La vigilia del 14 settembre

Mentre i primi leggeranno questo post, il Sorcetto, l’Ingegnere ed io staremo percorrendo i duecento metri che separano il portone di casa nostra dal cancello della scuola. Sì, quella scuola li: la prima elementare.
Staremo respirando l’aria fresca (speriamo non sotto un ombrello) e staremo in qualche modo facendo, ognuno, i conti con le proprie tensioni.
Ma sappiate che c’è stato un 13 settembre: una domenica surreale in cui l’ansia di un bambino amplificato, introverso, ipersensibile ed iperenergetico ha toccato sublimi livelli…
Secondo voi, uno che non ama le novità, come reagisce all’avvicinarsi del fatidico giorno che cambierà la sua vita per i prossimi cinque anni?
Ma è semplice, chiedetelo anche a Gloglo, leggendola in questo post: giocando in modo compulsivo con il suo videogioco più consumato, quello privo di segreti e di sorprese. E le mamme che conoscono i loro polli non fanno tanto le diffiicili sui tempi massimi di stazionamento davanti ad una consolle in questi momenti…
Il tempo, oltre tutto, non è stato clemente e ci ha impedito ogni sfogo fisico: la pedalata prevista per questa mattina, con il chiaro intento di deprivarlo di un po’ di energia, si è dissolta sotto un robusto temporale.
E così, dopo pranzo, la mamma comprensiva (sì, che sarei io) si è offerta di misurarsi in una sfida a tennis con la stessa consolle di cui sopra, contro l’elettrico Sorcetto. Dove ha sbagliato però, la mamma comprensiva che si fa prendere dal gioco? Ha ingenuamente vinto la seconda partita… Ed il bambino sgomento, gettando via il controller, si è andato a nascondere dietro una tenda del soggiorno piangendo… Secondo voi come si è sentita la mamma?
Ma a quel punto un timido sole tornava ad affacciarsi fuori dalle finestre ed allora i genitori volenterosi (si, che saremmo noi) hanno preso su il Sorcetto depresso ed il suo fido monopattino per portarli entrambi in quei giardinetti con i lunghi, lunghi vialetti intorno ad un laghetto. Orgogliosi della bella trovata, lo hanno visto sfrecciare felice tra i praticelli (in un simpatico slalom tra le gambe di molti malcapitati), hanno preso un bel gelato e… ops, ancora un tuono! Quasi contemporaneamente al primo tuono un grido raggelante ha risuonato nel bel mezzo dei giardini, lasciando tutti (tutti… anche quelli lontani) basiti (ed ovviamente tutti girati verso colui che l’aveva emesso). Indovinate un po’ chi era che oggi ha deciso di aver paura dei temporali? Si, oggi per la prima volta un bambino di mia conoscenza (molto sensibile ai rumori improvvisi) si è fatto prendere dal panico perchè era in arrivo un temporale. Quindi i due genitori (ormai meno volenterosi, ma piuttosto nervosi) hanno dovuto correre dietro ad un ragazzino che sfrecciava di nuovo sul monopattino (è un modello piuttosto veloce, ha anche gli ammortizzatori) per correre alla macchina urlando ad ogni tuono!
Ma alla fine siamo arrivati alla sera. Un bel bagno, i capelli asciugati con il phon (sì, per il Sorcio è un evento, una cosa che si fa solo quando ci si vuole tirare a lucido), la scelta dei vestiti e delle scarpe (che, chissà perchè rivestono vitale importanza) per domani, un controllino allo zaino nuovo, un bacino al papà, uno alla mamma, buonanotte buonanotte e…. “Mamma, non riesco a dormire…”. Rituale di buonanotte ripetuto per quattro volte… finchè: “Mamma, mi canti la ninna nanna, quella vecchia…”. Bene, con la ninna nanna di quando aveva due anni, alla fine ce l’abbiamo fatta! Ora dorme da un’ora… e chissà come proseguirà la notte!
Sappiate anche che :
– Questa in realtà era solo la tensione residua, quella che ancora tratteneva dopo che da diversi giorni mi mettevo li con lui, facendo affidamento su tecniche note, per fargli esprimere i suoi sentimenti, ottenendo anche buoni risultati.
– Il Sorcetto da circa una settimana fa i conti con un quotidiano mal di testa di evidente natura muscolo-tensiva.
– Vi ho risparmiato il racconto delle 10/12 volte in cui oggi il Sorcetto mi ha deliberatamente provocato per litigare con me (riuscendoci almeno 4 o 5 volte).
– Domani mattina (mentre voi leggerete), mia suocera verrà a casa nostra per vedere il nipotino il primo giorno di scuola: impossibile farla recedere spiegandole che forse la cosa non aiuta a diminuire la tensione del Sorcio, ma, aumentando la “sacralità” dell’evento non fa che peggiorare le cose.
– Suor Ed., la sua maestra del primo anno di materna, questa sera ha telefonato ad Andrea per fargli gli auguri di un buon inizio della scuola: lui le ha addirittura parlato al telefono (per uno un po’ timido non è poco), ma anche qui temo che si sia amplificato l’effetto “celebrazione”, che è un po’ ansiogeno.
– Secondo voi, in tutto questo, la mamma del Sorcio come se la passa con la sua ansia personale?
Ma domani è un altro giorno.

