Questo post l’ho promesso ad un sacco di gente che non dorme la notte da quando gli è nato un figlio.
Questo post è dedicato a tutti, ma proprio tutti, i genitori che per fare addormentare il piccolo hanno bisogno di cullarlo, allattarlo, dondolarlo, spingere la carrozzina per 45 minuti, portarlo a fare un giro in macchina, accendere il frullatore, passare l’aspirapolvere, correre i 100 metri con lui appeso nel marsupio o qualsiasi altra tecnica ingegnosa. Perché un genitore che non dorme, al contrario di quello che si crede comunemente, entra in una fase di eccesso di creatività, e trova soluzioni ai problemi che non si sarebbe mai sognato di pensare prima.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che non riescono a dormire la notte perché c’è un terzo incomodo nel lettone che tira calci e non riescono a metterlo nel suo lettino senza farlo svegliare.
Questo post è dedicato a tutti i genitori che semplicemente vorrebbero poter usare la notte per lo scopo per cui è stata inventata: dormire.
Si perché in The Baby Whisperer Solves All Your Problems: Sleeping, Feeding, And Behavior–beyond the Basics from Infancy Through Toddlerhood, Tracy Hogg da il meglio di se. E anche se non risolverà mai TUTTI i vostri problemi realmente, sul discorso sonno trovo il suo metodo semplicemente geniale. Attenzione, non sto dicendo che è il metodo perfetto per tutte le famiglie e tutti i bambini. E’ il mio preferito perché cerca di mettere d’accordo le esigenze di tutti, genitori e figli, cercando di adattarsi al tipo di bambino che si ha. Ma la scelta di quale sia il metodo giusto per voi è sempre a carico esclusivamente vostro.
Questo post non ha nessuna pretesa di essere una spiegazione completa del metodo. Vi faccio un breve resoconto nella speranza di interessarvi a questa tecnica, per permettervi di provarla (male) sulla base del mio riassunto, e con la fiducia che invece di prendervela con me vi decidiate finalmente a leggere direttamente la fonte.
Iniziamo con le premesse. Sto dando per scontato che:
1. avete un bambino piccolo che ha dei problemi di sonno (di età superiore ai 3 mesi)
2. siete convinti di volerlo far dormire nel suo lettino
3. siete convinti che qualsiasi cosa avete fatto finora non vi sta più bene e volete cambiare
4. siete convinti che non esiste nessuna bacchetta magica, ma che ogni cambiamento di un comportamento più o meno radicato abbia bisogno di molta molta pazienza e tenacia.
Analizziamo il problema
Per risolvere un problema bisogna capire quale è il problema. No, non vi sto prendendo in giro con giochi di parole. I motivi per cui un bambino piccolo non dorme tutta la notte possono essere moltissimi, e spesso ci sono più problematiche sovrapposte.
Alcune delle domande importanti da porsi per analizzare la situazione sono:
– dorme bene durante il giorno?
– si addormenta da solo nel suo lettino?
– cosa fai per tranquillizzarlo quando si sveglia nel cuore della notte?
– se viene allattato durante la notte, mangia sul serio oppure si attacca solo un paio di minuti prima di riaddormentarsi?
– è felice e sereno nonostante tutto?
– si sveglia sempre agli stessi orari o è completamente imprevedibile?
Io mi innamoro del libro semplicemente leggendo le sue tabelline di descrizione dei casi, da cui Tracy Hogg deduce l’origine del problema e quindi stabilisce il metodo da adottare come soluzione. Ad esempio se si sveglia ad orari irregolari la notte è molto probabilmente fame. Se si sveglia ogni ora è facile che non sappia addormentarsi da solo. Se si sveglia di soprassalto dopo 10 minuti dall’addormentamento è probabilmente sovrastimolato. E così via. Io ho usato queste descrizioni infinite volte con il Vikingo e ora le sto usando con Pollicino. Mi hanno sempre aiutata ad identificare l’origine del problema con grande precisione.
Gli schemi descrittivi si riferiscono a fasce di età: fino a 3 mesi, tra i 6 mesi e i 12 mesi, e oltre i 12 mesi. E la soluzione deve essere adattata a seconda dell’età oltre che del temperamento del bambino.
Attenzione però, se il bambino ha meno di 3 mesi il metodo descritto qui di seguito non va bene.
Facciamo un piano
Una volta identificato il problema è possibile fare un piano per risolverlo. E’ naturalmente diverso se un neonato di 6 mesi non ha mai dormito nel suo lettino e inizia ad urlare ogni volta che ce lo mettete, rispetto al caso di un bambino di 9 mesi che dorme nel suo lettino, ma che viene allattato quando si sveglia di notte, oppure che viene fatto addormentare in braccio prima di metterlo nel lettino.
