West side story de noantri

Mio figlio ha fatto una cosa da maschio.
No, mi correggo: mio figlio ha fatto una cosa da maschio deficiente.
No, mi correggo ancora: mio figlio ha fatto una cosa da deficiente.
Si è azzuffato con il suo migliore amico… per una questione di … donne.

L., il migliore amico del Sorcio, è fidanzato con la corteggiatissima M.
Qualche giorno fa M. è uscita da scuola tenendo la mano a R., piuttosto che al suo fidanzato L.
Il Sorcio, da vero imbecille (lasciatemelo dire, che sono la madre e sono autorizzata!), ha pensato bene di sfottere L. perchè la sua ragazza dava la mano ad un altro!
L., già contrariato di suo dalla cosa, gli ha mollato un papagno e se le sono date (veramente ognuno dei due sostiene di aver solo simulato un colpo per intimidire, mentre sarebbe stato l’altro a far partire la prima sberla, quindi non sapremo mai chi ha colpito per primo!).
Ovviamente, dato che erano in fila per uscire, dopo pochi istanti sono stati beccati dalla maestra che, ovviamente, li ha strapazzati per benino e credo che abbia preso un appunto sui loro curricula scolastici di cui troveremo traccia anche all’ammissione all’università.

Già una mamma è di per sè non è contenta quando ritira un figlio tenuto per la collottola dalla maestra furente perchè si stava azzuffando con un compagno. Poi quando viene a sapere che lo ha fatto perchè “se M. è la fidanzata di L., mica può parlare con un altro!!!“, allora si che suonano tutti gli allarmi!

Prima questione affrontata: una donna, una ragazza, una bambina non è proprietà di nessuno, tantomeno del suo fidanzato! (Oddio, solo a pensare che lo ha pensato mio figlio mi manca l’aria).
Seconda questione affrontata: una donna, una ragazza, una bambina, parla con chi le pare e lo stesso vale per chiunque.
Terza questione affrontata: non non si fa a botte, comunque.
Quarta questione affrontata: non c’era nessun motivo per prendere in giro il tuo amico.
Quinta questione affrontata: cosa vuol dire essere fidanzati a sette anni, cosa vuol dire essere amici sempre.
Sesta questione affrontata: vabbè, ma almeno non fatevi beccare dalla maestra (si, lo so… questo non è molto educativo, ma io nei confronti della scuola resto alunna a vita come visione del mondo!)

Successivamente: oddio, dove ho sbagliato? Dove ha sentito certe cose? Potremmo aver trasmesso involontariamente certi concetti? Questa visione del rapporto uomo-donna gli deriva dalla famiglia? E se invece è l’ambiente esterno che veicola questi messaggi machisti, come possiamo contrastarli con l’educazione?

Più tardi l’Ingegnere viene a sapere la faccenda.
Unica questione affrontata: ehi, ma che ti metti a prendere in giro un amico? Devi stare dalla sua parte!
Solo una serie di occhiatacce furenti da parte mia l’ha costretto a spendere due parole sul resto…

(Aggiornamento, per la cornaca: M. ha lasciato L. perchè si è resa conto che pensava anche a R., quindi ha concluso che era meglio non essere fidanzata con nessuno… Poi dici le donne…)

Prova a leggere anche:

Previous

Principesse in fabula (e il lupo nel camino)

Genere. Il punto di vista della scienza.

Next

22 thoughts on “West side story de noantri”

  1. Ma il Sorcio è notoriamente fedelissimo a C.-dai-capelli-rossi, si conoscono da quando avevano due anni e si vedono ogni estate al mare!!! 😀
    Anzi, vi racconto anche questa (così vi preparate se avete figli più piccoli): venerdì scorso la “ragazza” di mio figlio ci viene a prendere all’uscita di scuola (con la mamma intendo, ancora non guida!) per pranzare insieme al vicino McD. (si, sappiate che dobbiamo farli vedere ogni tanto anche se abitiamo lontanuccio!).
    A parte il fatto che mio figlio la mattina mi aveva chiesto di vestirsi un po’ elegante… che so? sui toni del nero e del grigio (no comment, eh!), ma tralasciamo.
    Mentre mangiavamo, un compagno di classe del Sorcio, anche lui li con madre e sorella, si siede al tavolo accanto a noi e i due si salutano entusiasti della combinazione. Dopo un po’ l’amichetto di mio figlio lo chiama da parte e sottovoce (ma le orecchie di mamma sentono tutto) gli chiede: “ma che quella è la fidanzata tua?”, Sorcio, con aria da ometto vissuto: “no… è un’amica!”.
    Sappiate che io non voglio arrivare ai suoi 14 anni!!!

