Stavo facendo due conti. Se la nostra generazione fa i figli intorno ai quaranta anni, e se i nostri figli faranno lo stesso, noi diventeremo nonni intorno agli ottantanni! (80!!!) Cioè altro che torcicollo con cui mi sono svegliata la scorsa settimana! Altro che nonni che si sbattono dalla mattina alla sera in aiuto dei nipotini.
Saremo nonni in carrozzella.
Saremo nonni che mangeranno le stesse pappine dei nostri nipoti.
Saremo nonni con il pannolone!
Avete anche voi un senso di panico? Sarà che i miei anta sono alle porte e quindi mi sento un po’ di ansia da mezzaetà.
Guardo allo specchio le mie rughe che si affacciano impertinenti. Rughe?
Ma io ancora non ho deciso cosa farò da grande!
Guardo le altre mamme all’uscita dall’asilo. Noi mamme-anta alle prese dei nostri figli abbiamo tutte le stesse faccie stanche. Troppe attenzioni, tempo, energie. Spesso penso che solo 10 anni fa ci sarei andata molto più volentieri sullo slittino con loro!
Ma se mi sento già vecchia e stanca come mamma, come mi sentirò come nonna?
Guardo i miei figli e penso che forse loro saranno l’ultima generazione a godere dell’amore dei nonni.
E allora mi torna alla mente mia nonna, che ho amato molto, e mi viene un po’ di magone.
Chissà forse il nostro compito da nonni dobbiamo svolgerlo oggi, rimboccandoci le maniche per lasciare un mondo più accogliente per i bambini e per i loro genitori, perché quando noi saremo nonni, non è detto che potremmo essere li a dargli una mano!
Io sinceramente mi sento una “mamma giovane”! E credo di esserlo non in termini assoluti, ma relativi: ho avuto il Tato a trent’anni, mentre mia madre mi ha avuta, prima e unica figlia, a 36 e nel lontano 1977 era considerata vecchia! Quindi nel mio caso ho invertito la tendenza. A distanza di quasi tre anni e mezzo dalla nascita del Tato ho più rughe, più capelli bianchi e a volte lui mi sfinisce, ma non mi sento ancora ancora “over the hill” e alla nonnitudine non ci penso ancora.
@ Silvia: sono stata abbastanza ottimista?
Bhe, dai , non esageriamo!
Io ho una mamma e una suocera giovani e sprintose che mi aiutano tantissimo, ma non è l’unico modo per essere nonni amati e amabili!
I miei nonni materni erano anzianotti, me li sono goduti poco, certo non mi facevano fare le corse, ma mia nonna mi ha insegnato a giocare a carte e io le volevo tantissimo bene! I miei nonni paterni non amavano i bambini, cioè, ci amavano a modo loro, ma non giocavano con noi: a loro piaceva parlare coi nipoti, scoprire il nostro mondo, aiutarci a confrontarlo con il loro. Li ho amati tantissimo. Davvero tantissimo.
Insomma, un bravo nonno non fa necessariamente giocare, correre, saltare…
Ecco! leggendo questo post mi sono resa conto che anche i miei “anta” sono alla porta… vabbè, diciamo in fondo al vialetto va!!
Però io sono ottimista. Non mi ci vedo come nonna col pannolone. Non mi piace il pannolone!! 😀
Però si, vorrei che i nostri figli avessero una vita meno incerta e vorrei che avessero la possibilità di “metter su” casa e famiglia prima dei loro anta.
Vorrei pensare che il fondo lo stiamo toccando noi, ora! e che dal fondo si possa solo risalire.
Anche io come MG sono nata quando mia madre aveva 43 anni e dopo tre figli maschi, non ho conosciuto nessun nonno ma ho trascorso comunque un’infanzia invidiabile: mia madre era energica a suo modo ma certamente non è mai salita con me sullo slittino! Ora ho 35 anni, un figlio di 4 e mi madre ne ha 78: è purtropo segnata dagli acciacchi eppure è una donna che si è sublimata nella maternità e ha raggiunto l’apoteosi col nipotino.
Credo non sia una questione di età ma di approccio, poi è vero che dal punto di vista pratica il suo aiuto è limitato ma anche quel poco è concesso così volentieri..
Anna
io invece penso che se tanto mi da tanto, allora le nonne 80enni saranno come quelle di oggi 60enni…la vita si sta allungando e quindi noi saremo nonne in formissima.
