Questo mese vorremmo parlare di quel momento in cui al figlio numero uno si aggiunge un figlio numero due: di tutto quello che comporta pensare e progettare “doppio”, annunciare al numero uno che arriverà il numero due, prepararlo al cambiamento, fare i conti con le esigenze di età diverse e, perchè no, far quadrare i conti.
Ma vorremmo anche parlare di quando non c’è e non ci sarà un figlio numero due: quando il bimbo unico (come tutti sono unici), rimarrà l’unico bimbo di casa e dovrà, con le sue forze e con quelle dei suoi genitori, comprendere che il mondo gira, ma non sempre intorno a lui.
Ci chiederemo se è diverso crescere un figlio solo o più d’uno, ci interrogheremo su come i genitori possono gestire la pluralità o l’unicità.
Le nostre storie personali ci sembrano adatte a presentare diversi punti di vista: io sono una figlia unica, figlia a mia volta di un padre figlio unico ed ho un figlio che, visti i miei 38 anni ed altre variabili, rimarrà probabilmente unico.
Serena ha una sorella, con la quale ha un solidissimo rapporto, viene da una famiglia di molti zii e cugini e, mentre leggerete qualcuno dei post di questo mese, starà partorendo il secondo Vikingo.
Quindi aspettatevi due storie diverse e due esperienze diverse, non solo come madri, ma anche come figlie. Storie di diversi equilibri e di diversi problemi.
Avere due o più bambini significa conciliare caratteri diversi e diverse esigenze, gestire impegni moltiplicati, e tentare di dividere sempre in modo armonioso l’attenzione di genitori. Averne uno significa conciliarlo con il mondo, insegnargli che è unico come lo sono tutti, ma che non è solo e non è esclusivo, aiutarlo a confrontarsi.
E, come sempre, aiutarli tutti, unici e molteplici, a trovare a loro strada.
io
Ciao a tutti/e,
complimenti per questo forum, è bello poter leggere le opinioni altrui in materia… io sono mezza figlia unica, mia sorella è di 7 anni più grande… che saranno mai, direte voi!
Infatti non sono tanti, ma io e mia sorella siamo come il giorno e la notte e sono esistiti molti contrasti che poi il tempo ha appianato fortunatamente (almeno in parte).
Adesso siamo adulte (io 28 lei 35) e su certe cose andiamo d’accordo, su certe altre siamo agli antipodi e lei è molto ipercritica nei miei confronti: credo che dietro le sue sibilline parole in realtà nasconda una vena di preoccupazione o affetto… chi lo sa!!!
Quel che so è che abbiamo avuto una famiglia un po’ strana e se non saremmo state in due le cose sarebbero state più difficili…
Comunque tendenzialmente sono contraria all’avere i figli a troppi anni di distanza: certo ognuno guarda alle proprie necessità (anche economiche), poi sono eventi che non sempre possiamo controllare ma, non me ne vogliano Carmine e Pamela, per esperienza personale vorrei un giorno poter evitare… io, pur avendo usufruito di molti vantaggi, mi sono sempre sentita un po’ troppo sola e anche poco seguita dai miei genitori. Ho notato infatti che spesso, i figli più piccoli, specie quando intercorrono troppi anni di differenza dai fratelli maggiori, fanno ciò che vogliono e sono indipendenti non perchè viziati, ma perchè ai genitori non importa più di tanto e non hanno voglia di rimproverarli o discutere o ribadire le stesse cose insegnate ai più grandi.
Certo, esistono anche quelli viziatissimi proprio perchè più piccoli e vengono percepiti più come dei giocattoli da tutti i componenti della famiglia; ma non so quanto questo sia un bene per il bambino stesso (se ne renderanno conto quando sarà adulto).
Oppure, caso opposto, essendo nato in una generazione completamente diversa da quella degli altri membri della famiglia rischia di non essere capito da nessuno e tutti si pongono come genitori nei suoi confronti (a mio avviso ognuno, nelle famiglie, deve stare al proprio posto, salvo casi eccezionali), in quanto in questo caso, è impossibile vivere il tipico rapporto orizziontale che si istaura tra fratelli, ma si istaura un rapporto verticale (quello che nasce tra figli e genitori) con tutti i menbri della famiglia. E a mio avviso, non è sempre un bene, perchè l’interessato/a rischia di ribellarsi in modo confuso e aggressivo a tutti fin dalla più tenera età oppure rischia di adeguarsi passivamente alla mentalità della famiglia, dimostrandosi apaprentemente più maturo dei propri coetanei, rischiando l’isolamento (ve lo immaginate un ragazzino di 15 anni che anzichè pensare come un adolescente, ha le stesse opinioni del fratello maggiore, che ha 40 anni e una famiglia?).
