Quando qualcuno si occupa dei nostri figli, siano essi i nonni, una tata o una baby sitter, è abbastanza normale che si presentino dei conflitti. Come abbiamo già discusso la situazione con i nonni può essere quella che ci mette più a dura prova, in quanto può riportare alla luce problemi di rapporto tra noi figli e loro genitori, e che ora riemergono in tutta la loro forza. La frustrazione di vedere che i nostri genitori ignorano le nostre indicazioni, contestano apertamente i nostri metodi, ci tolgono autorità nei confronti dei nostri figli, può far riemergere una serie di conflitti irrisolti propri della fase adolescenziale.
Se ancor prima di iniziare vi immaginate già che sarà un inferno, forse è il caso di valutare le alternative (eh eh eh! Non per altro mi sono trasferita a 3000 km di distanza!). Magari potreste scegliere di usufruire del congedo parentale , oppure prendere in considerazione un asilo nido, e affidare il nipote ai nonni solo per le emergenze. Se il vostro datore di lavoro ve lo consente, potreste scegliere di lavorare part time. Ci sono però dei casi per cui nessuna di queste soluzioni è possibile. Inoltre spesso i conflitti nascono indipendentemente dalla quantità di tempo trascorso insieme. E allora che fare? Con un pò di buon senso forse possiamo far fronte a questa nuova situazione, senza togliere nulla al prezioso rapporto tra nonni e nipoti.
Il mio primo consiglio è quello di partire con un’autoanalisi su quali sono le ragioni del nostro malcontento. Ci sono delle motivazioni reali o è la nostra percezione di non avere pieno controllo della situazione? Se il problema è reale, possiamo chiederci quanto tempo trascorrono insieme nonni e nipoti e quali sono le conseguenze per la crescita dei nostri figli. Molto probabilmente non si tratterà di un solo problema, ma di tutta una serie di cose sulle quali siamo in disaccordo. E’ quindi opportuno iniziare con il distinguere tra le cose che per noi sono veramente importanti e quelle sulle quali possiamo sorvolare. Non esiste certo una regola generale al riguardo. Per esempio un genitore può ritenere assolutamente inaccettabile che un bambino mangi troppi dolci o caramelle, mentre per un altro genitore è più importante che il bambino stia seduto a tavola durante tutta la durata del pasto, e non gli venga concesso di alzarsi in continuazione. Per semplificare il discorso, facciamo delle ipotesi. Supponiamo che una nonna permetta al nipote di saltare sul divano, mentre i genitori sarebbero contrari, e supponiamo anche che la stessa nonna abbia introdotto l’abitudine di tenere il nipote in braccio mentre mangia, invece di insegnargli a mangiare da solo seduto sul seggiolone. Se siamo contrari ad entrambi, cerchiamo di capire se c’è uno dei due comportamenti che riteniamo meno grave dell’altro e sul quale siamo pronti a mediare. Scegliamo la nostra battaglia: divano o seggiolone?
Una regola diversa per ogni luogo
I bambini hanno una capacità incredibile di adattare il loro comportamento alla situazione al contorno. E’ molto frequente ad esempio che i bambini al nido facciano cose che non riusciamo nemmeno a pensare di riuscire a fargli fare all’età di 10 anni: sparecchiano la tavola, si vestono da soli, si impegnano a mettersi i calzini o allacciarsi le scarpe a seconda dell’età. Mentre a casa avanzano continuamente richieste di aiuto e di attenzione da parte nostra. Insomma, i bambini sanno che le regole che valgono in un posto o con una persona, non sono necessariamente le stesse con un altra persona. Se decidete che tutto sommato potete cedere sul fatto che vostro figlio venga imboccato mentre è tenuto in braccio, potete benissimo spiegare alla nonna, che voi non siete molto daccordo su questo metodo, perchè valutate importante insegnargli a mangiare da solo, ma che ci avete pensato su, e che vi siete convinti che forse non è la fine del mondo, e capite che è un modo per la nonna di coccolarsi il nipote. Questo però non vuol dire che vostro figlio debba necessariamente aspettarsi lo stesso trattamento a casa, nè che la nonna debba ridicolizzare il vostro divieto. Nel fare questo discorso la nonna probabilmente accetterà che avete un’opinione diversa, e apprezzerà la vostra onestà e rispetto per la sua opinione in merito, e sarà più pronta a rispettare la vostra opinione. Quando vostro figlio si rifiuterà di sedere sul seggiolone, gli spiegherete che capite che a casa della nonna fa così, e che non c’è nulla di male in questo, ma che a casa vostra vale un’altra regola: ognuno si siede sulla propria sedia. A parte una certa resistenza iniziale, se tenete il punto e non cedete, il bambino imparerà velocemente e si comporterà diversamente a seconda dei casi.
