Fenomenologia delle feste di compleanno: la festa in casa

compleannoFeste di compleanno per bambini: in nove anni ne ho viste di tutti i colori, in tutti i luoghi e in tutti i laghi.
Vanto un discreto curriculum di accompagnatrice alle feste, anche se noi non siamo presenzialisti a tutti i costi e mio figlio è tutto meno che festaiolo. Però nove anni di compagni di scuola, figli degli amici e amici del mare sono lunghi. E tortuosi, aggiungerei.

Dopo aver appena festeggiano i nove anni del Piccolo Jedi in casa, come si faceva una volta, oserei dire, riflettevo sule variegate feste di compleanno che abbiamo fatto e alle quali siamo stati invitati.
Ne parlavo con un’amica che vive su nel profondo nord montano, in una bella città di provincia, di quelle giustamente definite a-misura-d’uomo. Per lei i miei racconti erano incredibili. Lo ha definito il “racket dei compleanni“… e francamente non so come darle torto!

A Roma, come credo in parecchie grandi città, forse per mancanza di spazio nelle case, o per vita accelerata in genere, vige l’ansia da festa di compleanno. TUTTI festeggiano da qualche parte a qualsiasi età, fin dal primo compleanno.

La festa con l’animatore è la regola indiscussa. Proliferano volenterosi ragazzi che si guadagnano un extra, intrattenendo gruppi di bambini in sale e salette in affitto. L’attività va così bene che ormai ci sono agenzie e persone che svolgono con competenza l’attività di animatore di feste per bambini a tempo pieno.
Ci sono anche gli “animatori famosi”, quelli che fanno status symbol, che prestano attività in tutta Roma e hanno un’agenda fitta come quella di un cardiologo. Anche il loro compenso è pari alla parcella del cardiologo, però.
Li trovi alle feste dei bambini “bene”, quelli che frequentano le scuole private “giuste”. Sono clown, prestigiatori e organizzatori di giochi. Hanno un repertorio di due ore nette, cronometrato al secondo (perché dopo hanno altre due feste). Sono una certezza. Cara, ma sempre una certezza.
Poi ci sono quelli “normali”, di solito a coppia, prezzo popolare, repertorio popolare, giochi popolari (sì, un po’ sempre gli stessi), teatrino dei burattini popolare, se i bambini sono ancora in età da tollerarli.
La festa con gli animatori prevede di solito anche l’affitto di una sala/locale e l’acquisto di bevande, merenda e torta, spesso vincolati da chi affitta la sala (li prendi solo da me, non puoi scegliere). Costi? Lo devo dire? Dai 300 ai… 1000 (giuro, mi hanno detto anche 1000, non volevo crederci!).

Personalmente queste feste mi incutono timore, soprattutto perché mio figlio ha sempre cordialmente odiato tutti gli animatori. Li detesta, li evita, è il loro incubo peggiore. Il gioco preconfezionato e “intruppato” lo fa inorridire e, da piccolo, lo relegava fisso in braccio a me per due ore. Una pena. E una fatica.

Poi c’è la variante festa ai gonfiabili.
Ho una leggera predilezione per questo tipo di festa rispetto alla precedente. Almeno mio figlio ama rischiare la vita tuffandosi da 4 metri a testa in giù. Scalare pareti di gomma, affogare nelle palline e scalare ponti tibetani multicolore.
Per un paio d’ore sparisce e, a parte il crepacuore che assale il padre ansioso, va tutto liscio e ne esce sufficientemente distrutto da andare a letto presto.
Di solito l’impianto di giochi e gonfiabili è a disposizione di circa una decina di gruppi festeggianti. Media di bambini in campo: circa 150/200. Ok, anche meno per impianti più piccoli, ma io ho frequentato con soddisfazione (!?) il più grande del centro Italia (e ci ho anche organizzato due feste, faccio outing): credo che la sera passino a rastrellare i bambini dispersi o infortunati. E’ impossibile che ne escano tutti illesi.
Per quanto sia infernale, a mio figlio piace. Me ne sono fatta una ragione e ho ceduto.
Prezzi più contenuti, di solito si paga un tot a bambino e la merenda è inclusa. Con 250/300 euro passa la paura. No, cioè, la paura viene… quando li vedi volteggiare in 14 su un tappeto elastico contro ogni norma di sicurezza.

