Gli eco-saponi di Caia Coconi

Questo è un guestpost scritto da Caia Coconi: sappiate che glielo abbiamo letteralmente rubato!!!
Un pomeriggio ci parlava di voler trattare questo argomento sul suo blog “a lezione di mammità” e noi… con ingegnose blandizie, facendo moine al suo Momo… l’abbiamo convinta a scriverlo per noi!

Una casalinga a prova d’ambiente

Da quando conosco il MaritoInviatoSpecialeDaMarte ho iniziato a credere fermamente che ci sia un modo diverso di vivere, meno invischiato nei doveri sociali e più votato al benessere e all’armonia interiori. Un tempo di respiri lunghi, di pause, di hic et nunc, di sentimenti. A scapito delle cose, del fare, del comprare a tutti i costi, dei bisogni di cui si perde l’origine necessaria.
Da quando è nato il mio piccolo Momo, poi, ho iniziato a pensare a valori come il risparmio energetico in funzione di una maggiore disponibilità energetica ed economica per altre cose ora prioritarie, al riciclo come un’attività creativa e divertente, all’origine sana dei prodotti in termini di qualità, alla naturalezza dei materiali perché vuol dire benessere e prevenzione.

[quote]Io ora sono una casalinga. Nell’economia familiare mi colloco come una produttrice di risparmio, oltre che come angelo del focolare che elargisce sorrisi e pastasciutte, va da sé. Visto che ormai da più di un anno non esco da casa la mattina per andare in un ufficio a guadagnarmi uno stipendio, l’appellativo che mi compete è: casalinga. Devo ammettere che il cliché non era dei più appetibili e mi ci vedevo anche un po’ stretta, quindi ho iniziato a vivere il mio ruolo in maniera più consapevole e anche più personale. Già, perché essere ecosostenibili significa economizzare, risparmiare, e soprattutto accrescere la qualità della vita. Un mucchio di lavoro e responsabilità, ma un ritorno di ricchezza molto più elevato.

Dovendomi occupare della casa a tempo pieno, mi sono accorta di molte piccole falle in processi che prima consideravo automatici – tipo caricare una lavastoviglie o una lavatrice – perché erano dei gesti di sopravvivenza e di corollario a una vita già piuttosto frenetica. Ma ho scoperto che c’è un’alternativa.

Tutto è nato quando mi sono interessata ai detersivi ecologici e biologici, sempre per la necessità di utilizzare prodotti di qualità, visto che si tratta di sostanze che sono a stretto contatto con la nostra pelle e addirittura con quello che ingurgitiamo. E sono giunta alla conclusione che ancora, purtroppo, questi prodotti restano un bene di lusso, salvo farseli in casa con “materiali poveri”.

Andiamo con ordine.

La mia prima rivoluzione ha investito il BUCATO.
Usando i pannolini lavabili per una questione di cura e prevenzione della pelle del mio bambino, nonché per un abbattimento della produzione di rifiuti e non ultimo per un notevole risparmio economico, mi sono sentita incoerente quando mi son trovata a fare due lavatrici in più a settimana con tutto il detersivo del caso: sostanze chimiche e tensioattivi sulla pelle del mio bambino, inquinamento negli scarichi dell’acqua e acquisto più frequente di detersivo.
Ho provato varie soluzioni, alla fine ho scelto la mia: noci lavatutto, teatree oil, bicarbonato, aceto, lisciva, soda solvay, sapone di marsiglia puro. Questo è il mio parco saponi, che poi utilizzo secondo necessità.
Principalmente ciò che sostituisce il sapone vero e proprio è il sacchettino di noci lavatutto. Sono noci del Sud America che contengono una sostanza lavante che viene secreta ad alte temperature. Sono economiche e naturali al 100%. Ho trovato opinioni contrastanti su internet. La mia, per lavaggi dai 40 gradi in su, è positiva.
Io utilizzo un sacchettino di noci sul quale metto qualche goccia di teatree oil che è un antibatterico, un cucchiaio di bicarbonato nella vaschetta del detersivo e un cucchiaio di aceto in quella per l’ammorbidente.
Poi per lavaggi più “impegnativi” (leggi pannolini lavabili di un neonato) aggiungo nella pallina di plastica (residuo di vecchie confezioni di detersivo tradizionale), un paio di cucchiai di lisciva. Nel caso di macchie tipo quelle che restano dopo scorribande mangerecce sulle tovaglie, faccio un ammollo in una bacinella con acqua calda, due cucchiai di sale grosso e due cucchiai di soda solvay. Per i casi disperati, mi rimbocco le maniche e strofino con sapone di marsiglia puro.
Poi c’è il colletto delle camicie. Ho uno spruzzino da mezzo litro con: un cucchiaio di detersivo per i piatti (vedi avanti), 50 ml di aceto e il resto di acqua. Spruzzo sul collo prima di mettere in lavatrice come facevo una vita fa con i vari scioglimacchia e via.

