Il bilancio di Babbo Natale

Direi che alla fine siamo tutti soddisfatti…
Secondo me ci sono due problemi che si presentano a S. Stefano, quando ci si ritrova a casa con i giocattoli ricevuti a Natale: un problema dei genitori, che può riassumersi in “e a desso dove li metto?” e uno dei bambini, che si riassume in “woooooooooowwwww….. e adesso che ci faccio?”.
Insomma, l’ideale sarebbe superare il Natale regalando ai propri figli qualcosa di bello e desiderato, cercando di evitare l’abbuffata di giocattoli sovrabbondanti ed un po’ sconclusonati.
Tenuto conto che mi ero data questo obiettivo dai primi di novembre, direi di aver conseguito un risultato discreto…

Prima di tutto bisogna “lavorare” sulla letterina a Babbo Natale: ogni bambino in età scolare ha delle idee piuttosto chiare su cosa vorrebbe vedersi recapitare dal gioviale vecchietto. Poi arriva l’ondata delle martellanti pubblicità natalizie che rimescolano le carte in tavola, disorientano, confondono gli obiettivi… Qui serve un intervento deciso: il giro preliminare al negozio di giocattoli per vedere dal vivo i mirabolanti oggetti pubblicizzati!
Questo sopralluogo si paga spesso con un regalino preliminare (tanto per farli uscire senza pianti ed urla disumane): noi ce la siamo cavata con un bellissimo pallone/mappamando gonfiabile (che peraltro avrei comprato io di mia iniziativa perchè ne avevo uno uguale -ma con molte nazioni europee diverse!- da piccola). € 12 ed è passata la paura! Direi un buon investimento!
Il sopralluogo ha la funzione di mostrare che la fansmagorica pista-drago-sparamacchinine oppure la villa-con-piscina-sauna-beautyfarm-postobarca-di-Bambolafashion, altro non sono che un triste ammasso di plastica e cartone. Se così non è, vi toccherà comprarle, ma almeno sarete più contenti voi genitori. Se invece si dimostrano un vero tarocco, non sarà poi difficile convincere un bambino di medio buon senso che non è il caso di sprecare così il budget di Babbo Natale.
Da noi quest’anno la questione letterina era iniziata così:
– “Sorcetto, pensa, quest’anno sai scrivere e potrai scrivere tu personalmente la letterina a Babbo Natale!”
– “…”
– “Non sei contento Sorcetto??
– “Sì… ma biliardino è una parola difficile da scrivere!”
– (oh, caspita Sorcetto, ci vai giù pesante…. e ingombrante!!!)
Dato che l’Ingegnere alla parola biliardino (calciobalilla) già scodinzolava, abbiamo provato ad appoggiare il progetto. Abbiamo chiesto ed ottenuto ospitalità per il catafalco nel giardinetto di mia madre, abbiamo scelto un modello non troppo catafalco e ne abbiamo valutato le infinite possibilità sociali (non solo per i bambini) nel periodo primaverile ed estivo.
Tenendo conto che un biliardino di fascia media costa solo un po’ di più di un’isola di Gorm de luxe (quella sì, fatta di plastica e cartone), è solido e soddisfa tutta la famiglia e parecchi amichetti, direi che lo possiamo valutare come un buon affare!!!
L’importante è poi mantenere la rotta…
– “Mamma, però sarebbe bello anche questo...”
– “Eh, ma poi Babbo Natale magari ti porta quello e non il biliardino… vedi tu cosa preferisci…”
Perchè in fondo, si insegna a scegliere anche dalle piccole cose e scegliere è, prima di tutto, farsi una ragione che se si vuole una cosa, ce n’è un’altra a cui si rinuncia.
Alla fine la letterina prevedeva una lista con un unico punto: bi-gli…. no cancello, bi-ja… no, no, cancello… bi-li-ar-di-no…. è scritto bene mamma????

Poi si deve “lavorare” sui parenti, almeno quelli più stretti. “Mamma, nonna, suocera, non state a disturbarvi, ditemi quanto volete spendere ed i regali per il Sorcetto ve li compro io!”
Le nonne normalmente accettano di buon grado e, sollevate dall’incombenza, si sentono anche più munifiche, quindi l’ulteriore budget a disposizione di Babbo Natale è di tutto rispetto!
E così ci evitiamo il trentaduesimo Sapientino, consigliato da un commesso in evidente malafede, o il gioco in scatola pseudoscientifico che contiene solo qualche bustina di bicarbonato ed altri materiali facilmente reperibili in ogni cucina. E così vi eviterete la quindicesima casetta dei Cuccioli-in-cerca-di-guai o il peluche monumentale.
Ed allora possiamo soddisfare anche le richieste “secondarie” della letterina, oppure buttarsi sui soliti, solidi, classici: costruzioni, libri e, per chi è già in età da consolle, videogiochi. Articoli che durano un certo arco di tempo, che permettono un uso continuato, che non sono usa e getta.

