Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
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P.S. grazie come sempre, smuaaack 😉
questi post di erika mi capitano a fagiolo. La piccoletta compie 12 mesi oggi e dorme in totale sulle 2 orette e mezzo max al giorno. Capita che la mattina dorme da mia mamma, sembra che si addormenti piuttosto bene e dorme anche (a volte) più di 1 ora!
con la conseguenza però che alle 14, quando va a dormire dorme max 1 ora e mezza. Andando a letto verso le 21 l’intervallo è troppo lungo..è sclerotica innervosita dura!(metterla a letto più tardi non so..mi sembra troppo tardi e poi è stanca!)
anche lei si sveglia presto, (fra le 6 e le 7) e arrivare al pomeriggio anche se il sonnellino è anticipato è dura.
Potrei dire a mia mamma di fare durare il sonnellino della mattina max 1/2 ora secondo voi?
@Lalla invece a me la tua descrizione, se l’ho capita bene, mi fa pensare ad una bambina che dovrebbe andare a letto prima la sera 🙂
Per dire come l’età non c’entra nulla LOL!
Hai provato a metterla a letto alle 20 invece che alle 21?
Scusate.. ma Erika ha detto che se non si risveglia dopo un’oretta lo sveglia lei… perchè?? Se la mattina si addormenta e dorme bene (anche se fa fatica ad addormentarsi perchè gli togliete il sonnellino????Io proprio non vi capisco… perchè innervosirlo?
@Barbara ci sono 2 cose che ha detto Erika che mi fanno pensare che sia pronto ad abbandonare il sonnellino (ovviamente potrei sbagliare, ed Erika è l’unica a sapere di cosa ha bisogno suo figlio). La prima è che ha difficoltà ad addormentarsi al mattino, il che in un bambino che normalmente non ha difficoltà ad addormentarsi è un segnale che probabilmente non è stanco. E la seconda è che una volta che ha fatto una bella lotta e si è riuscito ad addormentare non si sveglia più, e va a scalare tutti i sonni successivi, ossia il pomeriggio si addormenta più tardi e quindi poi la sera non riesce a dormire, e poi la notte dorme male. Questo è normalmente il segnale che è pronto a lasciare il sonnellino del mattino, ed allungare quello del pomeriggio. Non è una questione di innervosirlo, ma di farlo dormire meglio la notte! Queste sono ovviamente solo le miei impressioni basate su un commento a distanza, e l’ultima analisi è quella di Erika che è la madre e per questo è l’unica a sapere se questa spiegazione ha senso oppure no.
Ovviamente non ci sarebbe nulla di male a continuare a farlo dormire la mattina, ma vista la difficoltà a riuscire ad addormentarlo, e il fatto che Erika dice che non dimostra di essere stanco, mi sembra una lotta sfiancante per tutti quella di insistere. Anticipando leggermente il sonnellino del pomeriggio dovrebbe aiutarlo nella transizione. Mi sembra di capire che poi il bimbo viene comunque messo a letto presto la sera, quindi non so perché dici che è presto per togliere il sonnellino del mattino. Il mio secondo figlio ha abbandonato il sonnellino del mattino più tardi, come sempre i bambini sono diversi e bisogna leggere i loro comportamenti per capire di cosa hanno bisogno. Spero di essermi spiegata meglio.
Grazie Serena, come sempre sei mitica!! (Se nn altro perchè quando parlo con voi mi sento meno incapace!) Proverò a fare così, riposini brevi, pranzo anticipato e che Dio ce la mandi buona! Ho il terrore che da bambino carino ciccino mi ritrovi un piccolo mostro isterico. Baci a tutte!
@Erika il piccolo mostro isterico è assicurato, l’importante è che non duri troppo a lungo 😉 Leggi qui cosa è successo quando il Vikingo ha abbandonato il sonnellino pomeridiano (a proposito di sensi di colpa materni!) https://genitoricrescono.com/quando-sparisce-sonnellino/ (tra l’altro le raccomandazioni che faccio in quel post sono applicabili anche al tuo caso). Un abbraccio!
Ciao! Un piccolo aggiornamento: le cose sono andate bene fino a un paio di giorni fa quando ha iniziato a faticare ad addormentarsi la sera, iniziamo coi pu/pd dalle 8.30 e si va avanti fino alle 10 minimo. Poi la notte ha ricominciato a svegliarsi 2 volte per mangiare. Forse è perché la sera la mettiamo a letto già addormentata? Proprio da sola non ce la fa. A volte si addormenta per pochissimi minuti.
