Ahà! Che ne dite? Ne parliamo in questo bel mese caldo di giugno?
Ce lo avete chiesto più volte, anzi, nelle chat che abbiamo organizzato proprio per farci suggerire temi del mese nuovi e di vostro interesse, è sempre il primo argomento che salta fuori. Fin’ora siamo state lì a farci mille dubbi. Il primo, ovviamente: e cosa vuoi che abbiamo da dire noi sul sesso? Sì, insomma, “ma tu, ti ricordi qualcosa?”. Poi anche qualche dubbio sull’arrivo di numerosi troll a tenerci compagnia nei commenti.
Ma alla fine abbiamo deciso che c’è da dire, c’è da confrontarci, c’è da parlare. Perchè in fondo se il sesso in quanto tale non è più un tabu, anzi è un argomento di ampia e varia conversazione e diffusione, il sesso dei genitori è un po’ come quello degli angeli: nessuno ne sa poi molto, perchè si ha un gran pudore a condividere con gli altri i cambiamenti che subisce la vita di coppia.
Mi ricordo una conversazione in un gruppo facebook che trattava di tutt’altro: improvvisamente qualcuno tirò fuori l’argomento assolutamente fuori tema e fu tutto un susseguirsi di “confessioni”, che fecero venir fuori che, in fondo, dopo essere diventati genitori, siamo un po’ tutti disastrati allo stesso modo. Ci fu un sospiro di sollievo generale: ma allora non siamo strani noi!
No, signori, le cose cambiano e cambiano tutte: ogni cambiamento può essere positivo, negativo, variabile col tempo, reversibile o irreversibile, da interpretare, da accettare, da gestire. Ogni cambiamento è una crescita e le coppie, che sono anche famiglie, si evolvono.
Perchè il punto è questo: come cambia il sesso dopo essere diventati genitori? Dopo LA rivoluzione, il sesso nella coppia cambia solo quando i figli sono piccoli, per poi tornare esattamente come prima, o il cambiamento si ripercuote in ogni ambito della vita dei genitori e, quindi, anche in quello sessuale? Cambiano solo i tempi o anche i modi e le percezioni? E poi, cambiamento = peggioramento? Mica è detto…
Cercheremo di parlare anche di molti aspetti collaterali (anche perchè un mese a parlar di sesso, noi da sole, mica lo reggiamo… Dovremo appoggiarci su molti guestpost per aver qualcosa da dire! 😉 ) e aspettiamo di leggere da voi molti spunti.
Mentre noi pensavamo questo tema, nella rete sono apparsi altri post sull’argomento. Questo, per esempio, che ha un titolo proprio azzeccato: “Adattamenti”. Perchè poi, proprio di questo si tratta: di adattarsi per sopravvivere, come un camaleonte. Una sorta di mimetismo per continuare ad essere se stessi.
Poi mi ricordo uno storico post “a sorpresa” di Wonderland, che risale a oltre tre anni fa, “Il sesso dopo un nano”, che racconta il momento critico dei primi mesi col neonato, quello che dà un po’ i brividi a tutti e fa temere che il ritorno a una vita sessuale adeguata, sarà solo una chimera.
O quest’altro meraviglioso a due voci, com’è nello stile di Letti Gemelli. O questo, di Manager di Me Stessa, con i suggerimenti di sopravvivenza.
Contiamo molto in un vorticoso blogstorming, perchè siamo sicure che avrete tanto da raccontare.
Finchè i figli sono piccoli, è difficile trovare il tempo, vuoi per stanchezza dovuta al poco dormire, vuoi proprio per la mancanza di tempo, ma una volta passato il periodo delle poppate notturne il tempo si può ritrovare.
Un po’ come per l’hobby preferito: una mezzoretta per ricamare, leggere, fare le parole crociate si trova sempre, no?
Anche noi abbiamo avuto la nostra Bebi Mia.. abbastanza tranquilla, mangiona, affaticante qb. Ma una serie di vicissitudini esterne negative (in primis trasloco vicino i suoceri invadenti), almeno per me, hanno reso i primi mesi molto difficili.
Per un periodo (io e mio marito usiamo i metodi naturali) mediamente lungo siamo stati in astinenza aspettando una minima regolarizzazione del ciclo, ma il desiderio di stare insieme c’era. Anche per lui i primi tempi alzarsi la notte, o quantomeno essere svegliato nonostante il lavoro del giorno dopo lo hanno frenato, ma da sempre i modi di dimostrarci di amarci sono molteplici. Anche lavare i piatti davanti alla moglie stanca morta, o chiudere un occhio perché il bagno non è stato pulito da una settimana e io ho passato quella settimana chiusa in casa e in pigiama senza fare assolutamente nulla (vuoi anche un po’ di depressione eh?).
