Ecco l’ultimo arrivato in casa di Serena e Silvia.
Siamo un po’ emozionate, come sempre quando si sta al primo… No, che avete capito? “Il sonno dei bambini” è un e-book!
Siamo arrivate al punto in cui i pargoli (quelli veri) dormono beatamente (più o meno) tutta la notte. Abbiamo condiviso con voi domande, dubbi e qualche certezza. Abbiamo raccolto centinaia di testimonianze. E finalmente abbiamo deciso di fare un po’ di ordine.
In questo e-book non diamo molti consigli (qualcuno si, però, contateci!), cerchiamo piuttosto di fare chiarezza nel caos di consigli che le mamme e i papà ricevono su come far dormire i loro piccoli.
Se c’è una cosa che abbiamo capito in questi anni è che non ci sono due bambini uguali, così come ogni genitore è uguale solamente a se stesso (e a volte non è neanche detto!). Proprio per questo non esistono ricette universali, non esistono metodi infallibili, non esistono regole immutabili.
Esistono tanti metodi, tante persone, tanti individui, ma soprattutto tanti bisogni. Il compito di ogni genitore è quello di capire quale metodo si adatta ai bisogni della propria famiglia, intesa nel suo insieme, e di salvaguardare il più possibile il sonno di tutti.
Questo e-book è scritto quindi per raccogliere tutto questo sapere, messo insieme con le esperienze di tutti, in un luogo solo.
Siamo state incoraggiate da una madrina di eccezione, Mammafelice, che ha scritto per noi una bellissima prefazione, molto intima e rispondente al nostro spirito di condivisione:
“… se siete prese dalla stanchezza, dal sonno, dalla maternità, dai dubbi e dalle paure, leggete questo ebook come promessa di un abbraccio: da madre a madre, da persona a persona, da vita a vita.” – Mammafelice
L’e-book lo potete acquistare da qui, dove potete vedere anche un video che ci siamo divertite a registrare (siate clementi! E’ il nostro primo video! 😉 )
Per festeggiare la nascita del primo e-book, ve ne regaliamo 3 copie, ma dovrete meritarvele!
Un primo e-book esige un primo Contest letterario!
Lasciate un commento qui sotto, in cui raccontate “LA NOTTE PIU’…”
“Più” quello che volete voi: più orribile, più bella, più faticosa, più riposante, più memorabile… Storie di sonno o di quello che volete voi, ma… rigorosamente in 200 caratteri!
Sceglieremo 3 vincitori ai quali inviare in omaggio una copia del nostro e-book.
La notte più…recente. Sono le 20.30 dormono già tutti e due nella loro cameretta. I due sono Francesco, due anni appena compiuti e Chiara sei mesi next week. Mi rendo conto che ultimamente li metto a nanna sempre più presto. Come mai? Alle 22, puntuale come sempre, il primo risveglio di Franci….Mammaaaaaaaaaaaa!!! Bibe di acqua e giù nel lettino….22.30…Mammaaaaaaaaaaa!!! Mi avvicino e sento che bofonchia “panda…cololi” sta sognando. Mio figlio è fissato con la panda, la macchina, e adora disegnare. Dopo un quarto d’ora…Mammaaaaaaa! Sì tesoro mio! atte, atte…no amore il latte ti fa male al pancino,lo bevi poi domattina. Vado in bagno e si sveglia di nuovo, non è neanche mezzanotte, questo mi manda ai matti, io che c’ho pure l’influenza e me la faccio in piedi senza febbre…Mammaaaaaaa!! Amo là, amo là…Franci devi dormire in camera tua, tu nel tuo letto mamma nel suo. In tutto questo santa Chiara se la dorme beata nella sua culla…Franci basta allora mamma dorme qui sul tappeto, e mi sdraio, lui scende dal lettino e si accuccia su di me…mamma coccole…e che cavolo!! Ho un sonno esagerato e me lo porto nel lettone, dove dorme beato fino alle 4.30, quando Chiara si sveglia per il suo latte. Mi alzo, sorrisone, pappa, rutto, due gorgheggi, ma riesco a farla stramazzare comunque. Torno nel mio letto e mio figlio nel sonno…Latiami tale…latiami tale….e chi ti tocca!!!
Sì ho sforato i 200 caratteri, non partecipo ok, ma abbiate pietà, era solo per sfogarmi un pò! Oggi per la cronaca mi sono data per malata, ho spedito i bimbi dai nonni, altri due santi, e ho dormito tutto il giorno sul divano. Ma si deve arrivare a questo? Si può e si deve, a volte.
L’abbiamo dimenticata a casa.Per tornare ci vuole tempo,penso che potrebbe morire piangendo.Invece mi sveglio e lei dorme beata!La notte più strana.Ho capito che senza di lei niente avrebbe più senso.
