Ve la ricordate la vostra ultima vacanza prima di avere figli?
Io ero nell’arcipelago di Cabo Verde a fare kite surf…
Circa un anno e mezzo dopo ero sulla spiaggia di S. Severa, 40 Km a nord di Roma, e passeggiavo alle 8 di mattina sul bagnasciuga con un sorcetto di 6 mesi nel marsupio…
Per quanto si possa essere sportivi, spigliati ed intraprendenti… non ce lo neghiamo, le vacanze con i bambini sono completamente diverse da quelle senza.
I bagagli sono più ingombranti, le mete sono più rassicuranti, si cambiano i parametri di scelta della località e dell’alloggio, si guarda alle spiagge attrezzate con un occhio più benevolo, le montagne sono più interessanti se offrono prati verdi piuttosto che sentieri impervi, il villaggio turistico che tanto snobbavamo ora ci ammicca con il suo mini-club.
C’è chi carica il pargolo nello zaino e decide di non rinunciare al “viaggio” per poi pentirsene amaramente dopo 2 giorni; c’è che carica il pargolo nello zaino e non si pente affatto, neanche per un minuto; c’è chi riapre le imposte della casa al mare dei genitori, che aveva sfuggito come la peste dall’età di 16 anni; c’è chi finisce per la prima volta nella vita in pensione completa sulla riviera romagnola tutto-incluso; c’è chi carica tutti nel camper e via; c’è chi li lascia liberi e felici scorrazzare per il campeggio.
Comunque, le vacanze con i bambini sono proprio un’altra cosa.
E poi diventano quasi necessarie: se prima potevi anche decidere che per un anno non si faceva vacanza, per spingere la carriera o perchè le cose quell’anno non avevano girato proprio benissimo ed era meglio risparmiare, adesso portare i bambini in vacanza, fuori dalle mura domestiche, almeno per una quindicina di giorni, diventa un’esigenza primaria.
Il momento delle vacanze è proprio uno di quelli in cui ti rendi conto che la tua vita è cambiata: che ormai sei grande, hai delle responsabilità, sei una famiglia e non una coppia. Una delle tante piccole rese dei conti della vita quotidiana.
Allora cerchiamo di organizzarci: parliamo di viaggi, di bagagli, di scelta delle mete, di cosa portare e non portare, scambiamoci le dritte giuste ed i suggerimenti per sopravvivere, anche quest’anno, alle temibili… vacanze con i bambini!!!
No, no… altro che fuori tema!
Auguro a tutte e due, mamma e cucciola, di rimanere bianchissime e pallidissime: la cucciola ne farà tesoro per la sua pelle in futuro! (Seguirà, i primi di agosto, un post sulle creme solari per i bambini: io confesso di essere un po’ integralista in merito!)
Per quantoriguarda la lista… vediamo…
Ovviamente dipende dalla vacanza: albergo, casa propria o casa in affitto. Cambia molto sulle attrezzature da portare. E poi dipende se stai allattando al seno o artificialmente.
Le prime cose che mi vengono in mente:
– Scegli la crema solare “in casa” e non sulluogo di destinazione: avrai più scelta e non sarai soggetta a possibili prezzi da monopolio delle località balneari;
– Più o meno ovunque si trovano supermercati che vendono pannolini: non riempite la macchina alla partenza;
– vestiti essenziali e pratici per tutti;
Chi mi aiuta a continuare la lista?
non posso parlare di vacanze perchè questa per me sarà la prima con cucciola al seguito. Però posso dire che io in questo periodo ero già superabbronzata, che ogni week end arrivavo al mare alle 13 e andavo via alle otto di sera…adesso invece sono pallidissima visto che il mare lo vedo solo dalla terrazza di casa mia. forse sono andata fuori tema però per l momento questa è l’unica esperienza che ho.
Sarei grata se qualcuna di voi stilasse una lista di cose indispensabili da portare in vacanza.
