Vivere senza TV

Forse a qualcuno sembrerà strano che abbiamo scelto di iniziare a parlare di nativi digitali partendo dalla vecchia cara televisione. Però questa scelta di escludere uno degli elettrodomestici più presenti nella vita dei bambini moderni è stata e continua ad essere accolta con qualche perplessità da molti, e ve lo voglio raccontare.
Sono parecchi anni che viviamo senza TV, ben prima dell’arrivo dei figli. All’inizio la maggior parte delle persone pensava fossimo un po’ strani, e al limite ci chiedeva come facevamo a vivere senza vedere Friends o il Grande Fratello (!). Qualcuno ci chiedeva come facevamo a tenerci informati senza telegiornali. Quando gli facevamo notare che esistono anche i giornali e la radio sembravano tranquillizzarsi. Con la venuta dei figli però la situazione è cambiata. Ora la domanda più frequente è: e loro? Non avete paura che si sentano esclusi?

Prima di rispondere a questa domanda vorrei dire che io non ho assolutamente nulla contro la televisione. Tranne il fatto che credo condizioni troppo la vita delle persone, a partire dall’arredamento del salotto che viene sviluppato tutto intorno alla posizione di questo elettrodomestico. Ma la ragione principale per la quale non abbiamo la TV è che ci siamo accorti che da quando abbiamo fatto questa scelta abbiamo acquistato un numero notevole di ore di vita. Ora riusciamo a fare molte più cose di quelle che ci divertono di più. Parliamo a tavola mentre mangiamo, leggiamo libri la sera, io scrivo per GC, oppure semplicemente parliamo.
Se abbiamo voglia di vedere un film, lo guardiamo sul computer, scegliendo noi cosa vedere, a che ora vederlo, in che giorno della settimana, e senza interruzioni pubblicitarie. Quest’ultimo punto per me, che come vi ho raccontato pratico il debranding, è di enorme importanza, e sono felice che i miei figli non siano esposti alle pubblicità che infestano i vari canali TV per bambini.
Insomma la nostra vita è migliorata notevolmente, almeno secondo i nostri canoni, e non ne sentiamo minimamente la mancanza. Quindi qui non si tratta di demonizzare la TV (non che non ce ne sarebbe bisogno!), ma di considerarla un oggetto inutile di cui facciamo volentieri a meno, al pari di molti altri di uso comune.

Ma noi siamo adulti ed è abbastanza normale che non ci sentiamo fuori dal mondo solo perché immaginiamo che X-factor sia una fiction popolata da extraterrestri per poi scoprire per caso che si tratta di gente che si fa massacrare pubblicamente dai critici per diventare famosa 😉
Per i bambini invece è più importante sentirsi uguali agli altri. E anche se finora non è capitato, so che prima o poi dovremmo affrontare la domanda “perché noi non abbiamo la TV?” e mettiamo in conto di dover affrontare qualche capriccio in merito. Il nostro punto di forza però è proprio nel fatto che noi non abbiamo nessuna intenzione di demonizzare la TV. Quando i miei figli verranno a casa a chiedermi ragioni di questa scelta gli spiegherò che preferiamo passare la sera a giocare con loro. Gli parlerò di tutte le cose che riusciamo a fare grazie al fatto di non avere la TV. E se loro si sentiranno in difficoltà con i loro amici perché non conoscono chissà quale serie americana, cercherò di fargliela vedere su internet o cercherò di rimediare con un DVD. Cercheremo di continuare con questa scelta finché sarà una scelta di famiglia, in cui tutti i membri si trovano a loro agio, e quando i figli saranno grandi saremo pronti a metterla in discussione se ce ne sarà bisogno.

Intanto però osservo i miei figli che crescono senza questo condizionamento, e non solo non mi sembra di scorgere grandi traumi all’orizzonte, ma ho addirittura il sospetto che questo non sarà affatto un problema.
Il Vikingo è talmente disabituato alla TV che quando andiamo in Italia dove lo schermo regna sovrano nelle case dei nonni, lui si avvicina allo schermo per cliccarci sopra, stile iPod gigante, oppure si arrabbia perché vuole un certo programma che Rai YoYo non trasmette nel momento in cui lo lo chiede.
Per ora quindi la televisione gli sta antipatica e gli appare come un oggetto pieno di limitazioni visto che non si può fargli fare quello che si vuole.
Ed è anche per questo che ho come la sensazione che per la loro generazione la TV sarà un oggetto quasi inutile, della quale forse rideranno alle nostre spalle. E alla fine mi sa che tutte queste domande sul loro sentirsi diversi dagli altri non saranno poi veramente attuali. Voi che ne pensate?