La notte in cui sei stata concepita, quella in cui sei nata. L’amore, la vita. I risvegli notturni, le notti in piedi ad aspettarti. Il presente, il futuro, il sonno perso e i sogni guadagnati.
Bella l’idea di un e-book sull’argomento, spero tanto di doverlo consigliare il meno possibile e di augurare a tutte le mamme di avere figli che dormono.
Io ho avuto questa fortuna, sia con il primo che con la seconda, quando stavamo pensando di mettere in cantiere la sorellina, avevamo qualche dubbio sul fatto di essere stati fortunati ad avere un bambino che non ci ha dato problemi con il sonno e avevamo paura di rompere l’incantesimo e invece anche Gaia ha iniziato a dormire tutta la notte dai 7 mesi. Il dormire è l’aspetto che gli accomuna per il resto conferma che ogni figlio è diverso, ha le sue pecularietà e si fa apprezzare, amare e divertire e ci fa crescere proprio per questa diversità.
Grazie come sempre per il lavoro che fate e per la modalità di confronto che ci date.
Ciao Michela
la notte più vera, quella di ognuno di noi genitori, quella in cui si dorme tanto, o quella in cui si dorme poco, quella in cui si vorrebbe scappare, e quella in cui si coccola qualcuno, quella in cui si beve un bicchiere di vino e poi si da una carezza, quella in cui si fa cadere un libro dal lenzuolo per il troppo sonno, quella in cui si sogna di dormire fino a mezzogiorno, quella in cui non si chiude occhio per le coliche, quella in cui si allatta ogni tre ore, quella in cui ci si abbraccia, quella in cui si legge fino a tarda ora, quella in cui non si dorme per niente, quella che poi al mattino ci si vorrebbe sparare, quella che fila liscia… come per miracolo.
Un abbraccio
La notte più…tra le tante, meravigliose, uniche, incredibili, stancanti, emozionanti o rilassanti. La più di tutte, la prima notte quando il leggero ciucciare di Giulio al mio seno mi pareva lieve come il volo di una farfalla e abbiamo sognato assieme i colori della vita.
La(e) notte(i) piu’ indimenticabili saranno quelle delle poppate, io e lei, sole, avvolte da un’atmosfera ovattata e onirica. Son passate. Oggi rimangono (…2 anni dopo!) risvegli notturni e stanchezza. Ma quelle non si dimenticano.
La notte più tenera…nonostante i miei bambini dormano ormai sereni nei loro lettini, ogni tanto al sabato sera cedo al desiderio di averli con me nel lettone…respirare il loro respiro è la cosa più dolce del mondo!!!!!!!!!!!!
Sembrava arrivato il momento, finalmente c’eravamo, ma l’inesperienza ci rendeva ottimisti.
Notte interminabile. Poi, finalmente pelle contro pelle, la tua manina che stringe il mio dito.
la + divertente: zuppino a 2 anni (ora quasi 5) chiama dal lettino, mentre noi cerchiamo, duri e puri di resitere un pò.
– Mammaaaaa
– Papaaaaaaaa
– Nonnaaaaaaaaaa
– Nonnoooooooooooo
(silenzio)
– Pippoooooooo
– Tigrooooooooo
– Winne Pooooohhhhh
ci siamo ammazzati dal ridere ed abbiamo ceduto!
la notte più difficile…la notte che rivorrei per il mio sonno, la notte che a tre anni dalla sua nascita continua a sembrarmi lontana, lontanissima. difficoltà di addormentamento, risvegli, sonno leggero, due zombie che girano per casa (noi) e una bambina attivissima che a qualsiasi ora del giorno e della notte ha un cervello al 100% delle sue potenzialità.notti insostenibili, non una ma tutte anche con un solo risveglio perchè ormai la tua pretesa diventa la notte intera.
la notte…un miraggio lontano…ma si va avanti che domani è un’altra notte.
La notte più bella della mia vita? Quella in cui è nato Lorenzo, il mio bellissimo e adorato cucciolo!
La notte più lunga…quando si svegliano contemporaneamente e vogliono entrambi la mamma. O meglio alcune sue parti, il Piccolo la tetta, la Grande la mano, ma io una sono, seppure abbondante! Vorrei rinascere Barbamamma o Elastigirl…
La notte più sorprendente…mi ha svegliato un qualcosa di non ben definito: più lieve di un dolore, più concreto di un pensiero. Un frullo d’ali dentro di me. Vita dentro di me. Eri tu, figlio mio.
Quella in cui sei nato, così minuscolo! Sereno nell’incubatrice con lunghe ciglia che sembravano dire “stai tranquilla mamma, non piangere, sto bene”. Stavi bene, è vero, ma la mamma quella notte non ha mai smesso di piangere per la gioia.