Ed alla fine c’è sempre il momento della cernita e riorganizzazione dei vecchi giocattoli. Il dopo Natale è il momento buono per riordinare le camerette e se lo si fa con la collaborazione dei diretti interessati è molto meglio.
Noi, tra il 26 ed il 27, con l’aiuto anche di una intempestiva varicella che ci ha costretto a casa, abbiamo tirato giù tutti i libri e tutti i giochi. Dal bel mezzo delle due cataste, abbiamo iniziato a lavorare.
Abbiamo valutato quali fossero troppo “da piccoli” e non venissero ormai usati da tempo, abbiamo controllato che funzionassero ancora bene ed abbiamo preparato la bustona per la casa-famiglia che da sempre ci fa la cortesia di accogliere gli abiti ed i giocattoli non più a misura di Sorcetto. Abbiamo poi ridotto le confezioni dei nuovi giochi, li abbiamo trasferiti in scatole o borse robuste adatte ai nostri mobili, abbiamo riorganizzato la libreria perchè ci fosse un altro piano a portata di braccio del Sorcetto e adesso siamo pronti a goderci tutte le nostre belle novità.
… Aiutati anche dalla varicella, ahimè!!!!

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7 thoughts on “Il bilancio di Babbo Natale”

  1. i regali da parte dei nonni li compro io e poi dividiamo la somma. i nostri fratelli/sorelle ci chiedono cosa regalare ai nipoti e si attengono alle nostre indicazioni. gli amici sono molto parchi e c’è abbastanza da fidarsi (fanno piccoli regalini come torce, lucchetti, pennarelli, album da colorare, album con adesivi, …). il problema vero sono i parenti “secondari” (cugini, fratelli dei nonni, conoscenti dei nonni, etc etc) che non sono pilotabili in nessun modo e sono anche convinti che il regalo più è grosso, più è rumoroso, più è commerciale meglio è. così ci arrivano tra capo e collo grosse macchine telecomandate con mille luci e mille rumori ( e mille pile da metter dentro) senza alcuno scampo.
    per il resto mio figlio di 6 anni sono tre natali che chiede solo LEGO, il piccolo ha solo 3 anni e finora non ha chiesto nulla e va bene così. tra i regali pilotati abbiamo chiesto e dunque ricevuto abbonamenti a giornalini, il kapla (bellissimo gioco di legno, molto creativo, non so se lo conoscete), dvd di bob aggiustatutto e manny tuttofare, magliette, un dizionario di inglese, un atlante geografico e naturalmente il grande fantastico inimitabile LEGO, di cui tutti in famiglia siamo fans accaniti.

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  2. Michela, anche il Sorcetto ha i miei lego più che trentenni! Beh,almeno possiamo dire di aver combattuto lo spreco (ovviamente però ne vuole altri suoi… ma vabbè!)

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  3. Ciao,
    dato che dalle ns. parti si usa festeggiare S.Nicolò (6/12) con annessa letterina, abbiamo fatto scegliere ai nostri topolini cercando di spingerli su scelte di giochi durevoli, x cui siamo partiti dalla pista dei Gormiti x poi scegliere l’isola dei pirati della Playmobil (Walter gioca ancora con i playmobil della mamma che hanno ormai + di 30 anni), mentre Gaia ha scelto una bambola con gli occhi che si chiudono e che dice mamma … bandito il cicciobello: troppo grande e commerciale x i suoi 3 anni … i nonni sono stati dirottati sulle tute di Spiderman e HSM … x il resto ho dirottato i regali attorno alla cucina di legno che Gaia ha ricevuto x il suo compleanno (11/12), libri … ma ovviamente qualcosa sfugge. Ora sto cercando di convincere la mia Gaietta a donare una delle sue bambole ai ‘bambini senza scarpe’ e a donare qualche peluche … anche se Walter gli adora, ma fra poco dovrò avere una stanza solo x loro!!!
    Comunque i regali + graditi da W sono il Lego: lui ama costruire e fra Lego e Playmobil la fantasia corre veloce e le storie immaginarie si moltiplicano all’infinito.
    Ciao a presto

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  4. Oh, mi dispiace…la varicella a natale è un must 🙁

    Io invece con i giocattoli che non usiamo più non so davvero che fare. L’estate scorsa ho passato una settimana tra ex asili nido e parrocchie dei dintorni, ma sembra che non li voglia più nessuno, e a me scoccia buttarli.

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  5. Ah, questo era proprio da blogstorming. Noi non siamo stati così bravi ed efficienti: l’aspetto babbo natale ci sfugge sempre un po’, sia quando la letterina l’abbiamo scritta insieme, sia come quest’anno che l’hanno scritta “proditoriamente” loro. Devo dire che siamo piuttosto insoddisfatti della marea di regali che ci sono/siamo fatti piovere addosso, insoddisfatti dell’aspetto diseducativo della questione, insoddisfatti di noi per non aver trovato il giusto modo di gestire la catastrofe regalizia e consumistica. Con la profe abbiamo lungamente condiviso le lamentazioni sull’argomento e ci siamo dati una bella strigliata: da adesso in avanti si cambia, sia natale o compleanni, la musica deve cambiare. Ci organizzeremo: da come ne parli, mi sembra proprio possibile! Grazie e ciao. E buon 2010!!!

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  6. bellissimo,Silvia, sempre istruttiva e molto tenera nei confronti del Sorcetto. Mi spiace tanto per la varicella 🙁

    Mi hai fatto venire in mente che proprio un mesetto fa, per accompagnare la crescita delLaPulce ho fatto una prima pulizia in camera sua, mettendo via molti soft-toys dei primi mesi e organizzando la libreria per lei (ovviamente i primi due ripiani in basso 🙂 ) e soprattutto che- per ora – sono stata esaudita nelle mie richieste per BabboNatale: per ora, visto che i giochi abbondano fin troppo, i giochi di Natale sono stati i nastrini dei nostri regali…. i regali sono dirottati al compleanno (febbraio).
    a presto. Silvietta

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