Il problema normalmente è molteplice (dorme nel lettone E viene cullato per farlo addormentare E fa sonnellini troppo brevi) ed è meglio dividerlo in piccoli pezzi per affrontare un aspetto alla volta.
Se ad esempio il bambino urla appena messo nel lettino, magari perché è stato tentato il metodo Estivill senza successo e lo ricorda come un posto orribile, sarà bene iniziare dal rendergli il suo lettino un posto piacevole in cui stare di giorno, prima di lavorare sul modo di addormentarsi, e infine riuscire a farcelo dormire anche la notte. Più sfaccettature ha il problema, più lungo diventa il tempo della sua soluzione.
Le regole guida sono:
– iniziare dal risolvere la parte più semplice del problema
– iniziare sempre a risolvere il problema sonnellini perché di giorno siamo più sicuri di riuscire a ragionare bene e a mantenerci fedeli al piano fatto.
– individuare chi tra i due genitori è più probabilmente in grado di portare a termine il piano (se la mamma lo allatta per addormentarlo è più facile se ci pensa il papà; se il papà è un cuore tenero e non può sentire il suo piccolo piangere sarà meglio che ci pensi la mamma)
La cura
Una volta risolti i problemi più semplici, quali quello di fare amicizia con il lettino, stabilire una routine dell’addormentamento, eliminato eventuali dubbi su fame e/o malattie, ci si può concentrare sul problema sonno.
La spina dorsale del metodo di Tracy Hogg per risolvere il problema del sonno è quello che lei chiama Pick Up/Put Down (letteralmente tira su/ metti giù). Il PU/PD si può utilizzare per ottenere le seguenti cose:
– insegnare al bambino ad addormentarsi da solo nel suo lettino
– prolungare il periodo del sonnellino se è troppo breve
– eliminare qualche abitudine del bambino che ci risulta scomoda (cullarlo, allattarlo per farlo dormire, ciuccio)
– far riaddormentare il bambino che si sveglia troppo presto al mattino (no, le 7 del mattino non è troppo presto, nonostante la vostra vita pre-bebè fosse diversa)
Come funziona.
Prima cosa, e questo è vero a qualsiasi età, verificate di aver stabilito una routine che ripetete prima di ogni addormentamento. Il ripetersi degli stessi gesti infatti dice al bambino che si sta avvicinando il momento di dormire e lo predispone al sonno. La routine è necessaria non solo per la sera ma anche per i sonnellini diurni, anche se ci possono essere delle differenze tra giorno e sera. Ad esempio non è necessario che sia completamente buio di giorno.
Poi mettete il piccolo nel suo lettino da sveglio. Se il bambino non sa addormentarsi da solo, molto probabilmente inizierà a piangere. Allora lo tirate su, e cercate di calmarlo. Non bisogna assolutamente cullarlo o allattarlo o qualsiasi metodo avete adottato finora.
Se il bambino è tra i 3 e i 6 mesi potete provare a calmarlo tramite leggere pacche ritmate sulla schiena, mentre sussurrate sh sh sh vicino al suo orecchio. Se è più grande questa tecnica potrebbe impedirgli di calmarsi e avere l’effetto opposto, soprattutto il rumore. Cercate di usare il potere calmante della vostra voce. Mantenete un tono calmo ma deciso mentre ripetete sempre la stessa frase, ad esempio “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. Quello che gli state dicendo in realtà è “io so cosa sto facendo, anche se a te può sembrare strano” e la vostra voce deve comunicargli questo senso di sicurezza.
Nel momento in cui smette di piangere, rimettetelo nel lettino dicendo qualcosa tipo “ora ti metto nel lettino”. Se inizia a piangere, lo tirate su di nuovo e cercate di calmarlo di nuovo, adottando sempre la stessa tecnica. Appena smette di piangere, lo mettete giù di nuovo. L’idea è quella di calmarlo in braccio, non di addormentarlo in braccio. E’ per questo che è importante metterlo subito giù appena smette di piangere.
Per bambini al di sopra dei 12 mesi circa, il tira su/metti giù in realtà è solo un metti giù, in quanto a quell’età si metteranno in piedi da soli nel lettino e quindi dovete semplicemente rimetterli sdraiati e assolutamente non tirarli fuori dal letto.
Sembra facile fin qui? Allora partiamo dalle domande, che tanto lo so cosa vi state chiedendo:
– Ma quante volte devo fare su e giù?
