Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Aiuto.
io ho insegnato a mio figlio ad addormentarsi da solo, nel suo lettino da subito (aveva 1 mese) e lo faceva benissimo.. era felcie di essere messo nel suo letto all’ora della nanna notturna..
ora ha quasi 9 mesi.. ho spostato il lettino nella sua camera da un po’.. ma ora quando lo metto giu si arrabbia e non vuole dormire.. devo obbligarlo con ciuccio e miele
come mai???
Ciao! il mio caso è un po’ a sè…. nel senso che mia figlia (18mesi) a parte i primi 3-4 mesi ha sempre dormito e si è sempre addormentata da sola nel suo lettino nella sua cameretta… addirittura dopo il latte della sera er lei che indicava il lettino per andare a dormire! purtroppo da 3-4 giorni lei non vuole più andare nel lettino…. anche dopo il latte della sera (bevuto in sala) la carico sulla spalla dove appoggia la testa ma adesso nel momento di metterla nel lettino, invece di indicarmelo come prima, si aggrappa a me a mo’ di koala e se la lascio giù ugualmente urla come una disperata! praticamente o la faccio addormentare in braccio o o cmq vicino a lei o nel lettone…. ho provato anche a sdraiarmi vicino a lei nel lettino o ad accarezzarle la schiena ma appena smetto reinizia a piangere a singhiozzi e non capisco perchè!!!! e soprattutto come posso fare!!! aggiungo anche che da un mesetto siamo senza pannolino di giorno e che grossi problemi non ne ha avuti…….. cosa può essere? grazie mille!
Ciao Serena e ciao a tutti,
voglio prima di tutto dirti grazie per questo blog e per questo post in particolare. Sono una neomamma ed il mio piccolo ha quasi 5 mesi. E’ un bambino bellissimo, che sorride e ride tantissimo a tutti e con tutti, chiacchiera e fa degli spendidi vocalizzi. Tuttavia è anche un bambino che piange moltissimo e resiste al sonno e all’addormentamento con tutte le sue forze, è in continuo movimento, non sta fermo un attimo. Inoltre non fa pisolini più lunghi di mezz’ora (3 o 4 in tutta la giornata) e la notte si sveglia spesso. Non prende il ciuccio per sua scelta, ciuccia qualunque cosa gli capiti a tiro, ma per fortuna si attacca quasi sempre al seno solo per mangiare.
Ti/vi chiedo di aiutarmi a capire il suo comportamento, in quanto la pediatra e le consulenti del consultorio che frequento, seppure siano molto “illuminate” su tanti argomenti, su questi temi non sanno davvero cosa rispondermi:
1) ogni volta che fa il pisolino dopo 30 minuti esatti piange disperato a volte ancora nel sonno, abbiamo provato a lasciarlo stare, a cullarlo, a prenderlo in braccio, a sussurrargli “shsh”, etc; dopo qualche minuto si calma e sorride, ma non riprende il sonno.
2) addormentarlo è una lotta a tutte le ore, anche se gli si chiudono gli occhi lui scuote la testa e piange disperato. Noi iniziamo un corpo a corpo che si conclude spesso dopo mezz’ora (quando va bene, a volte sono due ore!) con l’accensione del phon (che lo calma).
3) da qualche giorno la notte nel sonno piange e si dimena, ma non si sveglia, per farlo smettere lo prendiamo in braccio e lo culliamo (sicuramente sbagliando, ma ogni tanto dobbiamo dormire anche noi genitori almeno a turno) e non gli è più sufficiente dormire nel lettone con noi, ma vuole stare in braccio.
Abbiamo avuto dei miglioramenti nel corso di questi mesi, ad esempio: ora alle 21 riusciamo a metterlo a dormire e c’è una routine nella giornata (anche se con discreta flessibilità negli orari visto che con l’allattamento al seno a volte ha fame dopo due ore a volte dopo tre), ma nel contempo abbiamo acquisito cattive abitudini (come il cullarlo e l’uso del phon). Ci sembra evidente che dobbiamo insegnarli a dormire.