Quando, nel 2003, è nata la mia prima bimba, siamo andati alla ricerca del fresco affittando una mobilhome in Normandia. 2 giorni di viaggio ad andare (1 sosta una notte in un albergo) e 2 a tornare. Abbiamo visitato musei e siti dello sbarco, siamo andati in spiaggia, fatto e fatto fare il bagno alla nana. Al rientro ci siamo fermati 3 giorni in montagna dai miei, 3 in liguria da mia suocera (per par condicio) e 5 giorni da mia nonna in Umbria in un agriturismo con piscina.Quindi siamo rientrati a Torino. Totale 4000km. … A settembre dello stesso anno abbiamo acquistato la nostra prima roulotte. Vacanze estive nuovamente Normandia questa volta con la grande di 15 mesi e la piccola di 3. Tempo tremendo, tipico da Normandia. Spesso bisognava scappare dalla spiaggia per i violenti temporali, ma nonostante tutto anche la nostra seconda bimba ho fatto il battesimo dell’acqua nel mare di Normandia (noi però il bagno quell’anno non l’abbiamo mica fatto!).Ad un certo punto siamo scappati con la pioggia che ci inseguiva: 2 giorni a Versailles, 3 ad Auxerre con visita alla bellissima cittadina, 3 ad Annecy (2000km in totale). Negli anni seguenti l’equipaggio è ancora aumentato, ma non per questo ci siamo limitati o fermati … Sardegna, Costa Brava, Provenza, Camargue, quest’anno Alsazia. “Itinerando” ogni 5/6 giorni perchè il viaggio valga la pena; alternando momenti di mare a momenti di visita (come si è sempre fatto anche prima dell’arrivo delle bimbe). Quest’inverno a capodanno eravamo in trentino a -11 alle 13!!
Concordo quindi pienamente con il post della “famiglia in camper”. Con i bambini si può fare tutto, basta mediare un pò tra le necessità!
@ desian: condivido l’esperienza, dopo i primi anni si torna a trovare il piacere di muoversi, di fare cose. Allora approfittiamo per dare un po’ di incoraggiamento ai genitori con i bimbi piccoli che dovessero sentirsi un po’ in prigione: con un po’ di buona volontà, di organizzazione e di adattamento, passa e passa anche presto!
Noi quest’anno tentiamo anche un po’ di vela!
L’intervista nel post di oggi alla nostra “famiglia in camper” la dice lunga sulle cose che si possono fare anche con i bambini.
L’ultima vacanza prima di avere figli eravamo in Croazia e cercare un mezzo-metro-quadro dove stendere i nostri poveri lombi (il kite surf non fa per noi, al massimo ci arrampichiamo, piedi ben piantati sul sentiero, su per qualche montarozzo dolomitico…)
Il percorso genitoriale poi ci ha visti ripiegare molto sulle vacanze “assistite” coi nonni, un po’ per sana (?) pigrizia, un po’… per pigrizia e basta. Poi però in questi anni abbiamo potenziato i nostri percorsi vacanzieri: recuperando e cementando belle amicizie (tra l’altro con rispettivi figli praticamente coetanei) abbiamo riscoperto mare bellissimo e senza villaggi turistici anzi, l’unire le forze ci ha permesso di affrontare spiagge senza alcuna “assistenza esterna” in Corsica, Sardegna, ecc
Non siamo particolarmente attenti o capaci, riusciamo soltanto a pensare le nostre mete mettemdo d’accordo tutti (quest’anno, ad esempio, bimbi e genitori abbiamo fatto snorkeling insieme (ognuno secondo le proprie capacità).
Per gli incidenti di percorso, beh qualche volta siamo stati più fortunati, qualche volta meno, ma non è solo “colpa” dei bambini: qualche anno fa in sud tirolo beccammo una settimana intera (i-n-t-e-r-a) di pioggia torrenziale e contro quella non servono nemmeno gli antibiotici!!!
@ Alda: grazie per i complimenti che ci fanno sempre un gran piacere. Sono contenta di sapere che siete in partenza e sono contenta che un’altra mamma di amplificato ha un motivo in meno per domandarsi “ma sarà colpa mia?” 🙂
Senti, visto che, non solo sarete in viaggio, ma andrete anche ad un matrimonio (quindi orari forzati, folla, confusione, attese…) che ne dici di raccontarci come è andata con il piccolo amplificato quando sarete tornati? Te lo immagini un bel loop motorio in mezzo agli invitati?? 😀
Più che presa a male…presa male direi. Cmq grazie per il coraggio. La situazione al momento pare un po’ rientrata e si è deciso di rischiare e si parte! Ero talmente sclerata che non ho fatto i complimenti per il blog, ma chiedo venìa e provvedo: è davvero ricco di info utili specialmente per una mamma di un bimbo che ho scoperto essere amplificato. Avete ragione a dire che prima tutto sembra strano:”perché il tuo sì e gli altri no?”, ma leggendo qui tutto è stato chiaro come se un velo mi si fosse improvvisamente squarciato di fronte. Poi la descrizione del loop motorio quando è stanco calza al mio a pennello. Scusate lo sclero e grazie per le info.
