Il piacere delle calde giornate estive invita all’uso delle bicicletta con i bambini, per fare qualche passeggiata, ma anche per accompagnarli al centro estivo, o all’asilo nido o alla scuola materna. La valenza e l’importanza di muoversi con mezzi leggeri non sono da prendere solo come un piacere personale da vivere una tantum. Utilizzare la bici tutte le volte che possiamo per spostamenti brevi (attorno ai 3 km) non è solo piacevole, ma anche salutare, economico, divertente e molto comodo, specialmente se pensiamo che il traffico nelle grandi città mediamente non supera il 15 Km/h.
Ora tutti diranno: sì ma con i bambini è pericoloso, la mia città è troppo caotica, inquinata, non posso rischiare la pelle (mia e loro). E io non sarò qui a dire di partire in qualunque situazione, ma di provare a percorrere una strada.
Io sono convinta che le istituzioni dovrebbero fare di più, ma che sia anche una questione di scelte personali operate dal singolo e di contagio tra persone, in particolare tra famiglie. Per dire, io con le bimbe vado spesso a scuola in bicicletta e ho l’impressione che altri lo stiano facendo perchè vedono arrivare sorridenti e orgogliosi noi e altri che lo fanno. La strada che dobbiamo percorrere ha il marciapiede e anche se mi sembra di essere un’incivile, io ci vado, sul marciapiede. Un tratto lo faccio in un percorso parallelo poco trafficato, un po’ più lungo, anche per poter chiacchierare con le bimbe senza il rumore delle auto che sfrecciano. Ma la felicità, specie della più grande, che arriva pedalando è davvero incredibile e le fa impennare l’autostima! Al punto che a volte, se ho da fare qualche commissione, e ho bisogno di muovermi in auto, la devo proprio convincere a non prendere la bici. Ogni fatica per lei è ripagata dalla soddisfazione di farcela da sola.
Se i vostri bambini non sono abbastanza grandi da potersi muovere con la loro bici, può essere interessante provare a utilizzare il carrello, il rimorchio che si attacca dietro la bicicletta, con cui trainare uno o due bimbi. Una sola cosa non dovete fare: non portate due bambini sul seggiolino in bicicletta (uno davanti e uno dietro), non solo perchè è vietato dal codice della strada, ma anche perchè è molto pericoloso. Io l’ho fatto, in passato, per qualche breve spostamento e poi ho smesso sia perchè ho scoperto che non si poteva, sia perchè mi sono resa conto che stare in equilibrio con due piccoli sulla bici è rischioso, davvero molto di più che con un bimbo solo.
L’uso del carrellino ha molti vantaggi interessanti.
Il primo è quello di poter portare anche due bimbi, come dicevo. Ne seguono altri:
– si ha un maggiore equilibrio, perchè la bici è libera
– i bambini sono molto più protetti, perchè i carrelli sono dotati di una capottina con zanzariera o parapioggia (se lo usate in inverno, muoversi con i bambini non è un problema)
– i bambini sul carrello sono più comodi, possono dormire, ma anche giocare o parlare con il fratellino
– in caso di caduta di chi manovra la bici, il carrello rimane stabile
– in caso di incidente, ad esempio se il carrello si ribalta, i bambini sono comunque più protetti che sul seggiolino: l’intelaiatura è in metallo, e si viaggia con le cinture il casco.
– sul carrello si può trasportare di tutto: spesa, borsa per pic-nic etc, evitando di caricare il porta pacchi o il cestino anteriore, che riducono ulteriormente la stabilità.
Io ho usato il carrello per un periodo abbastanza breve: lo abbiamo ricevuto in prestito quando le mie bimbe erano già grandine. Se ci devo trovare un difetto è quello del peso (ma io l’ho usato con bimbe di 3 e 5 anni), problema per la verità facilmente scavalcabile se si ingaggia il papà ;). In alcuni tratti in strada non mi sentivo molto sicura per il traffico intenso e ripegavo sempre per strade di campagna. Va reso visibile, questo è certo, con bandierina, rifrangenti e molta attenzione. Un amico che lo usa con due bimbi piccoli da circa un anno mi ha fatto notare che le auto, un po’ per simpatia verso il mezzo, un po’ perchè ti vedono come un marziano, hanno più rispetto di quello che si può immaginare. Credo che esprima il massimo in città di pianura, senza troppi saliscendi, con strade ciclabili, quelle cioè che hanno una parte della carreggiata con il manto stradale colorato (in genere rosso o verde). Le città del nord in questo fanno scuola, in Italia siamo ancora molto indietro, purtroppo.