Tante quante ne servono per farlo addormentare. La quantità dipende dal livello di tenacia di vostro figlio, dalla sua età, e da quanto tempo siete andati avanti con il metodo “sbagliato”. Con il Vikingo ci sono state punte oltre il centinaio di volte. Con Pollicino intorno ai quattro mesi e mezzo la prima volta l’ho fatto 50 volte. La buona notizia è che già dalla seconda volta si nota il primo miglioramento. Leggo dai miei appunti che con Pollicino ho fatto 50 volte la prima volta, 20 volte la seconda e poi 10 volte la terza. Il secondo giorno sono state necessarie 20 volte per il primo sonnellino del mattino, e poi 10 per il secondo e 5 per il terzo. E stavamo solo al secondo giorno.
Ma quanti giorni ci vogliono?
Per bambini piccoli ci vogliono al massimo 3 giorni. Per bambini più grandi ce ne vogliono di più. Come dicevo prima dipende da chi è il bambino, quanti mesi avete passato a cullarlo e la sua età.
Come si fa per iniziare?
Iniziate il PU/PD con il primo sonnellino del mattino se necessario. In questo modo arriverete a sera un po’ avvantaggiati.
E se non si addormentasse?
Se il problema è particolarmente radicato può succedere che il bambino resista all’addormentamento fino all’orario del pasto successivo. Far addormentare un bambino stanco e affamato è ancora più difficile. Quindi dategli da mangiare. Se lo allattate fatelo in un’altro ambiente per fargli capire la differenza. Poi ricominciate. Prima o poi crolla.
Ma non è crudele farlo piangere?
Dipende dal perché pensi che stia piangendo. E’ utile pensare che non sta piangendo perché soffre delle pene inaudite, ma perché è ferocemente arrabbiato. Dopotutto gli si stanno cambiando le carte in tavola, e lui era abituato a fare diversamente. Non sta capendo il motivo del cambiamento e quindi si arrabbia. Tenendolo in braccio per calmarlo e mantendendo la voce tranquilla gli insegnate una abilità che gli tornerà utile per molto tempo. E non è come lasciarlo piangere da solo nel suo lettino, perché voi sarete sempre li con lui.
E se si calma ma si rimette a piangere mentre lo metto giù?
Allora finisci di metterlo giù nel lettino, togli il contatto fisico con lui e poi lo tiri su di nuovo. Non tornare indietro quando state a mezza via verso il lettino. Una volta detta la frase “ora ti metto nel tuo lettino” si va nel lettino. Anche se solo per 3 secondi.
E se si contorce e si butta all’indietro? A volte sembra impossibile tenerlo in braccio per calmarlo.
Allora vuol dire che vuole andare nel lettino. Mettilo giù senza aspettare che smetta di piangere. A volte può succedere che nonostante pianga per la stanchezza non vuole essere confortato in braccio. Questo è vero soprattutto per bambini molto sensibili o della categoria che Tracy Hogg chiama “scontrosi”.
Ma te hai veramente fatto questa cosa più di 100 volte con il Vikingo?
Si. L’ho fatto. Eravamo disperati. Non ne potevamo più. Lui sembrava non voler mai dormire e aveva solo 3 mesi e mezzo. In realtà ormai sappiamo che si trattava di loop motori dovuti ad eccessi di stanchezza, ma allora pensavamo che non volesse dormire perché non era stanco. Ad un certo punto ho preso mio figlio in braccio, ho detto a GG di non venire qualunque cosa succedesse e mi sono chiusa in camera con lui. Il Vikingo ha iniziato ad urlare. Ci sono voluti 45 minuti di urla disumane e moltissimi PU/PD. Alla fine sono uscita dalla stanza stravolta, ma sorridente. GG più stravolto di me mi ha detto “ma come hai fatto? Io non ce l’avrei mai fatta!”
A quel punto mi sono tolta i tappi dalle orecchie.
Ma allora sei stata bravissima! Potresti venire a casa nostra ad aiutarci con Paolino!
E no! Quello è stato il mio momento di gloria. Fatto una volta, non ci penso più.
E la notte?
Alla notte ci pensa sempre GG. Io non sono in grado di usare il cervello. Gli ho spiegato la teoria, e fa tutto da solo. Se volete, vi mando lui 😉
PS. Se ti fosse venuta voglia di leggere qualcuno dei libri della Hogg, acquistandolo cliccando uno dei link inseriti in questo post aiuterai questo sito a crescere:
Grazie ragazze! In effetti pensavo anch’io che forse a quasi 14 mesi potrebbe anche non aver più bisogno del riposino di mattina.