“ragazze”, di che vi lamentate? io di anni ne ho 47 e la mia cucciola 4…anche io ogni tanto faccio i conti e mi prende u po’ d’ansia…ma devo dirvi la verità: le mamme trentenni che vedo all’uscita della materna non mi sembrano tanto più “fresche”…e poi sono sempre nervose perchè a loro la genitorialità toglie tempo alla vita mondana…che io mi son goduta e di cui ora non me ne importa più niente! 🙂
Si, siamo mamme più stanche, ma più attente, più consapevoli, più ‘vissute’, forse realizzate e quindi (spero) più di qualità che di quantità!.. e lo dico da figlia di 2 19enni che negli anni della ocntestazione, volevano cambiare il mondo e si sono invece trovati a doversi inventare una famiglia con gioie e dolori annessi e connessi. Confido nel fatto che sapremo invertarci anche una ‘nonnitudine’ altrettanto diversa ma di valore!
Ehi, altro che nonna col pannolone! io mi vedo una nonna in blue jeans in giro per il mondo, finalmente libera di poter gestire la mia vita! Illusa? Forse no, con gli sviluppi della medicina attuale avremo la possibilità di vivere in salute fino a 90 anni! O sarà mica prerogativa solo di Mr B.? 😉
Altra riflessione, Serena. Non pensare che le mamme trentenni non abbiano le stesse facce stanche delle “anta”. Su questo potrei essere una testimone vivente, soprattutto in questo periodo, guarda.
bene… continua l’ondata ottimista, meno male!
Sarà che anch’io ormai ho lasciato i 35 e sono in un intorno sinistro dei 40, ma giorni fa facevo proprio la stessa riflessione.
Ho pensato che se mia figlia avrà un figlio a partire dai 35 anni come ho fatto io, ne avrò minimo 70, che sarò una nonna vecchia…poi ho pensato: aaaaaargh lo stesso che mi diceva mia madre!
Lei da brava milanese era un vero tarlo: “e io non ho nipotini…” “guarda che nonne giovani in giro e io niente” “se aspetti tanto divento una nonna vecchia e non me li godo” “se aspetti tanto diventi una mamma vecchia e schiatti di fatica” (quest’ultima non proprio in questi termini, ma più o meno il senso era quello), e via discorrendo amenità simili. Non troppo assillante, ma un rumore di sottofondo per molti, molti anni.
Considerato quanto questa cosa mi rompesse all’epoca, ho deciso che se mai con mia figlia mi venisse la tentazione del lamento-del-nonno-mancato farò di tutto per tenermelo per me, che tanto non serve a nulla!
Io penso a mia madre, che mi ha avuto quando aveva 40 anni (ma ero la quinta figlia!!!!).
Era molto molto più manifestamente “grande”, aveva molte meno energie (e non solo perchè aveva altri figli e un lavoro) di quante non ne abbia io oggi e di quante non ne riscontri nella altra mamme coetanee.
In compenso è stata in piena forma fino a un anno fa’ (grazie a Dio), adesso ha 82 anni quasi…
Ecco, io penso questo: quando sarò nonna, a qualunque età capiterà, l’entusiasmo con cui oggi vivo la maternità sarà rinnovato dall’esperienza della nonnitudine…..
ED AVRO’ SICURAMENTE PIU’ TEMPO DA DEDICARE AI NIPOTI!!!!!
MG
(no, era chiaro anche prima… ma lei ha gli anta alle porte e hai visto mai mi va in confusione!)
Silvia mi ha fatto notare che il commento poteva suonare un attimo ansiogeno! In effetti volevo dire che quando saranno grandi potrai goderti la vita… e pensare a cosa non hai fatto da grande…ecco! Mica pensare subito ai nipoti.
Così è più chiaro? :O
Ti dico la verità: non ci penso!
Penso più che altro al fattore inverso. Cioè che quando i nani avranno un’età in cui potranno “gestirsi” da soli, forse potrò ancora riprendere in mano la mia vita insieme a IlMaritoIdeale.
Alla nonnitudine non ci penso…però è un gran bel problema.
Però, pensa anche che, andando avanti negli anni, chi ha detto che i nostri figli avranno dei figli?
Può anche essere che si butteranno esclusivamente nella carriera…boh, Sere, ti ho incasinato ancora di più le idee!!!
Oppure, cara socia alle soglie degli anta che io ho già varcato, potremmo cercare di creare un mondo più accogliente e sicuro, in modo da consentire ai nostri figli di ricominciare a fare figli prima dei trent’anni… Vabbè, è quasi impossibile, lo so,… ma non si sa mai!