Negli ultimi anni è spuntata la festa al cinema. Che festa non è. Diciamocelo.
Le multisale offrono il pacchetto festa: film, pop corn, bibita per ogni invitato e possibilità di portare una torta e offrirla agli ospiti dopo la proiezione in una saletta/angoletto/pertugio.
Offri questa visione di film e poi tutti a casa. Un po’ triste dai!
Costo? Biglietto del cinema con minimo sconto (se film in 3d sovrapprezzo del caso) + “pacchetto” bibita-popcorn a prezzo “vantaggioso” x numero invitati.

Infine c’è la celebre festa al Notofastfood. Dai, la conoscete tutti. Un pasto felice a cranio, un’animatrice (che però è una delle cameriere e vai un po’ a fortuna: può essere deliziosa e bravissima a intrattenere i pupi o può odiare i bambini), due ore nell’apposita saletta (ma i migliori fast food hanno anche il mini parco giochi), torta cubica standard ed è fatta.
I bambini non disdegnano. Il prezzo è contenuto. Tutti felici, no? No?

Ma…
C’è proprio bisogno di organizzare una festa sempre, ogni anno?
E’ necessario sempre festeggiare fuori casa, invitando torme di amichetti?
Noi quest’anno abbiamo fatto “quelli strani”: abbiamo fatto una festicciola in casa.
No, non abbiamo casa grande e non abbiamo spazi particolari. Un appartamento normale.
Abbiamo fatto quello che si faceva “quando eravamo giovani noi”: abbiamo tolto gli impicci, accostato i mobili alle pareti per fare spazio, accostato il tavolo da pranzo per mettere il buffet della merenda.
Abbiamo gonfiato i palloncini, che fanno sempre allegria. Abbiamo lasciato i bambini liberi di giocare in salotto e in camera del Piccolo Jedi. Abbiamo organizzato un solo gioco di gruppo (premiando poi tutti con medaglie di cartone fatte in casa), messo la musica e vigilato che nessuno si facesse (troppo) male. Abbiamo anche acceso la Wii, con i minigiochi appositi da party (eh sì, noi la tecnologia amica non la disdegniamo!).
Per il resto li abbiamo lasciati solo giocare.
I bambini si sono scatenati, ma non hanno né rotto, né danneggiato nulla. Nessuno si è fatto male. Hanno sporcato con moderazione: nulla che una passata di aspirapolvere e di straccio non potesse risolvere. Hanno mangiato a sfinimento.
Erano 12. Di più magari non sarebbe stato possibile, ma in fondo si possono anche invitare solo gli “amici stretti”.

torta_legoHo anche azzardato un’idea che avevo da tempo: ho fatto io la torta, proprio questa qui (ma ve ne parlerò meglio il 31 gennaio per #liberericette). Poi ci ho pensato su e mi è venuto in mente che in nove anni di compleanni, non ero mai stata ad una festa con la torta fatta in casa! Ma perché?

Mi sono sentita chiedere con stupore: “Ma quindi si può fare? Perché io ci avevo pensato, ma non avevo coraggio“.
Un’amica, dopo aver organizzato per festeggiare la sua bambina un bellissimo compleanno in casa, con pranzo per le amichette e pomeriggio di gioco, si è posta il dubbio: “Forse sembrerà brutto? Tutti fanno la festa fuori!“.

