Secondo me, uno dei mali peggiori della spesa nella grande distribuzione è lo spreco. Per questo io considero il primo obiettivo di una spesa intelligente, quello di non comprare in eccesso, di non alimentare lo spreco a cui, tristemente, ci siamo quasi abituati.
C’è uno yogurt scaduto in frigo? Via, si butta. Del pacchetto di biscotti ne ho consumata la metà e gli altri sono diventati mollicci perché non li ho chiusi bene? Via, si buttano. Chi ha comprato questo snack che sembrava irresistibile ma sta qui da tre mesi? Via, lo buttiamo, che ingombra e basta. Insomma, l’acquisto in grosse quantità è comodo e irrinunciabile e la spesa ogni giorno la possono fare in pochi, ma almeno dobbiamo imparare a gestirla in modo rispettoso.
Non sprecare, non gettare cibo, è infatti un comportamento rispettoso: nei confronti di noi stessi, perché per quel cibo abbiamo speso soldi, che provengono da quello stesso lavoro che ci ha tenuto lontani da casa e magari ci ha impedito di fare una spesa più accorta; nei confronti dell’ambiente, perché il nostro cibo, anche quello più semplice, è frutto di processi produttivi che hanno causato inquinamento e, per di più, gettare cibo significa produrre immondizia; nei confronti di tutti coloro che quel cibo non lo hanno acquistato, magari perché fuori della loro portata.
La lista
Un buon modo per evitare lo spreco, è la programmazione: andare al supermercato con una lista o con le idee ben precise su cosa ci serve, dovrebbe distoglierci dall’acquisto eccessivo e irrazionale. Che però non significa non cedere alla novità: provare un prodotto nuovo o farsi convincere da una buona offerta, sono senza dubbio situazioni che allietano l’incombenza della spesa. Però una lista dovrebbe aiutarci a “restare concentrati” e magari concederci due o tre acquisti d’impulso, non di più.
La lista migliore, secondo me, è quella che si crea nel corso della settimana, quando ci accorgiamo che qualcosa manca: per questo io consiglio di annotare in un luogo comune quello che vogliamo acquistare, in modo che ogni membro della famiglia possa aggiungere quando si accorge che un prodotto è finito.
Trovo però le app per la lista della spesa piuttosto limitanti (di solito hanno un elenco di prodotti predefinito) e non tutte sono condivisibili tra più utenti, così noi abbiamo scelto Google Keep, un’app per note generiche (che usiamo infatti un po’ per tutte le liste), che possono essere condivise: in questo modo la lista della spesa si va formando nel corso della settimana, con il contributo di tutta la famiglia.
Un altro modo di combattere lo spreco è dividere la periodicità della spesa. Noi di solito facciamo una spesa enorme di prodotti non alimentari o conservati, ogni mese e mezzo o due mesi, una spesa settimanale e poi una spesa quotidiana.
Spesa bimensile
Visto che la spesa settimanale, per motivi di orario, tocca spesso a me e che ci tengo a evitarmi pesi e carichi mastodontici, la spesona che cade ogni paio di mesi è un affare comune, per il quale servono di sicuro 4 braccia e anche meglio 6.
Questa spesa, l’unica per la quale scegliamo la grandissima distribuzione e cioè l’ipermercato, prevede: carta igienica, tovaglioli, fazzoletti, carte da cucina varie, detersivi, legumi secchi, legumi in barattolo, passata di pomodoro, tonno e altre conserve varie, birra, ecc. Insomma tutti quei prodotti non alimentari o alimentati con scadenze lunghissime, che si usano sempre e non seguono i gusti del momento e la cui quantità necessaria riusciamo ormai a programmare. Per di più sono tutti prodotti ingombranti, che è necessario trasportare in macchina, in modo che poi, la spesa settimanale, alleggerita di queste grandi confezioni, possa essere fatta anche su due ruote.
Quando si fa questo tipo di spesa, bisogna programmare anche il tempo per riporla con cura, in modo che vada nei suoi posti programmati, nel ripostiglio, e non ingombri in giro.
Utilissimo per questi grandi acquisti, per evitare fatica e organizzazione, è EasyCoop, il servizio di spesa online di Coop, che prevede un sistema di consegna estremamente flessibile e personalizzabile, con costi che diminuiscono a seconda dell’ampiezza della fascia oraria in cui siamo disponibili a riceverla. Per ora è disponibile nelle città di Roma e Bologna, ma è prevista l’espansione a moltissimi centri.
Visto che EasyCoop garantisce anche sul sito tutte le offerte presenti in ipermercato, è facilissimo approfittare di offerte e spendere come se fossimo andati di persona.
Quindi abbiamo imparato ad affidarci ai furgoni di EasyCoop anche per la spesa più laboriosa, quella che richiede di sicuro almeno tre ore di lavoro di entrambi gli adulti di casa. Quelle ore possiamo dedicarle a qualcosa di più piacevole per tutti, ammesso che il figlio quattordicenne ancora intenda trascorrere del tempo con noi se non obbligato!
Spesa settimanale
Tolto tutto l’ingombro, la spesa settimanale è quella del fresco, che dovrebbe consumarsi tutto, appunto, nella settimana seguente. Quando si può, la si divide tra supermercato e mercato, quando invece non si riesce, anche la frutta e la verdura si comprano al supermercato.
Un ottimo modo per recuperare la dimensione del mercato rionale, con i banchi degli agricoltori che vendono i loro prodotti a Km 0, è quella di delegare il resto della spesa a EasyCoop. Così, se ho tempo limitato, so che EasyCoop consegnerà, esattamente all’ora stabilita, affettati, formaggi, carne, pesce, fresco o surgelato, fette biscottate, biscotti, pane per toast e tramezzini, uova, ingredienti per qualche ricetta che ci è venuto in mente di provare, qualche sfizio, eventuali rinforzi di scorte.
E poi, se una settimana il mercato è proprio impossibile, EasyCoop ci porta anche frutta e verdura.
Spesa giornaliera
Visto il negozio di prossimità proprio sotto casa, di solito noi aggiungiamo anche una piccola spesa giornaliera, che consiste principalmente in pane e latte freschi e qualche affettato o un piccolo sfizio (un cornetto caldo, un pezzetto di pizza appena sfornata).
Ammetto che, se non avessi il negozio proprio accanto al portone, probabilmente farei entrare anche questi acquisti nella spesa settimanale, ma quei dieci minuti in cui ci si ferma anche per una chiacchiera, sono diventati ormai una piacevole abitudine. E poi almeno il pane fresco tutti i giorni ce lo meritiamo.
Con una buona programmazione del genere, di solito riusciamo a gettare via davvero pochissimo cibo. Per non parlare poi della mia passione per il riciclo creativo di avanzi, che dà risultati alternativamente più o meno brillanti.
E voi cosa fate per non sprecare?
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