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6 thoughts on “La vigilia del 14 settembre”

  1. Il mio terminator è un anticipatario… Una maestra di infanzia poco flessibile e poco documentata sugli amplificati me lo “boccia” per la primaria un giorno sì e l’altro no… per lei è fondamentale che i bambini completino le schede, poco importa se il bambino impara comunque e velocemente, se il bambino si rifiuta di fare quello che lei dice, è “immaturo”. se il bambino non ubbidisce alle sue richieste ma ha una reazione “non prevista”, mi dice piena di sopsetto “è normale che fa così…?!”. ed io…? io non so mai cosa fare… non so se a settembre mandarlo in prima o lasciarlo ancora un anno all’asilo… molti mi suggeriscono, devi parlarne con la maestra! Bene, punto e a capo… voi come avete deciso se erano “pronti” per la primaria i vostri bimbi amplificati…?

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  2. Per consolarti, il mio quasi-ragazzo amplificato si è lagnato tutta la scorsa settimana, non si poteva pronunciare la parola “scuola” e ieri ha raggiunto vette clamorose di ansia, con le unghie completametne rosicchiate, e lacrimucce serali. Muso fin per terra stamattina e al ritorno, fatti positivi “nessuno”, professoresse “severissime”, orario “orrendo”.
    Ora è di là che si sfoga sui lego.
    Strategie? Fare finta di niente, non insistere troppo sul farsi raccontare com’è andata, proporre immediatamente un’attività gradita e un pasto gradito. Sorridere sempre (avete comprato stuzzicadenti in quantità sufficiente per tenere su gli angoli della bocca?).
    Domani andrà un po’meglio. Coraggio e un bocca in lupo di cuore!

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  3. Socia, ti do l’idea di una che ha un piano???
    Sono sopravvissuta. Lui stamattina si è svegliato come se nulla fosse e come se non fosse passato un giorno dall’ultima volta che è andato a scuola… Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò nel post che (se ce la faccio) scriverò questa sera!
    Mammadicorsa, ovviamente ora ho la netta sensazione di non saper rispondere a nessuna di quelle domande… ma magari tra qualche giorno ritroverò un po’ di lucidità.

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  4. In bocca al lupo e facci sapere come va. Io il prossimo anno comincerò la Scuola Materna e allora vedremo! Come capire le emozioni che un bambino ha provato quando tu non c’eri? E come fare per aiutarlo? Infondo la Scuola Elementare è come ricominciare daccapo!!! Fatti forza. Un bacio

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  5. Eccomi qui a leggerti e proiettarmi tra un paio d’anni. Sono sicura che il Sorcetto a scuola se la caverà benissimo, e si divertirà pure molto. Però, ora non vorrei metterti in allarme, ma ti consiglierei di prepararti al dopo, perché le tensioni accumulate e gli impulsi controllati nel nuovo ambiente, dovranno pur essere sfogati in qualche modo. Spero proprio che tu abbia un piano 😉

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