Sicuramente in questo fine settimana useremo la tecnica del PU/PD e vediamo come va, ma il pianto disperato alla fine del pisolino davvero non me lo spiego.
Vi chiedo scusa per la lungaggine, grazie in anticipo per le risposte che vorrete darmi
Nadia
per es su amazon.it
linguaggio segreto dei neonati
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e linguaggio segreto dei bambini
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ma penso anche su ibs e bol anche se non ho verificato
In realtà il libro a cui faccio riferimento nel post non è stato tradotto in italiano che io sappia. Gli altri due libri sono comunque utili ma non descrivono nello specifico la tecnica del tira su e giù, ma danno un’ottima visione di insieme del metodo di Tracy Hogg per il sonno, con i fondamenti da cui si deve partire per farlo funzionare. Ora ho aggiornato i link in fondo al post, che per qualche motivo avevano smesso di funzionare.
Idem!dove si puó acquistare il libro in italiano(anche on line)?
dove posso comprare il libro in italiano? grazie
Ciao, ho iniziato da qualche giorno il metodo, dopo aver letto il libro di tracy hogg e il tuo post..
visto che sono un po in panico e non so a chi rivolgermi, ti/vi (lettori del blog) scrivo alcuni miei dubbi/domande..se avrai tempo di rispondermi ti sarò grata!!!
il mio bimbo ha 5 mesi e si è sempre addormentato in braccio cullandolo o nel lettone con me.
1. dopo la routine pre-nanna il mio bimbo si fa mettere nel lettino e poi passiamo 20 minuti a far coccole e a cantare poi però parte la sirena e comincia il PU/PD (si innervosisce nel momento in cui lo coglie il sonno, si dovrebbe rilassare e chiudere gli occhi invece inizia a scalciare e a piangere), ecco mi domando..è giusto metterlo nel lettino prima e coccolarlo/giocarci un po o dovrei uscire dalla stanza? quando piange parto subito con PU/PD o cerco di calmarlo/distrarlo lasciandolo nel lettino?
2. la prima volta ho fatto PU/PD 50 volte, la seconda magicamente 5, ma la terza (alla sera) ancora 50 volte, come mai?avrò sbagliato qualche cosa o può capitare che ci sia ostinazione da parte del pupo a cambiare routine?
3. il fatto di uscire per una passeggiata con conseguente pisolino nel passeggino può modificare i progressi fatti fin ora?
4. il mio stato d’animo può influire sulla riuscita del metodo? ogni tanto sono agitata e spaventata all’idea che pianga per 2 ore di fila oppure mi innervosisco perchè non riesco a calmarlo…
5. sono 4gg che sto applicando il metodo e qualche miglioramento c’è stato ma delle volte mi sembra di fare dei passi indietro..una parola di conforto perfavore 🙂
grazie mille se mi vorrai rispondere e continua a dare consigli
ciao a tutti
Grazie mille per la risposta! Mi sento un po’ piu’ serena! Il vostro blog e’ davvero interessante e confortante per una neo mamma come me! cosi come anche il vostro libro! Certo che fare la mamma da tante soddisfazioni ma richiede anche tanto coraggio! Oggi il mio piccolo e’ stato nervoso tutto il giorno e ha pianto tutto il pomeriggio e non ho ancora capito perché’! Non è fame, non sono coliche, non e’ la cacca, non fa caldo ne’ freddo. .cosa potrebbe essere? Tra l’altro, invece di fare i suoi soliti pisolini di 2-3 ore, non è riuscito a dormire per piu’ di mezz’ora per volta!voi avete idee?
Ciao Serena, ho letto con molto interesse il tuo post perchè sono una vittima di notti insonni da quando è nato il mio piccolo…volevo chiederti un consiglio perchè col mio cucciolo( che ora ha quasi 8 mesi), il problema non è l’addormentamento, ma i continui risvegli notturni. Dopo averlo messo a nanna nel suo lettino che è accanto al nostro lettone, dopo una breve ninna nanna, senza neanche quasi toccarlo in 5/10 min si addormenta da solo. Tuttò ciò l’ha imparato “spontaneamente” perchè io non l’ho mai forzato al sonno serale. Il problema è che dopo 3/4 ore (quando va bene, sennò anche dopo 2) si sveglia piangendo e urlando, e ripete così anche per 4/5 volte a notte. Lo calmo prendendolo e dandole il seno, che ultimamente alle volte ciuccia sul serio e alle volte no. Prende il ciuccio, ma quando di notte si sveglia non serve per farlo riaddormentare. Chiaramente poi rimane nel lettone perchè so che dopo il primo risveglio ce ne saranno altri successivi a breve e non ho la forza di fare su e giù dal suo lettino.
