Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Ciao a tutti,
sto provando il METODO HOGG per farla addormentare nel lettino. Ma ho alcuni DUBBI:
1) quando piange la tiro su ma nn si calma facilmente se non ninnandola per un bel po’. Le pacchettine sulla schiena funzionano sì e no….E’ corretto quello che faccio?
2) in alternativa, visto che inarca la schiena, provo allora calmarla nel lettino, ma continua un lamento unico, praticamente non smette mai di lamentarsi, non trova la calma (soprattutto la sera) e possono passare anche 20minuti di pacchette sulla schiena e sh sh. A quel punto la lascio piangere qualche minuto, poi quando tento di calmarla, si rilassa prima (stremata dal pianto precedente), ma poi quando la rimetto giù continua a divincolarsi nel lettino. Cosa devo fare?
3) Quando finalmente in qualche modo si è addormentata e la metto giù dopo 10 o 40 minuti si sveglia.
Non l’ho mai ninnata quando passa nella fase di sonno leggero eppure si sveglia lo stesso. Quando succede la lascio piangere un pochino (io sono in un’altra stanza e la sento tardi) e poi le solite pacchette su sederino e sh sh. A volte si riaddormenta, a volte no. E’ corretto quello che faccio?
4) di notte quando si sveglia le do il latte (si sveglia ogni 4 ore) e mangia bene: non si sveglia per ciucciare… però, quando la metto giù è già addormentata (è l’unica volta che succede, di giorno no). Va bene lo stesso o devo svegliarla e riaddormentarla?
5) purtroppo sono rientrata subito al lavoro e la devo lasciare tutte le mattine a mia suocera che la fa addormentare in braccio e secondo me quando la sente appena appena muoversi la ninna.
Non ne vuole sapere di farla addormentare nel lettino…Come devo fare? Dite che la bambina capirà la differenza?
6) Con il mio primo figlio è stato tutto uguale e alla fine ho adottato il metodo farlo piangere. Con il su e giù non ha mai funzionato… c’è da dire che non sono mai stata la sola a gestire l’addormentamento (mio marito e mia suocera sono contrari a questo metodo e per comodità preferiscono farla addormentare in braccio).
7) Di giorno vuole spesso stare in braccio. Quando la metto nel lettino o nell’ovetto inarca spesso la schiena e grida. Allora la tiro su e si calma solo camminando (la passione di mio marito). Non ricordo una cena o un pranzo senza lei in braccio e sono molto stufa dato che già lavoro da un mese. Cosa devo fare?
Grazie mille,
kikka
N.B. Il ciuccio non l’ha mai voluto, come il mio primo figlio. Già all’ospedale lo rifiutava. E già all’ospedale voleva stare sempre in braccio, mentre il suo compagno di camera dormiva beatamente…
@Kikka non dici quanto ha tua figlia quindi mi risulta un po’ difficile risponderti. In generale però direi di non confondere il metodo “su e giù” con il metodo vero di Tracy Hogg, che è quello che prevede una routine durante il giorno, un’alternanza di eventi che facilità il riconoscimento del momento di sonno. Inoltre ti invito a riflettere sul fatto che è un metodo, non una bacchetta magica, e che si basa sempre e comunque sull’osservazione di quello che aiuta tua figlia a rilassarsi e prepararsi per l’addormentamento. Quindi le prime domande che devi porti sono: quanto dorme? ogni quanto dorme? arriva troppo stanca al momento di dormire per cui non riesce a rilassarsi (il fatto che inarchi la schiena è spesso un segnale di stanchezza, e di tentativo di allontanarsi dagli stimoli che la circondano)? Che tipo di attività fa prima del momento di dormire (magari proponendo attività più tranquille riesce a rilassarsi prima)? Ovviamente le risposte a queste domande insieme alla sua età possono aiutarti a capire il problema. Un abbraccio.
