Zuccheri e sbalzi di umore

In Svezia sono tutti ossessionati dagli zuccheri. Nelle riunioni scolastiche si viene tranquillizzati dal personale docente che gli zuccheri in quella scuola non vengono mai serviti. I miei racconti di colazioni a base di biscotti inzuppati nel latte fanno svenire qualsiasi svedese che si rispetti. Ma non ci sono zuccheri nei biscotti? Mi chiedono esterrefatti.
Ovviamente si ci sono, ma c’è anche latte, burro, uova, farina. Rispondo io.
E ometto volutamente di parlare del latte con cioccolato prima di andare a letto.
E della nutella, e del fatto che il gelato in Italia è considerato una merenda salutare, perché non vorrei ritrovarmi i servizi sociali a casa 😉
E’ anche per questo che il Vikingo fino a circa 3 anni ignorava il concetto di caramella. Infatti ero riuscita fino a quel momento con i miei superpoteri a tenerlo lontano da caramelle persino nei nostri viaggi in Italia (salvo quando il pediatra italiano gliene ha offerta una dopo una visita!) Come sempre con il secondo figlio ci si rilassa, e quindi Pollicino ha già avuto il piacere del dolce zucchero che si scioglie in bocca anche se con moderazione.

Gli svedesi però nella loro meticolosa attenzione agli zuccheri hanno delle usanze strane. Ad esempio hanno il divieto di mangiare zuccheri tutta la settimana, e poi il sabato i bambini ricevono il loro sacchetto pieno di caramelle che si comprano a peso (quindi non sto parlando di un paio di caramelle, ma di manciate). Ogni festa di compleanno che si rispetti termina con la pesca di un sacchetto di caramelle della peggiore specie a base di zucchero e coloranti, che puntualmente i bambini mangiano nel giro di pochi minuti. E io mi chiedo sempre se non sarebbe meglio dargli una caramella al giorno piuttosto che un sacchetto in cui affogare i dispiaceri il sabato.

Vi starete certamente chiedendo il perché. Ebbene, non lo indovinerete mai, e io stessa ci ho messo un bel po’ a capirlo, ma uno dei problemi principali è quello delle carie. Quelli con cui ho parlato sostengono che mangiando caramelle tutte concentrate nello stesso giorno, si rischia di meno (eppure il dentista è gratuito fino ai 18 anni, caspita!)

Ma sto divagando, quello di cui mi preme parlare ora sono gli effetti collaterali dello zucchero sull’umore, proprio e soprattutto nel caso di ingestione concentrata.
Questo è vero anche per gli adulti, ma per i bambini è più evidente per via del rapporto tra la quantità di zuccheri ingerita e il peso corporeo. Ci sono molti studi che mostrano come la quantità di zuccheri e conservanti e/o coloranti influisce sull’iperattività, o la capacità di concentrazione per bambini affetti da ADHD, e anche se l’argomento è tutt’ora oggetto di dibattito, è il caso di valutare l’effetto su ciascun bambino (prometto di ritornare su questo argomento in modo più approfondito se vi interessa).
In particolare posso scrivere, senza timore di essere smentita, che gli zuccheri sul mio primogenito hanno un effetto devastante.

Un giorno eravamo in visita a Skansen, un museo all’aperto in cui si possono ammirare casette di legno e animali nordici, e mangiare hotdog, carne di renna in un cartoccio di puré di patate, cartocci di caramelle e naturalmente zucchero filato. Lui aveva poco più di 3 anni, e in quella occasione ha puntato allo zucchero filato. GG ha alzato le spalle e lo ha comprato.,.d’altra parte cosa c’è di più bello di un bambino che si sporca di zucchero filato fino alle orecchie!? Io ho messo a tacere il mio campanellino di allarme, e mi sono convinta che fosse cosa buona e giusta non avere sempre il ruolo della rompipalle. Il Vikingo ha mangiato con gusto, finché, il tempo di entrare in circolo, ha iniziato a … correre. Cioé lui in realtà a quell’età correva sempre, ma ha iniziato a correre più veloce, scappando in mezzo alla folla, infilandosi sotto le gambe, e sfuggendo totalmente dal nostro controllo. GG continuava a corrergli dietro, e la massa di turisti che lo intercettavano cercavano inutilmente di afferrarlo. Lui correva, rideva, e correva, come se fosse sotto l’effetto di droghe pesanti. Noi invece non ridevamo affatto.
Continuavamo a farci largo tra la folla urlando di bloccarlo, e solo dopo quella che ci è sembrata un’eternità ci siamo riusciti. GG era fuori di se e lo ha rimproverato aspramente: “cosa diavolo ti è venuto in mente di scappare così? Potevi perderti!” Lui ha guardato il padre e continuando a ridere, soddisfato della sua performance ha detto “ hai visto come correvo veloce papà? Tutti cercavano di prendermi ma non ci riuscivano! Ha ha ha!”