Poi magari non è detto che le stesse cose non capitino in famiglie in cui intercorrono pochi anni di differenza tra i figli… dipende dalle situazioni e soprattutto dai genitori: il rapporto tra i figli dipende anche da loro.
Spero non aver urtato nessuno con questi ragionamenti,
Auguri a tutti/e
Michela
ciao io sn una figlia venuta dopo 15 anni..be sapete come mi sento? una figlia unica mia sorella dato ke ha 30 anni sposata da poco vive diversamente da cm vivo io a volte quando sn in compagnia dei miei genitore ho molta vergogna perchè mi giro in torno e vedo i miei amici ke hanno genitore molto ma molto più giovane dei miei..ma cm se dice i genitori non sono la vergogna dei figli…ma vi assicuro ke io nn la penso cm in quella frase mi sento a disagio col mondo intorno…però per fortuna i miei amici nn mi fanno pesare questa cosa…per concludere vorrei fare una riflessione è bello avere più di un figlio ma no cn molti anni di dfferenza tra loro..ah dimenticavo io con mia sorella non ci vado daccordo
Paola… il tuo ex marito (ovviamente basandomi solo sulle tue parole) non era un figlio unico immaturo, patologicamente legato alla madre, con complessi di inferiorità nei confronti del padre…. era semplicemente un uomo immaturo, patologicamente legato alla madre, con complessi di inferiorità nei confronti del padre, ah ed era anche figlio unico!
Io non mi sento parte della categoria dei “figli unici” perchè non mi sembra una categoria sostenibile. A parte che appena mi si vuole infilare in una qualsivoglia categoria, io provo un leggero fastidio che evolve presto in allergia!
Di uomini e donne immature, con problemi personali non risolti, ce ne sono talmente tanti ed hanno fratelli, sorelle, cugini, zii e nonni.
Tutti noi abbiamo le nostre storie, il nostro passato e le nostre vicende di vita. Così come tutti abbiamo le nostre immaturità. Ma cosa c’entra davvero questo nell’essere figli unici o meno?
Nei confronti del tuo attuale compagno stai partendo prevenuta e preoccupata: questa forse, prova ad ammetterlo, può essere la tua immaturità. Aver paura dell’esperienza passata e temere di riviverla. Ma il passato non torna mai e comunque non torna mai uguale.
Non spingere la tua paura tanto avanti (addirittura stai vedendo all’orizzonte una famiglia esigua e striminzita!) o ti taglierai ogni strada percorribile.
Pardon… ma quali sono le dicerie sul nostro conto??? 😉
buongiorno a tutti! vi parlo non come figlia unica, ma come ex moglie di un figlio unico… per me non c’era mai stata alcuna differenza in questo aspetto,ma l’ho evidenziata con la convivenza ed un matrimonio purtroppo nn andati bene. Mi spiego: la suocera in simbiosi col figlio che non staccava il cordone ombelicale, il padre che riversava su di lui tutte le sue ansie, mio marito una persona immatura ed incapace di assumersi le sue responsabilità familiari e che entrava in crisi per ogni avversità che poi doveva risolvere da solo… alla fine non ce l’ho più fatta e l’ho lasciato… incontro una nuova persona, me ne innamoro, sto convivendoci ma… anche lui è figlio unico!!!!!!!! mi prendono tutte le paure del precedente rapporto, il pregiudizio che chi nn ha fratelli cresce male(io ho una sorella) e soprattutto la paura di non essere in grado di affrontare un futuro insieme anche per la sua situazione familiare(ha 3 cugini con cui non si parla più da tempo, la mamma acciaccata).Vi supplico figli unici di questo blog: aiutatemi a non crearmi inutili pregiudizi su di lui,a sfatare le dicerie che si dicono su di voi… in fondo come si può condannare una madre che per vari motivi(lavoro, età avanzata, malattie gravi, separazioni etc) nn si sente di fare più di un figlio?la mia solitudine risiede nel fatto che mia sorella non può avere figli, quindi vedo nel lungo periodo una “famiglia” molto ristretta se anch’io non potrò farne…. grazie della vostra attenzione e scusate lo sfogo….PAOLA
PS: siete persone grintose ed equilibrate
Ciao ragazze , sono passato per un saluto e per augurare a tutte voi una buona serata di questa festa nazionale del primo maggio dedicata a tutti i lavoratori e alle lotti sindacali .