La mia bimba di quasi 5 mesi dorme un` oretta alla mattina dopo che sono uscita per andare a lavorare ( purtroppo andando a lavorare a volte mi tocca svegliarla per darle da mangiare alle 7).dopodiche` fa un po` di attivita` e se ha molta fame prende frutta o camomilla.poi quando torno a casa verso le 12:30 le do la poppata,gioca un po`,appena e`stanca cerco di metterla nella culla, a volte ci sta un po` e poi comincia a piangere, allora coccolandola un po` massaggiandole la schiena nella culla si addormenta ( se va bene 40 minuti). Se va bene si sveglia dopo un`ora. A seguire attivita` nel box o in braccio. Alle 16:30 poppata, ruttino e poi cominciamo a provare a far la nanna visto che si strofina gli occhi.oggi e` ancora nella culla che piange.sinceramente in braccio non si calmava con niente… a seguire spupazzamento camminando (a quel punto non vuole altro).verso le 20 mangia, sta un po` con il papa` che verso le 9 prova a farla addormentare (la ninna camminando, la mette giu`appena addormentata, fa per svegliarsi,la ninna un po` e si addormenta. Si sveglia dopo 30 minuti, le do una calmata ed e` capace di dormire fino all`1, mangia, si riaddormenta subito, si sveglia alle 4 o le 5,mangia e si riaddormenta subito.
Prima di dormire o guarda delle giostrine a basso volume oppure nel box si guarda intorno. La notte va anche bene,ma di giorno e` una tragedia.
La difficolta` maggiore nell` addormentamento e` che quando la tiro su non riusciamo a calmarla. Oggi ero stancace l` ho fatta piangere e` durata un` ora e poi l` ho tirata su… io e mio marito litighiamo spesso la sera, per non parlare di mia suocera che si comporta come mio marito la sera.COSA DEVO FAREEE?
Ciao a tutti sono la mamma di Benedetto un bimbo ipersensibile di 3 mesi e mezzo…io e suo papa abbiamo provato ad adottare il metodo TH da subito ma con zero e dico zero risultati…cosi ci abbbiamo rinunciato….ora che e un po più grande vorrei riprovarci anche se lui urla disperato appena lo metto giù la sera e nn c e verso di faerlo addormentare…la notte poi e da un paio di GG che si sveglia ogni ora…e vuole mangiare..è un bimbo enorme….chiedo consigli e aiuto su cm aiutarlo ad acquisire autonomia nel dormire….
Chiariscono che lui prima delle dieci non si addormenta….devo provare a metterlo a nanna prima????
ciao chiara, forse è un pò tardi, ma se vuoi qualche consiglio, io ho un bimbo simile al tuo, ipersensibile e credo di aver trovato una soluzione
simona
Ciao Simona io ho lo stesso problema mi potresti dire che soluzione hai trovato? Ciao Valeria
Ciao ho un bimbo di 4 mesi… e alla notte dorme nel lettone con noi mentre di giorno dorme sa solo nel suo lettino. .. con pisolini di mezz’ora a volte anche 2 ore… il problema è la notte perché
Se dorme con noi dorme 5 ore di seguito invece se dorme nel suo lettino si sveglia ogni ora perché ?? Io vorrei adottare il metodo hogg..
Secondo voi è possibile risolvere il problema della notte??
Ciao, io sono mamma di Martina, ha quasi 4 mesi e riesce raramente ad addormentarsi da sola. Fino ad oggi durante la giornata la faccio addormentare portandola a passeggio nella carrozzina, o in braccio cantando. Così riesce a dormire anche 2 ore di fila. Le rare volte che si addormenta da sola invece dorme al massimo 40 minuti e poi si sveglia. Vorrei capire come mai da sola dopo un po’ si sveglia,e soprattutto come mai se mi si addormenta in braccio e dopo un’ora provo a metterla giù lei si sveglia. Sembra che abbia un interruttore dietro alla testa. Aiutatemi.