– Una festa in casa con un papà come “animatore” e una mamma come “vivandiera” (ma con ruoli interscambiabili), SI, si può fare! (quello lassù nella foto è il papà animatore con cappello-torta).
– I bambini amano giocare tra loro e spesso si intrattengono meglio da soli che organizzati.
– Un gioco di società non è difficile da organizzare. Per esempio, guardate qui o qui per qualche idea pronta ed efficace.
– Ripulire dopo una festa non è un’impresa titanica: si tratta di togliere briciole e passare lo straccio sulla leggera patina di bibite dolci spalmate sul pavimento.
– Aprire la propria casa è un gesto di accoglienza più gradevole e intimo e comunque si possono dare preventivamente delle regole ai bambini (escludere una stanza, per esempio).
– Preparare una parte della merenda in casa è divertente e apprezzato dagli invitati. E poi preparare qualcosa tutti insieme può proprio far parte dei giochi della festa. Rimando al libro di Natalia per mille idee.
– Non serve una casa grande, eventualmente si può fare un invito più selettivo. Non è maleducazione: tutti, anche i bambini hanno il diritto di scegliere gli amici.
– E’ divertente ed economico.

E per chi è nato in primavera estate, c’è la fantastica variante: festa al parco, che risolve anche il problema della pulizia della casa e del limite agli invitati.

E voi dove festeggiate i compleanni dei bambini? Idee da condividere?

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53 thoughts on “Fenomenologia delle feste di compleanno: la festa in casa”

  1. Miriam, sono perfettamente d’accordo con te! Una festa con un budget sostanzioso dovrebbe essere un’eccezione, non la normalità di ogni anno.
    E purtroppo è vero che con 200 euro non vai davvero lontano, almeno nelle città più grandi e con meno di 400 euro fuori casa è davvero difficile.
    Non è secondario il fatto che la festa casalinga aiuti anche il risparmio.

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  2. Dai commenti vedo che la realtà è ancora molto variegata e in tanti riescono a fare ancora le festicciole in casa.
    Solo qui posso esprimere liberamente il mio disappunto senza essere considerata “tirchia”. Per noi già 150/200 euro per una festa sono troppi (l’equivalente di trecento/quattrocento milalire…) Questi soldi si spendevano di solito – e non era così scontato- per i 18 anni!!
    Ho provato a moltiplicare 200 euro per 6 anni di feste organizzate, non trovate che il risultato sia impressionante?
    Tra l’altro a Milano con questa cifra non vai molto lontano, ad es. se vuoi un posto più allettante o meno noto tipo al museo o all’acquario, senza buffet e tutta la classe si arriva a 400,00…

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  3. Eccomi qui, in fase di preparazione per i tre anni della mia principessa. Ha sempre festeggiato, a casa, con i nonni, zie e gli amichetti anche quando non andava all’asilo e ho sempre fatto tutto io al massimo con l’aiuto (casareccio) di mamma o amiche. Quest’anno peró, complice il mio pancione di otto mesi, a casa non ce la posso proprio fare e quindi mi sono messa alla ricerca di un posto carino ed accogliente come una casa ma che non mi facesse affaticare troppo. E dunque dopo aver valutato mille mila proposte di sale, animatori, giochi con le palline, gonfiabili vari, a prezzi onesti e meno onesti, abbiamo optato per l’affitto della sala dove frequenta l’asilo e i suoi maestri faranno un piccolo laboratorio creativo di pittura (o pasta di sale) che a mia figlia piace un sacco e visto che é la sua festa ha scelto lei qualcosa che adora. Per la merenda penseró piú o meno a tutto io ma diciamo che cosí ho salvato capra e cavoli…e pancia soprattutto perché poi non dovró ripulire io. Lei é ancora piccola per un aiuto reale, se pure adora prender in mano scopetta e straccetto -ma fa piú danni che altro 🙂 -e quindi ci siamo convinti a festeggiare fuori. Ci saranno una dozzina di amichetti/e con genitori e fratellini annessi per cui in casa, che piccola non é, ci saremmo stati scomodi comunque perché a due, tre anni non me li faccio lasciare senza almeno un genitore. Quello che piú mi fa rosicare é che ho un bel giardino ma….l’8 febbraio posso programmare a priori festa all’aperto??? naaaaa! lo scorso anno ha nevicato!
    Quindi in attesa dei festeggiamenti mi godo i preparativi. Io e lei insieme abbiamo fatto a mano dei biglietti di ringraziamento per gli invitati e abbiamo comprato un piccolo pensierino per tutti i bimbi che verranno…é stata entusiasta di pitturare i cartoncini colorati e di sceglierli insieme e mi chiede da settimane quanto manca alla sua festa e chi desidera invitare. Sono sicura che sará una festa indimenticabile per lei anche perché a tre anni ne ha piena coscienza e ha imparato a divertirsi.
    Comunque per me la festa a casa é bella e soprattutto fa sentire il bambino il re della giornata perché mamma e papá sono lí tutti per lui e per farlo felice.
    W le feste organizzate da mamme e papá volenterosi!!!!

