Dopo il primo post di questa rubrica, scritto da Pollywantsacracker, arriva l’altra esperta di gemelli, l’altra mamma di 2 + 1. E’ Valewanda autrice di un blog pieno di riflessioni e colori. Ecco, Valewanda è un po’ l’opposto di Polly: i suoi post sono a volte piccole poesie in prosa, altre volte solidi e concreti. Siamo sicure che sapranno parlare con due stili diversi delle stesso tema che le accomuna: la vita con i gemelli.
Eccomi, presente. La domanda “ma sono gemelli?” l’hanno fatta anche a me, non ricordo nemmeno quante volte. Arrivo a ruota dopo l’amica Polly, che a pensarci potrebbe essere la mia consuocera. Mi chiamo Valentina, pure io, ma in rete sono Valewanda, madre di Mattia, 6 anni, il grande, e di Tommaso e Riccardo, 4 anni, i gemelli. Tutti maschi, ebbene sì, e ci fermiamo, la femmina in un’altra vita, io passo volentieri il testimone.
Mi tocca il post sul sonno, e mi viene da ridere, non tanto per le notti in bianco, ma per gli insulti che riceverò da chi lo leggerà.
Io, madre di tre figli maschi piccoli, di cui due gemelli, nell’immaginario comune posso aver sommato tre notti di sonno pieno ad andar bene in sei anni.
E invece no. Qui si dorme, potete fucilarmi.
Meriti? Fortuna? Chi può dirlo, fortuna di sicuro, mi sono capitati per figli sicuramente due dormiglioni, e un terzo che comunque non disdegna il suo letto quando è stanco, foss’anche per seguire a ruota gli altri due che se la raccontano prima di dormire.
Sul grande è meglio non spendere parole, da sempre nel lettone non ci vuole dormire perché se ne sta bene svenuto tra le sue lenzuola con il suo paperotto, ormai ridotto a brandelli.
E i piccoli?
Lì è stata anche questione di sopravvivenza, avere i gemelli al secondo giro è sicuramente impegnativo ma è più facile. Una mamma “navigata”di solito è meno ansiosa, non va in panico per un pianto, è in grado di decifrare i segnali, si sente più sicura. Questo, unito ad una stanchezza cosmica, mi ha portato a vivere le cose con un minimo di leggerezza in più. Piange un gemello? Pace, ora ho in braccio l’altro. Piange il gemello che prima non piangeva? Amen, ha appena mangiato, il ruttino l’ha fatto, ora se ne sta giù e io gioco con il più grande. Diciamo che mi era impossibile, anche volendo, i primi mesi, dare retta tutti, tanto meno di notte, in cui facevo il giro dell’orologio sveglia tra poppate e cambio pannolini e poi mi buttavo nel letto disfatta. Esaurita la poppata di uno, era il turno del secondo. Quando andava male toccava di nuovo al primo, quando andava bene erano le sei e potevo mettermi a dormire due ore. Di certo, esaurite le poppate, non avrei avuto la forza di stare sveglia ore a giocare o a cantar canzoncine. Li mettevo giù, e mi facevo il segno della croce perché dormissero, se ero troppo stanca li allattavo nel lettone e mi addormentavo con loro a fianco, senza grosse paranoie.
Per quattro mesi non nego che sia stato un mezzo inferno: dormire quattro ore era un lusso, mi ricordo ancora le nottate “fortunate” come eccezioni.
Dal quinto mese abbiamo passato il guado, e dormiamo, tutti più o meno nel nostro letto.
Fortunata? Non lo nego.
Risoluta? Forse anche questo.
Sta di fatto che mi sono accorta che basta una debolezza (mia), per creare un’abitudine che non se ne va più.
Qualche mese fa, stanchezza, un momento difficile, Tommaso ha iniziato di notte ad infilarsi a fianco a me, il gemello più piccolo, un corpo caldo e morbido che ti abbraccia nel freddo della notte. Le prime volte lo riportavo nella sua camera, e lui non faceva una piega, e si rimetteva a dormire.
Con l’autunno, il gelo che inizia ad affacciarsi, una tristezza di fondo che mi porto dietro anche ora, la sua esigenza di esclusività si è unita alla mia ricerca di abbracci, e ha prevalso sulla mia parte razionale. Per senso del dovere a volte lo riporto, la maggior parte delle notti i suoi abbracci si sciolgono ai miei, e mi godo questo privilegio per qualche ora, prima della sveglia.
E’ un’esigenza per lo più mia però, di questo sono consapevole. Spesso, così penso, ci si nasconde dicendo a se stessi che si risponde a una richiesta dei bambini: la richiesta è nostra, una lacuna da colmare, un punto debole, una fragilità, una semplice nube che è passata a scurire le nostre giornate. O almeno è così per me, ma non mi sento in colpa per questo.
E’ la vita, credo”.
Ciao a tutte
Jillian mi conforta sapere che si sopravvive! 🙂
scherzi a parte, con due gemelle di 4 anni ancora non si dorme! una tranquilla tutta la notte nel suo letto, l’altra che nel cuore della notta vuole la mano di mamma e il lettone, concordo con voi che è stata una nostra debolezza data dalla stanchezza … ora stiamo arginando la sua presenza nel nostro letto ma per fare ciò bisogna alzarsi tra le 4 e 5 volte per notte!