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77 thoughts on “Vivere senza TV”

  1. Mi associo, facciamo come Antonio.
    Il quasi 6enne però si incanta davanti a qualsiasi programma.
    Per es, odio stirare, e per farmela passare guardo vecchie puntate di Report, Rai Storia, dvd della biblioteca…
    Prima ho messo Report, mentre tentavo di stirare una camicia, ed anche su quella si è fermato!!
    In ogni caso su una classe di 25 mi sembra che sia l’unica bimbo senza.
    Grande sconcerto e tutti a chiedere come fate per informarvi?
    Allora vi ricordate delle invenzioni di Gutenberg, Marconi, Berners-Lee (internet), ecco usiamo quelle! 😉
    Se mio marito sfegatato milanista, ce l’ha fatta, vuol proprio dire che crea dipendenza..

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  2. Noi possediamo una tv tutta nuova appena acquistata e una papà tv addicted 😀 … Però ne abbiamo una sola, mentre prima dei bimbi l’avevamo anche in cucina e in camera… passi da gigante , no?!?! 😉
    La prima cosa che fa quando si sveglia o quando entra in casa papy è accendere la tv.
    Io la guardo ma avendo my sky (scusate la pubblicità) registro i programmi che mi piacciono e li vedo utilizzando il vai avanti veloce durante la pubblicità, dimezzo quindi i tempi di visione e non mi sciroppo tutta quella pubblicità.
    Devo dare ragione a Serena, riguardo al fatto che la casa si arreda in funzione di questo elettrodomestico… Dobbiamo trasferirci nella ns. nuova casa e mio marito sta pianificando l’impianto elettrico del salone in base proprio alla tv! Parole sue: “ se mettiamo la tv li e i divani la, allora metto le seguenti prese etc…” e io di conseguenza penso alle librerie da metterci vicino ha ha ha

    I bimbi hanno visto babytv fino a poco tempo fa, e non ha pubblicità ma molte canzoni e cartoni per piccoli, e ora rai yoyo ma non ne fanno un dramma se è spenta. Abbiamo anche una libreria piena e stra piena di libri e loro li leggono anche se la tv è accesa ma non li interessa. E generalmente preferiscono vedere i programmi tv con mamma o papà per poter comunque ineteragire con noi. Piuttosto che stare soli davanti alla tv prendonoun libro da leggere raggomitolati sul grmbo di mamma o papà o preferiscono aiutare la mamma a fare le faccende o preparare la cena, quindi non mi sembra un problema grosso per il momento.

    Non riuscirei a vivere senza tv lo ammetto, ma la considero un mezzo per rilassarmi e non pensare (infatti è un ottimo sonnifero). Riesco a vivere anche senza e ORRORE DEGLI ORRORI la utilizzo come calmante con i bimbi se ogni tanto la sera sono incontenibili o troppo nervosi.
    Devo dire che ho anche provato l’esperienza di vivere senza e non mi è dispiaciuto, anzi devo dire che anche il marito è riuscito a disintossicarsi e le serate erano bellissime con tante chiacchiere e risate e tanta calma…..ma eravamo anche in vacanza e senza orari… VOGLIO VINCERE FACILE 😀
    Provo un pizzico d’invidia per chi è riuscito a ridurla a maxi i-pad, cosa che sto cercando di insinuare nella mente di mio marito che come la maggior parte degli uomini è attirato dai gadget tecnologici, ma credo che prima dovranno spostare il calcio su una rete internet live….

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  3. ciao.. mi ricollego e dopo aver letto un pò di commenti.. mi sono venute delle domande..
    premettoche sono ormai circa 6 anni che non ho la tv e quindi le mie domande potrebbero sembrarvi un pò retrò..
    ma i canali di ski per esempio quello per i bambini,, fanno cartoni o baby programmi a tutte le ore? 24-24?
    bè allora non c’è più il momento dell’attesa (mi raccontavano del carosello per esempio prima di andare a letto.. ).. si rischiaancora di più un abuso e magari un uso in orari scorretti tipo alla sera quando le immagini televisive eccitano invece che tranquillizzare..

    per la questione incubi è vero.. al lavoro un giorno mi è successo di vedere un pezzo di telegiornale o un film.. e di notte ..tek.. incubo
    Penso che a volte non ci rendiamo conto di quanto la nostra mente è influenzabile e condizionabile. forse siamo troppo stimolati che ad alcune cose abbiamo fatto il callo?

    e poi scusatemi l’estremismo e l’ignoranza.. perchè di cartoni non ,me ne intendo.. ma anche nei cartoni ci possono essere messaggi violenti che passano oramai come normalità ??