Quando abbiamo ripreso “gli incontri” effettivamente avere la bimba vicina nella stanza accanto non è che ci piacesse particolarmente, ma a volte anche i nonni desiderosi di babysitterare aiutano!!! 😀
Insomma, a volte gli spazi per la coppia vanno necessariamente trovati, altrimenti, come si diceva più in alto, il senso di colpa non permette di recuperare il tempo perso e si entra in un circolo vizioso da cui non si esce. Ma prima del sesso, c’è da dire che noi donne amiamo farci dimostrare l’amore, amiamo i cavalieri e i corteggiatori. Che poi il principe azzurro indossi orribili guanti gialli e impugni una spugnetta per uccidere i germi che aleggiano nella tazza del water, poco importa, è comunque un sublime gesto d’amore!!!!
Grazie per la citazione ^_^
Bel tema ;)) mi sa che a ‘sto giro mi tocca eh!
mammasterdam, mi ipnotizzi sempre con le tue doti affabulatorie che certe volte perdo pure il filo, comunque l’ultima che hai detto mi ha convinto più di tutte 🙂
Ohi…volevo buttarmi nel blogstorming proprio questo mese…che bel temino che mi avete proposto ://
Bè io non posso dire che sesso dopo la Belva non ci sia stato visto che ho in cantiere Birbaz, ma che poche volte sono state sufficienti quello posso dirlo eccome!! E pensare che la Belva ci ha messo tre anni ad arrivare…
Posso dirlo di cuore? Io e mio marito veramente non siamo mai stati una coppia passionale e dopo figlio uno, un disastro. continuo a pensare che figlio 2 sia nato per partenogenesi e questa storia che tra primo e secondo figlio, non importa la differenza di età, i rapporti si contino sule dita di una mano l’ ho sentita da parecchie amiche. Tre anni fa cominciai sul blog il Manuale per il neopadre e mi sono arenata proprio chiedendo questo tipo di informazioni, nessuno parla.
Però, però, proprio perché la cosa a suo tempo l’ ho investigata ho sentito un mucchio di storie, la maggior parte simili alla mia, ma anche un paio diverse.
Il senso di colpa mi ha distrutta, però adesso, a conti fatti, direi che è proprio la cosa che uno dovrebbe risparmiarsi. Le energie meglio usarle per altre cose.
Riconosco molto quello che dice hottanta, che una si sforza per amore, ma a un certo punto mi sono resa conto che intimamente mi incazzavo per dover essere io a fare lo sforzo. Ma tu lo sforzo di lasciarmi in pace e farmi recuperare 5 anni di insonnia sei capace di farlo o no? mi dicevo inconsciamente (è sempre inconscio).
Posso dire con figlio 1 che adesso ha 10 anni, che se ne esce, se si resta insieme se ne esce. Mi hanno aiutato molto anche le confidenze di un padre che non ho mai conosciuto di persona, solo virtualmente, con cui occasionalmente ci siamo scambiate mail in proposito.
La cosa che mi ha dato da pensare era la sua domanda: ma voi donne vi rendete conto di cosa rappresenti un rifiuto per un uomo? Si, me ne rendo conto, ma voi uomini vi rendete conto del giramento di palle che ci prende a noi madri multitasking che nei tre minuti in cui voi entrate e vi accasciate sul divano svuotiamo tre lavatrici, avviamo la cena, separiamo figli che litigano, il tutto trattenendo la pipì che il tempo di farla proprio nn ce l’ abbiamo. poi che crolla il pavimento pelvico e la qualità del sesso ne risente. No, parliamone per favore.
Io credo che il maggior afrodisiaco per una madre nella follia del multitaksing wordewoman del cavolo sia un uomo che ti sostiene come padre nel modo che vuoi tu. Anche se non ci crede. E pensino anche i signori uomini quanti bonus desiderio si sono giocati in quelle ore delicatissime tra prima doglia e montata lattea. il mio consiglio al futuro padre è: fai foto, sostieni, conta e TACI.