Abbiamo anche iniziato lo svezzamento, per cui escludo sia fame. Sono molto stanca e la qualità della mia vita e della mia salute è nettamente peggiorata e mi sento senza una via d’uscita, e mi dispaice essere sempre uno straccio anche per mio figlio. Quale libro della Hogg mi consigli? grazie mille!!!! Antonella
@Anto purtroppo i risvegli notturni sono normali, e se già sa addormentarsi da solo, c’è molto poco da fare,s e non avere pazienza e sperare che la ragione dei risvegli si risolva da sola (ad esempio in caso di fame). Se i risvegli sono però molti prova a valutare se ci sono altre ragioni, quali apnee notturne, allergie alimentari, o simili. Parlane eventualmente con il pediatra se sospetti qualcosa.
Ho letto con estremo interesse i vostri approfondimenti! Ho un bimbo di un mese e per ora, se devo tirare le prime somme, mi Sto arrivando! Che gli sto dando tutte le cattive abitudini insieme! Dorme nel lettone, lo addormentiamo cullando lo o durante la poppata! Ho provato il metodo del su é giù ma sinceramente pietro, alla terza volta, piangeva talmente tanto che non si riusciva più a calmare! Non immagino neanche di poterlo fare 40 volte! Ci metterei tutta la giornata e un gran mal di testa! Secondo me il problema e’ come riuscire a calmar lo! I colpetti sulla schiena e gli su sinceramente sono un po’ pochi! Lui grida lo stesso! Come posso fare a tornare sulla retta via? Mamma mia come e’ difficile !
@Lucia come è scritto nel post il metodo del su e giù non è adatto a bambini così piccoli perché è troppo stressante per loro. Cerca di calmarlo se trovi un modo, ma è talmente piccolo che non mi starei a preoccupare troppo. Stai tranquilla, c’è tempo per crescere, ora ha bisogno di te e del contatto con il tuo corpo: non sono vizi.
Cara Eleonora,
grazie per avermi riportato la tua esperienza.
Effettivamente con la mia prima figlia gli sforzi fatti per allungarle i riposini non sono serviti a nulla. Ora che ho due bimbe non posso permettermi di passare tutta la giornata a far dormire la piccola, per cui spero vivamente che si regolarizzi da sola.
Io mi affanno pensando che forse loro dormono così poco per colpa mia, magari non volendo commetto qualche errore. Invece se accettassi il fatto che è fisiologico che alcuni bimbi hanno dei ritmi di sonno così forse la vivrei molto meglio (il fatto che anche il tuo fosse così ad esempio mi consola molto).
ps: la mia grande al pomeriggio dorme bene a casa da quando ha un anno e mezzo circa, e fa due ore. Però ad esempio all’asilo dorme ancora questi 30 minuti perchè non è rilassata e non c’è verso di farla dormire di più.
un abbraccio
marina
Cara Eleonora, il mio consiglio è di non affannarti troppo per tentare di riaddormentarla. Con il mio Sebastiano le ho provate tutte, ma non c’era verso, dopo 35 minuti era sveglio anche se aveva ancora sonno e anche se gli avevo insegnato ad addormentarsi da solo. Ho provato tutte le tecniche possibili ma non c’è stato verso. Poi ad un certo punto è riuscito a dormire di più. Ci è arrivato da solo ai 10-11 mesi e senza che io lo abbia aiutato in nessun modo. Mi sono convinta che non riuscisse ad entrare nella fase di sonno più profonda, dopo 35 minuti apriva gli occhi e solo raramente sono riuscita a farlo riaddormentare, ma la fatica fatta non è ne è valsa la pena.
