il tempo, non mi ascoltano, litigano e il piccolo parla talmente forte che in casa non c’é mai un attimo di traquillità! Ma il peggio lo danno a tavola: sono difficilissimi, non mangiano nulla, il momento dei pasti é davvero un inferno! io adoro cucinare, ma una volta a tavola é talmente uno strazio che é avvilente!! E’ difficile ammettere che questo risultato sia solo frutto di una catena infinita di sbagli miei e del loro papà, eppure siamo sempre stati attenti alle nostre scelte educative, siamo sempre stati molto presenti per loro (io lavoro a tempo parziale), siamo flessibili al punto giusto e per il mangiare non ho mai permesso che mangiassero solo quello che volevano..ma come é possibile avere un risultato del genere nonostante tutti i nostri sforzi? a volte sono cosi giu che mi verrebbe da mollare tutto! E come ciliegina sulla torta, a fianco ci sono i loro cugini che mangiano di tutto e che sono tranquillissimi, nonostante abbiano dei genitori che non vedono mai perché lavorano un sacco e che a casa loro ci siano sempre un sacco di schifezze da mangiare a portata di mano! Help!!!

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