Grazie ragazze… io mi sono sentita dire da una maestra d’asilo che il fatto che Fionn dorma due ore al mattino e un’ora e mezza al pomeriggio sia quasi patologico!!!!! Mah… il Vikingo come ha fatto Serena??? Come hai fatto ad abituarlo alla nuova routine???
Erika io ho fatto proprio come hai fatto tu, prima di tutto diminuendo la durata del sonnellino del mattino, prima ad 1 ora, poi a 45 minuti, poi mezzora, e poi eliminandolo del tutto. Ma se vedi che fatica molto ad addormentarsi, allora secondo me lui potrebbe essere pronto ad abbandonarlo direttamente. Calcola 2 o 3 settimane di assestamento in cui può succedere che arrivi al sonnellino del pomeriggio estremamente stanco e al limite anche il pranzo potrebbe non funzionare al meglio. Se vedi che questa è la situazione, anticipa pranzo e sonnelino pomeridiano. Piano piano le cose si aggiusteranno, e entro un paio di settimane andrà tutto a posto. E naturalmente torna a dirci come va!
@Erika, Per me è presto per eliminare il sonnellino.. ma se tu vedi che non facendolo il bambino cmq riesce a reggere tutta la mattina senza problemi e mangia ed è felice.. allora per lui è arrivato il momento di passare direttamente a quello pomeridiano… Non escludere i dentini.. perchè il mio a 15 mesi ne aveva otto e gli ultimi quattro sono spuntati molto molto lentamente.. potresti cercare di prolungare l’orario del risveglio.. ma non riuscendoci.. aallora dovresti anticipare il sonnellino mattutino.. secondo me se si sveglia cosi presto il sonnellino deve seguire il nuovo orario.. quindi max alle nove se si sveglia alle sette dovrebbe essere a nanna.. e poi di nuovo max alle due due e mezza… vedi un pò.. però ripeto.. se al tuo bimbo manca il sonnellino mattutino te ne rendi conto dal fatto che lo trovvi irrequieto.se però tu dici che poi riposa male durante il giorno è normale che poi la notte riposi male uguale… quindi secondo me è in una fase dove sta avvenendo in lui qualche scioinvolgimento e si sente un pò sfasato.. non farti prendere dal panico e continua sulla solita linea adeguandola però alle sue esigenze e ai suoi nuovo orari..Ciao e buon pranzo Barbara
Ciao ragazze! Intanto chiedo già scusa a chi nn dorme assolutamete e leggendo il mio post penserà che mi lamento del brodo grasso etc etc etc.. ma come ogni mamma anche io ho le mie turbe! Allora, Fionzilla mi ha insegnato (e anche Serena e voi tutte) che i neonati ciclicamente cambiano abitudini o che cmq a volte hanno fasi in cui sono diversi e come dice le Hogg nn bisogna fossilizzarsi sui “ma ha sempre fatto così…”.Il mio problema però ora sono i sonnellini. Normalmente si addormenta da solo a meno che nn sia troppo stanco/esaltato. Da un pò di tempo a questa parte però faccio una stra fatica ad addormentarlo al matino, mi ha sballato tutti gli orari e le abitudini. Lui si sveglia al canto del gallo (che culo eh???)quindi tra le 6 e le 7 ma è riposato nn è tignoso o niente. Poi si riaddormenta (forse) dopo un paio d’ore.. il fatto è che se nn lo sveglio dopo un’oretta è impossibile metterlo giù dopo pranzo. Ho letto ovunque che è troppo presto per smettere con il pisolino al mattino peròio sto scelrando di brutto!! Non posso metterlo giù più tardi delle due e mezza perchè se no nn c’è verso che dorma… e per assurdo con il fatto che l’ho abituato ad addormentarsi da solo se lo forzo con il pu/pd diventa una belva. di notte si sveglia una sola volta quando le cose vanno bene, ma quando n riseco a farlo dormire al mattino o al pome allora si sveglia anche 2-3 volte. c’è qualcuna che ha vissuto questa fase??? lui ha 11 mesi e mezzo in procinto di camminare, 6 denti quindi dubito stia mettendo altri denti e questa irrefrenabile smania che da un pò di tempo questa parte lo sveglia presto e lo fa addormentare male! Grazie a tutte in anticipo!