Una questione irrinunciabile
Se la vostra opinione riguardo al saltare sul divano non è discutibile, magari perchè lo considerate un esercizio pericoloso, allora farete bene a spiegarlo chiaramente alla nonna. Potreste iniziare con il dire che siete preoccupati del fatto che vostra figlia potrebbe farsi male saltando sul divano, e che vi rendete conto che magari state reagendo in modo eccessivo rispetto a questo problema, perchè probabilmente vostra figlia è in grado di farlo. In ogni caso, questo vi fa stare in pensiero, e non vi permette di rilassarvi come vorreste per il fatto di lasciarla dalla nonna. Un discorso di questo genere normalmente dovrebbe mettere chiunque nella condizione di ascoltare le vostre ragioni, soprattutto perchè non state accusando nessuno di fare qualcosa di sbagliato. Non è una guerra tra due opinini opposte: è una richiesta di rispetto e comprensione per una faccenda che per voi è molto importante. E’ una richiesta di iniziare a vedervi non più come figli, ma come adulti, responsabili e in grado di prendere decisioni che riguardano i vostri figli.
L’alternanza tra nonni
Se la vostra situazione lo permette, potete provare ad alternare varie soluzioni, diminuendo il tempo che il bambino trascorre con ciascuno dei nonni, scegliedo ad esempio due giorni con i nonni paterni e due con quelli materni, oppure prendendo una babysitter per un paio di giorni alla settimana da alternare ai nonni. Molto probabilmente ciascuno avrà opinioni e modi di fare diversi. Ognuno tenderà a seguire il suo metodo, creando un effetto netto trascurabile, e questo vi aiuterà a rilassarvi sul possibile impatto sulla crescita di vostro figlio. Il nipote si comporterà diversamente a seconda di chi si occupa di lui, e imparerà che non tutte le regole sono scolpite nel marmo (tranne quelle per voi irrinunciabili!).
In fondo la plurarità di opinioni e modi di fare, è proprio quello che arricchisce il mondo, e scoprirlo sin da piccoli, può aiutare a crescere in modo più tollerante verso il prossimo e il diverso.
– Marianna,se ti può consolare, anche io quando so che deve venire da noi, o che dobbiamo andare noi da lei, vado in fibrillazione,mi si chiude lo stomaco, divento nervosa; sto proprio male. Però sotto sotto so che sono reazioni che hanno a che vedere principalmente con la mia non accettazione del suo carattere e la nostra incompatibilità assoluta.
Sto cercando quindi di lavorare su me stessa. In primo luogo per non stare male.
– Daniela, quanto mi piacerebbe esser saggia come te!!
all’asilo quindi li vai a prendere dopo la pappa e prima del pisolino? o prima di pranzo?