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  4. Io non ho la televisione da oltre dieci anni e, una volta sposato anche mia moglie ha accettato la scelta.
    Ora siamo entrambi contenti di poter continuare a vivere senza televisione.
    Abbiamo un spendida bimba che vede cartoni animati e filmati educativi sul bel monitor del PC.
    Almeno per ora non abbiamo intenzione di cambiare, poi si vedrà.

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  5. Scrivo questo commento senza aver avuto il tempo di leggere tutti quelli precedenti (avrei dovuto lasciare Puffetta da sola davanti alla TV troppo a lungo…), per cui mi scuso se non sarà completamente in tema con quanto già detto.
    Io non penso che la scelta di non avere la televisione in casa sia da considerarsi estrema, così come non credo che tutti coloro che fanno la scelta contraria siano da considerarsi dei pecoroni privi di capacità di critica e di giudizio. Secondo me si tratta semplicemente della scelta di avere o meno un certo elettrodomestico e l’importante sta nell’uso che se ne fa. Ad esempio, io ho un cellulare medievale che non va oltre telefonate, sms e foto, perché non ho bisogno di potermi collegare ad internet 24 ore su 24 né per lavoro né per svago; al contrario, ho la televisione e mi fa piacere tenerla accesa quando (purtroppo solo 2 volte alla settimana) pranzo a casa e non mi va di mangiare da sola fissando il vuoto, per non parlare di quanto mi fa comodo poter lasciare mia figlia davanti ai cartoni per una mezz’ora mentre preparo la cena, e non mi sento una madre degenere per questo.
    Sicuramente i modelli trasmessi dalla TV di oggi sono quantomeno criticabili, ma, purtroppo, si tratta di modelli di cui la nostra società è impregnata e con cui i nostri bambini verranno comunque in contatto, l’importante è che i genitori riescano a fornire loro gli strumenti per interpretarli nel modo corretto.
    La mia non vuole essere una difesa a oltranza della televisione, cerco solo di mantenere un atteggiamento equilibrato sul problema, senza mitizzazioni né demonizzazioni. D’altra parte mi sembra che questo sia l’atteggiamento prevalente nei commenti che ho letto, sia in chi è a favore che in chi è contro la presenza della TV nella propria famiglia.
    A parte tutto, anche voi avete notato quanto siano cambiati i modelli comportamentali trasmessi dai cartoni animati di oggi rispetto a quelli della nostra infanzia? Dalla cultura dell’impegno e del sacrificio per raggiungere il proprio obiettivo su cui si basavano Mila, Mimì, Holly e Benji, siamo passati a smorfiosaggine e minigonne di Kilary superstar e analoghe…

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  6. per silvia: quando non sei madre puoi essere la pedagogista più brava del mondo e conoscere a memoria tutti i manuali…ma solo quando hai un figlio riesci a comprendere dinamiche sconosciute…un pò come quando, in ravidanza, affermiamo convinte:”io mio figlio non lo farò mai dormire con me” e poi ci piace tenerlo nel lettone e coccolarlo!!! ora, come vedi, non demonizzo più la tv perchè ho imparato a coglierne gli aspetti negativi e li ho privati agli occhi di mio figlio…

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  7. NOi siamo passati dall’eccesso, al compromesso, al rifiuto, all’eccesso!
    Prima tv in soggiorno, in camera, in cucina. Poi una sera a cena, parlavo con mio marito, e mi ha zittita per sentire il programma. Mi sono incavolata. Qualche giorno dopo l’ho fatto io. Me ne sono accorta dopo, e ho pensato che non andava affatto bene. Due tv finite in soffitta, marito che protestava un po’, ma che ha ceduto sotto la minaccia di veder sparire anche la terza 😉

    POi è nata la prima. Sempre in braccio, ore attaccata al seno, ore di coliche e pianti, a volte dormiva pure in braccio. così tv tutto il giorno, ho visto tante di quelle serie tv… Conoscevo tutti i programmi, tutti gli orari, supercar, magnum, forum, tutto!!! Poi il tempo diminuiva, a lei cercavamo di evitarla, e così si è ridimensionata.