Per fortuna da sabato sono in vacanza e ho tempo 2 settimane abbondanti per verificare questa cosa. Vi farò sapere.
baci
daphne, quello che sto sperimentando io è che mia figlia con il passare dei mesi dorme sempre meno durante il giorno mentre si sveglia sempre meno spesso la notte, e soprattutto accetta modi di addormentarsi diversi a seconda della persona. cioe’ da me accetta/pretende alcune cose, mentre con mio marito va bene qualcos’altro. personalmente non mi fisserei troppo su quello che fa la nonna.
Salve! Scusate la latitanza, ma la mia pulce è sempre più impegnativa e per di più ora lavoro tutte le mattine.
Avrei una domanda. Lei era una bimba da manuale sull’addormentamento e il sonna da parecchi mesi. Da un pò noto che dispiacere che non solo sta diminuendo la durata dei riposini, fa mezzoretta al mattino (ma penso sia normale dopo l’anno eliminare via via il riposino del mattino) e a volte solo 40 minuti nel pomeriggio, come faceva prima che io scoprissi tracy hogg e questo blog e le insegnassi ad addormentarsi (e riaddormentarsi) da sola, ma vorrebbe anche stare in braccio!!
Temo che spesso la nonna, che la tiene tutte le mattine, per stanchezza o resistenza all’addormentamento della bimba, la culli in braccio fino a che crolla o quasi.
Oggi pomeriggio dopo soli 40 minuti di sonno era già bella arzilla. E sapendo che con lei il PU/PD poco funziona, l’ho tenuta in penombra cercando di farla rilassare, ma appena la mettevo giù piangeva. Allora siamo uscite, merenda e alle 18 ho riprovato a metterla a nanna avendo notato che si stropicciava gli occhi. Non c’è stato verso: in braccio immobile e zitta, appena la poggiavo facendo shh shh che ha sempre funzionato, urla disumane. Son dovuta fuggire perchè non sto tanto bene in questo periodo, e rischiavo di mettermi a urlare pure io. Quindi l’ho lasciata piangere fino a che alla fine è crollata, anche se so che non si fa.
E’ possibile che con solo qualche mattina di addormentamento in braccio la furbona abbia capito che le piace di più piuttosto che addormentarsi da sola nel lettino come faceva dall’età di 4 mesi?
Come posso rimediare? Non saprò mai se la nonna in effetti la addormenta come dico io, capisco che magari la bimba è impegnativa e lei deve pur mandare avanti una casa, ma così si rischia di dare alla bimba una cattiva abitudine che poi avendo già 13 mesi, difficilmente le toglieremo. Come posso fare secondo voi?
Daphne forse puoi provare ad eliminare il sonnellino della mattina e vedere come regge. Magari facendo già un riposino la mattina non ha molto sonno il pomeriggio con il risultato di sconquassare tutta la giornata. Per l’addormentamento mi associo a quello che ti è già stato detto. I bambini si adattano anche ad addormentamenti differenti in case diverse. Però magari ora la nonna è costretta ad addormentarla così perché non ha molto sonno, se invece eliminasse il sonno del mattino, potrebbe essere più semplice addormentarla il pomeriggio. Non so se mi sono spiegata. Secondo me vale la pensa di provare e vedere se la situazione si sistema. Calcola che ci vuole qualche giorno ad abituarsi al cambiamento, ma quello lo sai tu se al mattino può reggere senza sonnellino.
Nicoletta succhi di frutta, biscotti, frutta a pezzetti 😉
Al limite latte di riso o di soia. Un’amica sta risolvendo così l’intolleranza al lattosio del suo bimbo
Grazie mille per la velocità della tua risposta.
Proverò sicuramente e speriamo di aver trovato la causa dei risvegli.
un solo dubbio: ma a colazione a 10 mesi cosa può mangiare se non latte o yogurt?
Ciao Nicoletta
Ciao a tutte,
sono mamma di una bimba di quassi 10 mesi che da sempre ha problemi con il sonno. Le abbiamo provate un po tutte, ma intorno ai 7 mesi abbiamo toccato il fondo con risvegli ogni 30 minuti, max un’ora. La bimba si addormentava in braccio cullata e dormiva nel lettone.
Dopo averla curata per un mese per sospetto reflusso senza successo, abbiamo imputato i suoi risvegli alle modalità di addormentamento.
Abbiamo applicato così il metodo Tracy Hogg e nel giro di una settimana la bimba ha imparato ad addormentarsi nel lettino da sola e dorme nella sua cameretta.
Purtroppo però i problemi di sonno sono rimasti. Sono un po’ migliorati effettivamente, ma non sono passati.