Da quel giorno gli zuccheri a casa nostra sono sotto controllo.

Tranne quando è inevitabile come alle feste, o in occasioni speciali, e a quel punto ci mettiamo di santa pazienza ad attendere l’esaurirsi degli effetti collaterali, che comprendono una o tutte le seguenti espressioni: iperattività fisica, capricci a cascata, scoppi d’ira improvvisi, cambi di umore repentini.
Cerchiamo però sempre di essere flessibili, di concedere un po’ senza esagerare, e di non sommare l’effetto di zuccheri e cioccolato. Certamente non vogliamo farlo diventare un problema, e quindi se chiede caramelle o altro gliele concediamo senza troppi ma e se, perché non vogliamo farla passare come un cibo proibito. Fortunatamente lui non è particolarmente goloso, non ama le bevande gassate, e pensa che acqua, cetrioli e carote siano il massimo della goduria, e quindi il problema non si propone spessissimo.

L’effetto che lo zucchero ha su un bambino può variare molto da individuo ad individuo, ma generalmente ha un effetto eccitante su tutti. E sulla base della mia esperienza vi posso dire una cosa: se vostro figlio fa molti capricci, ha sbalzi di umore, sembra più irrequieto del solito, provate ad eliminare gli zuccheri per qualche giorno: niente caramelle, dolci o bibite, o cioccolata, e verificate se notate un cambiamento nel suo comportamento.
Forse non cambierà nulla, ma se siete disperati forse vale la pena tentare.

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24 thoughts on “Zuccheri e sbalzi di umore”

  1. Qui è la stessa cosa, biscotti a colazione apriti cielo (se penso a quei biscotti spartani, quasi gallette, della mia gioventù, mah), poi al consultorio ti spiegano che no, i biscotti vanno tenuti nel barattolo e bisogna insegnargli che se ne mangiano solo un tot a un’ ora fissa del giorno, di solito pomeriggio, e allora cosa c’ è di male nel darglielo la mattina? Poi a scuola mi impediscono di dargli nella merenda anche solo un biscotto o dolcetto autoprodotto, ma tutte le schifezze cioccolatose nel panino e le bevante in cartoncino che schizzano glucosio e coloranti da tutti i pori no, eh? Inutile dirgli che i miei non portano bevande a scuola, ma hanno in classe il loro bicchiere per bere acqua, o al massimo gli do una camomilla tiepida nella borraccia. In questa casa dove non si comprano mai caramelle o cioccolatini, solo per le occasioni.

    Nun me fate parlà, bocca mia taciti.

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  2. Gli zuccheri sono zuccheri perciò la regola è sempre la stessa. Quello che cambia è il consumo degli alimenti. E’ più facile dare una caramella ogni mezz’ora o una bibita zuccherata al posto dell’acqua. Più difficile è dare un pezzo di torta o un gelato ogni mezz’ora!

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  3. @Superoronza ma questo è vero solo per zuccheri raffinati o anche per zuccheri presenti negli alimenti? Per capirci: gelato, bibite, torte, è tutto la stessa cosa?

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  4. TopaGigia non ama il cioccolato, ma le caramelle si, eccome. Non le provocano sbalzi d’umore o iperattività, quella la osserviamo piuttosto dopo ogni pasto, anche se solo a base di carne e verdure ed eliminiamo totalmente perfino il pane.
    Per limitare la richiesta di caramelle, le ho spiegato che non sono un cibo, ma una cosa buona ma un pò pericolosa, che se nemangia troppe le viene il mal di pancia, che non può mangiarle prima di pranzo o di cena sennò si riempie la pancia e poi non mangia il cibo vero (stesso problema ce l’abbiamo con l’acqua). Per fortuna lei accetta queste spiegazioni abbastanza di buon grado, e solo raramente arriviamo al “non ti dò le caramelle eprchè ho detto di no”.