Il “quando ci sono io, decido io e non la nonna” è quello su cui sto lavorando in questo periodo cercando di non ferire la sensibilità di nessuno. Vorrei solo non fosse una lotta continua, non passare per la cattiva/esagerata di turno o quella irriconoscente. Stando mia madre con Pagnotta dalle 07.30 alle 17.00 mi rendo anche conto che sia difficile “staccare” dal ruolo e mettersi in disparte. E’ tutto più facile quando siamo solo in due, ed anche io mi sento più sicura nel mio ruolo.
In attesa che ti rispondano persone più sagge di me, mi sento di darti il mio appoggio e la mia comprensione. In alcuni casi, come il tuo, bisogna fare di necessità virtù, anche se è molto dura! Capisco però il tuo nervosismo, la frustrazione e la rabbia. Anche io non sto bene con mia suocera ma ho la fortuna di poterlo lasciare a mia mamma.
Anche mia suocera quando siamo tutti da lei fa di tutto per intercettare i movimenti della mia Pagnotta e deviarlo verso di lei. Se vuole venire da me lo prende di peso in braccio e lo allontana, se chiede di me se ne esce con “ma dai sempre questa mamma,stai invece con me!” e lo porta in un posto lontano dalla mia visuale, quando gli dò da mangiare fa di tutto per distrarlo e catturare la sua attenzione, ecc…In questi casi io lascio correre perchè capita 2 volte la settimana, ma se lo tenesse tutti giorni come capita con la tua “eh no!!” diventerei una IENA!
Temo però a volte che la mia percezione sia “esagerata” dalla mia insofferenza nei suoi confronti. Forse se tu non ce l’avessi tanto con lei saresti più indulgente. Ma tutto il vostro vissuto certo non ti permette di viverla serenamente.
Io da quando sono mamma non ho più peli sulla lingua e dico tutto quello che devo dire se è per il bene del piccolo.
L’unica cosa che ti posso consigliare è di dirle apertamente quelli che pensi siano i limiti da non oltrepassare, e ripeterglieli tutte le volte che ci sarà bisogno.
Altrimenti ridurre al minimo la vostra compresenza, quando cioè lo vai a prendere, uscite voi due soli. Sempre che non abitiate insieme… :o(
Forza!!
E se poi una nonna inizia a diventare troppo invadente???
Premetto che io non ho un gran rapporto con mia suocera, non mi piace il suo modo di fare, di pensare, il modo in cui ha educato i figli ecc…lei è vedova del marito da 15 anni madre di 3 maschi tutti sposati e mio marito è il primogenito dei tre…colui che ha preso il posto di “capofamiglia” mentre (secondo me) doveva prenderlo lei….lei non fa niente senza mio marito non apre nemmeno la bolletta del telefono…se deve andare a trovare i suoi fratelli/sorelle devono essere i figli ad accompagnarla….tutte le feste (natale/s.stef./pasqua/pasquetta/ferragosto/1^maggio ecc) deve passarle con tutti e 3 i figli (non so e le famiglie delle nuore??) altrimenti sono crisi….se sta da sola a pranzo e cena non cucina…gli altri 2 figli la curano ma non come mio marito che si sente responsabile per lei (troppo direi) eppure lei sta bene fisicamente/economicamente/mentalmente….è che non si convince che i figli si sono sposati e devono iniziare a vivere la loro vita.
Nasce mio figlio…il suo primo nipote che porta il nome del marito….e per lei sembra diventata la sua unica ragione di vita….
Non possiamo permetterci il nido e mia madre abita in un altro paese…quindi quando torno a lavorare (l’equilibrista aveva 4 mesi) la suocera lo tiene 5 mattine e 2 pomeriggi e 3 pomeriggi viene mia madre.
Ora lei gli vuole tanto bene è dolcissima e tenerissima con lui ed io la ringrazio perchè mi ha permesso di tornare al lavoro (fosse per me rimanevo a casa…ma i soldi servono…quindi non è x mio sfizio il lavoro ma è x bisogno) però vuole essere sempre protagonista della vita del nipote (come pretende di esserlo nella vita dei figli a discapito delle mogli…vabbè…).