Ora Sara si addormenta alle 21 e fino alle 3 circa si sveglia urlando ogni mezz’ora o ogni ora, poi però dorme fino alle 7.
Siccome si tratta di una bimba estremamente vivace, anche se si addormenta da sola, spesso la devo un po’ calmare in braccio, ma comunque la metto nel lettino ancora sveglia.
Vorrei farti due domande sulle tue esperienze personali che ho letto con molto interesse.
Il Vikingo anche dopo il PU/PD ha continuato ad avere risvegli notturni fino ai due anni?
Come ti sei accorta dell’intolleranza ai latticini di Pollicino?
Sara è svezzata, beve ancora il mio latte a colazione e dopo cena ma mi sono accorta casualmente che una sera che non ha mangiato latticini ha dormito un pochino meglio.
Grazie per i tuoi preziosi consigli
Nicoletta
Nicoletta il Vikingo ha continuato ad avere risvegli notturni fino ai 2 anni e mezzo, ma una volta eliminati latte e derivati (anche lui era intollerante) si svegliava una o due volte per notte, a meno di malattie. Il fatto di insegnargli ad addormentarsi senza essere cullati non risparmia le sveglie notturne che dipendono normalmente da altro. Dell’intolleranza al latte mi sono accorta proprio grazie ai risvegli notturni che aumentavano sensibilmente se mangiava formaggio di cui era golossissimo. Stessa cosa con Pollicino. Eliminando latte e latticini dalla dieta entrambi hanno iniziato a dormire meglio e diminuire i risvegli ad uno o due per notte. Prova a farle seguire una dieta di 1 settimana senza latte e formaggi (attenta anche al latte nascosto in semipreparati, quali wuster o polpette o altro) e vedi come va. Non ci sono test affidabili da fare a questa età, quindi l’unica è eliminare e vedere se ci sono miglioramenti.
Fammi sapere come va!
@Serena
Grazie x la tua risposta,mi annoterò ciò che mangia….a qs nn avevo pensato….benedette mamme con l’esperienza meno male che ci sieteeee
Baciiiiiiiiiiii
Aiutoooooooooooo!!!
Ho bisogno di un consiglio,sopratutto avrei bisogno di capire perchè mio figlio,che ha quasi un anno,ha sempre dormito come un ghiro ha le crisi notturne O_O….bagnetto e latte sempre alla stessa ora,ninna nanna o favoletta,cullato un pokino mentre stò seduta,perchè il torello pesa,ma è dalla nascita che adotto qs tecnica,indi nn è cambiato nulla…da due mesi a qs parte quasi a cicli precisi di 15gg x due o tre notti si sveglia ululando come un lupo impazzito,quasi mi chiedo se nn sia un urlo di dolore,lo tiro sù,lo cullo,mi metto a passeggiare x casa,non smette e nn apre gli occhi,provo a metterlo con noi nel lettone,le prime volte si calmava ora addirittura scalcia come un indemoniato,dopodichè,nelle ultime due volte,gli ho proposto il latte come “palliativo” visto che è l’alimento che i bimbi adorano di più pensavo fosse l’ideale per calmare questo stato,la prima volta ha funzionato,la seconda mi ha scaraventato via il bibe….Ora dico…a parte gl’infarti che ci vengono in piena notte a sentirlo urlare così…a parte che è accaduto anche di gg e vi assicuro uno si preoccupa,perchè è un bimbo che non piange x nulla,se non x fame o sonno,ma più che un pianto è un frignettare….io vorrei davvero capire cosa abbia!! Non sò come affrontare la questione,la pediatra mi ha liquidata con un:provi con la melatonina…ma se ha sempre dormito bene?! E prima di impasticcarlo con qualsiasi cosa,io dico,ci dovrà essere un motivo scatenante,magari sono io che sbaglio qualcosa che ne sò…A qualcuna di voi è capitata la stessa cosa?
Un bacio a tutte.
@Sabrina la tua descrizione mi fa pensare a qualche allergia alimentare. Prova a segnarti quello che mangia e a vedere se c’è una correlazione con qualche cibo. Entrambi i miei figli hanno avuto intolleranza al latte i primi anni di vita (uno è ancora piccolo e quindi è ancora in dieta senza latte), e avevano un comportamento molto simile a quello che descrivi, con risvegli notturni improvvisi e urla o lamenti di per il dolore. Se è una intolleranza e non una allergia non si può verificare con un test, l’unica è di eliminare l’alimento e vedere se spariscono i sintomi.
Ciao Rossana, grazie infinite per la tua risposta!