Aneddoto: figlio uno era cicciobello. cioè, me lo sarei potuta vendere in qualsiasi momento e a qualsiasi prezzo a qualsiasi agenzia pubblicitaria in cerca del perfetto bimbo ariano. non sembra manco figlio nostro per quanto è bello (eh, il postino bonazzo). Nasce figlio due, inevitabilmente chiunque non è rintronato dall’ ormone pazzo fa confronti, così anche suo padre, che mentre stavo nel lettone a rimiramelo estasiata nelle sue 3 ore di vita, fa en passant: eh, mi dispiace per lui che non sarà bello come il fratello.
Io l’ ho odiato. Il mio primo pensiero è stato: chi cazzo sei tu per permetterti di dire che questa meraviglia della natura nn sarebbe bellissimo. Il secondo pensiero inconscio è stato: non te la do più, scordatela, ingrato. Ecco, per dire.
Ovviamente a mio marito non l’ ho mai detto e manco alla psicologa, faccio outing qui dentro. Il terzo figlio abbiamo tentato con convinzione e amore di farlo, ma vabbè. Insomma, non moriremo vergini.
Ci ha salvati che ci piacciamo e che per me il desiderio si esprime in tanti modi diversi, ci piace toccarci, coccolarci, dormire insieme svegliarmi con il naso nella sua ascella e altre perversioni che vi taccio. Nonostante oltre alla sua ascella nel letto quando mi sveglio spesso c’ è un figlio a caso.
Lo sforzo maggiore è restare insieme, il sesso segue da se. Fisiologico, Giuro. Abbiate fede e trombate, la natura ci offre tanti spunti.
Secondo me parlarne tra di noi è importantissimo, proprio per confrontarci e per darci una pacca sulla spalla quando le cose faticano a funzionare.
Nel sesso dopo un bambino intervengono molte problematiche, sia di natura fisica che emotiva e psichica e gestirle tutte può non risultare facile.
rimane il fatto che il sesso per una coppia è molto importante e bisogna sempre cercare di ritagliarsi dei momenti di intimità per dare ossigeno al fuoco della coppia.
boh, non so di cosa stiate parlando, vado a chiedere a mia moglie se a lei la parola “sesso” ricorda qualcosa 🙂
Mah, io leggo nella speranza di ricordare ancora cosa sia, come si faccia e cosa si provi, perchè ormai ho smesso pure di sperarci, che tra lavoro e figli insonni qui manca proprio il tempo materiale.
E’ un tema davvero difficile, lo si vede già dal fatto che sia nel post sia nei commenti ancora sia stato solo sfiorato! Mi lancio in qualche considerazione. C’è un grande pudore sull’argomento forse anche per far credere chissà quali numeri! Invece credo che molte donne dopo la nascita del figlio sperimentino un deciso calo del desiderio (oltre a essere preda di circostanze più o meno “invalidanti”) che può durare a lungo che è anche alimentato dalla paura di essere scoperti/sentiti dal figlio. Poi questo può anche diventare un alibi. Si insinua poi forse, e parlo sicuramente per me, un senso di colpa crescente nei confronti del partner e come un circolo vizioso ciò rende il quadro al limite del patologico. Quando è così sicuramente è un peggioramento e bisogna lavorarci sopra. Mio marito è dolce e comprensivo ma si sente anche un po’ ferito, per cui ogni tanto si fa uno sforzo…
mamma che temone. E’ vero che c’è molto pudore a parlarne, se tra amiche la battuta sul sesso pre-kids veniva fuori, adesso è un argomento quasi tabù, probabilmente tutte desideriamo che “qualcosa” fosse diverso, e che la nascita dei bimbi non avesse cambiato questa parte della nostra vita così tanto… seguirò attentamente! grazie come sempre
PS mi sono aggiunta al team motivescional dieta ma non parla più nessuno?
Anch’io ciccio per congratularmi per la scelta della foto 🙂
Il seguito appena mi regge la pompa.
si davvero la foto mi ha fatto sorridere! ovviamente non vogliamo sapere se è stata scattata a roma o a stoccolma 😀 😀
scherzi a parte l’argomento è davvero interessante: ricordo che al liceo (avevamo almeno 16 anni) uscì una discussione in classe nell’ora di filosofia e molti compagni percepivano la vita sessuale dei propri genitori come qualcosa di passato, come se non avessero più una vita sessuale attiva, considerando quasi sgradevole la possibilità. E’ un lato della medaglia, l’altro è quello della comunicazione con cui in famiglia si parla di questi argomenti, per vivere i cambiamenti con più solidità..
grazie ragazze
Ok, cominciate voi.
eh….. (Eh!).
Comunque complimenti per la foto. Adesso sai quante risate, questo mese?