Fare ecologia della mente, per ripartire


Siamo alla fine dell’estate ed è tempo di ripartire, per tutti. Anche i bambini stanno finendo  le loro interminabili vacanze e noi siamo qui che aspettiamo che la scuola ricominci per dare un freno ai momenti di anarchia abbinati ai piccoli attacchi di nervi tipici di questo periodo.

Mi sono ritrovata a fare una riflessione su questo ripartire perchè quest’anno mi piacerebbe essere ecologica soprattutto nella mente, nello sbrigare le cose quotidiane, cioè riuscire a scalare la marcia, a non essere complicata, a vivere nella semplicità gestendo i bisogni senza farmi influenzare da nessuno.
Un po’ di lentezza, di sobrietà nelle piccole come nelle grandi cose sono il presupposto ideale per portare avanti anche con concretezza le scelte naturali, di autoproduzione, di riuso, nel rispetto dell’ambiente.
Mi viene in mente un paragone con la montagna: quando vai a camminare se parti con un passo troppo svelto perdi il fiato e le energie, non ce la fai ad andare avanti. Meglio procedere a passi regolari e costanti, aumentando solo se te la senti, senza esagerare. Piano piano si arriva.
Penso che cercare stimoli dal rispetto per la natura e per l’ambiente debba significare proprio questo.
E quindi provo a fare un po’ di buoni propositi ecologici, che siano lenti ma piacevoli e non stressanti, soprattutto per non andare in apnea nel medio-lungo periodo.

Lo penso prima di tutto per me stessa, e vorrei condividerlo con voi: la riscoperta della sobrietà, del riuso, del riciclo, il tanto decantato downshifting potrebbe ripartire da qui, dal momento di ripresa a fine estate.
A volte mi fanno ridere quelli che fanno downshifting… potendolo fare. Nel senso che se non hai mutui o affitti da pagare, magari hai qualche rendita o le spalle coperte con famiglie che ti sostengono in tutti i sensi, sembra più facile ‘scalare la marcia’, perchè puoi permettertelo.

E il bello viene qui: dobbiamo lavorare, mandare i figli a scuola, correre un po’, ma farlo con stile e sobrietà, può essere alla portata di tutti, anche nelle situazioni più difficili proprio perchè è una questione di mentalità, più che di possibilità. Insomma l’opportunità di farlo ce la dobbiamo creare noi.

Provo a lanciare qualche spunto che sa di ambiente ma anche di tempo, di cibo buono e naturale, di salute, di ricerca.

  • No agli acquisti d’impulso: facciamo liste, acquistiamo con tranqullità magari online, usando delle check list.
  • Facciamo un po’ di autoproduzione, una tantum, anche per rilassarci e risparmiare: che sia il pane, la marmellata, lo yogurt, il dado vegetale fatto in casa o qualsiasi altra cosa. Proviamo a fare una di queste cose a casa nostra, assieme ai nostri bambini e ai nostri compagni di vita. Impastare in compagnia è divertente (e anche pulire…).
  • Non buttiamo via niente, come fanno i contadini, e cerchiamo idee per ricreare, riutilizzare vecchi oggetti. Oppure portiamoli ai mercatini dell’usato, proviamo a barattare. Regalare cose agli altri è sempre un grande piacere.
  • Dedichiamo almeno un giorno alla settimana per stare all’aria aperta con i bambini, tutta la famiglia, anche quando farà freddo, magari in orari accettabili.
  • Ricaviamoci un’ora a settimana tutta per noi genitori: una pizza, una passeggiata, un momento di relax vero e di chiacchiere fuori casa e senza figli. Mooolto salutare!
  • Meno televisione, più libri, per noi e per i nostri bambini.
  • Facciamo la spesa senza fare peripezie (questa è difficile, lo so!): concentriamo gli acquisti in un solo luogo/giorno, usiamo delle liste, seguiamo le necessità, non sprechiamo.
  • Circondimoci di cose belle e buone: fare ecologia non significa rinunciare a piccoli sfizi e non godere della bellezza delle cose e della bontà del cibo, anzi!

Cosa ne pensate? Voi provate mai a fare ecologia della mente e decrescita? Avete qualche idea da aggiungere? Sono curiosa!

Elisa – Mestieredimamma.it

Prova a leggere anche:

Previous

Gelosia tra fratelli e sorelle piccoli

Tema del mese: educare, crescere, rivoluzionare

Next

8 thoughts on “Fare ecologia della mente, per ripartire”

  1. Ci sono un sacco di cose che possono facilitarci la vita di tutti i giorni, e aiutarci ad essere ecologici…
    Per esempio, anche chi non ha la possibilità di fare la spesa online (che per me è una pacchia, oltre che a essere comodo, vuoi mettere quanto risparmi quando non devi transitare davanti a tutte le offerte che ci sono nei supermercati?), prima di fare la lista, può programmarsi i pasti della settimana! I vantaggi sono notevoli:
    – si compra veramente solo ciò che serve (ergo, si risparmia e, soprattutto, non si butta via niente)
    – si può analizzare il menu per vedere se è equilibrato
    – organizzandosi per fare la spesa quando c’è tempo, molti dei pasti possono essere preparati il giorno stesso della spesa e congelati: in questo modo i prodotti saranno freschi e terminata la corvé dell’arrivo a casa+mollo la giacca e le scarpe+faccio da mangiare veloce+mi stresso tantissimo e i bambini non li vedo perché sono sui fornelli

    Già con questo metodo ci risparmiamo fino a un’ora al giorno, che possiamo dedicare ai bambini ma anche a noi…

    Per i vestiti, anche noi adulti possiamo rivolgerci ai negozi dell’usato, io lo faccio sia per me che per i miei figli, si risparmiano soldi e l’impronta ecologica di quei vestiti che compriamo per noi è quasi uguale a zero!

