Non so se vi è mai capitato di pensare che nessuno si sognerebbe mai di improvvisarsi soprano o tenore e tentare un audizione alla Scala di Milano, oppure presentarsi come chef capo al miglior ristorante di Parigi, solo perchè la pasta alla carbonara come la fate voi viene elogiata all’infinito in famiglia. Eppure nel nostro ruolo di genitori troppo spesso ci improvvisiamo. Arriviamo totalmente impreparati dopo 9 mesi di gestazione, con al massimo una lettura rilassata di uno o due libri che ci parlano di cambio di pannolini e allattamento, ad affrontare quella che molto probabilmente è una delle più grandi sfide della nostra vita. Nella nostra bella valigia pronta da portare in ospedale, abbiamo messo un bel pò di fiducia nelle nostre capacità e istinto, insieme a tanti sogni e un’immagine del futuro che al confronto la pubblicità del Mulino Bianco fa ridere. Passiamo gli ultimi mesi di gravidanza ad immaginarci il periodo della maternità come idilliaco, riempendoci la testa di progetti in cui ci piacerebbe affaccendarci mentre il bebè dorme (tanto all’inizio dormono e mangiano soltanto!), ad incontrare amiche per un the, o a rilassarci con una sana lettura di un bel romanzo.
continua