Vacanze in famiglia a basso impatto (sull’ambiente e sul portafoglio)

Negli ultimi tempi mi è capitato di desiderare delle vacanze molto leggere, anche con le bimbe, così come facevo un tempo quando non pensavo sempre ad una meta ma partivo e basta, in tenda, in bici, in camper, non importava dove ma bastava andare, via, leggeri. Intendo uno stile di vacanza a basso impatto, ma anche più libera e senza grossi programmi. Non che sia una cosa impossibile vivere delle vacanze alternative alla classica prenotazione-villaggio-babyclub-animazione o appartamento-spiaggia-appartamento, ma il mio desiderio si spinge verso quelle che oltre ad essere delle vacanze sono anche delle esperienze, che racchiudono in sè il desiderio di avvventura e quell’incrollabile passione per il viaggio, che si sono – necessariamente – impolverate un po’, per causa di forza maggiore: i figli.
Un po’ per caso, un po’ per interesse personale mi sono imbattuta in un paio di tour operator che organizzano (anche) viaggi alla portata di tutti, alcuni espressamente indicati per famiglie con mezzi a basso impatto ambientale: bici, barca, ma anche trekking, vela etc.. Mi piace molto lo stile con cui si presentano entrambi: fa voglia di partire subito! Sarà che qui non se ne può più e la stanchezza avanza galoppando, ma sfogliare quei cataloghi (me li sono fatti mandare!!) mi ha ispirata alla grande.
Uno di questi è Zeppelin , che offre sia esperienze di qualche giorno, giusto per provare l’ebbrezza della bicicletta o della barca a vela, sia vacanze facili per famiglie attraverso la sezione Giro Libero che riserva sconti importanti ai bambini, in particolare sotto i 5 anni e prevede eventuale fornitura di tutti i mezzi e gli accessori necessari al viaggio. Tu ci devi mettere le gambe, loro ti organizzano tutto il resto :-).
Un secondo tour operator è Jonas che ha nel suo dna l’incontro tra persone, quasi un obiettivo che vuole far rientrare nella forma di turismo a basso impatto che propone.
Jonas cerca anche mete insolite, che assicurino una convenienza effettiva a chi viaggia. L’idea è quella di una vacanza diversa ma non estrema, che non necessiti di particolari abilità ma sia vissuta nel rispetto dell’ambiente e in armonia con la natura. In ogni vacanza c’è una guida, a volte si tratta di una persona che vive nel luogo di destinazione o che lo conosce molto bene. Una particolarità di Jonas mi sembrano i prezzi abbastanza contenuti, di sicuro bloccati da anni.

Esistono altre realtà interessanti che cercano una maggiore aderenza all’ambiente e che vogliono far sì che il fenomeno inarrestabile del turismo non si traduca anche in usurpazione del territorio: gli alberghi diffusi ad esempio si estendono in orizzontale anzichè in verticale e sfruttano edifici preesistenti che vengono riqualificati ad uso turistico, in alternativa alla realizzazione di nuove costruzioni. Il turista vive quindi a contatto con la realtà del paese in cui è ospitato, conoscendone le peculiarità, i prodotti tipici, la gente del posto.
Anche gli agriturismi hanno nei loro obiettivi l’aderenza alla natura e alla vita dell’azienda agricola nella quale sono costituiti. Se le vecanze in agriturismo vi piacciono sappiate che dal 2 al 9 settembre il sito Agriturismo.it ha lanciato un’iniziativa interessante: la settimana dei bambini, che prevede il soggiorno gratuito per i bambini fino ai 10 anni di età e la possibilità di partecipare alle attività organizzate appositamente per loro.

E voi come vi organizzate? Avete mai provato (o sognate di organizzare) vacanze leggere a contatto con la natura? E soprattutto, quanta voglia vi fa partire?

Elisa di Mestiere di Mamma

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7 thoughts on “Vacanze in famiglia a basso impatto (sull’ambiente e sul portafoglio)”

  1. COncordo sul fatto dei costi, non sempre sono bassi, anche se in bassa stagione e su località prossime alla propria residenza si spunta parecchio.
    La mia idea è quella di diffondere un modo diverso di fare vacanza, ci sono famiglie che per stare ferme in pensione completa o in villaggio spendono anche molto di più… Il fatto di vivere la relazione con altri in uno stile così alternativo e fare una vacanza itinerante fanno la differenza

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  2. noi viaggiamo un sacco e organizziamo tutto da soli con un enorme risparmio di soldi e un enorme impiego di energie e ore passate al computer a cercare case e comprare biglietti per i musei e inventarci percorsi.
    l’idea di girolibero/zeppelin è buona, ti organizzano il viaggio per filo e per segno e ti fanno viaggiare in un certo modo. però non si può dire che sia low cost. ho calcolato che per una famiglia con due bambini e anche ammesso il secondo figlio non paghi o abbia una forte riduzione, non si spende meno di 1700 euro a settimana escluso il viaggio. non so voi quanto spendiate per le vacanze dell’estate ma dopo che ho speso tutti questi soldi per una settimana e ne ho altre due – grazie al cielo – da far passare, che faccio? si tratta comunque di tour operator e se te la organizi da solo la vacanza costa sicuramente di meno (sarà certo meno comoda magari, ma sicuramente meno costosa). sapete qual’è la vera forza di queste proposte? il gruppo. fare le vacanza insieme ad altre famiglie con bambini. e a noi ad esempio che viaggiamo “da soli” per l’europa, non dispiacerebbe trovare famiglie affini con bambini coetanei con cui condividere l’esperienza (difficilissimo trovarne tra gli amici, forse vale la pensa provare così).

