Multa ai genitori per le foto dei figli sui social: cosa c’è di vero?

Una multa salata per i genitori che pubblicano le foto dei figli sui social network: questa è la notizia che gira in questi giorni sui social media, con riferimento a un’ordinanza del Tribunale di Roma. Verrete multati tutti per aver pubblicato su Facebook o Instagram la foto dei vostri deliziosi pargoletti? Vi anticipo la risposta: NO.
Vediamo però di chiarire la questione, che viene presentata, soprattutto nei titoli, in modo molto impreciso.

L’articolo che sembrerebbe essere la fonte di tutti gli altri è de Il Sole 24 Ore ed è, a differenza degli altri che ho letto, molto preciso e dettagliato. Se fosse letto integralmente non darebbe adito a dubbi e non giustificherebbe titoli allarmistici sulla possibilità di essere multati per ogni foto dei pargoli.

Foto di silvioassuncao utilizzata con licenza FlickrCC
Prima di tutto, vi invito a notare che stiamo parlando di una ordinanza del Tribunale di Roma: questo dato ci fornisce due elementi importanti sulla vicenda.
1 – Il provvedimento del Tribunale riguarda un caso singolo e specifico e prevede la sanzione irrogata solo per quel caso specifico. Si tratta di una pronuncia del Tribunale e non di un a magistratura superiore, quindi non ha neanche uno specifico potere di orientare la giurisprudenza successiva.
2 – Il provvedimento è un’ordinanza e non una sentenza: questo significa che è una decisione incidentale, cioè che si è inserita in una causa più ampia. Non si trattava di una causa per la pubblicazione di foto sui social media, ma di una causa per separazione personale tra coniugi.
Quindi ne deduciamo due informazioni: non è stata “creata” una norma che impedisce a tutti di pubblicare le foto dei figli su Facebook o Instagram e non esiste la possibilità di essere multati da un’Autorità superiore di controllo, senza che qualcuno interessato l’abbia sollecitata, come se avessimo parcheggiato la macchina in divieto si sosta.

Ciò posto, non significa che l’ordinanza non sia interessante e non esprima concetti validi e condivisibili.
La vicenda nasce in una separazione estremamente conflittuale, nella quale uno dei due genitori pubblicava in modo compulsivo informazioni, anche diffamatorie, sull’altro e sullo svolgimento della causa, sui social media. Non solo, questo coniuge (nello specifico la moglie), pubblicava anche un numero rilevante di foto del figlio sedicenne insieme a informazioni molto personali su di lui.
Il ragazzo, stremato da questa situazione e sentito dal giudice nell’ambito della separazione dei genitori, come è normale che accada in caso di contesa tra i genitori su quale dei due deve abitare con i figli e quando i figli hanno più di 12 anni, parlando con un assistente sociale ha manifestato il disagio per questo comportamento della madre. A quel punto si è innestato un altro giudizio (probabilmente su impulso del padre) nel quale si è costituito proprio il figlio, con un tutore a rappresentarlo, per chiedere l’interruzione del comportamento della madre. In quel giudizio è stata pronunciata l’ordinanza che impone la rimozione di tutte le immagini e i contenuti e irroga una sanzione per il risarcimento del danno già prodotto al figlio. La sanzione pecuniaria non è di per sé un provvedimento innovativo: è un principio generale che, se si produce un danno, questo vada risarcito. La novità sta nell’averlo riconosciuto in questa materia che è, di per sé, nuova e in formazione.
Quindi, quella situazione specifica era davvero grave, sfuggita di mano ai genitori, molto dannosa per il figlio e non si trattava di foto pubblicate per mostrare quanto fosse bello, bravo, buono, il ragazzo. Per di più l’età del figlio, 16 anni, è tale per cui la diffusione di continui particolari specifici sulla sua vita privata può davvero essere molto dannosa. Il ragazzo, dunque, vista la sconsideratezza della madre, è stato addirittura costretto a “farle causa”.