Ciao a tutte, ho bisogno di un consiglio. Mia figlia ha quasi 7 mesi e fin dai primi giorni ha sempre avuto molte difficoltà ad addormentarsi. Premetto che non vuole il ciuccio e rifiuta il biberon. Da neonata non riusciva a rilassarsi in alcun modo, piangeva disperata e mi ci voleva anche un’ora a cullarla per un pisolino di mezz’ora. A volte ero costretta ad allattarla per farla addormentare. Le cose sono lievemente migliorate con l’inizio dello svezzamento, poi di nuovo sono ricominciati i problemi. Ora fa in media un pisolino al mattino e uno al pomeriggio, a volte molto brevi (solo mezz’ora), ed è capace di inframmezzare un pisolino di mezz’ora con un risveglio. Non c’è verso di farla addormentare nel lettino, solo in braccio cullandola e cantando. La sera si addormenta quasi sempre solo allattandola, e poi iniziano i risvegli, a ritmo del tutto irregolare. Magari uno o due subito dopo essersi addormentata la prima volta forza, e almeno un paio la notte. Quando si sveglia prima di mezzanotte la faccio riaddormentare cullandola, ma di notte non ho quasi mai la forza, la attacco alla tetta senza pensarci troppo e poi mi addormento con lei, mi risveglio, provo a staccarla, lei si agita e si risveglia di nuovo, la riattacco, mi riaddormento etc etc. Il mio non è un sonno ristoratore e mi sveglio sempre tutta rotta e irrigidita. Ma il mio vero grande problema è questo: sono stata operata di ernia del disco poco prima di restare incinta e la mia schiena è quella che è. Non ce la faccio più a farla addormentare in braccio, pesa sempre più, e soprattutto il problema grosso è metterla nel lettino (magari si sveglia mentre la metto giù, devo rialzarla e riaddormentarla, la rimetto giù, si risveglia, etc). Presto dovremo abbassare il materasso del lettino all’altezza normale e non so come farò. Ho anche provato il metodo Tracy Hogg…. mi sono dovuta fermare alla 25a volta… sentivo la schiena che cedeva… il giorno dopo sono rimasta bloccata a letto e per una settimana non mi sono alzata! Mio marito lavora fuori e non so proprio come fare… devo proprio applicare il metodo Estivill?
Ciao a tutti,sono la mamma di una bimba di 5 mesi allatta a richiesta circa ogni 4 ore anche di notte il cui “problema” e’ ovviamente la nanna. La sera le di l’ultima poppata alle 20.30, poi un po’ di coccole e si addormenta normalmente con il ciuccio fino alle 00.30-01.00 quando si sveglia x mangiare, in 15 minuti di solito mangia e poi si riaddormenta. Stessa cosa verso le 04.30-05.00 ma poi si risveglia alle 06.30 per una ventina di minuti e poi tira fino alle 08.30-09.00. Il problema lo abbiamo di giorno durante i pisolini xché si sveglia dopo 45 minuti e devo prenderla in braccio anche solo x 5 minuti e poi si addormenta di nuovo. La mia domanda e’ come faccio a prolungare questi pisoli nel senso che io ho provato a vedere se si riaddormenta da sola aspettando un attimo prima di intervenire o calmandola nel lettino ma va avanti ad agitarsi anche per mezz’ora finché non la riprendo in braccio e in 5 minuti lei si riaddormenta. Non capisco come posso provare a farla riaddormentare senza riprenderla in braccio. Siccome è una bambina molto vivace che muove parecchio braccia e gambe se non la quasi addormento in braccio va avanti anche più di un’ora nel lettino a contorcersi finché non la prendo in braccio. Come posso fare?