Approfitto per rendere pubblico un mio particolare pensierio a tutti coloro che sono costretti a vivere nel precariato .
Sono appena tornato a casa e devo dire che a mio avviso questa festa in strada quest’anno si sente profondamente e questo deve farci riflettere su tanti aspetti , come la mancanza del diritto al lavoro e di conseguenza a vivere una vita dignitosa ..diritto cui non si puo’ prescindere e obiettivo che ogni governo dovrebbe percorrere anche con opportuni ammortizzatori sociali ove la carenza di lavoro è insanabile.
Se da un canto la dignità non puo’ essere negata a nessun essere umano ,una riflessione va’ anche fatta per chi invece ci lascia la vita sul posto di lavoro , perchè non sempre le misure di sicurezza vengono attuate , per rispiarmiare , per menefreghismo ,perchè tanto ci sarà sempre il lavoratore disposto ad accettare il rischio pur di lavorare.
Oggi , viste le difficoltà per trovare un lavoro e soprattutto di mantenerlo ,i lavoratori sono spesso costretti a rischiare la loro vita per portare il pane a casa ai loro figli .
Per questo motivo , ho approfittato di questo angolino messomi a disposizione da Silvia , perchè l’unione fa’ la forza , perchè questa non è una festa degli ” scansafatiche “, bensì un momento di aggregazione e di riflessione per tutti , in nome della dignità e del rispetto per chi lavora , ricordando che : ” L’Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro ” Art. 1 delle Costituzione della Repubblica Italiana .
Cio’ premesso nella qualità di studente universitario che ha la speranza di trovare un miglior mercato del lavoro tra qualche anno ,due parole alla mia cara madre: Io sono stato sempre rispettoso delle tue scelte , anche se avrei preferito venisse presa tutti insieme e questo mi sembra di aver avvertito anche dalle parole scritte da Silvia che nel suo messaggio ha voluto dirti di aver avvertito non ” interferenza” ma richiesta di maggior rispetto .
Solo questo è stato mio motivo di ” parziale rancore nei tuoi confronti” oggi certamente superato anche grazie a questo blog ove davvero mi sento mio agio tra il calore di queste graziose mamme sempre disposte a sostenermi con una voce amica .
Per il momento vi lascio per andare a cenare , ho hostato su un server remoto anche un mio piccolo pensierino per Silvia e Trilli, non so ‘ se qui’ riusciamo a visualizzarlo correttamente, se così non fosse vi prego di copiare e incollare il link nella barra del browser – il link è : http://gemdet.nu/image-8D27_49FB36A3.gif .
Un bacione e vi chiedo consigli sul miglior tipo di passeggino da acquistare giacchè lo voglio acquistare a mia scelta e con i miei soldi e anche un aiutino a persuadere mia mamma (troppo all’antica! ahahha!!)a farmi partecipare attivamente durante questi mesi della sua gravidanza anche durante le visite ecografiche .
Ciao a tutti ,a presto .
Baci ,Vs. Carmine.
Sara, non fare l'”anziana” mamma che non trova gli occhiali!!!! Come noterai se continuerai a leggerci, su questo sito “girano” molte tue coetanee e meno coetanei di tuo figlio. Con la differenza che noi abbiamo bambini molto più piccoli del tuo primogenito perchè ormai l’età del primo figlio si è spostata notevolmente in avanti.
Certo, tu potrai avere due esperienze fantastiche: un figlio da giovanissima ed uno in un’età in cui oggi, avere un secondo figlio, non è certo una rarità! Giovane due volte.
E’ stato molto bello ospitare le tue parole a Carmine. Credo che sia già ben consapevole di quello che hai voluto comunicargli. Se ci pensi bene, deve essere approdato qui da noi proprio digitando ricerche sulla differenza di età tra fratelli… Quindi direi che Carmine è alla ricerca delle sue risposte: la sua generazione è più abituata a cercarle sulla rete!
Credo proprio si renda ben conto che non può interferire con le vostre scelte, ma secondo me non vuole neanche farlo. A parte la reazione inziale, dettata probabilmente dallo stupore, credo ci stia già… “facendo la bocca” a questa sorellina in arrivo! (Poi già in due l’abbiamo allettato con l’idea del “rimorchio” portando a spasso la sorellina!). Del resto non credo che vivrà realmente una gelosia tra fratelli: cosa vuoi che possa portare via un bebè ad un giovane uomo? L’affetto della mamma e del papà non credo: dovrebbe essere ben consolidata la certezza che i genitori sono li, a dargli un sostegno, ma lui sarà già proiettato verso una vita da costruire. La vostra attenzione men che meno: io a 22 anni sarei stata ben contenta di qualsiasi diversivo per i miei genitori!