Erika secondo me a 11 mesi e mezzo non è troppo presto per eliminare il sonnelino la mattina. Il Vikingo ha smesso più o meno in quel periodo. E poi mi sembra che i segnali ci siano tutti. Vai tranquilla!
ieri notte son stata drastica e le ho proposto il ciuccio invece del seno (c’era un esempio simile nel libro di Tracy, mi pare che il bimbo si chiamasse Quincy)..cmq dalle 2 alle 4 abbiamo fatto balletto del ciuccio…poi ha mangiato e ridormito fino al mattino… vediamo se raccoglierò i “frutti” di questa manovra…
chiaramente appena ho scritto che mangia una sola volta per notte si è messa a rimangiare 2 volte… questi 4gg l’ho assecondata ma la poppata notturna dalle 4 è passata alle 3, poi alle 2, ieri all’1 e stanotte a mezzanotte…con il risultato che poi ne fa un’altra alle 4…sono demoralizzatissima oggi..più “cresciamo” e peggio è..possibile?
Magicamente senza nessun azione da parte mia il mio piccolino ha iniziato a scaricarsi verso le 13.30/14 e sono 2 notti che riesco a dormire 6 ore di seguito……mi sento rinata spero continui così……grazie mille per i consigli
@vanessa dalle 12 alle 15 ore va bene…come orario se vedi che è serena.. ma se dici che si sveglia piangendo vuole dire che le manca ancora un pò..secondo me ti conviene metterla un pò prima dell’ora come diceva Serena, perchè se è nervosa tarda ad addormentarsi o s risveglia non riesce ad addormentarsi…
prova così domani mattina…
SVEGLIA, PAPPA, STAI CON LEI..dopo una mezz’oretta comincia ad osservarla.. i suoi sguardi per esempio.. mettila nella sua culletta ..gioca?? N problem.. vuol dire che è serena..inizia a lamentarsi.. ok ha sonno… sta cercando di rilassarsi..a volte i bimbi fanno una certa cantilena per addormentarsi.. se così è avvicinati accarezzala e falle shh… se piange la prendi in braccio e lacoccoli.. se vedi che piange (non proprio pianto)tu guadala in penombra non avventarti su di lei ma ha gli occhi chiusi per esempio.. per me non devi prendera..perchè potresti interrompere il processo del sonno.. al primo sonnellino dopo che si sveglia non prenderla se secondo te ha ancora sonno e sai che non le basta per stare rilassata.. vai li le dai una carezza e le dici che deve continuare a fare la nanna.. a quel punto se si lamenta io acenderei i phon.. a volte serve anche mezzo secondo.. giusto per rilassarla.. e poi riparte da sola..a me l’aveva consigliato la pediatra perchè pensava che la mia piccola avesse le coliche serali.. e mi diceva di passargli l’aria del phon sul pancino che l’avrebbe aiutata.. da li ho scopeto il suo sffetto miracoloso per bambini particolarmante stressati!!!!!!!!!!
Ah Barbara prima ho provato col phon, è crollata subito, però ha dormito solo altri 10 minuti!!! Però non ci ho pensato di attaccarlo subito al pisolino, adesso me lo tengo a portata di mano.
Comunque GRAZIE, davvero
@Barbara, mica avevo capito, quindi sono quelle di prima più circa 9 ore quindi dalle 12 alle 15 ore.
Cavolo ho guardato il quaderno con gli orari, lei non dorme mai entro un’ora dal risveglio, e poi abbiamo l’abitudine di fare dei giri la mattina!!! Mi sa che mi devo rassegnare
@vanessa.. le ore ttali tra giorno e notte.. allora come dice michela puoi comiciare ad allungarle quello della mattina anche cn il ciuccio.. oppoure io ripeto.. se si sveglia e piange disperata phon basso in cameretta e vedrai che la rilassa..(non diventa un vizio tranquilla)se fa bene il sonnellino della mattina.. ad un’ora max dal risveglio notturno poi gli altri sonnellini vengono da se..ti dico solo che la mia se per caso decido di uscire per sbaglio la mattina per due giorni di fila e le spezzo la routine con sonnellini brevi (perchè fuori di casa tra rumori e luce non riesce a rilassarsi del tutto) il terzo giorno anche se siamo a casa devo ricominciare tutto da capo… invece per la notte ormai ho rinunciato ad uscire.. perchè quando la porto a cena fuori dorme mezz’ora e poi si sveglia.. dorme mezz’ora e poi si sveglia.. mentre a casa dorme di continuo sino ale sette del giorno dopo….eh vabbè.. però almeno una sera a settimana devo procurarmela e rischiarmela senò.. 🙁