Grazie a chi mi risponderà
..anche io ho applicato con successo il metodo della Hogg…Nicolò (ora 4 mesi) fino a un mese fa si addormentava solamente in braccio passeggiando per casa o in giardino (almeno per mezz’ora)…dato il peso del torellino non ce la facevo più e un mesetto fa ho cominciato a usare il metodo della hogg…ci ha messo pochissimo ad abituarsi, 3-4 giorni al massimo…ed ero contentissima,era diventato bravissimo!! Ora è qualche giorno che non lo capisco più… Dopo il nostro rito della nanna (saluti alle stanze della casa, ninna nanna in braccio passeggiando per la sua cameretta) lo appoggio nel suo lettino ancora sveglio e comincia a girarsi di qua e di la fino a che poi non urla…ho provato con delle carezzine, a stargli vicino ma si agita ancora di più…A volte basta aspettare un pochino e si calma da solo, altre volte devo ripetere il prendi su/tira giu…secondo te come mai ha cambiato atteggiamento? io non capisco, non ho cambiato nulla rispetto a quello che facevo prima, di punto in bianco ha cominciato a fare così…alla fine non mi lamento perchè in tutto al massimo in 10-15 minuti si addormenta ma vorrei capire come aiutarlo a non disperarsi come fa ora (visto che prima non lo faceva!)
Ok, ok. Non differenziavo le due cose!
E’ difficile comunque creare una routine con un allattamento a richiesta! In cui il seno, soprattutto verso sera, serve più da ciuccio che altro!
Grazie mille
Milena
Concordo al 100% con questo tipo di approccio, e vorrei usarlo anche per risolvere dei problemi di aria nella pancia dovuti ad una dipendenza da seno della mia piccola e ovviamente per farla addormentare da sola, soprattutto di giorno.
Come mai dici dai 3 mesi in su? Che cosa succede se si applica prima?
Grazie
Milena
@Milena il Pick Up/Put Down è un sistema molto stressante per un bambino più piccolo di 3 mesi. Tracy Hogg sconsiglia di usarlo per neonati così piccoli, e anche per i più grandi è un sistema di “emergenza” da usare quando la situazione è ormai fuori controllo. Prova invece a leggere i post collegati in cui si spiega l’intero metodo della routine EASY di Tracy Hogg, che si può applicare sin dalla nascita. In bocca al lupo.
Io e mio marito abbiamo letto con molto interesse “il linguaggio segreto dei neonati” pensando di applicarlo da subito… però ci siamo poi trovati con una bambina che ha sempre avuto difficoltà di addormentarsi da sola, persino al nido in ospedale! Inoltre si addormenta spesso al seno: così ne approfittavo per metterla giù, ma ora si sveglia due minuti dopo! Come possiamo darle una routine se lei non è in grado di addormentarsi da sola? Adesso ha un mese e mezzo e tutti quei vizi che avremmo voluto non darle: si addormenta al seno e la notte solo nel lettone, dato che è sempre più difficile farla dormire nel suo lettino! Vorremmo imporre la routine, ma come fare se non possiamo applicare il metodo PU/PD? Dobbiamo aspettare un altro mese e mezzo di questa vita?!
Grazie!
Ilaria
Ilaria il metodo di Tracy Hogg si basa prima di tutto sull’impostare una routine. Tua figlia è ancora molto molto piccola, e ha bisogno di tutto il vostro aiuto e della tua vicinanza. Dalle tempo, ma soprattutto datevi tempo per osservarla e capire quali sono le sue esigenze. Una routine non si impone, si costruisce piano piano, e si parte appunto dalla osservazione dei suoi segnali. Provate a tenere un diario per qualche giorno, segnando orari di addormentamento, pappa e sveglia, e annotatevi quello che succede, ad esempio se un giorno ha più difficoltà ad addormentarsi cosa è successo poco prima dell’ora della nanna. Piano piano capirete cosa fare per rispondere ai suoi bisogni e imparerete a riconoscere i segnali di sonno e di fame, e riuscirete a rispondere meglio alle sue esigenze. Spero di essere stata d’aiuto. In bocca al lupo.