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  4. Finalmente…qualcuno che la pensa come me!
    Sono mamma di una treenne che frequenta la scuola dell’infanzia e che ogni settimana si ritrova i biglietti di invito a un compleanno attaccato al gancio del giacchetto di mia figlia!Due volte sono andata perchè erano le feste di bambini in classe con Anna ; le altre volte alla domanda se partecipavamo ho detto :”No!”senza dare tante spiegazioni.E poi, stanzoni immensi, intrattenimento figli, confusione…ora io capisco che un genitore vuole sempre il meglio per un figlio ma mi chiedo:
    quando nasce questa abitudine a cui uno deve uniformarsi per forza (sembra)? e poi,ma quanto ti costa?farai felice davvero tuo figlio?e se un anno non puoi tirare su questo “baraccone ” come lo spieghi al pargolo? pensi che puoi mettere in difficoltà altri genitori di questi tempi?se non frequentiamo la stessa classe, perchè mi inviti lo stesso se poi a cose normali non mi dai nemmeno il buongiorno?scusate, ma ho un pò il dente avvelenato perchè sembra che non ci sia altra alternativa…
    Finora abbiamo festeggiato i compleanni con nonni, zii,cugini e qualche amico di famiglia intimo (max 10 persone)data la casa piccola. A scuola il giorno del suo compleanno le verrà preparata una torta .SEmpre a scuola e nel vicinato sta creandosi delle amicizie con qualche bambina/o : semmai preparerò volentieri una merenda a casa con questi amici senza obbligo di regali o altro.
    Di sicuro mi è piaciuta tanto l’idea del parco , non ci avevo mai pensato!Basterebbe avere fortuna di avere una bella giornata di sole.

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  5. Noi l’abbiamo fatta sempre fuori casa (che è piccolina) con grande dispendio di soldi ed energia quest’anno ho provato a farla a casa per Second 15 bambini in tutto, come “animatrice” una mia amica, è piaciuta tanto che First ha detto che la vuole uguale, ho visto che la festa in casa è più raccolta e si da più importanza al festeggiato. Al parco mi sarebbe piaciuto tanto anche perché noi ne abbiamo uno privato, ho la casa piccola ma tantissimo spazio esterno, il problema? Entrambi i Child sono nati d’inverno. Però gli ho promesso che festeggeremo l’onomastico che cade a giugno con tutta la sua classe. Ho contattato gli animatori che porteranno il gonfiabile e organizzeranno la caccia al tesoro 😀

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  6. Ho al mio attivo 26 feste di compleanno (15+11) tutte rigorosamente casalinghe, tranne una al fast food per insistenza del festeggiato consorziato con una compagna di classe, per me unica festa fallimentare dei miei figli. Certo, in feste di questo tipo il coinvolgimento dei genitori é totale, ma alla fatica si unisce la gioia di avere fatto qualcosa insieme per tutta la famiglia. Le modalità sono variate nel tempo, dalla festicciola con parenti dei primi anni al pranzo con le amiche della quindicenne. Abitiamo in un normalissimo appartamento e abbiamo un grande giardino del tutto inutilizzabile visto che i ragazzi sono nati in gennaio e febbraio. La prossima festa é domenica, per i 12 di Gio: sala parrocchiale prestata/ affittata a prezzo simbolico, babbo organizza giocone coadiuvato da un amico, mamma cucina torte e pizzette. Mai comprata una torta di compleanno e non sono certo una chef! Non ho mai calcolato quanto mi sia costata una festa dei miei figli, ma credo con questa di essere attorno ai 150 euro, a dire tanto, anche perché di più non potrei….per fortuna la nostra cerchia di conoscenze e amicizie é fatta di gente semplice e di feste tipo queste ne ho frequentate parecchie. Io il compleanno dei bambini lo concepisco solo così, nella semplicità. …..

