Si avete letto bene. Adolescenti. E routine dell’addormentamento. Nella stessa frase.
Ma come, direte voi, ce l’abbiamo appena fatta a dimenticare proprio le notti insonni di quando erano piccoli, abbiamo archiviato la questione definitivamente, possiamo lasciarli ai loro mezzi e continuare a guardare la nostra serie preferita, e ora ci fate tirare fuori questo incubo dall’oblio?
Il fatto è che una buona metà degli adolescenti dorme poco, e male. Dicono le statistiche.
La questione sonno, e sonno dei teenager in particolare, è ultimamente molto sentita, e si è cominciato anche a studiarne la neuroscienza. Ad esempio, un esperimento su scala nazionale è in corso in Inghilterra, in cui per quattro anni, 30 mila studenti di scuola secondaria cominceranno la scuola alle 10. L’intento è capire se, come previsto, questo migliorerà il loro rendimento scolastico, e l’esame finale.
Perché nel periodo in cui il cervello sta subendo il momento di ristrutturazione maggiore, si ha bisogno di un sonno più lungo, e più profondo. Lo studio e le attività sono al loro picco. E avete presente il classico malumore adolescenziale? La mancanza di sonno contribuisce anche a quello. In attesa quindi di poter concedere ai nostri ragazzi di svegliarsi alle nove ogni giorno per andare a scuola (ahem), magari vi ho convinti che sia una buona idea pensare ad una routine per la sera e farli dormire di più?
Dunque, come addormentare il vostro teenager in 6 facili passi.
- Consiglio banale. Suggerite di ridurre la caffeina. Che ricordiamoci non è contenuta solo nel caffé, ma anche nel the, e in certe bevande, tipo cola.
- Suggerite di razionalizzare lo “snack di mezzanotte”. Uno stomaco pieno può creare difficoltà di addormentamento. Ma anche uno stomaco vuoto, e si sa che lo stomaco dei teenagers può diventare improvvisamente una caverna senza fondo. Quindi, idealmente una buona cena che duri fino al mattino. Ma, se proprio si è superaffamati, preferire un piccolo snack con carboidrati complessi (che rilasciano serotonina, e aiutano a calmarsi, oltre che migliorare l’umore) e un po’ di proteine. E non immediatamente prima di infilarsi sotto le coperte.
- Incoraggiate a creare una routine. Si, non è una “cosa da piccoli” avere una routine, e non deve per forza includere il bagnetto e la favola. L’importante è individuare quelle due o tre cose che si ripetono sempre prima di andare a letto, sempre nello stesso ordine, per convincere il cervello che “ci si sta addormentando”. Tutto va bene, purché aiuti al rilassamento: esercizi di stretching o yoga, leggere un libro, ascoltare musica, qualsiasi cosa funzioni. Avere anche un orario fisso per andare a dormire sarebbe ideale, ma magari possiamo risparmiare loro l’umiliazione di esser spediti a letto 🙂
- Se possibile, aiutateli a fare in modo che la loro stanza da letto sia per dormire soltanto. So che diventa difficile trovare e creare spazi, ma magari si può riuscire a creare un angolo letto senza troppo “rumore” di fondo, in cui l’unica cosa che si possa fare è dormire. Investire in tende o persiane oscuranti, se la stanza è troppo luminosa, e finestre a vetro doppio, se la strada è rumorosa, aiuta. O quando tutto manca, proporre tappi per le orecchie.
- E qui siamo al punto dolente. NIENTE SCHERMI A LETTO. Se dovete scegliere un terreno di conflitto dove puntare i piedi come genitori, che sia questo. No TV in camera da letto. No telefono cellulare. No videogiochi. No tablet. No computer. E non è soltanto perché sono distrazioni che mantengono attiva l’attenzione. O perché emettono luce, e per dormire il cervello ha bisogno di buio. Il problema è nello spettro particolare di luce che emettono, che è diversa da quella di una lampadina, per esempio. La luce emessa dai dispositivi elettronici (la cosiddetta “luce blu”), è stato dimostrato, ritarda il ritmo circadiano, inibisce la melatonina, l’ormone che promuove il sonno, e riduce (e ritarda) il tempo del sonno REM. Davvero, non va sottovalutata questa cosa. Coprifuoco, senza pietà.
- (Ehm. Se proprio proprio proprio PROPRIO si vuole e-leggere a letto, allora i lettori vecchio stile, quelli senza luce integrata, sono i migliori.)
- (Ehm ehm. Un’alternativa potrebbe essere usare del software che regola la luminosità all’ambiente, ad esempio f.lux, o Night Filter per i dispositivi Android. Oppure, dei copri-schermo filtranti.)
- Parlatene. Ci sarà pure un vantaggio nell’avere di fronte qualcuno più alto di 50cm? Fate opera di promozione di una buona igiene del sonno. Parlate dei vantaggi e svantaggi. Aiutateli a trovare argomenti pro e contro. Incoraggiateli a trovare la loro dimensione in questa cosa. Discutetene insomma. Magari si può, anche con un adolescente.
Se poi, in tutto questo, decidete che i consigli qui sopra valgono anche per voi, shhhh, non vi preoccupate, resterà un segreto fra noi.
Vero Vans, confermo! Da quando ho risolutamente eliminato il tablet dalla mia routine serale, il sonno e il riposo sono migliorati molto. Ed io ho lasciato l’adolescenza ere fa…
😉
A me servirebbe ancora!
E non solo quella niente schermi a letto ma almeno un timer allo schermo.
Certe notti ho provato a leggere le cose più inutili sino ad orari assurdi.
Quasi li applico per me, che qui l’adolescenza è lontana
Grazie!