Panta rei

Oggi eravamo a casa di mia nonna: Sorcetto, la mia mamma ed io. Noi tre generazioni femminili eravamo a chiacchierare, mentre l’esponente della quarta generazione giocherellava da solo e indistrubato con le “gozzaniane” suppellettili reperite nel salottino della bisnonna.
Improvvisamente da quella stanza si sentono dei borbottii, che notiamo a malapena, poi diventano più insistenti ed alla fine ci distolgono dalle chiacchiere perchè sembrano sempre più un pianto…
Raggiungo il Sorcetto nell’altra stanza e lo trovo che sighiozza disperato ripetendo, tra le lacrime: “è falsa!!!! quella foto è falsa!!!
– “??????“, mi accorgo che una foto incorniciata che normalmente è su un tavolinetto è stata buttata a faccia in giù ed il Sorcetto ci picchia sopra con i pugni con un pathos da teatro classico…
– “questa foto è falsa!” e giù ancora pianti e singhiozzi.
– “Sorcetto, cosa stai dicendo? Fammi capire, non capisco!” è li con gli occhi rossi, cerchiati e spaventati!!!
– “in questa foto mamma sposa un altro!!!!
– “????????????????????? Sorcetto, quello non è un altro, quello è papà!”
– “non è papà, non assomiglia a papà!”
– “Sorcettomioamoredellamamma, ti assicuro che è papà, guardalo meglio: era un po’ più tondo ed un po’ più giovane, era vestito più elegante del solito, ma quello E’ PAPA’!
Perplessità… Guarda meglio… Forse mamma potrebbe aver ragione in fondo…
– “ma è diverso!”
– “amore mio, ma anche mamma è diversa, sono passati dieci anni: anzi, mamma adesso annovera diversi chili in più, mentre papà è un po’ diverso perchè adesso è nel suo massimo fulgore di forma fisica, a differenza di allora (rabbia, rabbia, rabbia!!!)
Ancora perplessità… Quello che dice mamma può avere un senso… Forse quel tipo la è davvero papà…
Interviene bisnonna con un colpo di genio e da un cassetto tira fuori un piccolo album di foto del mio matrimonio (uno di quei bignami dell’albumone classico che si appioppano ai parenti stretti e che mai penseresti che un giorno potrebbero anche essere utili).
Lo sfogliamo alla ricerca di prove inconfutabili che quel tipo li che si è sposato con mamma è davvero papà…
Teniamo conto però che, come tutti noi ben sappiamo, il Sorcetto, da bravo amplificato, non è disposto a farsi consolare tanto in fretta: lui è persistente e se ha deciso di essere disperato per aver scoperto che mamma non è sposata con il suo papà, non può farsi consolare tanto in fretta…
– “Perchè qui papà ha un fiore sulla giacca? Non gliel’ho mai visto portare
– “Perchè ai matrimoni si usa mettere un fiore all’occhiello
– “Perchè mamma ha i capelli così?
– “Perchè ai matrmoni ci si pettina bene, guarda anche il vestito, ti piace?
– “uhmpf… Qui non vi si vede in faccia, non vi riconosco!
– “Diamine, Sorcetto!! Ci stavamo baciando!!! Era il nostro matrimonio!!! (e grazie pure per non aver risposto sul vestito… sgrunt!!!).
Guarda anche qui, vedi come era elegante nonna con il cappello (mia madre aveva un cappello al mio matrimonio???? Non l’avrei mai detto!). E vedi qui, c’era anche nonnoCiclista, te lo ricordi ancora…”
– “Buuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa……….
– (omamma… ricominciamo…. sarà per nonnoCiclista???) Cosa c’è adesso Sorcetto, non ti sei convinto che siamo noi??
– “Si….. buuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaaaaaa………… però eravate più giovani….. buuuuuaaaaaaaaaa….. IL TEMPO PASSA E LE COSE CAMBIANO!!! buuuuuuuaaaaaaaaa…..
– “Si sorcetto, ma non è una cosa brutta: tu, per esempio, più passa il tempo e più cresci ed in fondo cresciamo anche noi. Li non c’eri, ora ci sei…”
– “Guarda!! (indicando una foto dove sono in giardino dai miei, in abito da sposa, davanti ad un’aiola di fiori) Guarda com’era bello il giardino di nonna!!! Ora è bruttissimo!!!
Lo sguardo di mia madre, fino a quel momento intenerito e commosso, diventa torvo: “Come bruttissimo!!!! E’ identico!!! Li c’è lo stesso albero, mancano i fiori perchè siamo a dicembre, le temperature sono appena andate sotto zero!! Certo che non ci sono quei fiori: li nella foto era settembre!!!
– “No, adesso è tutto brutto, non ci sono i fiori, il tempo passa, le cose cambiano… Guarda li (indica una sua foto a circa tre anni): avevo i capelli cortissimi, adesso guarda come sono lunghi!!!!
– “Sorcetto, non è che sono 3 anni che non li tagliamo!!! Li era estate!! Guarda, Sorcetto, guarda quella bambina in quella foto, chi è secondo te?
– ….
– “Sono io Sorcetto!! E’ la foto della tua mamma da piccola!”
– “buuuuuuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaaaaaa……….”
– (oh, no, capperi! Cosa ho detto adesso!!)
– “Il tempo passa, le cose cambiano e non tornano più come prima… Buuuuuuuuuuuuuuuaaaaaaaaaaa……..