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  7. Buongiorno a tutte! Voglio condividere con voi una bellissima esperienza. Domenica mattina ore 10,00 Roma zona Marconi festa di compleanno in una ludoteca/libreria per bambini. Durata della festa: più di 3 ore, animatrici bravissime, giochi creativi. Il tema era i cow boy, i bambini (dai 5 ai 7 anni) hanno costruito una fondina e una pistola di cartone. I giochi veramente divertenti, lo spazio sufficiente per circa 22 bambini e i genitori. Le animatrici veramente in gamba e soprattutto costi contenutissimi. Per il rinfresco si è liberi di portare da casa o fare come si vuole. Accanto c’è un forno che prepara cose buonissime e i prezzi sono buoni. Durante la settimana in questa struttura vengono organizzati corsi e laboratori di ogni tipo e per ogni età, è un posto veramente molto carino e i bambini ci vanno volentieri. Ormai chi è della zona e vuole fare una festa si rivolge a loro e tutti rimangono contenti.
    Un punto di riferimento così accogliente ci voleva proprio!

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  8. bellissime idee, grazie mille ma una domanda: vorrei anch’io organizzare una festa con una ventina di bambini. Vorrei fare dei giochi in cui servono le seggioline, ma posso andarle a comprare??? Come si può fare?
    Grazie.

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  9. Con la mia (nostra) pigrizia, non ce la farei mai ad organizzare una festa di compleanno con animatori, festa a tema e menate simili.
    Onestamente, a me sembra poi che certi genitori ci mettano tanta pompa per farsi concorrenza a vicenda come tanti pavoni, non per fare contenti i figli. I figli dopo una certa etá eventualmente percepiscono l’impatto del prestigio sociale e allora si adeguano.

    Finora con un paio di torte (comprate, perché cosí risparmiamo tempo), un vassoio di biscotti, qualche bottiglia di succhi e caffé o the per gli adulti, si risolve il tutto egregiamente, senza spendere una fortuna e senza dannarsi sui dettagli pratici. Il tutto a casa nostra, cosí ci sono tutti i giochi a disposizione. I bambini giocano tra di loro e ho sufficiente fiducia nella loro fantasia e spirito d’iniziativa, da non sentire il bisogno di organizzare qualcosa di specifico.

    Siccome sia gli amici del moroso che i miei hanno figli coetanei dei nostri, invitiamo loro piú un paio di amichetti dell’asilo. C’é abbastanza gente, é vero, ma sono tutte persone con cui abbiamo piacere di parlare, e tutti bambini che giá si conoscono e giocano bene assieme.

