Togliere il pannolino, che stress!

Photo: Creative Commons by juhansonin
Arriva l’estate e state pensando che è arrivato il momento di affrontare il toro per le corna. Solo che vi sentite un po’ come quel torero che è scappato dall’arena qualche giorno fa. Perché il fatto di togliere il pannolino è-una-idea-orripilante. Vuoi mettere quel senso di certezza che ti da il pannolino moderno. Tutto resta dentro, il sederino resta asciutto, poche irritazioni. Il nostro problema sono i pannolini moderni. Sono fatti troppo bene. E la voglia di metterci uno stress aggiuntivo non ce l’abbiamo per niente.
L’abbandono del pannolino è un momento in cui al genitore crollano delle certezze. Il conto di quanti pannolini hai nella borsa prima di uscire deve essere sostituito dal conto di quanti cambi devi portarti. E questo è infatti l’unico motivo per cui si sceglie di eliminare il pannolino in estate.

Lo sprovveduto genitore (e mi ci metto anche io) che, spinto dal pediatra/nonna/signora Pina, si è deciso ad affrontare la faccenda, normalmente procede così.
Qualsiasi sia l’età del bambino lo si introduce al vasino, spiegandogli che li dentro si fa la cacca/pupù/popò/pipì, perché è così che fanno i bimbi grandi. Si prende il bimbo e si procede con il discorsetto, cercando di essere il più possibile chiari ed espliciti.
Ovviamente lui non capirà. A parte rari e fortunati casi è ovvio che state per affrontare un periodo di inferno. Perché dopo 3 anni di cacche e pipì rilasciate in ogni momento e occasione, e soprattutto posizione, il bimbo in questione non capisce perché dovrebbe trattenerla, e soprattutto farla stando seduto, che è notoriamente una posizione scomodissima.
Lo sprovveduto genitore procede con una mappatura di tutti i bagni pubblici di zona. Ogni percorso da A a B deve prevedere almeno una sosta bagno, soprattutto se il pargolo si è ostinato a non volerla fare prima di uscire.
La cosa peggiore di tutte è che si inizia a parlarne con qualsiasi persona si incontri per strada, soprattutto se il bimbo è a tiro di orecchie. La fornaia, il fruttivendolo, la signora Pina, si fa di tutto per non dimenticare nessuno. “Sa, abbiamo tolto il pannolino! E si, stiamo diventando grandi!” (Stiamo chi???) “A volte si sbaglia, ma è bravo, eh, si si è bravo!”
Senza contare che ad ogni rifiuto del pargolo, scatta immediatamente il “maddai! La tua amichetta Franceschina, già la fa nel water, e avverte la sua mamma in 3 lingue! Visto che brava! Fallo anche tu!”
No pressure!

Vi sentite stressati? Con molta probabilità lo è anche vostro figlio. Che probabilmente si chiede perché improvvisamente vi siete messi a parlare di cacca e pipì come degli ossessi, che gli chiedete se deve farla in continuazione, che lo invitate a sedere su quell’affare scomodo 20 volte al giorno. E poi, soprattutto, cosa estremamente imbarazzante: ne discutete costantemente con degli estranei. Tutti improvvisamente parlano delle faccende più intime di vostro figlio, di fronte a lui.
Il vostro volto teso in un sorriso forzato quando dopo che se l’è fatta sotto gli dite “non importa caro, succede!” per poi iniziare di nuovo a dargli il tormento dopo appena mezz’ora, lo perseguita anche nei sogni. E di conseguenza inizia a fare capricci.

Lo so, ci sono passata anche io.

Alcuni bambini non reggono lo stress, e se anche avevano un minimo di capacità di controllo, la perdono immediatamente. Altri si rifiutano di sedersi sul vasino e piuttosto arrivano a scoppiare. I casi di ritenzione della cacca si motliplicano, e tutto ciò non fa che peggiorare il vostro stress di genitori, e di conseguenza il loro stress. E quindi puntualmente arriva la domanda: ma forse era troppo presto? Che facciamo ora, gli rimettiamo il pannolino?
Naturalmente il gesto di rimettere il pannolino al pargolo potrebbe avere due effetti:
1. tranquillizzarlo temporaneamente in attesa di tempi migliori;
2. comunicargli più o meno subdolamente: sei un fallimento (soprattutto se il bimbo in questione è al di sopra dei 2 anni).