Orbene.
Siamo tutti d’accordo che, prendere coscienza che tutto scorre e che non ci bagneremo mai due volte nella stessa acqua del fiume, quando capita intorno ai sei anni, può essere un po’ destabilizzante?
Siamo tutti d’accordo che il Sorcetto non è un gran fisionomista, quantomeno nelle foto?
Siamo tutti d’accordo che è anche un gran malfidato?
Siamo tutti d’accordo che un amplificato se è finito nella disperazione più nera è talmente intenzionato a rimanerci a lungo, tanto da tirare fuori anche Eraclito, pure di non farsi consolare dalla sua mamma?
Siamo tutti d’accordo che, grazie al cielo, il piccolo introverso esterna le sue paure ed i suoi dubbi, se no sarebbe cresciuto nella convinzione che papà non si sa bene chi è?
Siamo tutti d’accordo che mia nonna tiene troppe foto in salotto?
Siamo tutti d’accordo che è il caso che mia madre vada a comprare una cassa di ciclamini da piantare in quell’aiola?
No, ecco, fa piacere sapere che siamo tutti d’accordo… perchè io ho passato un pomeriggio…

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5 thoughts on “<em>Panta rei</em>”

  1. Flavia, sicuramente starò in guardia e gli farò capire le meravigliose opportunità del cambiamento… Tieni conto, però, che dovrò farmi una gran forza, perchè io, istintivamente, ho il suo stesso atteggiamento istintivo di fronte ai cambiamenti… sono però sostenuta da una buona dose di ottimismo diffuso.
    Silvietta… vedo che hai colto in pieno la drammaticità della vicenda: LUI è in forma smagliante!!!!!!

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  2. … siamo tutti solennemente d’accordo, Silvia!

    ma io sono spezzata in due: da un lato, la situazione mi fa veramente ridere, dall’altro sono intenerita a morte dal Sorcetto, e l’unica cosa che mi aiuta e pensare che come Flavia dice prima o poi troverà il cambiamento positivo… (sarà che casa mia era un vero casino, quand’ero piccola, che per me era vitale pensare che prima o poi le cose sarebbero cambiate! )

    insomma, ragazzi, auguri e mi raccomando: tiramisù e panettone con la mousse di cioccolato per il papà, che non sta nè in cielo nè in terra che sia più magro di allora, eh?!

    a presto. s.

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  3. ricordo nettamente lo stesso momento di consapevolezza, ultima sorellina arrivata a grande distanza dalle prime due, e non ero particolarmente amplificata se ti puo’ consolare (mi sono amplificata da adulta :)))
    Fu un attimo terribile, una visione spaventosa come solo un bambino di 5-6 anni puo’ avere, e quando mi chiesero cosa avessi pensato per piangere così, risposi: “voi morirete tutti e io rimarro’ da sola”
    gulp. “ma tu allora avrai la tua famiglia, i tuoi figli !!” mi risposero, seppellendo velocemente l’incidente, perchè da me le dure fanno così…
    e devo confessarti che ancora oggi qualche volta rivivo quel momento di angoscia e la mia peggiore paura è la solitudine nella vecchiaia.
    per questo ti consiglio di riparlarne qualche volta a sorcetto, facendogli vedere tanti esempi di cambiamenti positivi intorno a voi 😉 per passargli il messaggio – fondamentale per l’ottimismo – che cambiare è un’opportunità, non una cosa brutta.

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  4. Bellissimo post. Che bimbo intelligente. Che impressioni queste reazioni da piccoli adulti nei nostri ragazzi, che scoprono come l’infanzia sia molto meno un giardino fiorito di quanto pensiamo.

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