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  3. Anche secondo me se li abitui da piccoli è possibile fare quasi tutto! Anche noi questo fine settimana stavamo progettando di andare in tenda in un laghetto montano qui sopra casa (in valtellina), però si dovrà camminare un po’ più del solito e spero che i bimbi ce la facciano x’ ne vale davvero la pena, è un posto magnifico!!!!

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  4. Ciao! Noi a contatto con la natura ci siamo tutti i giorni, adesso il Marquinho si starà rigirando nell’erba…per il suo ottavo complimese siamo andati in una zona dove la costa è a picco sul mare e sotto ci sono le calette dove in passato facevo immersioni e sul monte invece i sentieri dove il padre faceva trekking.
    Dopo una giornata tra mare e montagna, camminando e mettendo i piedi in acqua abbiamo montato la tenda nel bosco, abbiamo aperto i nostri tupperware e acceso le torce e siamo rimasti a dormire là nel bosco. Tramonto meraviglioso da una parte e poi al mattino splendida alba sul mare dall’altro lato, colazione e scesi in spiaggia lungo il sentiero. Pero noi la vacanza è solo questa e proprio questo fine settimana ripetiremo, solo montagna-sacchi a pelo-tenda.
    Tanto il piccolo che ora ha 10 mesi va comodamente sulle spalle del papà con lo zaino tecnico della Quechua, io mi porto l’altro zaino da trekking con il materiale (vestiti, tenda, cibo) per tutti.

    Speriamo di poter continuare il più possibile, abituandoli da piccoli è possibile no?

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  5. Belle queste vacanze, in effetti un po’ mi mancano! L’anno scorso però una similvacanza a basso impatto ce la siamo costruita da soli. Siamo andati nelle egadi, a favignana, e invece che noleggiare l’auto o gli scooter x girare le varie calette, abbiamo preso le bici con i seggiolini (i bimbi avevano 3 e 5 anni). E’ stato molto bello, la mattina si faceva la spesa al paesino e si caricava tutto il necessario in cestini e zaini e via verso le spiagge fino a sera. Ci siamo anche tenuti in forma e i bimbi si diverivano un sacco “mamma vai più veloce, superali!!!!” ahahah, inutile dire che ha sempre vinto papà 😛
    La barca invece mi sa che non fa per me, mi piacerebbe ma il mio stomaco purtoppo non è affatto d’accordo!

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  6. a me la voglia di viaggiare non passa mai! e anche con la mia bimba non ci ho voluto rinunciare, ma preferisco organizzarmi le vacanze in autonomia…anche se devo ammettere che i tour operator che consigli sembrano molto interessanti… ci darò un’occhiata di sicuro!

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  7. Di corsa. Io cerco sempre di organizzarmi le vacanze con lo scazmbio casa tramite conoscenti, blog e facebook, non sempre ci riesco, ma siccome in genere casa nostra è aperta a tutti, delle volte all’ ultimo momento saltano fuori cose. Forse fra due settimane andiamo in Sardegna tramite una ragazza valtellinese che verrà da noi, vedremo.

    Io sono cresciuta in località balneare classica sull’ Adriatico per cui ho l’ allergia per certi posti, e lo scorso anno siamo andati nell’ agriturismo di amici a Casalbordino, l’ Orto dei Giulivi. A parte questo bellissimo giardino con gli olivi e le amache, la cucina e quindi la possibilità di cucinarci, insomma relax totale e silenzio di tomba la notte, giusto un cane che abbaia in lontananza e allora tutti sdraiati a guardare le costellazioni, di giorno andavamo al mare alla riserva naturale di Punta Penna, di fianco a Vasto. Si compravano pizzette e varie dal fornaio, ci portavamo l’ ombrellone su e giù per le scalette sulle dune, sopra c’ erano dei bei bagni, e giù, ma in un angolino, una baracchina di panini, bevande e gelati. La scarpinata e la mancanza di attrezzature fighe attirano un certo tipo di pubblico, che non sporca, non fa casino, non si porta radioline rumorose. E risalendo la sera io mi tenevo in mano la borsa dei nostri rifiuti per raccogliere l’ eventuale pezzo di carta svolazzato via sulla via del ritorno. Certo, il tragitto in macchina aanti e indrè per arrivarci un suo impatto ce l’ ha, ma noi siamo stati benissimo.

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