Allora che fare? Tanto per cambiare, proviamo a metterci nei suoi panni. Immaginiamo di essere un duenne alle prese con un genitore isterico per l’abbandono del pannolino. Cosa vi darebbe fastidio? Cosa vi preoccuperebbe? Quali atteggiamenti vi piacerebbe che vostra madre/padre avesse per incoraggiarvi ad imparare?

Vi dico cosa credo tranquillizzarebbe me:
– che mia madre considerasse l’uso del del water come assolutamente normale e non un evento eccezionale,
– che mia madre non parlasse delle mie abilità nel trattenere cacca o pipì con estranei al mercato,
– che mia madre mi prendesse per mano sorridendo portandomi dolcemente in bagno,
– che mia madre rispettasse quando dico che non mi scappa anche se poi me la faccio sotto dopo poco,
– che mia madre mi dimostrasse che veramente non importa quando me la faccio sotto,

E voi cosa pensate vi tranquillizzerebbe?

PS. Questo post è dedicato ai genitori che stanno tentando lo spannolinamento e hanno la chiara sensazione che non ci riusciranno mai. Ricordatevi che non c’è nessuno che a 16 anni va in giro con il pannolino. Quindi prima o poi, lavatrice in più o in meno, ci riuscirete anche voi.

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Una storia di p.m.a.

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56 thoughts on “Togliere il pannolino, che stress!”

  1. Ciao,
    certo che a volte penso che mi leggiate nel pensiero, mi ripromettevo di andare a cercare i post sui pannolini in vista dell’estate e invece ne avete sfornato uno nuovo!
    Per il ponte del 29 giugno siamo andati con la Piccola Peste al mare e ho provato a lasciarla senza pannolino in spiaggia perché vedevo che con il caldo le dava proprio fastidio.
    Il risultato è stato buono, l’ha fatta solo una volta. Questa però è la parte facile, non ho fatto discorsi e non l’ho portata in bagno.
    A fine mese per le vacanze vere ci riproverò magari chiedendole di dirmi se le scappa, però non voglio insistere troppo perché ha 20 mesi e vorrei cercare di seguire i suoi ritmi (leggi: non me voglio stressà anche in vacanza!). Vi farò sapere come va, solo a voi però perché a dire la verità mi vergogno a parlare di cacca, sono un po’ all’antica 🙂
    Condivido che si tratti di una fase complicata e che noi genitori carichiamo la cosa di troppe aspettative. Per fortuna lei va al nido e confido nelle maestre, le hanno insegnato a mangiare da sola e un sacco di altre cose. Già in queste ultime settimane ogni tanto si tira giù i pantaloni da sola perché probabilmente vede i bambini più grandi.
    Che dire…mi sembra che come in tutto ogni bambino abbia i suoi tempi e che come al solito non si debba prestare troppa attenzione a cosa fanno gli altri.
    Incrocio le dita e mi “tuffo” in questa nuova esperienza!
    Ciao

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  2. Da noi con la prima bimba abbiamo fatto un primo tentativo a 19 mesi, un mese di ferie, in tranquillità e approfittando del mare. Sembrava aver ingranato, ma al rientro al nido è tornata al pannolino. L’ha tolto l’estate successiva, a 2 anni e mezzo, dopo che siamo passati ai pannolini lavabili. Di punto in bianco, non l’ha messo più sia di giorno che di notte.
    La seconda adesso ha 18 mesi, ha usato i pannolini lavabili sin da appena nata e da più di un mese spesso ci chiede di andare in bagno (ma nel water, come la sorella, il vasino è da piccoli!).
    Non so se abbia aiutato di più l’emulazione o i pannolini lavabili, o entrambe le cose, fatto sta che sembra molto determinata, e per ora la assecondiamo. Visto che ancora ci son quasi 3 mesi di caldo speriamo anche di riuscire a toglierlo per settembre.
    Se non riusciamo, se ne riparlerà l’anno prossimo, senza troppo stress, tanto alla fine coi pannolini lavabili non ci sentiamo nemmeno tanto in colpa per l’ambiente! 😉