    Nata la seconda, il tempo era così poco che non l’accendevo per giorni. Niente di niente,nemmeno un tg (e visto che il problema era il tempo, nemmeno i giornali 🙁 ). Quando il tempo è tornato, abbiamo scoperto quanto poco ci fosse da vedere. E se n’è impossessata la grande. La piccola ha capito come funziona e ora ogni volta che vede uno schermo chiede i “ca” (cartoni). Così a fronte di una cinquenne che non chiede mai (ma se li vede si incanta) ho una di meno di due anni che li vuole sempre. Ma ora disintossicheremo anche lei! 😉

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  8. Ok 41 commenti sono un po’ troppi per leggerli tutti. Aggiungo brevemente il mio. Siamo abbonati con un operatore che permetterebbe anche di avere la televisione satellitare. Quando sottolineo il fatto che a casa praticamente non ci siamo mai, i poveri ragazzi del call center ribattono dicendomi che posso anche registrarmi il programma che mi interessa che resta memorizzato per ben tre giorni.
    Caro gestore con cui ho un abbonamento all-inclusive, ti pare che mi metto ‘sta roba quando su internet c’è lo streaming on-demand?
    Su ragionaci un po’…

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  9. Scusami Yummy, ma perchè allora negli articoli da pedagogista la descrivevi come oscuro oggetto del male? In questo modo si alimenta il senso di costante inadeguatezza dei genitori, che magari decidono di leggere un articolo di un pedagogista, ma hanno bambini che guardano la tv. Se poi bastano pochi accorgimenti per usarla al meglio, non è poi così oscura.

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  10. io ho scritto 2 tipi di articoli sulla tv…quelli da pedagogista pura e quelli da mamma. Nei primi descrivevo la tv come un oscuro oggetto del male. nei secondi descrivo la tv da usare con moderazione.
    regole:
    1) niente canali tradizionali
    in questo modo, oltre ad evitare programmi trash, evitiamo la pubblicità
    2)io, da sola, gurado solo real tv e discovery travel and living. a volte sky tg 24…
    3) Mio figlio non guarda i programmi televisivi da qualche mese ma solo film e puntate di cartoni animati passati dal pc all’hd esterno e riportati in tv. questo gli evita di vedere la pubblicità e di essere condizionato dalle marche e mi da la possibilità di scegliere cosa fargli vedere e a che ora proporre i cartoni animati o i documentari. (matteo adora i documentari sugli animali selvaggi e pericolosi) ultimamente vediamo anche le puntate di takeshi’s castle!!
    4) la tv non entra in cucina nè in camera di matteo
    Ad ogni programma visto segue attività didattica (scede, disegni, storie…)
    5) la tv si guarda tutti insieme. Matteo non guarda mai la tv da solo.
    co questi pochi e semplici accorgimenti credo di salvarmi dal lato oscuro della tv…

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  11. io non ho sky, ma sono diventata fan di “la7”, e mediaset e rai sono state banndite..salvo un paio di telefilm serali e il mondo di patty…(a scuola materna non fanno che parlare di quello..mi è sembrata un’ingiustizia privarla..)

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  12. Anche noi abbiamo Sky e quindi “selezioniamo” moltissimo e registriamo quello che ci piace per poterlo vedere come e quando vogliamo (in questo periodo vanno fortissimo i Barbapapà).
    Rai e Mediaset non le guardiamo mai. Una volta mi è capitato di girare per caso su Paperissima e la Bubi è rimasta a guardare le ballerine scosciate con una certa curiosità. “Ma perché sono vestite così, mamma?” Ecco, un bambino che vede abitualmente questi modelli, queste tette e culi sbandierati in ogni programma, non avrebbe fatto questa domanda. Almeno credo.

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  13. ciao! Anche non non abbiamo il televisore a casa. Più che una scelta è successo, nel senso che si è rotto nell’ultimo trasloco e non ci è mai venuto in mente di ricomprarlo.
    Però la cosa che mi colpisce di più è il fatto che quando lo dico molti si sentono gravemente infastiditi, come se fosse una presa di posizione ideologica un po’ talebana.
    Puoi dire che non hai la macchina, che non hai una radio in casa ma se dici che non hai il televisore ti piomba addosso il peggiore sarcasmo e diventi una fricchettona fanatica che sta crescendo i figli in anacronistiche convinzioni estremiste.
    Ma sono l’unica a cui succede?

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