E’ abbastanza probabile che, se non esagerate anche voi, i vostri figli non vi faranno causa. Quindi nessuno vi irrogherà multe per le loro foto sui social.
Questo però non significa che sia sempre giusto e corretto pubblicare le foto dei figli senza misura alcuna.
E’ sempre più frequente che il tema della pubblicazione di foto dei figli entri nelle cause di separazione. Questa ordinanza, infatti, non è un provvedimento isolato. Capita ormai che uno degli argomenti di un coniuge contro l’altro, sia proprio l’uso disinvolto dell’immagine dei figli, magari associandola a interpretazioni personali sui sentimenti o stati d’animo.
Per esempio: “ecco il mio bimbo malinconico, che sogna il ritorno del suo papà a casa“, “ecco i miei splendidi ragazzi, felici con la loro nuova famiglia composta da me e il mio meraviglioso nuovo compagno“. Vi assicuro che, pure avendo inventato le frasi, non sto citando esempi di fantasia. Ecco, questo tipo di uso dell’immagine dei figli è, non solo deleterio, ma facilmente utilizzabile, contro chi vi ricorre, in un giudizio di separazione o anche in un giudizio specifico.
Se invece pubblicherete una bella foto dei vostri figli in gita, scrivendo semplicemente che “è stata una bellissima giornata“, difficilmente vi si potrà obiettare alcunché.

Altro argomento dibattuto nei tribunale è quello dei profili social aperti dai genitori a nome di figli minorenni.
Qui avevamo già parlato del “Profilo sui social network a meno di 13 anni“, quindi aperto in violazione dei termini di utilizzo, e qui della conoscenza delle “Regole dei social network“.
Anche se il minorenne ha la facoltà di avere un profilo, secondo le regole del gestore del social media, non significa che sia autorizzato dai suoi genitori. Capita, soprattutto nelle cause di separazione, che un genitore lamenti di non aver autorizzato il figlio, che ha avuto il consenso solo dall’altro. Peggio ancora se questo profilo è aperto in violazione dei termini di utilizzo, con il consenso di un genitore, se non addirittura con il suo aiuto.
Capitano poi casi di profili aperti e gestiti proprio da un genitore a nome di un figlio del tutto inconsapevole o molto piccolo. Pensiamo a tutti i profili Instagram dedicati alla moda per bambini che vengono aperti a nome della piccola modella o del piccolo modello e che vengono gestiti, anche a scopo commerciale da un genitore. Anche questi sono stati oggetto di ordinanze di rimozione del profilo, di solito su richiesta dell’altro genitore.

Insomma, la casistica giurisprudenziale sull’argomento si sta ormai formando. Quando si rispettano le regole e si agisce con buon senso e misura, difficilmente si verrà sanzionati per aver pubblicato foto dei proprio bambini. Quando si esagera o si strumentalizzano i figli, attraverso l’uso della loro immagine, si può cadere in situazioni che violano la legge e si potrà essere chiamati a risponderne.

Vi lascio con dei consigli, non specificamente giuridici, per la pubblicazione delle foto dei vostri figli sui social network:
– non associate la foto a informazioni (o interpretazioni) sui loro stati d’animo, fate in modo che sia semplicemente un ritratto;
– non pubblicate foto dei vostri figli con altri minorenni senza autorizzazione dei loro genitori;
– gestite adeguatamente la privacy di condivisione delle loro foto: non solo verso gli estranei, ma soprattutto verso chi li conosce;
– se hanno anche loro profili sullo stesso social media, evitate i tag, così la foto non si diffonderà nei loro canali, a meno che non lo vogliano loro;
– soprattutto se sono già grandini, chiedete il loro consenso: li aiuterete così anche a imparare come si gestisce un profilo social;
– in caso di adolescenti, tenete sempre conto che, anche se a voi sembrano bellissimi, loro si vedranno orrendi e si vergogneranno comunque per il loro aspetto in quella foto: se li vedete molto infastiditi, lasciate stare e pubblicate un vostro selfie o un panorama;
– non pubblicate foto dei vostri figli con parti intime in vista anche se sono piccolissimi: non tanto per il timore di pedofili (che al massimo potrebbero scaricare la foto e comunque non è piacevole pensarlo), ma soprattutto per loro, quando saranno cresciuti e voi avrete sempre sostenuto che devono rispettare i loro organi sessuali come qualcosa di intimo e soggetto al loro consenso, dimostrandovi così molto contraddittori;
– siate certi che l’altro genitore sia d’accordo, anche se non siete separati.

Per altri consigli sulla pubblicazione consapevole di fotografie dei bambini suinternet, vi invito a leggere questo ottimo post di Mammafelice sullo stesso argomento, scritto da Barbara Damiano in qualità di esperta di social media e comunicazione sul web.

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