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  3. sono d’accordo in pieno con supermambanana..in questa cosa le ricette non valgono niente, perche’ il temperamento del bambino fa la differenza e anche il nostro atteggiamento. io ho iniziato intorno ai 3 anni causa inizio materna, ma lui non era pronto e infatti e’ stato un disastro. con la pipi’ si e’ risolta in un paio di mesi, con la cacca siamo ancora in ballo dopo un anno intero! di notte invece senza pannolino quasi subito. E’ dura resistere, dire le cose giuste, mantenere il disinteresse e il distacco per tutto questo tempo. E’ normale che a un genitore importi questo passaggio, all’inizio eravamo tranquilli e rilassati ad ogni pipi’ e cacca addosso, ma vi assicuro che dopo un anno, oltre alla fatica fisica si aggiunge la frustrazione di non trovare la chiave per aiutarlo a risolvere il problema. Speriamo in quest’estate, anche perche’ a fine agosto arrivera’ il suo fratellino.Giacomo e’ un bambino completamente restio alle novita’ e si mette subito in opposizione su tutto, non vi dico cosa vuol dire dargli una medicina…

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  4. ieri le ho tolto il pannolino per 2 ore, si è bagnata è sembrava terrorizzata…pipì mamma a terra…pipì mamma a terra e poi si è messa a piangere io con serenità l’ho lavata, cambiata e di nuovo senza pannolino, dopo 10 minuti di nuovo…pipì mamma a terra e di nuovo a piangere…già scoraggiata le ho rimesso il pannolino…mamma cacca…andiamo sul vasino per mezz’ora a leggere un libro…niente…rimetto il pannolino…dopo 5 minuti ecco fatta la pupù. oggi non l’ho proprio tolto. ma da dove si comincia???? aiuto???

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  5. Vi leggo e tremo…il mio nanetto compie 2 anni ad agosto, che fare? l’estate è la stagione più indicata, ma forse è troppo presto? Se ci sono segnali suoi? oggettivamente proprio no, ma lui non si accorge neanche di avere sonno o fame, sono io che glielo devo dire!!!

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  6. anche noi alle prese con la rimozione del pannolino e la netta sensazione di non riuescirci sopratutto quando a casa degli amici fa la cacca a capretta e correndo la dissemina per tutta casa… che vergogna per me che devo raccogliere, forse anche per lei che per0′ al momento se la ride di gusto!! e oggi partiamo per il w.e. e mi porto il riduttore? dicono tutti 10 giorni e non la perde piu’ ,intanto io lavo mutandine, vestitini, scarpe , tappeti, cuscini e altro e altro ancora,… speriamo bene

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  7. Lanterna… apprezzo molto il tuo approccio scientifico (“puro culo”), che secondo me è da riferirsi a parecchie cose nella vita, soprattutto riguardo ai figli!
    D. beh, è evidente che con 5, il minimo è prendersela con molta flemma… Però è da comprendere che chi ne ha uno o due facilmente potrà essere più concentrata su questi particolari, o magari è solo questione di carattere.
    Io ammetto di avere una naturale predisposizione alle “grandi manovre”: se non mi autodisciplinassi continuamente, ricordandomi di prendere le cose un po’ come vengono, anche per fare una valigia o la spesa butterei giù un progettino…
    Sono la prima a dire che questo, come altri, è un argomento da prendere senza stress… ma tra il dire e il fare…!!!