I vizi, il tenerlo sempre in braccio, fargliele vincere tutte ecc….sono cose “di nonni” che posso sorvolare….
Ciò che proprio mi fa innervosire è il fatto che quando arrivo io dal lavoro e me lo sto coccolando…perchè lei (che sta + di me con lui durante il giorno) non lo lascia in pace e deve venire a toccargli i piedini o baciargli le manine mentre è in braccio a me???perchè mentre io sto giocando con lui lei deve fischiare, battere le mani ecc…per attirare l’attenzione del pupo??Sono esagerata ad infastidirmi per questo?Mi innervosisco io perchè ho dei problemi con lei oppure avreste anche voi la stessa reazione???
Non capisce che quando ci sono io l’equilibrista deve stare con me e se ha bisogno di qualcosa devo badare io a lui e non lei??….non ha capito che sono io la mamma che tenta sempre di togliermelo dalle braccia??
Io vivo malissimo questa situazione ogni giorno mi innervosisco e la notte piango per cercare di alzarmi con il sorriso….perchè naturalmente mio marito è un muro di gomma quando si tratta della madre e non posso dirgli niente, anzi dovrei solo ringraziarla senza mai obiettare se fa qualcosa di sbagliato perchè lei è una persona adulta….sto impazzendo….scusate lo sfogo…
Daniela, concordo sul fatto che i bambini sanno benissimo come funziona e con chi. Insomma, sanno anche loro che con i nonni possono spingersi un po’ più in la in certe cose e con i genitori meno.
Insomma, non è detto che quella che consideriamo una bruta abitudine data o assecondata dai nonni, poi se la portino anche a casa. Spesso capiscono benissimo i confini. Se poi provano a forzarli, questo è un altro discorso, l’importante è fargli capire quali sono invalicabili e quali più elastici.
Io ho un approccio accondiscendente finché si può. I nonni sono i nonni, e in fondo il loro ruolo è anche quello di viziare e coccolare. Il problema diventa quando fanno i nonni a tempo pieno, e sono di quelle che pensano non sia giusto: diventa un lavoro, il diritto di dare vizi deve essere accantonato, e si perde l’essenza del nonno. Certo che sono un aiuto santo, e quando non si può fare diversamente ben venga, ma io ho cercato la via di mezzo: nido al mattino e nonne solo al pomeriggio, che si alternano con mio marito (che facendo i turni è molto presente), così la nonna ha le cucciole una volta, max due la settimana e solo mezza giornata. Così qualche vizio non fa male. E io posso soprassedere.
Però se ci sono io decido io e non la nonna. Mi è capitato di venire presa contropiede: no sara, non si mangia il grissino prima di cena. E la nonna che interviene “dai, solo un pezzo” e glielo dà. Beh, a questo non ci sto: ho tolto il grissino e chiarito che “mamma ti ha detto di no, sai cosa vuol dire, e se nonna dice di si le spieghi che mamma non è d’accordo e non lo fai”. E nonna e figlia non hanno obiettato.
Però poi se la nanna la fa nel lettone con nonna, se a un anno si addormentava in braccio con nonna, se nonna la lascia guardare tanto i cartoni, se con nonna può non finire il latte al mattino, se la nonna le dà il cioccolatino per farle lavare le mani, va bene. Sa che a casa non funziona così e penso anche io che i figli siano abbastanza svegli da capire presto che le regole possono cambiare se cambia il posto e la persona.
Ecco, io faccio così, chiudo gli occhi tutto dove posso se ci sono i nonni, ma anche perché i loro spazi sono spazi da nonni, una o due volte a settimana, e comunque se io dico un no non accetto che venga ignorato, ma allo stesso modo se posso non intervengo e lascio che si godano le giuste coccole che si fanno due generazioni a distanza!
Giorgio, mi sembra che, nonostante la separazione, con tua moglie ci sia un perfetto accordo sul ruolo che deve avere questa nonna nella crescita dei vostri figli: un ruolo da “una volta a settimana è più che sufficiente”.