Veniamo al detersivo per i PIATTI.
È l’unico che compro, alla spinadal negozio bio, naturale e a bassissimo impatto ambientale. Ma lo diluisco talmente che ho comprato un litro sei mesi fa e ancora ne ho tanto.
Lo spruzzino che uso per i colli delle camice è lo stesso che uso per lavare qualche stoviglia a mano, e per pulire tutte le superfici della cucina, inclusi lavello e piano cottura in acciaio. L’aceto è un potente anticalcare e l’acciaio, se subito asciugato con un panno, resta splendente. Ovviamente l’aceto puro, come il limone, si può utilizzare anche per liberare i fori intasati dal calcare della doccia, con un semplice ammollo di una notte, o per ripulire brocche e bollitori. A Roma l’acqua è particolarmente calcarea e questa manutenzione va fatta spesso.

Per quanto riguarda la LAVASTOVIGLIE invece mi diletto in attività da fattucchiera e mi preparo questa potente pozione anti-unto. La ricetta: 3 limoni, 200 gr di sale, 100 ml di aceto bianco, 400 ml di acqua. È semplice: frullare i limoni con il sale e un po’ d’acqua, poi aggiungere l’aceto e il resto dell’acqua. Far bollire per una decina di minuti. Filtrare il composto e utilizzare il liquido filtrato al posto della pasticca (un paio di cucchiai). Io lo conservo in frigo nella bottiglia dell’aceto.
Questo detersivo ha un difetto. È ottimo contro l’unto, ma non sempre toglie le macchie di tè e spesso le tazze mi rimanevano macchiate, anche se pulite. Ho ovviato passandoci la spugnetta, senza neanche detersivo, prima di metterle in lavastoviglie.

Bene, restano all’appello delle faccende domestiche i pavimenti, i vetri e i sanitari.

Per i PAVIMENTI io ho un gres grezzo. Premetto che a casa mia non si entra con le scarpe. Ce le togliamo all’ingresso e camminiamo in pantofole, però un paio di volte a settimana i pavimenti vanno lavati e quindi preparo un secchio pieno d’acqua fresca e uno col seguente composto: 3 litri d’acqua, 5 cucchiai d’aceto bianco, 5 cucchiai di alcol e una spruzzata di detersivo per piatti (quello diluito). Con questo composto ci lavo tutta casa (mica c’ho una reggia, eh?). Imbevo lo straccio nel secchio con detersivo e sciacquo nel secchio di acqua che magari cambio una volta (ma a essere sinceri, l’acqua non è mai molto sporca). In questa maniera il secchio con detersivo resta pulito per tutta la casa.

Per i VETRI ho un altro spruzzino da un litro così composto: 100 ml d’aceto, 50 ml d’alcol, 1 goccia di detersivo per piatti, il resto acqua. Uso questa pozione anche per le antine dei mobili laccati.

Per i SANITARI in ceramica del bagno ho un altro spruzzino da mezzo litro: 100 ml d’aceto bianco, 2 cucchiai di detersivo per piatti, 50 ml di alcol, il resto acqua. Per il wc una volta ogni tanto uso la soda solvay per sbiancare e igienizzare. Ne cospargo le pareti interne e con lo scopino strofino un po’.