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  8. Silvia, se io dovessi prendere come esempio me stessa, probabilmente avrei portato i miei figli sul vasino ogni mezz’ora! 😉

    Scherzi a parte: ho notato che l’emulazione fa tantissimo, soprattutto se unita alla decisione da parte dell’adulto. I nostri figli si accorgono se facciamo melina aspettando che li colga un’illuminazione divina (e magari cogliamo ogni scusa per rimettere il pannolino: di notte, in macchina, dal dottore, ecc.).
    Con entrambi i miei figli, è stata decisiva la mia convinzione. Che non significava costringerli a qualcosa che non volevano. Mi è solo bastato metterci bene la testa e i risultati si sono visti. Probabilmente puro culo…

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  9. Francamente non ricordo bene come è andata con la n.1, ora sedicenne, ma direi che attorno ai due anni e mezzo, in estate, con molta gradualità e pochi incidenti, ne siamo venuti fuori (con controllo anche notturno).
    La n.2 stava per andare alla materna, quasi tre anni quindi, e fu un po’ più difficile (più incidenti) ma abbastanza rapido, però, ancora ora -a nove anni – ha problemi di notte, che personalmente vivo con grande tranquillità (ci sono pannolini per la notte adatti alla sua età e molto simili a mutandine, è persino riuscita a dormire in campeggio e a casa di amiche senza problemi e imbarazzi).
    Il n. 3 aveva già compiuto i 3 anni e comunque era in prossimità della materna. Pochi giorni e via, compresa la notte; un giorno ci ha detto: “non mi serve più”, e da quel momento non ha quasi più avuto incidenti.
    Il n. 4 ha tolto il pannolino alla materna, su richiesta delle maestre, inizialmente con grande fatica. Tanto che per qualche mese le maestre si sono rassegnate a tornare al pannolino: incidenti in continuazione. Devo dire che era più un problema delle maestre che nostro, che eravamo piuttosto indifferenti al fatto che lo togliesse un po’ prima o un po’ dopo. Ora ha sei anni e ancora di tanto in tanto di notte si bagna, sempre senza stress da parte nostra.
    La numero 5 ha tolto il pannolino poco prima della materna , ora – a quattro anni – usa il pannolino solo di notte, e si bagna circa 1 volta alla settimana.
    Devo ammettere di essere stata poco stressata, quasi indifferente all’argomento. Forse perché dal terzo in poi non avevo voglia di aggiungere delle manovre inutili a quelle già numerose che dovevo affrontare e ritenevo che fosse una cosa che a un certo punto si impara a regolare da soli: che questo punto arrivi prima o dopo dipende ovviamente da bambino a bambino, ma osservando gli adulti direi che è certo che arriva sempre. Inoltre non mi andava di caricare di tensione emotiva un semplice fatto fisiologico e ho cercato di non farlo.
    Mi rendo conto che alcuni miei figli hanno, chi più chi meno, la tendenza all’enuresi notturna, di cui io non ho mai sofferto, ma mio marito sì e sospetto che ci sia una componente ereditaria, appunto per questo preferisco avere un approccio assolutamente non emotivo con la questione, in quanto l’ansia è certamente un fattore che peggiora il problema. Solitamente ho pulito pozzanghere, cambiato vestiti, lavato lenzuola con un certa tranquillità. Tranne che con l’ultima, lo ammetto, perché testardamente chiedeva di stare senza pannolino, testardamente rifiutava di stare seduta in bagno e testardamente se l’è fatta addosso per settimane e settimane. Visti i miei ritmi famigliari, capirete che bloccarmi 8-9 volte al giorno per ripulire tutto non era esattamente rilassante, così ammetto di essere stata nervosa al contrario, chiedendole di andare in bagno e restarci O rimettersi il pannolino, ma NON costringermi a seguirla con lo straccio in una mano e i vestiti asciutti nell’altra. Comunque lei testardamente ha seguito il suo metodo e quando è stata pronta gli incidenti diurni sono spariti.
    Il tutto per dire che sono assolutamente dell’idea di seguire la propensione dei bambini ma, se ci sono mamme che iniziano a prenderla come le grandi manovre, vuol dire che se lo possono permettere, cioè hanno le risorse di tempo, concentrazione ed energia per farsi stressare da una cosa che potrebbe risolversi da sola… quindi facciano pure!