Grazie di aver tenuto qui la vostra conversazione, siamo pronti ad ospitarvi quando volete.
Teneteci aggiornati!
..Chiedo scusa a tutte per la “sformattazione ” del mio commento sopra .
Probabilmente dovuta al fatto che il messaggio l’avevo scritto prima sul mio programma di scrittura agevolandomi dei caratteri piu’ grandi non avendo gli occhiali e poi l’ho incollato qui’ sul sito .
Di nuovo scusate , Vi abbraccio Sara .
Ciao ragazze ,sono stata incitata da mio figlio Carmine a visitare questo blog e lo trovo molto
interessante e ricco di contenuti soprattutto che riguardano molto da vicino la mia famiglia .
Come già ben sapete io sono mamma di un figlio unico e a mia volta figlia unica , ho 42 anni e
da sempre ho desiderato che mio figlio non rimanesse solo , ma vuoi la mia carriera lavorativa ,
la situazione economica che non mi avrebbe permesso di far crescere nell’ agiatezza entrambi i miei figli ,
vuoi il tempo che passava e le difficoltà sempre piu’ legate alla differenza di età tra i miei figli e la gelosia
che questa avrebbe creato nel primogenito sentendosi spodestato dal suo “trono” , abbiamo sempre rinunciato a
cercarla volutamente ma pur sempre lasciando una speranza alla eventualità-
Ed ecco qui’ arrivato questo pulcino mandato dal Signore che nascerà tra la gioia e l’amore della
mamma , del papà e spero anche della ritrovata serenità del fratellone che con tanta dolcezza ,
tenerezza che questi ragazzi adolescenti hanno , alla notizia sconcertato mi ha detto : ” ..Ma c’era proprio bisogno
di avere un altro figlio !!..” . Una madre ha la caratteristica di allevare ed accudire tantissimi figli sempre con lo stesso
amore per tutti e dalla eta’ adulta del primo non puo’ che aspettarsi rispetto per delle decisioni che competono solo ai
genitori e prese di responsabilità nei confronti del nuovo nascituro .
..Con questa mi rivolgo direttamente a te Carmine..Attendo da te , proprio questa consapevolezza che
queste sono scelte che spettano solo ai genitori e che in nessun modo i figli possono interferire , la nascita di questa
bambina malgrado inevitabilmente portera’ anche dei cambiamenti radicali all’ interno della casa ,non potrai
fare a meno che accettarli ( almeno sin quando rimarrai in casa ) con gioia e serenità e viverti appieno questo momento
penso anche molto emozionante per un fratello : che è la nascita di una nuova Vita.
Complimentandomi con queste due ragazze dalle doti comunicative eccezionali ed invitandole a proseguire
con la stessa passione , Vi abbraccio a tutte e Vi invito a percorrere gli obiettivi comuni della crescita
di questo angolino riservato al confronto cordiale e al reciproco scambio di consigli .
Con gratitudine , Vs. Sara .
Ciao Carmine.
Ho un’amica che ha una sorella più giovane di 20 anni. E’ una situazione strana, ma loro stanno molto bene insieme.
E’ come se se avesse tre figlie due sue (1 anno e 6 anni) e una terza che è la sorella di 10 anni.
Vanno spessissimo via insieme e stanno sempre insieme nei fine settimana.
Coraggio che l’uomo solo con il passeggino è più affascinante!
In bocca al alupo alla tua mamma
Carmine, in fondo vedo che ti stai rilassando sull’argomento! Sta passando il primo momento di stupore?
Credo che tutti i figli unici abbiano prima o poi “voluto” un fratello. Vedrai che sarai un gran fratello maggiore.
Se la tua mamma vorrà lasciarci traccia dei suoi pensieri, saremo felicissime di leggere.
Ciao Silvia , sei gentilissima e ti ringrazio della prontezza della tua risposta .
Ho già parlato con la pancina e visto che anche Lei si occupa di diritto come collaboratrice presso uno studio , l’ho esortata a scrivervi presto .
A spasso con il fratellino in passeggino..la sorellina !! hehehe!! speriamo che sia femmina sarà mia sorella e malgrado un po’ di imbarazzo e gelosia forse è inevitabile ,dovro’ adeguarmi ed accettare con serenità questo nuovo dono che ha deciso di regalarmi mia madre , vivere al meglio questa nuova esperienza e prendermi anche le mie responsabilità dopo la nascita.