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  5. Io sono un dentista. Posso dire che il ragionamento degli svedesi non è del tutto sbagliato. In realtà è vero che è meglio dare 2 o 3 caramelle tutte assieme piuttosto che darne una ogni ora. Ma un intero sacchetto il sabato… Il motivo per cui è meglio dare gli zuccheri tutti insieme è perché abbassano il pH della bocca. E i batteri della carie vivono in un pH appunto acido. La saliva ci mette circa 20 minuti a riportare il pH ad uno stato di normalità. Ne risulta che se diamo una caramella ogni ora, la bocca rimane costantemente in una condizione di “cariorecettività “. Ho usato un parolone ma spero di essere stata chiara. 😀

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  6. Io sto tentando un approccio molto naturale per scegliere cosa si e cosa no. Le cose naturali fanno bene, lo zucchero serve, c’è nella frutta, nei carboidrati, ci basta. Poi certo, demonizzare un alimento non fa bene, quindi un po’ di zucchero extra ogni tanto non uccide nessuno, sono contraria anche io alla scorpacciata, è un po’ un chiedere scusa e ammettere che quella cosa ti manca. Diciamo che evito lo zucchero raffinato, ma se poi ci va di fare una torta non mi faccio problemi (cosa rara perché poi me la mangio tutta io 🙂 ) o se appunto arriva la nonna faccio finta di niente.

    POi ci sono cose come la coca cola che non considero alimenti nemmeno un po’! E’ una schifezza e basta. Certo che se sono a cena da amici non la vieto, i divieti secondo me non aiutano, preferisco l’esempio a casa, ma semplicemente non la compro.

    Le caramelle idem, mi sta bene lo zucchero, biscotti, torte, cioccolata, ma le caramelle sono un concentrato di aromi, coloranti, e non so che altro, hanno tutto quel che non si dovrebbe mangiare. Di nuovo, se gliene danno una non dico assolutamente di no né mi faccio problemi, ma non le compro.

    Caffé e vino invece banditi, e non è così naturale, vedo tantissimi bimbi che a fine pasto hanno il loro caffé col latte (che poi almeno diluirlo col latte aiutasse, invece peggiora) o che assaggiano senza problemi il vino dei genitori, e un goccio è una cosa ma mezzo bicchiere a volta cambia. Per gli adulti va bene, ma il loro organismo non è ancora capace di smaltire l’alcool, né di affrontare la caffeina! Quindi no assoluto, ma non è faticoso.

    Sul latte, le mie non lo bevono e non piango. Sento tanti farsi problemi per via del calcio, e trovo che ci sia pochissima informazione. Il latte ha calcio, per quel che so io ma se è il caso smentite pure, ha calcio si, ma ha anche proteine che per essere digerite richiedono il consumo di calcio. Insomma, calcio dà e calcio prende, e il bilancio non è positivo. E’ un alimento ricco di proteine, quindi va benissimo, la più piccola adora gli yogurt e ok, la più grande non lo vuole e va bene lo stesso, per il calcio ci sono altre fonti, e forse è un po’ idealizzato ultimamente.

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  7. ripensando al fatto che questi bimbi svedesi non vedono dolci da lunedì al venerdì e poi al sabato ne fanno indigestione, mi ricorda quelli che si ubriacano nei week end….d’altra parte ho sentito anche coloro che sostengono meglio una scorpacciata ogni tanto che un pò ogni giorno….non so, a me hanno sempre detto che la virtù sta nel mezzo e che la sana alimentazione è quella che prevede di tutto un pò: ma poi come giustificano ai bimbi svedesi la demonizzazione dei dolci durante la settimana e l’esaltazione degli stessi nel fine settimana?

    e gli americani allora? che bevono, a tutte le età, litri e litri di latte e litri e litri di coca cola, forse pensano che i primi neutralizzino i secondi e poi non sono del tutto sicura che il latte, nell’età adulta, faccia poi così tanto bene, così ricco di colesterolo….

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