Se avete deciso per la ludoteca, ludoteca sia: non è la nonna che può convincere il nipote. Siete voi a decidere per i vostri figli.
Immagino avrai già letto l’altro post su “i diritti dei nonni”, quindi non dovresti certo preoccuparti di eventuali azioni giudiziarie da parte di tua suocera, che cadrebbero nel vuoto.
sto vivendo una situazione difficile. Ho una suocera che si è sempre intromessa nell’educazione dei miei figli, non ha mai rispettato il nostro ruolo di genitori. Ha sempre voluto il controllo sui miei figli, parlava sempre male di me ogni volta che una mia opinione contrastava con la sua (puntualizzo non ho mai alzato la voce o litigato con mia suocera) era gelosa se uscivo con i miei figli. Se compravo un vestito o un regalino ai miei figli, lei subito comprava qualcosa di più costoso. Parla male con gli estranei sia della propria figliA ora che ci siamo separati(mia moglie)che di me. Ha un’attaccamento ossessivo verso i nostri due figlioletti. Ogni volta che prendavamo o attualmente prendiamo una decisione lei è sempre pronta per far cambiare le carte in tavola. Ora purtroppo che mi sono separato, mia suocera, prima onnipresente, ha pensato bene di voler addirittura l’affidamento dei nipoti. Ora non gli basta vedere i nipoti una volta la settimana (prima li vedeva 5 volte al giorno). Quando abbiamo vagliato la possibilità di portare i nostri figli alla ludoteca solo 4 ore al giorno per motivi di lavoro Lei ha cercato di convincere mio figlio di stare con lei promettendogli giocattoli di ogni genere. Ora minaccia di andare da un avvocato perchè vuole passare molto più tempo con i nipoti. Ora che la mia ex moglie l’ha conosciuta meglio e ci ha litigato sono costratto a portarli io i nipoti a farglieli vedere… che calvario… Spero che non mi metta i figli contro sono l’unica cosa a cui tengo veramente.. non basta soffrire per una separazione ci voleva anche questa croce da sopportare.
W I NONNI PER CARITA’ MA SIETE D’ACCORDO CHE SI INTROMETTANO TROPPO NELL’ADUCAZIONE DI VOSTRO FIGLIO?
E COME AFFRONTARE L’ARGOMENTO SE SI PRESENTA IL PROBLEMA?
PREMETTO CHE APPENA SE NE PARLA…APRITI CIELO…INIZIANO MINACCE DEL TIPO…SE NON TI FIDI PORTATELO AL NODO…VI PARE GIUSTO E NORMALE?
Elene, credo che nei rapporti umani ogni generalizzazione non abbia molto senso: le famiglie hanno i loro equilibri, che sono i più vari.
Certo la convivenza sotto lo stesso tetto funziona molto raramente. Purtroppo spesso è una necessità, perchè non credo che verrebbe scelta da molti se avessero possibilità diverse.
Immagino che la tua situazione sia pesante: certo, non è un vero problema di rapporto nonni-nipote, ma, più che altro un problema legato al rapporto suoceri-nuora.
Forse, anche a costo di grandi sacrifici economici, sarebbe il momento di separare queste due famiglie la cui convivenza non sembra più tanto in equilibrio, soprattutto per salvare il rapporto tra la tua bambina ed i nonni, che così verrà facilmente compromesso.