Wonder, ma il tuo penultimo post ed uno precedente “vacanze de che?”, non starebbero bene nel nostro blogstorming?
Che presa a male.
Proprio quello si teme: la malattia esantematica, di quelle prima febbre e poi eruzione cutanea. Il mio bimbo amplificato di quasi 2 anni (oh yes anch’io faccio parte del gruppo!!!! Ho fatto pure il test e non ci sono dubbi!)non ha mal di gola o alle orecchie, ma ha la febbre alta da due giorni. Ormai la partenza è stata rinviata di almeno un giorno, poi si vedrà: dita incrociate? Riti magici? Dosi massicce di antibiotici anche se non li amiamo? Vedremo. So che ai genitori è capitato migliaia di volte, però…. scoccia.
Tranquilla Alda! Il mio aveva 40° e la gola in fiamme, 2 giorni prima della partenza per la nostra settimana all-inclusive a Djerba… Sembra incredibile, ma loro in un modo o in un altro con 1 giorno (e parecchie dosi di ibuprofene, che il paracetamolo era acqua fresca) si rimettono in piedi!
Tutto sommato è peggio quando arriva l’esantematica di turno alla vigilia della vacanza! Coraggio.
E quando stai per partire per le tanto agognate vacanze e il pupo ha 39.5 (trentanove punto cinque!!!!) di febbre? Con un matrimonio all’estero e amici stranieri che non vedi da tanto tempo che ti aspettano? Una vera tragedia che si sta consumendo a casa mia!
@mammadicorsa: il blogstorming ormai è uno strumento di genitoricrescono, vale sempre. Quindi aspettiamo con impazienza il tuo post sul “prima e dopo”.
@elisa: praticamente stai descrivendo le mie vacanze “prima e dopo”! Quest’anno però io e l’ingegnere ci siamo ribellati alla montagna estiva! Tanto neanche il Sorcetto sembra entusiasta e così un mese al lago con papà e una nonna ed un mese al mare con mamma e l’altra nonna! Il bello è che le nonne sono alternate: ognuno di noi condividerà la vacanza con la propria suocera e non con la propria mamma. Cosa che nel nostro caso è più rilassante 🙂
In effetti il sistema di “dividerci” per le vacanze è l’unico che siamo riusciti ad escogitare per assicurare al bambino due mesi di vacanza non in città. Ed anche questa è una bella rivoluzione rispetto al “prima”. Le vacanze tutti insieme comunque sono assicurate una settimana a maggio, quella di ferragosto e tutti i w.e.
Comunque quest anno sembra tutto più semplice: i 5 anni costituiscono senza dubbio una svolta di indipendenza.
Sulle “svolte in vacanza” vi suggerisco questo bel post di Extramamma:
http://extramamma.blogspot.com/2009/06/la-svolta.html
Adoro il mare, ci vivo vicino e, ogni volta che posso, in primavera o d’estate vado a fare un “tuffo”.
Prima di avere lei il tuffo consisteva in una buona mezz’ora di nuotata.
Ora è più che altro una mezzora di giochi acquatici sfrenati.
Però, per far quattro bracciate, mi sono inventata un sistema. Metto alla ninetta i braccioli e mi lego la sua tavola ( a cui lei sta aggrappata) alla caviglia e la porto in giro, con reciproco divertimento e soddisfazione.
Prima di avere lei, la montagna d’estate mi deprimeva. Quest’anno, ad agosto, mi cucco 10 bei giorni in fattoria nelle montagne austriache, dove lei potrà cavalcare sui pony, tentare di mungere le mucche e cose del genere
Unica consolazione:piscina al coperto a 300 mt.
Prima di avere lei ero tentata dai viaggi -avventura. Ora dai villaggi turistici…
O Silvia quanto hai ragione! Mi piacerbbe fare un post sulle mie vacanze di prima e di dopo. Il blogstorming vale anche per questo argomento? Se sì io partecipo alla grande. Fammi sapere e a presto!