La mia piccola ha quasi 6 mesi e devo dire la verità, non succede sempre che perda il ciuccio e pianga.
Però è vero, col ciuccio si calma subito e allora glielo mettiamo.
Come calmarla altrimenti?
anche una mia amica ci è passata, anche il suo si svegliava 2-3 volte a notte.
E anche lei mi ha detto che pian piano è passata.
però il suo bimbo ha 1 anno e anche più!spero che impari presto a cercarlo e a rimetterlo da sola 🙂
grazie infinite per le tue parole di incoraggiamento 😉
Ciao a tutte, sono capitata in questo post ed è stato bellissimo sapere che altre mamme hanno affrontato o stanno affrontando il problema del sonno dei loro pargoli. E grazie Serena-Tracy per tutti i tuoi consigli!! Chissà se riuscirai a darne qualcuno anche a me? La mia baby-Attila ha appena compiuto un anno. La prima settimana di vita in ospedale ero l’invidia di tutte le altre mamme perchè dormiva tranquilla e beata mentre tutti gli altri pargoli strillavano, ed io ero ovviamente al settimo cielo credendo di aver messo al mondo una bambina che Tracy Hogg definisce di tipo angelico angelico (ebbene sì ho letto anche il libro, ma con scarsi risultati evidentemente :-(): invece al rientro a casa l’amara sorpresa di una bimba che di giorno non dormiva mai e di notte ogni tre ore precise la sveglia pappa e dii queste circa due per addormentarsi cullata in braccio…io e mio marito abbiamo prima pensato che ce l’avessero scambiata in H (ma non c’erano altre neonate nate quel giorno) e poi che lei stessa l’abbia fatto in modo che NOI non decidessimo di scambiarla con qualche altra neonata! 😉 Poi però allo scoccare dei due mesi e mezzo aveva già perso la poppata notturna e fino agli 8 mesi compiuti ha sempre dormito dalle 21-22 alle 7-10 del mattino dopo senza svegliarsi!!Ero di nuovo al settimo cielo anche se di giorno faceva pisolini da 20 minuti-mezz’ora 3-4 volte al max in una giornata.Poi prima delle vacanze ha iniziato a svegliarsi 1-2 volte ma si riaddormentava quasi subito.In vacanza, ma era prevedibile causa stanza e lettino nuovi, oltreché un freddo canino, la situazione è peggiorata e (per non dilugarmi troppo) siamo arrivati ad oggi (anzi a questa notte) quando la sottoscritta ha passato l’ennesima notte dormendo (forse)4 ore. La signorina infatti si addormenta al suo solito orario alle 21-21.30 ma dopo aver dormito max due-tre ore si sveglia nel suo lettino, piange, si tira in piedi: io vado la tiro su mi siedo con lei sulle mie gambe (senza cullarla ma semplicemente tenendola appoggiata al mio corpo) e lei si riaddormenta.Peccato che come cerco di rimetterla giù nel lettino si sveglia e si ritira su in piedi e potremmo proseguire così tutta, e dico TUTTA la notte:così visto che per me la sveglia suona tutte le mattine alle 5.45 e devo affrontare sia il viaggio in macchina che una giornata di lavoro, nonché rapportarmi col pubblico senza (possibilmente) sbranare nessuno od addormentarmi alla scrivania,ho dovuto cedere ed andiamo a dormire insieme in un altro letto dove lei in un attimo si addormenta ed io cerco di pisolare tra un calcio, un pugno ed una gomitata…oltre a sorbirmi il suo russare visto che (povera) passa da un raffreddore all’altro (che io ovviamente mi piglio tutti).Sono purtroppo consapevole di aver sbagliato in molte cose riguardanti il sonno e l’addormentamento ma sono state tutte fatte sia per salvaguardare il suo sonno che la mia salute (mentale). Il primo errore è farla addormentare in braccio:a mia discolpa posso dire che dal primo giorno a casa non si è mai voluta addormentare da sola nella culla e che già ad un mese di vita ha avuto un bruttissimo reflusso tanto da prendere pure medicine e quindi nel post poppata era sempre in braccio tirata su dritta proprio per evitarlo e siccome il post latte equivale ad almeno un sonnellino…poi non nego che molto era anche piacere il tenerla in braccio…in braccio lei dorme, anche e soprattutto di giorno, per ore senza svegliarsi il che la far stare bene ed anche per questo per un pò ho fatto così. Adesso alla