Penso che ognuno di noi ragazzi figli unici e forse te lo dico apertamente perchè coperto dall’anonimato , di persona forse non lo ammetterei mai ,ha qualche volta piu’ o meno intensamente sognato l’arrivo di un fratellino e vuoi per vergogna , vuoi per imbarazzo (data l’età)non lo ha mai confessato ai propri genitori o tante altre volte lo ha confessato ma altri impedimenti di salute lo hanno impedito .
Che dire !! Per il momento ho solo molta confusione e senso di inadeguatezza è una situazione che non accade tutti i giorni di avere madri forti e coraggiose che ormai non piu’ giovanissime decidono di avere altri figli .
Ho provato anche ad entrare nel forum , ma vedo che ci sono dei problemi di connessione , Vi abbraccio con calore e Vi auguro a tutte una notte serena!!
p.s. Io oltre al passeggino preparo anche il seggiolino per la macchina e tu coraggio col secondo !!
Carmine, sei graditissimo.
Nel nostro post sui fratelli con grande differenza di età abbiamo affrontato proprio situazioni simili alla tua. Certo, 22, anzi, circa 23 anni di differenza col il fratellino o sorellina che nascerà sono veramente un’eccezione.
Capisco che al momento sarai sconcertato dall’evento. Saremo contentissime se tornerai nei prossimi giorni e nei prossimi mesi a lasciarci traccia della tua esperienza, a raccontardi come evolveranno i tuoi sentimenti ed i tuoi pensieri.
Tutti noi pensiamo con facilità alla gelosia tra fratelli quando il primogenito è comunque un bambino, ma magari non pensiamo che un sentimento del genere può nascere anche in una persona adulta.
Sarà comunque un’avventura per tutta la tua famiglia: immagino che la tua mamma sia giovane come madre di un 22enne, ed avrà affrontato la sua prima gravidanza da giovanissima. Ora probabilmente per lei sarà tutto diverso o forse molti sentimenti saranno uguali.
Comunque goditi la tua nuova “fratellitudine” e facci sapere.
Hai mai pensato a quanti argomenti di conversazione originali avrai con le ragazze portando a spasso il fratellino in passeggino? 😉
Io mi chiamo Carmine ho 22 anni , spero di essere ugualmente gradito. Sono approdato per caso sul blog e Vi lascio
la mia testimonianza su questo tema che da tanti anni ha accompagnato la mia vita.
Sin da piccolo essendo caratterialmente molto geloso ho sempre chiesto ai miei genitori di rimanermi figlio unico e con mia grande ” soddisfazione” e forse anche un po’ di egoismo c’ero riuscito .
Da pochi giorni la mia vita si è rivoluzionata totalmente alla notizia della gravidanza di mia mamma e , vista anche la differenza d’età , gli inevitabili disagi che questa comporterà per tutti .
Cio’ nonostante , devo forzatamente accettare le scelte dei miei genitori e spero tra qualche anno di tornare a raccontarvi su questo blog come cambierà la mia vita da fratello maggiore .
Vi Auguro di continuare con entusiasmo ,
A presto !!
Carmine
Anche io come orma sono figlia unica. Mio marito sapeva che volevo due figli molto vicini perchè non potessero mai soffrire quella solitudine che io avevo tanto patito (per quanto i miei genitori fossero sempre pronti ad invitare amiche che mi tenessero compagnia). Nelle battaglie però ero da sola, ed anche ora che loro sono vecchi e malati l’unica responsabile sono io. Così dopo 13 mesi dalla nascita della nostra prima bimba è arrivata la seconda. Un anno difficile perchè la piccola era davvero tremenda ed io non posso contare su nessun aiuto. Dopo 14 mesi pnesavamo di poter finalmente tirare il fiato quando …. sorpresa …. abbiamo scoperto di aspettare la terza! Tre bimbe in tre anni … molta la fatica, tante le gioie, innumerevoli gli errori. Ognuna di loro ha un carattere ben definito e diverso dalle altre. Litigano, si abbracciano, si aiutano, si affondano. Imparano stando insieme ad arrivare a dei compromessi, ad essere più autonome e responsabili … sono contenta di avere questa famiglia numerosa e spero che crescendo il loro legame possa solo rinforzarsi. Mi rincuora sapere che non saranno mai sole e che, se saremo sufficientemente bravi, non lo saremo nemmeno io ed il papà (anche se ora ogni tanto lo vorremmo proprio ….. )