Vacanze senza figli: una mano santa

Premetto che scrivo a caldo, appena rientrata a casa dopo aver lasciato i miei bambini dai miei genitori, a 200 chilometri da me.
Lacrime? Zero.
È da giugno che conto le ore che mi separano dalla mia vera vacanza: quella senza figli. E no, non andrò né al mare né in montagna, continuerò a lavorare, così come mio marito.
Dite che è difficile, ma che dico, impossibile staccarsi dai pargoli per una settimana senza avvertire i morsi della nostalgia e le lacrime che bruciano gli occhi? Io vi dimostrerò senza ombra di dubbio che la settimana senza figli è la vera mano santa dell’estate (ma anche di tutto il resto dell’anno).

Intanto, quanto in forma siete oggi? Non so voi, ma io alla fine dell’anno scolastico e dei vari centri estivi sono stremata e i bambini pure: arriviamo a sera coi nervi a fior di pelle, la stanchezza a livelli olimpionici e i “non vi sopporto più!” si sprecano. Sì, esistono genitori che a fine luglio non sopportano più i figli (e non vi arrivano gli assistenti sociali a casa se lo ammettete), e posso dire con cognizione di causa che anche i bambini non ci sopportano granché.

Ovviamente se vivete in Italia e non siete miliardari, dovrete fare i conti con le infinite vacanze dei bambini che non corrispondono a infinite ferie dal lavoro dei genitori: noi quest’anno ci siamo arrangiati con un mese di costosissimo nido per la piccola e di centro estivo per il grande (totale 660 euro, per dire!), poi abbiamo ingaggiato (supplicato) i miei genitori per le prime due settimane di agosto.
Io mi rendo conto di essere molto fortunata perché ho due genitori ancora in forza e molto disponibili a tenere i bimbi, i quali, a loro volta, adorano i nonni e le vacanze da loro, tanto che queste giornate sono diventate moneta di scambio per, biecamente, farsi ubbidire… “Se non mangi/non dormi/picchi tua sorella/non riordini, non vai dai nonni“. 

Certo che non è sempre andata così… La prima volta ho vacillato, ho anche pianto in macchina sulla via del ritorno a casa, mi sono sentita un verme che abbandonava il figlio per qualche giorno di riposo… Poi ho scoperto che qualche giorno di separazione giova a tre generazioni:
– i genitori riscoprono la libertà di fare tutto, ma proprio tutto senza l’assillo di orari, urla, tempi da riempire, giochi da inventare, pasti da cucinare, riti di addormentamento, risvegli notturni… Tutto cosa? Vi racconto la mia giornata tipo childrenfree: mi sveglio dopo una notte ininterrotta di sonno, faccio colazione in silenzio, o se mi va con un po’ di radio, mentre leggo le notizie su internet e mi aggiorno su quello che fanno i socialamici, mi preparo per l’ufficio, esco e vado direttamente al lavoro, dove non fisso il cellulare in attesa della chiamata “ha 37,2 di febbre, venga a riprendersi il figlio“. Rientro, pranzo, PENNICA ad libitum. Il pomeriggio non ha programmi né orari, non comprende cartoni animati, merendine,  ruspe; a volte capita che alle 20,30 io e marito diciamo “ma non abbiamo ancora cenato! Che si fa? Ok, pizza fuori“. I vicini, con i bambini attaccati alle ginocchia, ci fissano con invidia e progetti omicidi 🙂
– i nonni, felici di avere piccoli in casa per pochi giorni, ringiovaniscono, attingendo a risorse fisiche nascoste e senza sentire il peso di doverli educare. Si sa, i genitori educano, i nonni viziano. (devo dire che i miei sono molto ligi alle mie indicazioni, ma mi sento di dire che, anche se per una settimana i bambini sgarrano a tutte le vostre regole, il danno non è irreparabile: loro sanno esattamente con chi hanno a che fare, quindi è dalla nonna che si mangiano le caramelle e non si riordinano i giochi… E poi i nostri ricordi migliori dell’infanzia non sono quasi sempre legati ai nonni?)
– i bambini vivono la vera vacanza, senza l’assillo di quei due odiosi figuri che gli dicono continuamente cosa devono fare, senza correre la mattina per non farli arrivare tardi al lavoro, con doppie razioni di patatine e aranciata, giochi nuovi, posti da scoprire.

State ancora esitando? Rileggetevi la mia giornata tipo, oppure pensate all’ultima volta che avete cenato da soli col vostro partner, all’ultimo cinema, all’ultima dormita sul divano… O anche a quando facevate sesso in ogni stanza della casa senza che, scivolando sopra un gioco musicale, il momento clou dell’azione venisse salutato da un sonoro “Ciao! Sono Winnie Pooh e ho tanta voglia di giocare con te!“.
State ancora pensando “Non riesco a separarmi dal mio cucciolino, trottolino amoroso dududadada“? Attenzione, questo è il primo passo verso un futuro di suoceritudine molesta.