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  10. per mio figlio che quest’anno compie 10 anni abbiamo ceduto alla moda della festa tra i 5 e gli 8 anni. sempre però organizzata almeno con altri 2-3 festeggiati, sala dell’oratorio e torta fatta da me (alcune davvero meritevoli). poi due anni fa ho cominciato a non poterne più e l’anno scorso abbiamo sfruttato una vecchia casa in campagna e siamo andati lì. ognuno ha portato qualcosa, chi non voleva non è venuto (la distanza di 1 ora da milano ha segato alla base antipatici e asociali) e i bamini hanno scorrazzato nei campi liberi e felici. mai più una festa organizzata, franz poi compie 10 anni, se non mi fermo io mi fermerà lui. ci sono ricaduta con il piccolo l’anno scorso che ha compiuto 5 anni, ma è stata dura, costosa e faticosa. quest’anno l’ho convinto che 5-6 bambini a casa vanno benissimo e che nessuno chieda altro. l’avevo organizzata con una mamma che non aveva limiti di budget (l’ho scoperto strada facendo e non potevo tirarmi indietro) e non mi capacito ancora come possa essere accaduto.
    In dieci anni ho maturato questa convinzione: non è necessario invitare tutti, invitiamo solo gli amici (e quelli con i genitori simpatici, ma spesso le due cose coincidono). l’anno scorso nella mail di invito abbiamo anche dichiarato: siate parchi nei regali (e infatti ne sono comprarsi solo 2 di due gruppi aggregati di bambini).
    Chez moi il pigiama party non attacca (ma non mi è mai stato ancora chiesto) perchè ho un difetto, i figli degli altri non li sopporto a lungo, quindi averli qui in casa tutta la notte sarebbe dura. però potremmo dormire tutti in campagna, questa non sarebbe male come idea.

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  11. Ciao!
    E’ da qualche tempo che leggo i tuoi post con molto interesse, e questo mi ha colpito veramente tanto!
    Abito a Torino e ho due figlie, di 4 e 3 anni. Da quando la grande va all’asilo è un continuo di inviti alle feste di compleanno. Per fortuna il primo anno le abbiamo schivate tutte visto che mia figlia odiava l’asilo e i bambini in generale; quest’anno l’ho portata a qualche festa e ho così scoperto il mondo che descrivi: ho dovuto aspettare tre feste per vedere una torta fatta in casa e non ordinata in pasticceria! ovviamente erano presenti animatori di vario tipo/prezzo/età e le mi figlie non ne li sono filati nemmeno di striscio. Quando si avvicinava la data del compleanno della grande, già tremavo: mi stava chiedendo la festa. Poi ho iniziato a pensarci su e avevo già deciso di andare nella sala parrocchiale (per meri motivi di spazio) ma il resto di farlo tutto io; avevo già trovato anche qualche giochino da proporre, ma niente di strano, visto che anche per me i bambini devono giocare e basta. Morale? Mia figlia non mi ha più chiesto la festa, io l’ho “dimenticata” e abbiamo fatto una festicciola in casa, per nonni e parenti.
    Se mai mi toccherà il prossimo anno, tornerò a riproporre la mia idea, a costo di essere bollata come tirchia e fuori moda!

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  12. no, gente, sui regali mi spiace ma la tradizione inglese e’ sacrosantissima e la sposo in pieno. I regali NON SI APRONO RIGOROSAMENTE MAAAAIIIII ALLA FESTA. I bimbi arrivano col pacchetto, il festeggiato lo accoglie con un sorrisone, e li accumula in angoletto/tavolinetto apposito, a coadiuvare la colorata scenografia festaiola. Poi, con calma, quando tuuuutti gli ospiti sono andati via, si procede ad apertura pacchetti, con calma e metodo, mettendo da parte i bigliettini per identificare i nomi, prendendo religiosamente nota di chi ha dato cosa in modo tale che si possa spedire un bigliettino di ringraziamento personalizzato per la partecipazione (eh si sui bigliettini questi sono fissati, io devo dire glisso su quest’ultima parte della liturgia). Vantaggi (ma li devo elencare o sono ovvi?): (1) non si perde tempo prezioso alla festa, (2) non si rischia la figuraccia del festeggiato che esclama “aaaahhh ma questo io ce l’ho giaaaaa'” se non peggio e (3) non si fanno confronti fra i regali.