sera c’è il solito rituale alla fine del quale lei si siede sulle mie gambe, lotta contro il sonno per una mezzoretta anche se ha gli occhi a fessura, e poi si mette giù e si addormenta…quindi in pratica il lettino sono io. Poi, altro errore, la metto giù nel suo lettino (nella sua camera dove c’è andata già a 3 mesi e mezzo) già addormentata e quindi quando si sveglia non ritrova ciò che ha lasciato (me). Di giorno si addormenta seduta sul divano con me o il padre (che tra parentesi ha aiutato pure lui a peggiorare la situazione perchè col fatto di volersela godere al massimo l’ha sempre fatta dormire in braccio anche per ore) seduti accanto (adesso anche mio marito ha desistito) oppure mi si addormenta al solito in braccio e poi la metto nel lettino. Paradossalmente ora è più regolare nel sonno di giorno che di notte. Certo poi ci sono dentini, naso tappato, magari digestione lunga che possono peggiorare la situazione ma sta di fatto che non so più come uscirne. Ho tentato a 4-5 mesi ad insegnarle ad addormentarsi da sola:il risultato era che piangeva, si dimenava nel lettino per più di mezz’ora per crollare addormentata e dormire 20 minuti. Al chè mi sono chiesta se ne valeva la pena, ed ahimè ho desistito. In verità circa 3-4 settimane fa ho riprovato per qualche sera: la mettevo nel lettino e dopo almeno mezz’ora di tentavi con lei che girava in piedi per tutto il lettino, si addormentava; poi però ha cominciato di nuovo a piangere e dimenarsi. Adesso però basta durante le vacanze di natale (così mi posso permettere di dormire di giorno visto che sarà un’impresa) mi ripropongo di adottare il PU/PD e spero di ottenere qualche miglioramento. Ho qualche speranza Serena? Seconda voi? Io ci spero! Un abbraccio a tutte.
@Lella scusa ma mica ho capito quanto ha ora tua figlia. Ti confesso che leggendo il tuo racconto mi è venuto un po’ di stress e la prima impressione è che tua figlia abbia un assoluto bisogno di regolarità. Ti consiglierei di pensare ad una routine che riuscite a seguire e provare a seguirla per un paio di settimane. Visto che credo tua figlia sia grande non ti consiglio il PU/PD, ma di cercare di mantenerla nella sua stanza, nel suo lettino, e rimanere li con lei mentre si addormenta, con lo scopo di diminuire gradualmente il tuo intervento. Ci possono volere molti giorni, e ci saranno sicuramente momenti di regressione a seconda della stanchezza o di malattie, ma secondo me hai tutte le possibilità di riuscirci. Coraggio e in bocca al lupo!
Ciao Lara, quanto ha la tua piccina?
io sono la mamma di un ciucciodipendente di quasi un anno e ricordo anch’io che c’è stato un periodo in cui il ciuccio era diventato un incubo! Dormiva solo ed esclusivamente con il ciuccio in bocca e appena lo perdeva si svegliava. Di notte dovevo andarci circa ogni ora (!!!). Da panico!
Ammetto che un po’ era stata colpa mia, perché avevo usato il ciuccio come un “tappo” e, visto che funzionava, ogni volta che si svegliava o si lagnava…lo tappavo!!!
Ero arrivata a pensare di usare il pu/pd per disabituarlo dall’uso del ciuccio (come ha fatto Serena, se vai più in su nei commenti lo trovi scritto da qualche parte), ma un po’ perché non avevo il coraggio di iniziare, un po’ perché in fondo pensavo che il ciuccio ha la sua utilità e mi sarebbe dispiaciuto che lo perdesse definitivamente, ho sempre rimandato finché… è passata.
Lo so che ora può sembrare un’inutilità quello che ti dico, però è vero….è passata. Ha imparato a metterselo da solo, a cercarlo nel lettino. Ancora adesso a volte capita che ci devo andare io a cercarglielo tra le coperte e a metterglielo, però per la maggior parte delle volte si “tappa” da solo.
Ciao Serena, mi spiace disturbare ancora e chiederti ancora consiglio, questa volta ancora il tuo consiglio mi può essere fondamentale!
Ho letto da qualche parte che anche tu hai avuto problemi col ciuccio.
é da un pò, dopo un bel pò di notti che la mia piccolina dormiva, che si è affezionata al ciuccio e quando lo perde durante la notte piange.