    Reply
  2. Ho riletto e mi ero persa il nodo del problema, brava io… Scusa per il commento a vanvera.
    Comunque non potrebbe essere che a Sorcio piace la ragazzina di L? Quindi comunque di gelosia/invidia si tratta. E quindi non era una questioni di non amicizia, ma di altri impulsi che vengono fuori e non si hanno gli strumenti (ha 7 anni, piccino) per gestire.
    Magari sbaglio, ma siamo qua per confrontarci.

    Reply
  3. ALE scusa, ma perchè secondo te il Sorcio dovrebbe essersi sentito geloso o frustrato? Era la fidanzatina del suo amico a tenere per mano un altro, non la sua. (che poi se non ho capito male nel frattempo non era più la fidanzatina del suo amico perchè l’aveva “mollato”, scegliendo di essere libera e felice 😀 )

    Reply
  4. Ale, veramente qui noi dell’allenamento emotivo con i figli e dell’espressione delle loro emozioni, sia positive che negative, ne facciamo un po’ una bandiera…
    Però, forse non mi sono spiegata bene… qui il Sorcio ha agito per purò sfottò nei confronti del suo amico, mica era coinvolto nella vicenda “sentimentale”!

    Reply
  5. Ragazze, scusatemi. Parlo (senza peraltro essere ancora mamma, ma questo non mi impedisce di avere opinioni).
    Al di là del giustissimo punto: NON si fa a botte, MAI, io direi che non va sottovalutato l’aspetto della frustrazione emotiva del Sorcio. Che é un sentimento legittimo, legittimissimo. Chiamala gelosia, frustrazione o come vuoi, ma é un sentimento umano ed é proporzionale alla forza del sentimento provato (che nei piccoli é enorme, anche per cose che a noi paiono piccole).
    Semmai, Serena, la questione sarà di accettare il suo sentimento di gelosia e frustrazione, RICONOSCERLO e dargli dignità (che non diventi un bumbo che nega i suoi sentimenti e le sue emozioni!) ma di INCANALARLO nella giusta direzione, ovvero insegnare al piccolo a come reagire a questa esplosione di emozioni dentro di lui, incanalandole non verso la brutalità e la fisicità. Secondo me bisognerebbe insegnare al bimbo che queste emozioni esistono ed esisteranno, gelosia verso le ragazze e verso gli amici; che esisteranno vittorie e sconfitte (uh, quante!); che é successo e succederà di perdere quel che si adora. Ma che la maniera suggerita di reagire (mica imparerà in un giorno, io non ho imparato ancora e sono quasi agli anta!) sarà altra rispetto alle botte. Sarà cercare di parlare con la bimba o l’amico; sarà di sfogarsi con la mamma o il pappà; sarà di autoconsolarsi in vari modi; sarà di piangere a dirotto; sarà sarà ma NON saranno le botte.
    Secondo me non va proprio trascurato il riconoscimento di quel dolore che ha provato!
    Voi che ne dite?

    Reply
  6. Scusa Silvia, ma a 7 anni “Dare la mano per uscire da scuola in fila ad un altro bambino è violazione degli obblighi coniugali?” si che è violazione degli obblighi coniugali!
    A 7 anni essere fidanzati penso che sia poco più che darsi la mano all’uscita di scuola o a ricreazione.
    Dai… il problema che vedo io sono le botte.

    Reply
  7. Claudia… guarda che non mi illudo: secondo me mio marito ha pensato proprio quello che avrebbe detto il tuo compagno, ma avrà voluto evitare una discussione! 😉
    Supermambanana… beh, si… ovvio (vabbè, concedimi che ho anche un po’ romanzato le mie reazioni)! Come dice il padre di mio figlio: “Attento a quello che fai, Sorcio, che sennò mamma ci scrive un post!” 😀

    Reply
  8. Silvia cara:

    “solo a pensare che lo ha pensato mio figlio mi manca l’aria”

    “oddio, dove ho sbagliato?”