Grazie mille e… Crepi il lupo!
Solo un’ultima domanda: leggendo il libro ricordo che la Hogg diceva di procedere a piccolo passi. Ma nel caso dell’abituarsi a dormire da soli, bisognerà affrontare tutti i momenti di sonno nello stesso “blocco di tre giorni” (dato che l’abitudine è sempre la stessa: addormentarsi attaccata al seno), o è meglio affrontare prima i riposino diurni e poi la notte?
Grazie ancora e complimenti per questo blog, davvero utile e ricco di ottimi spunti.
Ilaria
Grazie del consiglio Serena: provo!
Ho notato che forse le da anche fastidio stare nel lettino a cancelli che è molto grande: mi sembra che cerci continuamente le sponde.. Ma secondo voi a che età è giusto passarla in camerini sua? La domanda è complicatissima lo so, voglio dire solo che per adesso ci troviamo bene perché dorme nella sua culla accanto a me e se la notte si risveglia mi basta una carezze per confortarla e farla riaddormentare e i non devo alzarmi.. diciamo che è più una comodità per me, ma non è che se la metto più avanti si accorge di non essere in stanza con noi e quindi “protesta”? Cioè non è che sto avendo ora un comportamento egoista per non fare fatica ad andare da lei la notte?
Che dite?
(spero di essermi spiegata..)
Ciao a tutti! Sono incappata in questo blog perché sono veramente perplessa dal comportamento della mia bimba, Marta, 3 mesi. Brevemente vi spiego cosa è successo fino a qui. Per tutto il primo mese siamo andati avanti senza ciucci. L’addormentavo cullandola in braccio e salvo 2 vole (di numero) la rimettevo in culla.. anche 7-8 volte perché magari risvegliava quando l sposavo, ma alla fine la rimettevo giù (talvolta si finiva che dormivo 2 ore a notte, ma insomma). Al secondo mese abbiamo introdotto il ciuccio e lei ha preso ad addormentarsi da sola (grazie al Cielo): quindi ultima poppata poi la poso nella culla accanto al mio letto e dorme; se è agitata qualche carezza, finora, la calma. Ha smesso anche la poppata notturna e dorme almeno 6 ore per notte. Nulla da dire anzi mi sento miracolata. Il problema è il giorno. Nonostante abbia adottato il metodo EASY (il più possibile) e capisca quando le viene sonno, io cerco di posarla nel suo letto (in camera sua, non quello dove dorme la notte). Lei si addormenta, dorme 10-15, max 20 minuti poi si sveglia per qualche motivo (perde il ciuccio, un rumore, aria in pancia) e allora nulla, non c’è verso non ridorme, si agita sgambetta, piange. Ho provato a prenderla in collo, ma non si calma, cioè si calma ma non ridorme, sembra passato il momento. Non sembra un problema di letto, sembra arrabbiata perché è sveglia. E a quel punto dipende. O piange finché non si stufa di piangere e sta sveglia, magari anche tranquilla, oppure se la metto nell’ovetto (quello sì che le piace) poi si calma e magari lì si che si riaddormenta, da sola.
Altrimenti se è parecchio arrabbiata nel letto non ci vuole stare fino dall’inizio e quindi solo nell’ovetto dorme. Risultato il pomeriggio niente nanna. Magari sta anche tranquilla, per carità ma la vedi che casca di sonno.
Quello che vorrei capire è cosa non capisco? Non trova il lettino un posto sicuro? E’ capitato però che ci dormisse anche 2 ore – a volte è successo 1 o 2 – e comunque all’inizio ci si addormenta; mi preoccupo troppo e la dovrei lasciare nell’ovetto? Ma come le insegno che il suo letto è sicuro allora, e quando comincio?
Non mi preoccupa insistere e nemmeno dover resistere e sentirla piangere anche per ore (mi spezza il cuore, ma tant’è) ma vorrei essere sicura di fare la cosa giusta.