Mi rimane un po’ il rimpianto di non aver fatto una vacanza vera in bicicletta, magari con il carrello, ma abbiamo tempo per rimediare, la faremo pedalando tutti quanti ;).
E voi vi muovete in bici solo in questo periodo o tutto l’anno? Qual è la vostra esperienza con carrello o seggiolino?
Elisa di Mestieredimamma.it
grazie barbara.
ci proverò!!
Ciao @Stefania. Allora io faccio così: mi metto do lato alla bici che appoggio a un muro, in modo da tenerla da entrambi i lati. Cingo TopaGigia sotto le ascelle con un braccio e la carico sul seggiolino, poi la lego sempre tenendo la bici stretta fra me e il muro. Mio cognato usa un sistema forse migliore: si mette a cavalcioni della canna rivolto verso il retro, cioè verso il seggiolino, e così può caricare il bambino con entrambe le mani. In ogni caso mai fidarsi del cavalletto, questo spero te lo abbiano detto. Per scendere mi basta una mano sola, con l’altra posso tenere il manubrio: slego le cinghie, mi faccio abbracciare da TopaGigia e la metto giù. Spero di esserti stata utile.
Ciao, ho appena comprato un seggiolino posteriore per bimba di 16 kg.
bello montato e ora…le istruzioni non ti dicono come fai a caricarci la bimba e metterle le cinture senza far cascare tutto.
suggerimenti?
Grazie!
Ciao MArco scusa se non ho risposto subito
io mi sono affidata all’interpretazione della Fiab (federazione italiana amici della bicicletta) che sostiene che sia lecito muoversi anche in strada con i carrelli. Su questo punto a quanto ho capito il codice non è molto chiaro
ciao, elisa
Ciao a tutti! Volevo sapere se è vero che questi carrellini sono omologati solo per la circolazione in aree private e non sulla strada. Chi mi sa rispondere? Grazie in anticipo!
Concordiamo con Mammamsterdam: i bimbi imparano meglio l’equilibrio senza rotelle se la bici non ha i pedali.
Forse, anziché comprare un velocipede (che resta privo di pedali anche quando i pargoli hanno imparato e che è un costo addizionale, nonché un ingombro in casa in più), si può togliere, per qualche giorno, i pedali alla loro bici (Matteo, Anna e Luca hanno imparato così).
Attenzione! Il pedale sinistro si svita al contrario di quello destro e cioè in senso orario:
https://sites.google.com/site/zappacerisola/Home/accetto/bambini
Ciao!
Anche noi troviamo utile il “TRAIL-GATOR” (ma vanno montati bene i supporti fissi: occorrono diverse ore di pazienza e attenzione per la prima installazione e poi 10′ ogni volta che lo si aggancia o lo si sgancia).
Lo abbiamo usato durante il nostro viaggio a tappe in bici lungo il Po:
https://sites.google.com/site/zappacerisola/Home/accetto/po
Altra nostra foto con il Trail Gator:
https://sites.google.com/site/zappacerisola/Home/accetto/bambini
Ciao!
ciao giorgia
🙁
Anche qui mi permetto di linkare un articolo di Paolo Pinzuti, diffuso dal movimento “Salva i ciclisti” per avere strade più amiche dei ciclisti e dei pedoni.
L’11 luglio 2012 è morta Giorgia Graziano, 13 anni, investita da un’auto mentre attraversava in bici sulle strisce pedonali. Da quel che so il nostro codice della strada e il modo in cui sono fatte le nostre strade privilegiano troppo troppo troppo le automobili.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07/12/ciaogiorgia-quando-neppure-la-morte-fa-notizia/291776/