Ah! Dimenticavo i MOBILI DI LEGNO. Un altro spruzzino da mezzo litro con un paio di cucchiai di bicarbonato, un po’ di marsiglia sciolta (strofino con una spugnetta umida la saponetta e poi la spremo nel contenitore), il resto acqua.

Detto così sembra che sto tutti i giorni con il turbante in testa a rimestare calderoni fumanti. Niente di tutto ciò. Tranne quello dei piatti che va via più rapidamente, gli altri durano abbastanza da dimenticarsi le dosi utilizzate!

Per concludere volevo segnalare dei link che ho utilizzato nella mia ricerca:
vivereverde
stella di sale
tippitappi
e fare una raccomandazione! Onde evitare spiacevoli effetti collaterali, al primo utilizzo di questi detersivi faidate è auspicabile fare un test su una piccola porzione di superficie per accertarsi che non venga danneggiata. Sicuramente è da evitare l’utilizzo della marsiglia direttamente in lavatrice, pare intasi i tubi… e poi altro che risparmio!

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26 thoughts on “Gli eco-saponi di Caia Coconi”

  1. serena, ecco, io avevo fatto un commento analogo che poi ho cancellato… anche qui l’aceto costa un patrimonio! 🙁 mi sa che col fatto che invece gli Ecover qui costano relativamente poco e soprattutto li trovi al supermercato… io passo a sto giro

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  2. ragazze andateci piano che il mio frustrato ego da mammacasalinga potrebbe vacillare… 😉
    @mammacattiva, sei fortunata, approfitta e carpisci qualche consiglio, magari sa qualche rimedio in più!

    @serena l’aceto per la lavatrice ha anche un effetto ammorbidente per i tessuti e ravviva i colori. però anche il bicarbonato purifica le trame e quindi ridona colore ai tessuti, quindi tutto sommato puoi provare a farne a meno!

    @silvia eh no, noi non abbiamo scuse! anzi per la manutenzione di lavatrice e lavastoviglie ogni tanto si può fare un lavaggio a vuoto con un paio di litri di aceto per pulire tubi e filtri (una tantum, eh?).
    forse è meglio investire sul convincimento, ma per l’ammoniaca dille che sciupa le mani, ètossica se la inala, mentre la tua pozione, la potrebbe quasi bere… anzi sostituendo alla spruzzata di detersivo per i piatti un cucchiaio di quello preparato per la lavastoviglie… può davvero berla un bambino per sbaglio e… semplicemente sputarla disgustato.

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  3. Già, ma qui l’aceto bianco “primo prezzo” va via anche a € 1 al litro… quindi noi non abbiamo scuse!
    Ora devo solo provvedere a realizzare il “finto” anticalcare, ma non so se ingannerà l’olfatto della espertissima signora…
    E se provassi a convincerla? Il vero problema sarà sostituirle l’amato detersivo con ammoniaca per i pavimenti…

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  4. Se vi fa impessione questo post, dovreste assolutamente incontrare Caia e sentirla parlare di persona. Butta giù ricette per detersivi come se fossero poesie 🙂

    Io, presa dall’entusiasmo, ho fatto subito il discorsetto al marito, che si è mostrato immediatamente scettico, e mi ha fatto due conti: con quello che costa l’aceto in Svezia, mi sa che ci conviene comprare i saponi bio direttamente. Argh!
    Però la domanda è, visto che qui l’acqua non ha praticamente calcio, l’aceto non è più così fondamentale, giusto?

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  5. Impressed. Really impressed, come direbbero al Testaccio…
    Prima sensazione: mi sento una schifezza…devo correre a casa e sistemare la questione. Non posso.
    Secondo pensiero: calma! c’è sempre una soluzione. Stampo il post (aaaargh, cartaaaaaa! No, lo salvo in deliciuos) e nel we inserisco il proposito nella lista delle azioni (non i propositi ma le AZIONI).
    Terzo pensiero: penso alla mia signora delle pulizie che mille volte mi ha chiesto di comprare alcool e aceto. Cavolo sono fortunata, ho l’unica in giro con tendenze eco.
    Caia, se prima ti stimavo oggi ti metto nella lista delle persone di riferimento.