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  13. Ecco, noto un certo movimento di pensiero contro “scarta la carta”!!
    Io ho l’orticaria da “momento dei regali” con il coro “scarta la carta”, che, tra l’altro non vuol dire nulla!
    Ci sono alcuni bambini che portano un regalo e se il festeggiato cerca di aprirlo appena ricevuto intimano “noooooo!!!! Dopo!! Allo scartalacarta!!”… 😀

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  14. Noi fin’ora abbiam sfruttato la casa dei nonni in campagna x festeggiare con lauto buffet artigianale e torta di pasticceria (almeno una volta l’anno, visto che noi le pasticcerie non le frequentiamo molto….)Tato è nato alla fine dell’estate e Pippo all’inizio dell’autunno, quindi dall’anno scorso festa unica a metà settembre con pulizia della casa a carico nostro, perché mia madre, giustamente, non ne vuole sapere. Mio marito critica perché invitiamo molti anziani. Effettivamente ci sono nonni, prozii e bimbi di amici, ma non compagni di scuola materna che sarebbe oggettivamente difficile invitare a 40 Km da casa. Tato comunque si è sempre divertito e non ha mai chiesto di festeggiare diversamente. Sarà anche perché è nato a fine agosto e quindi non ha la possibilità di vivere il momento con i suoi compagni. Comunque penso che quando andrà alle elementari ci dovremo rassegnare ai gonfiabili: a lui piacciono un sacco e, se devo proprio fare outing, anche a me. Ricordo che quand’ecco piccola una volta in Toscana avevo sperimentato uno dei primi tappeti elastici: una meraviglia! Se potessi ci salterei ancora ora sui gonfiabili. Da noi ci sono locali di dimensioni contenute dove paghi un tot per lo spazio buffet( mi sembra 30 Euro) e 5 Euro a bimbo con un minimo garantito di 50 Euro. Il resto è fai da te. Lo trovo ragionevole.
    Ci sono un paio di cose che odio delle feste di compleanno e che ho sempre odiato fin da quando facevo le elementari : l’obbligo di invitare tutti e il momento dei regali. Alle feste secondo me si invitano gli amici, quelli con i quali ti fa picare condividere alcuni momenti, non chiunque e, viceversa non si va alle feste tanto per andare. Questa però purtroppo è una fran tentanzione se si fanno le feste ai gonfiabili. Inoltre, Noi i regali li scartiamo nel momento in cui le persone c’è li consegnano senza tanto show off e lo faremo anche se festeggeremo ai gonfiabili. Tato da entrambi i punti divista è abbastanza gestibile: con le amicizie è selettivo per natura e appena vede un regalo lo deve scartare perché non resiste…in fondo è la sua festa e ha pure diritto di scartare quando gli pare.
    Sul fatto poi che mediamente le persone in Italia non invitino a casa per non sporcare, con me sfondate una porta aperta. Noi abbiamo spesso amici a casa per pizza, polente, risotti ecc… Ma anche a dormire se vengono da lontano o dall’estero. Per i miei figli è normale, com’è normale invitare gli manichetti a giocare. Secondo me è giusto, in fondo questa è anche casa loro. Ma molti inorridiscono perché si sporca. Io odio questa mentalità che mette la pulizia osserva della casa sopra le persone ed i rapporti umani!
    Una coppia di amici quando hanno messo su casa ci hanno detto candidamente che non volevano il divano-letto perché loro non avrebbero mai dovuto ospitare nessuno. Infatti in 5 anni a casa loro siam andati 2 volte….
    Tato inizia a percepire questa mentalità e mi chiede: ” Ma perché N. ( uno dei suoi due amici fraterni fin dal nido) viene sempre da noi è noi non andiamo mai da lui?”

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  15. Dopo un anno di nido e tre di asilo, all’ennesimo invito all’ennesima festa di compleanno organizzata mio marito mi ha detto:”BASTA. Basta feste, diamoci un taglio!” Ed io sono stata ben felice di assecondarlo.
    Per il compleanno di mia figlia l’anno scorso abbiamo fatto una festa in casa in campagna. Torta fatta dalla nonna, regali aperti al momento della consegna con ringraziamento e bacino e tante corse all’aperto. Peccato che faceva un freddo cane e quasi pioveva, mentre il giorno prima eravamo in maniche corte (un classico no?), però i bimbi si sono divertiti.

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