Succede diverse volte a notte…che si fa in questo caso?
ho provato a toglierlo 5 min dopo che si è addormentata (l’ho sempre fatto) ma ora se ci provo si sveglia 🙁
quindi mi tocca solo aspettare che lo perda a sola!
ciao a tutte, anche io ho una bambina di 7 mesi, Denise e dorme poco la notte, come Angela che ha scritto sopra, la mia bambina si sveglia ogni 2 ore e vuole il seno come ciuccio. Tendo a farla dormire nel suo lettino, ma quando la prendo per allattarla a volte mi addormento prima di lei e resta nel lettone. Sono nel dubbio tra il fatto di continuare a sostenere l’allattamento a richiesta e il non volerle più far usare il seno come ciuccio (il ciuccio ovviamente lo rifiuta!), qual’è la strada giusta?inoltre non riesco molto ad avere una routine dato che viviamo un po’ a casa dei miei e un po’ in un’altra città dove lavora mio marito. Le nostre giornate sono movimentate, piene di gente, novità e diversivi e forse ne viene eccitata, di questo mi addosso la colpa, ma come posso fare?ho esposto il mio problema nei dettagli sul mio blog: http://lamiadolcebambina.blogspot.com/2010/11/sos-nanna.html?showComment=1290706668518
grazie, Federica
Ciao Serena, a differenza di tutte le mamme che ti scrivono, io sono un papà di un bimbo di 9 giorni. Non ho letto tutte le mail che ti sono giunte e quindi forse qualcuno ha già fatto le domande che sto per farti e non le ho viste. Premetto che il bimbo per piccino che sia sembra abbastanza sereno e ancora io e mia moglie non sappiamo quando affiorerà il suo vero carattere, ma abbiamo il timore di fare errori che poi ci porteranno a dover farlo soffrire di più in seguito. Mangia ogni 2,30 – 3 ore e prima della poppata lo cambiamo, e sfinito dell’avidità con cui mangia si addormenta al seno. Questo sia di giorno che di notte.
Le domande vorrei porti sono.
1) sicuri che la routine EASY sia valida, dovremmo prima allattarlo e poi cambiarlo?
2) già a quest’età iniziamo con la routine?
3) se dorme più di 3 ore nella fascia diurna lo svegliamo per agevolare il sonno notturno?
4) per evitare di svegliarsi la notte, la fascia oraria che sembra lo agiti di più e che si rivela periodo più difficile per dormire, le facciamo il begnetto alle 23. Un pò tardi?
E da neo genitori un pò ansiosi ti salutiamo in attesa di un aiuto.
Grazie, Dante.
Benvenuto Dante sul nostro sito, e non solo perché sei un papà 🙂
Questo post parla della tecnica del PU/PD che non va MAI adottata per un bambino così piccolo. Per rispondere alle tue domande ti consiglio prima di leggere il post apposito sul funzionamento delle routine La routine secondo Tracy Hogg da 0 a 6 mesi, ed eventualmente postare le tue domande li nel caso non trovassi le risposte che cerchi. Scusami ma in questo modo aiutiamo anche altri genitori che hanno domande simili alle tue. Un’ultima cosa: congratulazioni per la nascita e per l’inizio di una meravigliosa avventura!
innanzitutto Serena grazie per avermi risposto subito!!!!!
si in effetti ieri ho scritto in maniera assai confusionale…cerco di renderti meglio il prblema.
Marcello hha 7 mesi,ho iniziato a svezzarlo a 6 .Ora mangia la pappa a pranzo e a cena ma dopo circa mezz ora dai pasti prende il mio latte che inoltre gli do anche per merenda e colazione…
colazione..ahimè è un parolone….
marcello da sempre nn ha mai avuto un sonno regolare di notte.
durante il giorno fa dei sonnellini da pulce (20 min) e nn piu di 3 al giorno,solo dopo pranzo riesce a dormire di fila per 1 ora emezzo.
la sera dopo cena verso le 21 si addormenta e nn faccio grandi cose per farlo addorentare..basta che lo coccoli per 5 min e va giu.
dorme per 1 o 2 ore e poi inizia a svegliarsi di continuo.Finora ad ogni risveglio lo attaccavo al seno ma so che è una cosa sbagliatissima,soprattutto perche lui lo usava da ciuccio,5 min e si riaddormentava e ora ho deciso di cambiare scena (per questo ti dicevo della colazione..in pratica lui mangiava per tutta la notte).Poi con l illusione che dormisse piu tranquillamente l ho portsto a letto con noi,ma la cosa nn è cambiata,lui ha sempre contiunato a risvegliarsi molto frequentemente.come lo riaddormento?
a volte basta “inserire” il ciuccio altre volte ho dovuto prenderlo in braccio e shekerarlo…a volte son bastati 5 min a volte una ora..
nn c è un ripetersi cadenzato dei suoi risvegli..ogni notte è u a incognita sia per le volte che si risveglia sia per il modo di calmarlo