E se invece sono i nonni a nicchiare?
– mettete il telefono in mano al pargolo, fategli fare la voce lamentosa e gli occhi da Bambi (si percepiscono benissimo, anche al telefono) e ditegli di ripetere queste parole “nonna mi manchi, vorrei tanto stare con te qualche giorno, la mamma (se è la nuora funzionerà benisssimo) è cattiva e mi sgrida, tu invece mi vuoi bene e io voglio solo te, sono tanto triste
– ricordate loro che due minuti dopo che avevate lanciato il bouquet, vi stavano facendo la lista delle tipe incinte in paese, e “quanti nipotini ha Gina, lei si che è fortunata“. Insomma, volevano i nipotini quando voi volevate solo gli spritz? Ora si cuccano i nipotini e voi vi ricuccate gli spritz.

Buone vacanze!

– di Chiaradinome

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67 thoughts on “Vacanze senza figli: una mano santa”

  1. come ti invidio. pura e terribile invidia!
    io non ho a disposizione qualcuno a cui mollare le due per giorni. Non mi lamento eh, abbiamo 1 nonno solo che passa a trovarci e porta le pupe a mangiare il gelato, fratellone e sorellona che quando possono aiutano e anche qualche zia/o ggiovane che hanno il piacere di contribuire alla causa, ma giusto per qualche oretta, una volta ogni tanto, su richiesta

    ma i nonni si possono adottare?
    nel caso lancio un appello!

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  2. Voglio dei nonni “veri”!!
    I nostri quattro tutti insieme non ne fanno uno…
    Io non so cosa darei per un week-end con mio marito, figuriamoci una settimana…
    Certo, mi godo le mie scelte, ma quelle rare sere in cui una amica caritatevole ci permette di uscire da soli per me sono davvero rigeneranti!!
    E intanto facciamo progetti per un futuro nuovo “viaggio di nozze”, magari per il ventesimo anniversario…

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  3. Ecco, questa è la cosa che avrebbe reso la mia estate leggera. Ma anche per quest’anno nisba. Mio figlio non è tipo da vocina dolce e i nonni non mostrano alcun entusiasmo a farsi qualche giorno di vacanza con il nipote. Gli inviti includono comunque sempre me, così almeno qualcuno che fa il lavoro sporco c’è 🙂 E allora meglio a casa mia, nervosi e stressati ma senza dover rendere conto a terzi.
    Per il prossimo luglio (il mese decisamente peggiore dell’anno per noi!) cercheremo di organizzarci meglio, magari con tata fidata, perchè anch’io credo sia vitale avere qualche giorno di mente libera sia per i genitori sia per i figli.

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  4. Ti adoro.
    E adorerei una vacanza child-free.
    Ma il marito no. Lui ha istinto materno-piagnucoloso per tutti e due (e un paio di altre coppie).
    Chi dice che sono le madri a non staccarsi…non conosce mio marito.

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  5. concordo pienamente!!! le vacanze children-free per i genitori e children-with per i nonni sono meravigliose: Io a luglio ho il mese lavorativo più pesante dell’anno e ho apprezzato molto il fatto che le bimbe non ci fossero e quindi io potessi gestirmi la giornata in ufficio come voglio/devo, Uscire alle 8 dall’ufficio senza il patema di cosa mi aspetta a casa, senza dover pensare alla cena perchè tanto si esce, soli o con amici o anche sola con amiche 😉
    Io e mio marito siamo dei sostenitori dell’importanza di un po’ di tempo da soli, e da sempre ci siamo concessi almeno un week end in occasione del nostro anniversaio, conservando un po’ del budget ferie e non per questa occasione. Nel tempo i nonni si sono abituati a gestire prima una, poi due bimbe, e per periodi sempre più lunghi (al massimo però due settimane). La trovo un’occasione da non perdere, i miei ricordi del tempo passato con la mia nonna A. sono tra i più dolci e preziosi che ho.

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  6. Vero, verissimo. Peccato che io non possa farlo, mai. Ho solo una nonna, 86enne, che non è adatta alla bisogna. Una volta l’ho mandata al paesello con la tata (che è una specie di nonna bis) e sono stati cinque giorni che ci stavano tutti. Non voglio parlare troppo presto, ma quest’anno l’esperienza potrebbe anche ripetersi. Posso dirlo, incidentalmente e pacatamente, che a voi che potete restare a lavorare da childless anche 15 giorni/un mese io vi odio tutti?

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  7. Dopo 3 settimane al mare con le figlie, le ho mollate a mia sorella e sono tornata a casa con la mia dolce metà. Progetti: riposo, sesso, parrucchiere, estetista, cinema, tempo libero, relax relax relax.
    Varco la soglia di casa e gli occhi di marito mio adorato si illuminano.
    “Ti piace?”
    Quel “ti piace” era riferito ai muri, su cui si era accanito per 3 settimane, durante ogni momento libero dal lavoro, fino a tarda sera e la mattina al risveglio.
    Risultato: la casa era un cantiere. Secchi di vernice e macerie. Cumuli di polvere ovunque.
    E io in lacrime, col cuore spezzato.
    E la mia settimana child-free è stata una settimana di lavoro, pulizie, pulizie, lavoro.
    Sniff Sniff.
    Ma i muri son venuti una bellezza.