avette raggione ma anche sbagliate.io sono cresciuta con la mia nonna era BRAVISSIMA e ero contentissima si anche la mia suocera era come lei.adesso che ho una bimba di 14 messi e convivo in casa di mia suocera mi vieni a lasciare tutto e di andare a casa mia(sono straniera)quello che facio io per la mia bimba non e niente buono.sta sempre dietro a me e mi da dei”consigli”.i nonni devono fare i nonni e niente di piu.sono arrivata a odiare anche il mio compagnio per culpa di lei.non lavoro e sto sempre in casa e quando esco devo dare spiegazzioni dove vado con bimba.STATE PIU LONGTANE DI SUOCERE.scuzate le mie errori grammaticale
Alice, hai perfettamente ragione. A volte i nonni possono fare danni irreparabili. Ne ho sott’occhio un paio di esempi. E’ anche vero che ci sono dei nonni in gamba, che a volte “salvano” i figli dai genitori. Insomma ben venga il nido, se se ne ha la possibilità. E i nonni, nel tempo libero!
io ho passato molto tempo con i miei nonni…persone ottime e molto amorevoli forse troppo mi hanno riempito di insicurezze e paura del mondo , sono cresciuta dubitando di tutti…certo non siamo tutti uguali ma meglio prevenire (cosa che ho fatto dopo con mio fratello essendo molto piu grande di lui e ora cresciuto e uomo come mi sarebbe piaciuto fosis io )
Credo che i nonni NON siano sempre una buona cosa..a piccole dosi si’ per carita sopratutto se ci sei sempre andata d accordo ma affidarglieli sempre o cmq quando sei al lavoro io sono contraria..li coccolano (e va bene ) ma li viziano , tendono a fargli fare tutto quello che vogliono e a comprargli quello che chiedono
io se mi sara possibile lo mandero all asilo , il tempo con i nonni non glielo leva nessuno ..ma appunto cresceranno con me.
i nonni il loro turno l’hanno gia avuto.
non si tratta di cattiveria, spesso loro passano dalla parte delle vittime ma non capiscono che se gia a casa i bimbi hanno certe regole loro “infrangendole” passano dalla parte dei buoni, posso dire che anche senza farlo apposta li i “cattivi ” sono loro che mettono i genitori dalla parte del torto.
non so perche spesso si dimenticano di essere stati genitori anche loro .
Silvia, non sai quanto sono d’accordo con te… Anche io mi “scrocio” con mia madre, ma poi, quando penso che si prende su il nipote ed invece di tenerlo in casa davanti alla tv se lo porta a visitare i Fori, a vedere le mostre, a vedere il cambio della guardia al Quirinale… ma cosa devo dire???
Accettare un po’ che questi nonni hanno il diritto di comportarsi “da nonni” quando hanno i nipoti con loro, mi sembra il minimo. Non sono loro i genitori e non possiamo chiedergli di caricarsi delle stesse nostre responsabilità. Forse hanno il diritto di indulgere e di sbagliare un po’ più di noi.
Io ho una repulsione per tutte quelle mamme che nonostante abbiano nonni a dispisizione tutto il giorno, che tengono e curano i loro figli per 8-10 ore al giorno, hanno sempre da lamentarsi.
Ma un po’ di gratitudine? Un po’ di indulgenza per questi sessantenni che si sciroppano 8 ore di duenni? Un po’ di riconoscenza?
Un po’ di baby sitter o di nido?
MITICA! Oserei dire PROFESSIONALE…
Figurati che io ODIO mia suocera eppure ho sempre avuto la certezza che il mio ruolo era talmente più importante di quello dell’orrida babbiona, e a un tempo sapevo che l’orrida non aveva intenzioni nocive, da lasciargliela senza tema!
Ovviamente non si trattava però più di un giorno a settimana, durante l’anno. D’estate gliel’ho addirittura lasciata per una settimana o giù di lì. Roba passata…
DEvo dire che è più nociva mia madre però perché ha un’autonomia affettiva di due ore al massimo. Ma vabbè: quel che non strozza ingrassa: son esperienze pure quelle… (pochissime gliene faccio “provare”, ovviamente).
All’età di mia figlia funzionano molto bene gli scambi fra amichette/i: in questo momento sta a fare la pizza da un’amichetta e la vado a recuperare.
ciao
Baci