    “messaggi machisti”

    a 7 anni….

    mmm, non e’ che ti sei fatta trasportare troppo dal tema del mese? 😀

    Reply
  9. secondo me dagli amichetti ne sente tante, ma tante, ma tante… che alla fine qualche dubbio gli viene. e mi sembra buona cosa che venga a chiedere, invece di prendere per buono e via.
    il tenere per mano, però… per me a 7 anni tenere per mano un altro bambino era una cosa impensabile, troppo intimo (pensa un po’), quindi ok il parlare con chi vuole, ma la mano… ecco, magari non ero l’unica a 7 anni a pensare che la mano si da solo al fidanzato (che io ovviamente non avevo).
    mi sembrano giuste tutte le cose che gli hai spiegato, complimenti, io non credo che le avrei pensate tutte.
    ed il mio compagno avrebbe sicuramente detto solo “devi menare più forte, così l’altro non ti mena più”, o qualcosa del genere… stendiamo un velo pietoso, va, che è meglio.

    Reply
  10. Però pure mio marito che si è concentrato SOLO sul: non si prendono in giro gli amici, senza manco affrontare spontaneamente il tema che non è che una “ragazza” perchè è fidanzata deve tenere gli occhi bassi, ma vi pare bello???
    Meno male che M. è così saggia da aver capito che sta storia dei fidanzatini è una gran baggianata a 7 anni!
    Sulla questione “inquinamento acustico” ti assicuro che più si va avanti e più è tutto un dover spiegare, chiarire, rimettere in ordine… Il Sorcio, che di suo è molto poco interessato alle differenze di genere, è abituato a stare molto in compagnia di bambine, non si fa troppi problemi di giochi da maschio e da femmina, nonostante questo, ogni tanto mi riporta certe frasi e certi concetti (evidentemente provenienti dal contesto esterno) che fanno rabbrividire!
    Devo dire che mi riferisce alcune cose come se chiedesse conferma se sono vere o meno, tipo: “le donne non sanno guidare!” buttato li mentre eravamo in macchina e poi attesa per capire cosa ne pensassi! Insomma una via di mezzo tra una provocazione e un prendere le misure tra ciò che è vero e ciò che non lo è, tenuto conto che, se lo ha sentito dire, non poteva tornargli questo concetto, dato che vede continuamente guidare la mamma e la nonna.
    In questi casi cerco di spiegare anche in modo divertito: faccio finta che me lo abbia detto per prendermi in giro e dando per scontato che lui sa che non è vero e ci si ride su!

    Reply
  11. …Io vi leggo e mi tremano le gambe vedendo che cosa bisogna affrontare per via dell'”inquinamento acustico” sui ruoli di genere…

    Così a pelle, ma parlo da ignorantona in quanto mamma di una bimba undicimesenne, avrei incominciato con “Perche’ hai preso in giro il tuo amico?” Il gesto mi ricorda gli sfottò con la chitarra fatti al ‘cornuto’ di turno perché la moglie aveva salutato un passante nei film neorealisti anni ’50. E se il marito è d’accordo che la moglie saluta il passante? Sarà lui a decidere no?

    Reply
  12. Mammamogliedonna… hanno 7 anni scarsi!!! E’ poi così vero che hanno un “impegno”? Dare la mano per uscire da scuola in fila ad un altro bambino è violazione degli obblighi coniugali?
    No dico… sono io che mi sono persa qualcosa???
    Certo che io dico “mio marito”, ma tutto sommato gli consento di parlare con altre donne! Certo, magari non mi piacerebbe che ci andasse in giro per mano, ma lui non ha 7 anni!!!

    Reply
  13. Io trovo tutto molto normale…
    Hai fatto bene a riprenderlo, soprattutto per le botte. Per il resto, se questa M. era fidanzata col suo amico, un impegno lo aveva.. di qui il senso dell’espressione “la tua ragazza”. No? Sbaglio io? Cioè la tipa non è proprietà di nessuno, ma tu come lo definisci tuo marito? Io dico mio marito. No? Oddio forse ho perso qualcosa, vero?

    Reply

Leave a Comment