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  8. Il Moccioso, 4 anni, è tornato sabato scorso, dopo due settimane di vacanza al mare con i nonni. Mi sento di sottoscrivere ogni singola parola che hai scritto, compreso il sesso in tutte le stanze della casa, le cene fuori e il non avere orari.
    Oltretutto sono al quinto mese di gravidanza e a dicembre arriverà un altro Moccioso per cui mai come quest’anno ci siamo davvero goduti queste due settimane da coppia, marito e moglie, uomo e donna. E ci siamo resi conto di quanto ne avessimo bisogno.
    Quando sabato è riapparso sulla soglia di casa volevo morire dalla felicità ma mi rendo conto che sono state due settimane di VERA vacanza, anche se abbiamo continuato a lavorare ogni giorno.
    Avere nonni disponibili e in grado di passare qualche giorno con i bambini è una fortuna inestimabile.
    E no, il senso di colpa non mi ha sfiorato nemmeno per un secondo. Sarà che lui non vedeva l’ora di andarci e ogni volta che lo chiamavo al telefono mi diceva “Mami scusa ma adesso non posso, sto giocando a biliardino/facendo il bagno/giocando con Matteo/facendo un castello con il nonno!”

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  9. Chiara Santa subito!!!!!
    Ricordo lunghissime estati al mare con la nonna, partivamo a giugno e tornavamo a settembre, vedendo i genitori nei we e una o due settimane….e stavamo da Dio (pur se mia nonna era un po’ nazi, quasi più dei miei)!
    Purtroppo non abbiamo oggi la stessa disponibilità nonnesca per diversi motivi, comunque proprio venerdi la grande (4 annie mezzo) è partita per un paio di settimane…peccato che ci è rimasto il piccolo, quindi vacanze solo a metà.

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  10. ecco, io non l’ho mai fatto e a marzo mi sono privata della possibilità di stare due giorni per completi cavoli miei trascinandomi dietro marito e figlio nel posto dove andavo a lavorare… che se non lo avessi fatto mi sarei goduta passeggiate lunghe e silenziose nel bosco e mi sarei straiata sul letto a dormire/leggere fin dalle 7 di sera!!! me ne pento amaramente…. ma ora sono pronta, eh sì che sono pronta, fisicamente e psicologicamente (vabbè, ogni tanto il brivido da sono-una-mamma-snaturata ce l’ho, lo ammetto), per il salutare distacco!!! 😀

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  11. Carissime mamme e papà ribadisco e sottoscrivo l’articolo: non sentiamoci in colpa, anche noi abbiamo bisogno di ricaricare le batterie dopo un lungo anno di scuola, attività, mammataxi e tutto quello che la vita ci offre. Fortunatamente anch’io ho avuto, durante i periodi estivi, la possibilità di far trascorrere alcune settimane alle mie girls con i nonni; però ora che le nostre gilrs sono in piena adolescenza sono i nonni che “reclamano” le girls e loro, ovviamente stentano ad andare. Ma anche questo fa parte della vita. Quindi mamme e papà non sentitevi in colpa: fa bene ai vostri figli trascorrere del tempo con i nonni e voi???Ritrovate anche la vostra coppia che bisognerebbe sempre curare e stimolare…
    Buone vacanze 🙂

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  12. io l’ho fatto!!! per la prima volta il mio quattrenne al mare, due settimane coi nonni. Un po’ di nostalgia l’abbiamo sentita tutti, lui e noi, ma i benefici sono stati di gran lunga superiori per tutte e tre le generazioni: nonni sorridenti e superabbronzati, pargolo esaltato dalle sue abilità natatorie e finalmente libero da muco e catarro accumulati durante l’inverno e noi genitori reduci da una quindici giorni di intimità ritrovata, aperitivi con gli amici, cenette romantiche e sonore dormite. Pronti per ripartire alla grande tutti insieme.

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  13. standing ovation, bravissima. non avrei nessuna esitazione, nessun pentimento e rimuginamento: ad avercela, la materia prima! disastro su tutta la linea, abbiamo tutto il repertorio: sia impossibilità oggettiva sia traccheggiamento. grazie per il prezioso suggerimento telefono-occhione bambi perchè testerò sicuramente. intanto per l’anno prossimo mi sto attrezzando per spedirli in vacanza mamma e papà free perchè la tirata di luglio è devastante anche (direi forse soprattutto ) per loro. Inizialmente però devo riconoscere, quando erano molto molto trottolini dudu nemmeno io riuscivo molto a staccarmi. oltre ad altre cose,ehm, mi è venuto anche il cuore di pietra 🙂

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  14. parole sante. Noi in nonni col vigore necessario non ce li abbiamo, ma le mie (nostre) vacanze sono al momento le uscite per conferenza, con annesso giorno di giretto libero. Ho appena finito di prenotarmi un albergo a Montpellier per Agosto e uno a Vienna per i primi di settembre, con soddisfazione ‘stanza singola’. Certo non le facciamo insieme, il capitolo sesso viene meno miseramente, ma anche un tre-quattro giorni senza l’amore-del-mio-cuore-dudududadada fanno bene eh?

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