Sono ora 3 giorni che appena la vedo sbadigliare la metto nel lettino e il copione si ripete fino ad arrivare alla poppata successiva.
Mi aiutate a vederci chiaro?
Grazie
Sele
ps: la sdraietta la detesta proprio!
@Miwi il risveglio dopo 15-20 minuti è tipicamente dovuto al passaggio dal sonno leggero a quello profondo. In quel momento alcuni bambini hanno un piccolo sobbalzo, che però per loro è così forte da farli svegliare. E’ anche il momento in cui gli cade il ciuccio perché rilassano i muscoli della bocca. Prova a rimanere in stanza con lei dopo che si è addormentata e osservala in quei 20 minuti così puoi capire meglio cosa succede. Se il problema è il ciuccio puoi provare a toglierglielo prima, ad esempio 5 minuti dopo che si è addormentata. Certo dovrai fare un po’ di tentativi per capire quale è il momento giusto. Parti però con l’osservarla in quei 20 minuti, così da poter capire cosa succede.
Ciao a tutti non vi ricorderete di me probabilmente ma ho visitato il blog un po’ diperata…beh abbiamo utilizzato il metodo hoggs e in 2 giorni mia figlia che avevav 5 mesi ha cominciato a dormire da sola addormentandosi da sola nel lettino e nel passeggino volentieri senza nemmeno 1 lamento che sia uno. A un mese di distanza ringrazio il libro e questo blog meraviglioso. Se qualcuna ha delle perplessità o voglia di contattarmi x sapere alcuni dettagli nel caso la mia mail è vagues2001@hotmail.com.
Coraggio il metodo funziona, bisogna però capire come adattarlo al proprio bimbo, xkè i bimbi sono tutti diversi.
Ciao il mio bambino ha quasi tre mesi e usa il mio seno come ciuccio la notte! Questo mi fa impazzire perché se si sveglia anche dopo 10 minuti che si è addormentato ricerca immediatamente il seno. Così ho deciso di toglierlo dal mio letto e metterlo nella sua culla. Ho iniziato oggi con i pisolini diurni con il tira su metti giù e devo dire che mi aspettavo molto di peggio. Quello che non capisco é la se si sveglia che so dopo quaranta minuti o dopo dieci ( capita la notte non so perché) cosa devo fare? Sempre lo stesso metodo? Se piange lo prendo e quando si calma lo metto giù? Oppure devo lasciarlo nel lettino e cercare di calmarlo da lì?
Il mio piccolo ha ormai quasi 13 mesi, è un terzo figlio. Inizialmente si addormentava da solo nel lettino, poi non so cosa sia accaduto, sarà il fatto che dovevo conciliare gli orari di tutti e tre, sarà che il secondo è ancora piccolo ed è stato un po’ gelosino, sarà che sono stati malati tutti a rotazione, ha iniziato ad addormentarsi al seno. Poi ho cercato di sperdergli questa abitudine, ma strillava troppo ed io ero troppo stanca, e lo sono tuttora per sentirlo piangere. Quindi ora si addormenta in braccio. Tutte le sere stessa routine, (ed anche al pomeriggio), sta nel lettino, gioca, favola, canzone, urla! Non capisco in cosa sbeglio, se non nell’essere troppo stanca per tirarlo su e metterlo giù decine di volte. Tra l’altro non si calma nè in braccio, nè nella culla, nè cullandolo… Ieri sera dopo 50 min si è addormentato, ma nelle due ore succesive si è svegliato 4 volte!
Ciao a tutti!
Non so perchè non riesco ad utilizzare il metodo Tracy col mio terzo bimbo…non riesco a calmarlo in nessun modo! E sinceramente sono stanca stanca! Ha risvegli notturni ogni ora!
Raffy quanto ha tuo figlio? Raccontaci un po’ di più quale è la situazione