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  6. @silvia, se trovi un detersivo per i piatti blu, la diluizione di aceto e acqua prenderà quel colore! il mio è verde ma se non erro ce ne sono di blu per i piatti,no? sicuramente di tradizionali, che a proposito di compromessi, vista la diluizione sempre meglio che l’anticalcare tradizionale!

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  7. (Visto Caietta! Mai fidarsi di chi si spupazza Momo con secondi fini!!)

    Letto il post di Caia a me è venuta voglia di correre a pulire casa per provare queste pozioni magiche (che funzionano già lo so per molte, ma altre mi incuriosiscono). Stesso problema di Ondaluna, però: la signora che viene a pulire una volta a settimana ha le sue preferenze insindacabili e tutte rigorosamente iperchimiche. Tenuto conto che non posso urtare la sua sensibilità (non potrei sopportare il colpo di un suo abbandono)… sto pensando di mascherare le “pozioni” mettendole nei contenitori vuoti dei suoi detersivi preferiti… Il suo preferito e più deleterio in assoluto è il noto anticalcare… come faccio a mascherare l’aceto di azzurro?
    Tenuto conto, però, che panni, piatti e piani cucina sono mio esclusivo appannaggio, posso almeno mettere in pratica per questi lavori.

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  8. @supermambanana grazie! anche perché c’è da dire che uno pensa che l’aceto puzzi, invece una volta utilizzato l’odore non resta né sui tessuti, né sulle stoviglie, anzi, appunto, neutralizza gli altri odori.
    mi hai fatto ricordare di un rimedio per gli odori nel frigo: ciotolina con bicarbonato.

    ***acqua e bicarbonato invece per pulire il micronde!!!***

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  9. te ne aggiungo un altro: per deodorare un ambiente da odori persistenti, lasciateci una coppa piena di aceto per tutta una notte 🙂

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  10. grazie silvietta!!! detto da te, fa arrossire!

    @onda il teatree lo dovresti trovare in qualsiasi erboristeria. è una boccetta di essenza. mentre le noci io le compro in un negozio bio, ma se nella tua città non le trovi, si possono comprare facilmente online, per esempio qui: http://www.nocilavatutto.com/
    non garantisco su questo sito perché non l’ho usato, però!

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  11. standing ovation!

    brave, tutte e tre! mi è piaciuto molto lo stile di Caia: semplice, lineare, pacato e le varie ricette. Molte le conoscevo e sono già in uso, alcuni trucchi mi mancano. … e verranno sottoposti al vaglio familiare! comunque, post a cui tornare
    grazie!
    silvietta

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  12. ehehhehe ondaluna, troppo buona!!!
    secondo me sulla base di queste ricettine si possono fare dei compromessi, magari sulle cose che non aggiungono tanto lavoro alle pratiche quotidiane… e poi piano piano…
    ma lo sai che rileggendo il post (col cappello di silvia, mannaggia a llei che esca!!!) mi faccio un po’ impressione?!?!?!
    giuro che non volevo fare la maestrina, eh!

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  13. Sono (piacevolmente) SCONVOLTA: se già ammiravo la mia amica Caia, adesso quello che ha scritto ne fa per me un’eroina!
    Dubito he avrò il tempo per tutto questo: già me lo vedo il mio giovane collaboratore domestico che pulisce tutto con la punta dei polpastrelli e forza pari a un bradipo morto, che mi dice “signora, tu compra MarcaIcs, signora TalDeiTali compra questa, pulisce facile!”
    Considerato che il suddetto mi ha assistito solo dal nono mese di gravidanza in poi e che sento vicina la sua liquidazione (per ovvi motivi di igiene, e anche economici!), magari presto proverò, se non tutto almeno qualcosina. Mi è venuta una voglia! io già cercavo il pretesto per queste cose, ora che ho anche le ricette non posso resistere!

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