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  10. Un mio amico fece notare alla moglie che questa mania di portare i bambini a fare pipì ogni ora è un po’ tutta nostra di mamme (vorrei aggiungere perchè poi la roba bagnata di pipì la laviamo noi!!): lui sostiene che, in particolare i maschietti, possono stare senza far pipì per molto più tempo di quello che noi pensiamo.
    Questo piccolo dettaglio mi colpì molto.
    Del resto dovremmo provare a calcolare quanto tempo passa tra una nostra pipì e quella successiva. E’ molto variabile da persona a persona, ma spesso è decisamente superiore a quello che “imponiamo” ai nostri neo-spannolinati! Forse dovremmo prendercela con più calma anche in questo…

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  11. Io mi spavento! Con Sara è stato così facile che non mi sembra vero… vasino a un anno, ci ha giocato facendo il bagnetto per mesi, io a dirle “ehi, un giorno lì ci dovrai fare pipì, non è per rovesciarsi l’acqua in testa” e qualche risata, poi un giorno ci pensa e mi chiede pipì lì… 18 mesi, la fa, capita un paio di volte, è inverno e non ci penso proprio, poi arriva agosto, chiude il nido, lei ha 25 mesi fatti, ci provo.

    Il mio incubo è stato il contrario, vista la raccomandazione “prova a portarla in bagno almeno ogni ora”. Il primo giorno chiamata urgente, ho bisogno che vieni con me, ho delle commissioni e mi serve un consiglio. Mannaggia alle nonne, ma ormai stamattina (due ore prima) l’ho tolto… ma si proviamo. La porto in bagno.Niente. Caspita sono due ore! In macchina metto pure due asciugamani sotto il sedere (e penso a come laverò il seggiolone!) Arriviamo e provo a fargliela fare in terra vicino alla ruota “dai che è un gioco”. No, non cappa mama. Entriamo al negozio, non riesco a seguire nessuno, alla fine cedo e chiedo se hanno un bagno. Si. Ma niente. Poi panetteria, e io la guardo terrorizzata. Niente. Poi di nuovo ruota della macchina. Niente. Alla fine mollo la nonna e torno a casa. La tiro giù, tocco lei, seggiolone, niente. A casa dopo mezz’ora (ossia dopo 4 ore) la vocina mi dice “mamma, pipì”. Sono rinata 🙂

    Si è bagnata solo 3 volte, in una settimana, e basta. Più tardi è successo a volte che per troppa sicurezza aspettasse l’ultimo e si facesse qualche goccia nelle mutandine prima di arrivare in bagno. Ma anche quello è passato in pochi giorni.

    Ma ora leggendovi… ecco, sto pregando che anche la piccola sia così! Tutto facile, dopo il primo giorno mi sono rilassata capendo che poteva benissimo stare 3 ore senza farla (anche 5 o 6). Nessuna lacrima, nessun pianto, nessuno stratagemma, vasino una settimana, poi proviamo col riduttore, va benissimo… Dite che pagherò tanta fortuna il prossimo anno con la seconda? :-O

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  12. la mia bimba ha 21 mesi e con l’estate vorrei iniziare a toglierle il pannolino. ma questa cosa non so perchè mi sembra difficile e mi spaventa. lei già da diversi mesi mi fa capire quando fa la pupù e il pannolino rimane per diverse ore asciutto, il vasino è nel bagno già da natale ed è ormai da lei conosciuto, manca solo il mio coraggio a decidere di cominciare. che dite? come faccio?

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  13. proprio ieri alla riunione di fine anno del nido mi hanno detto che la mia C. (2 anni e 4mesi) è decisamente pronta…(io per niente)…cmq ci devo assolutamente provare ora.
    vi saprò dire…

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  14. mia figlia ha 21 mesi, uso i lavabili e credo che quest’estate ci proverò. certo è che credevo di avere le idee chiare ma leggendo i commenti mi rendo conto che mi devo documentare un po’ meglio, anche se ogni bimbo è diverso e personalmente proprio non condivido l’EC, comunque ringrazio tutte per le info dettagliate

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  15. Fillerouge, è questo che intendo, ad avere queste informazioni all’epoca è chiaro che ci avrei provato pure io, se non altro perché ho provato di tutto, pur di non fare come mia madre:-)

    Per questo trovo fantastico che Serena e Silvia ci (e tutte le altre blogger) riescano a dare queste informazioni.

    E come il discorso del sale durante lo svezzamente, sarebbe tanto bello avere almeno delle indicazioni univoche, ma si sa che questo è impossibile.

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