Uno: scendi dal piedistallo
Tuo figlio e tua figlia, anche se tu hai il più umile e umano degli atteggiamenti nei loro confronti, vivono in una società che ha costruito il ruolo del “padre” (e anche della “madre”) mettendo insieme tante esperienze diverse ma anche tanti luoghi comuni e molti pregiudizi. Cerca di non essere un padre “standard”, perché il padre standard non esiste. Ciascun uomo è padre a modo suo, e già questo lo pone inevitabilmente in una posizione di autorevolezza nei confronti di figli e figlie; posizione che non serve affatto alzare ancora di più con tutte le sciocchezze che vengono raccontate dopo la frase “un padre deve…”. Un padre deve, prima di tutto, imparare a fare il padre.
Due: insegna più a fare domande precise che a dare risposte esatte
In giro per il mondo le nozioni sono ben conservate e trasmesse ovunque, ciò che serve sono persone in grado di non addormentare la loro curiosità e la loro capacità critica mettendo insieme i fatti e quelle nozioni verso interpretazioni interessanti, sorprendenti ed empatiche, se possibile. Di cose se ne sanno già tante, quello che scarseggia sono le domande in grado di smuovere quelle cose verso scopi migliori e la capacità di basarsi su fonti sicure che non rendano tossici i discorsi, gli atti, le unioni.
Tre: lavora contro il male, non contro i sintomi
Figli e figlie hanno tanti comportamenti da correggere e consigliare di continuo, ma il loro significato potrebbe essere là dove non stai guardando. Non avere paura di risalire indietro, e condividi con loro le scelte e i cambiamenti necessari a comprendere il perché di tante emozioni, gesti, sentimenti apparentemente incontrollati, “brutti” o poco pensati. Loro, come tutte le persone, sono un fine, non un mezzo.
Quattro: la colpa e la responsabilità sono cose molto diverse
Non schiacciare i più piccoli imputando loro cose che non possono sostenere, ma fagli capire che il mondo è un luogo dove le conseguenze di un’azione possono avere un risultato lontano e insperato, perché siamo tutti e tutte insieme nello stesso ambiente. Che siano quelli della stanza, della casa, del quartiere, del paese o del mondo, lo spazio e il tempo portano molto lontano tutto quello che facciamo. Pensare prima di agire, anche in chi è più piccolo o piccola, potrebbe risparmiare fatica, evitare sofferenza, regalare gioia o condividere felicità.
Cinque: prenditi in giro
Diffondi ironia su di te e non apparire mai come infallibile, inattaccabile, inflessibile. Ridi insieme ai tuoi figli e figlie dei tuoi errori, mostrati dispiaciuto per quello che hai combinato e pronto a rimediare. Non mettere mai in discussione l’amore che provi per loro, mostralo sempre ben presente sullo sfondo delle tue azioni – ma se scopri che in un certo momento non c’è stato, non essere ipocrita e sii onesto con te stesso e con loro. Resta umano.