Ci vuole pazianza, ma ci riuscirà anche la tua bimba. Non ti scoraggiare.
Anche il mio bambino di 19 mesi, come la tua primogenita, continua ad avere dei risvegli notturni. Dorme nel suo letto e si addormenta da solo. Ma basta che sia un po’ raffreddatto o abbia un po’ di mal di pancia perchè si svegli più volte. Però ora si fa dei lunghi sonni al pomeriggio, anche due o tre ore e ti assicuro che non c’era verso di farlo dormire per più di 35 minuti!
Coraggio.
Ciao a tutte,
e complimenti a Serena per questo blog che trovo molto utile.
Sono mamma di Alice 3 anni e Bianca 3 mesi.
Con Alice ho provato l’applicazione del metodo Tracy Hogg ma senza grossi risultati: era una bimba ipersensibile e molto molto nervosa, per cui la nanna è sempre stata un problema (prima notte intera a due anni e mezzo nonostante dai sette mesi si addormentasse sola nel lettino con routine consolidata ecc.).
Ora con Bianca mi sono ripromessa di non fare gli stessi errori, tipo cullarla le ore in braccio.
Bianca sembra una bimba più tranquilla, ma non una gran dormigliona, anche se ha solo 3 mesi.
Lei, almeno alla mattina che è tranquilla, si addormenta da sola nel lettino con ciuccio o dito (e a me pare un miracolo). La sera ancora no, è un po’ nervosa, ma pian piano ci arriveremo.
Il problema sono i riposini: 30 minuti spaccati come la mia prima figlia…..che è andata avanti così fino a 18 mesi.
Si sveglia, non piange, la lascio li un po’ sperando che si riaddormenti ma niente, dopo un po’ lei si sveglia del tutto. Anche se la cullo e poi la rimetto giù oramai è sveglia. E vedo che ha sonno ancora, infatti dopo un’ora max vuole dormire ancora.
Como posso allungarli? Così ovviamente salta ogni routine, perchè è sempre assonnata.
So che 3 mesi è presto ancora, ma vorrei evitare di ripetere errori anche in vista dei 4 mesi e crisi in agguato.
Grazie per l’aiuto, Eleonora
succede tutte le notti 🙁
…magari (ed è un miracolo) può capitare che su 10 notti, una la faccia completa. nel senso che magari si sveglia ma si riaddormenta da solo.
non ricordo, da quando è nato, di essermi fatta più di 3 o 4 notti di fila a dormire 7/8 ore.
🙁
ciao serena.. innanzitutto grazie x la risposta! 🙂
per quanto riguarda il lumino non è un problema di consumo… ho quello dell’ikea che rimane acceso tutta la notte senza corrente e fa una lucina soffusa e flebile… il problema è che sia che lo lascio acceso sia che lo lascio spento, la situazione non cambia! Lui si addormenta con me e quando la notte si sveglia (tutte le notti) vuole me! il mio problema è che non è capace di riaddormentarsi da solo. ed io non sono capace di insegnarglielo. non ha mai usato il ciuccio e leggendo TH ho seguito il suo suggerimento e gli ho dato animali di peluche con i quali si addormenta. quando poi però la notte si sveglia i suoi animali non gli bastano più! non riesce ad autoconsolarsi con loro! vuole la mia presenza e quella di nessun altro!
non va al nido e sta praticamente tutto il giorno con me quindi non soffre di ansia da separazione (e lo si capisce dal fatto che rimane anche interi pomeriggi con il papà o la nonna senza fare nessuna storia e senza mai cercarmi!)
aiuto giuro che non so più a che santo rivolgermi.
ho casualmente trovato questo sito
http://www.lefatedellananna.it
…pare sia una sorta di tracy hogg italiana che va addirittura a dormire a casa di mamme disperate tipo me…
qualcuno ne ha mai sentito parlare?
aiutooooooooooooooooooooooooooo. 🙁 🙁 🙁 🙁
@barbara ma è sempre stato così o è un problema recente? E da quanto tempo va avanti? Succede tutte le notti?