    Per fare il pane in casa con una macchina del pane ci vogliono cinque minuti di preparazione. Certo, la macchina è un’investimento, ma noi la nostra ce l’abbiamo da sei anni, è di sicuro completamente ammortizzata visti i kili di pane che facciamo e ne siamo contentissimi.

    A chi non piace fare la pasta frolla, si trova già pronta e vuoi mettere la torta di mele fatta in casa? Anche in questo caso, con una pasta pronta, dieci minuti di lavoro per sbucciare e affettare le mele ed è pronta da infornare!

    Chi ama fare pasta frolla, pasta di pane, pasta per pizza, ecc., le può tranquillamente fare in anticipo e congelarle, basta tirarle e arrotolarle sulla pasta da forno.

    E con tutto il tempo risparmiato, ben vengano le passeggiate con i bambini, magari, vista la stagione, a raccogliere noci e noccioline, mele e pere per chi ha frutteti vicino, la frutta e la verdura si possono raccogliere pagando un tot a tanti contadini che organizzano weekend porte aperte proprio a questo scopo!
    Idee ce ne sono tante, una volta che si inizia a metterle in pratica diventeranno un’abitudine e ci renderemo conto che siamo molto più tranquilli !

    Reply
  2. Daniela, quanto mi ritrovo nelle tue parole, grazie!! Anche noi siamo in… work in progress e ci impegnamo. L’idea è anche quella della consapevolezza, del pensarci a questo per migliorarsi. Mi sento in sintonia

    Reply
  3. Ci stavo pensando proprio ieri, primo giorno di lavoro, con un po’ di tristezza… Avevo tempo per le mie figlie, le mattine svegliarsi con calma, fare colazione con calma, le uscite lente, i pranzi tardi, le sere a leggere senza fretta. E ora è finito, tutto, da lunedì si corre “presto che è tardi” sbrigati che dobbiamo uscire, mangia che è tardi, cambiati subito, non non posso aspettare, non ce l’ho un attimo, forza, no, guardo dopo, adesso non ho tempo. Altri 11 mesi così…

    E così a dirmi “Ora basta, si taglia, tutto quello che non serve via, e quel che resta è per stare insieme con calma, si cucina di meno, tanto degli sformati non gliene frega niente a nessuno, si pulisce di meno (no, aspetta, meno di così no!!!), si rallenta, si riordina meno…”

    Mah… ce la faremo? E’ vero, il lavoro è un dovere, mi piace lavorare, vorrei altri orari ma non posso. C’è il mutuo, e tutto il contorno, nido, asilo, e questo, e quello…

    Su qualche punto ci siamo già: il dado fatto in casa, la pizza, una volta facevo il pane ma richiede un impegno in più, prima o poi ricomincio (più che altro… non mi veniva più buono!!!) e anche la marmellata. Ora devo imparare a fare il tutto con le bimbe, è che sono perfettina, se qualcosa non va mi irrigidisco subito, e così… preferisco la solitudine 🙁

    Meno tv assolutamente, non la accendo mai per me! E leggo tanto di più da quando è spenta…

    Fuori sempre, anche d’inverno, odio così tanto stare chiusa in casa che se piove… andiamo a fare la spesa! E se c’è tempo, stivali e mantellina e ci si bagna. Con la neve o col freddo, fuori ogni giorno! A volte anche con la febbre.

    L’ora solo per la coppia c’è, ma mannaggia, è di sera, e siamo cotti, stanchi, assonnati… ma miglioreremo.

    Ci stiamo anche organizzando i tempi per trovare l’ora per noi, un giorno io vado a correre, un giorno lui va in bici, a volte non c’è nemmeno quello, quando c’è… stiamo bene!

    E poi, se non va, penso che tanto crescono. Mia nonna di figli ne ha avuti 3. Ora ha 82 anni, e da quando sono piccola mi racconta che “quando non ci siete, che non so che fare, svuoto gli armadi e li riordino, non serve perché magari l’ho fatto la settimana prima, ma almeno passo il tempo”. Ecco, quando guardo i miei armadi e mi vengono le lacrime agli occhi perché per prendere un pantalone mi casca addosso di tutto, penso a lei, e al tempo che avrò poi per tenerli perfetti 😉

    Reply
  4. grazie, un sacco di spunti interessanti!! molte cose sono già in auge (l’ora di solitudine, il pane in casa, l’aria aperta) però voglio ripensare anch’io a ripartire con le attività tenendo in agenda un memento per conservare un po’ di ecologia nella testa!
    grazie

    Reply
  5. Ciao Elisa, bello il tuo articolo e preziose le segnalazioni e gli spunti che ci dai.
    A proposito di decrescita ti segnalo, se già non lo conosci, il bel blog di Erbaviola… da seguire anche perché lei è proprio divertente e ironica! 🙂

    Reply
  6. Assolutamente d’accordo, lo stile di vita della nostra famiglia rispecchia in molto i tuoi spunti… una cosa che ci rilassa molto e riunisce un po’ tutti queste idee è coltivare l’orto e fare giardinaggio: sia da soli che con le bimbe, si sta all’aria aperta e ci si riappropria dei ritmi della natura!

    Reply
  7. E’ da un po’ di tempo che seguiamo uno stile di vita simile a quello che descrivi in questo post, a volte c’è tempo per autoprodurre, per farsi una passeggiata tutti insieme, altre volte non è fattibile ma va bene così, sono dell’idea che ognuno fa quello che ha nelle proprie corde e ogni tanto è anche bello trasgedire!

    Reply

Leave a Comment