Concordo con il fatto che avendone due insieme bisogna per forza di cose passare sopra su tante cose, ma aggiungo anche PER FORTUNA!
Comunque è bellissimo averne due insieme, così diverse ma così uguali da essere gemelle.
Buona giornata a tutte
Io ho gemelle di quasi 10 anni e sono sempre viva! Ho avuto 3 figli in 2 anni e non ho dormito per quasi 3. Quando penso a quelli anni non so come l’ho fatto a stare in piede certi giorni. Pero alla fine avere gemelli e una cosa bellissima e vedere loro crescere insieme e una cosa molto speciale. Auguri a tutte voi mamme di gemelli!
jillianinitaly.wordpress.com
Ciao!!! Be’ non ci crederete ma dolpo aver parteciapto a questo blogstormin in particolare, due dei miei bimbi dormono nel loro lettino tutta la notte ma in compenso durante la giornata sono stati terremoti!!! Grazie amiche virtuali… stanotte ho dormito 8 oree mi sono svegliata riposatissima!!! 😀 ….. magari dopo aver scritto questo commmento stanotte si sta svegli…sigh… incrociamo le dita e speriamo di no.
Cmq ve l’ho scritto per dare speranza, che tutto può succedere… 😀 buona giornata
@ Serena: no, no, non mi sono spiegata bene… non sono altre persone a dirmi così, è la spiegazione che tento di darmene io e cercavo conferma e rassicurazione (nel senso che se fa così perchè è, fondamentalmente, sempre al centro dell’attenzione, magari quando va all’asilo o nasce un fratellino gli passa…)… ma Supermambanana mi ha disilluso… 🙂 vorrà dire che me lo terrò così…
Grazie per i “consigli di lettura”… provvederò al più presto (o almeno, appena mi passa questo schifo di virus che ci ha messo tutti al tappeto da 2 giorni!)
dimenticavo.. nonostante il mio aspetto psicofisico attuale( a volte assomiglio al proagonista di shining!!)sarei ben felicedi fare il bis(o nel mio caso si dice tris???)… e se fossero nuovamente gemelli,beh ne sarei immensamene felice,,, peccato che il maritozzo non sia dello stesso avviso…
mi sento chiamata in causa.. mamma anche io gemellare.. due bimbe di 28 mesi.. anche io quando vado in giro vengo subissata di domande tipo ma sono gemelle? ma sono uguali(si si come il giorno e la notte!!)maschio e femmina(si si ma per non scontentare nessuno metto la gonna anche al madschio senno liigano).. oppure cmpatita(poverina ma come fa??,beh in una volta sola si è levata il pensiero..).. per quanto riguarda la nanna devo dire che siamo stati fortunati anche noi,l’unica notte davvero tragica è stata quella del ritorno dall’ospedale,ma dopo è andata discretamente bene.. fino ai 3 mesi hanno dormio ognuna in una culletta in camera con noi,poi le abbiamo spostate nei lettini nella loro cameretta!! nei lettini ovviamente cìè lo schuieramento di parecchi peluche,il carillon che proietta le api sul soffitto(santo subito e guai a dimenicarselo quando si va in giro per piàù giorni!!)ciuccio per una,dito per l’altra.. ovvio possono capitare notti insonni,magari si svegliano perchè i nostri 3 cani abbaiano a ogni passaggio di una qualsisi minuscola pulce,oppure perchè l’ippodromo sopra la nosra testa litiga con il compagno(per poi dare la colpa al gatto con gli stivali col tacco..)oppure perchè la vicina di sotto a 40anni ha un impeto di sclero adolesceenziale e attacca lo stereo a manetta.. ma tutto sommato si è sempre dormito.. anche se da qualche mese una delle due(la più capricciosa coccolosa)si sveglia nel cuore della notte,papa le da il latte e poi visto che lei piagnucola(ha capito gia come comprarselo figuriamocela tra un paio d’anni)e allora finisce con noi nel lettone,,,nulla di srano se non il fatto che l’altra gemella se ne accorge e dopo un’oretta inizia a piagnucolare anche lei,cosi latte per tutte e due qualche rassicurazione(leggersi rosario)della sottoscritta(mamma crudele!!)e si ritorna nei lettini,a volte si strilla un pochino(con buona pace di ippodromi e discoteche varie,che provino a dirmi qualcosa poi il rsario lo recito anche a loro!!)e poi si dorme..
@francesca… il mio piccolo e’ cosi’, ma: e’ il secondo figlio, e’ cresciuto in mezzo ai coetanei fra nido etc, e a casa non ci sta quasi mai, e sicuramente mai con qualcuno che si occupa in esclusiva di lui… come vedi inutile fare inferenze hehe, scommetto che pero’ ti fa ridere un casino quando sta di genio! pat pat pat
grazie del consiglio valewanda… ora me lo cerco subito… magari riesco a fargli perdere abitudini tipo sbattere i piedi per terra quando l’intero universo non gira come vuole lui o buttare tutti i giochi all’aria quando non riesce a incastrare immediatamente un puzzle o fa cadere dei fagioli nella fase di trasferimento da una ciotola all’altra… (questo c’entrava col tema del mese scorso, la competizione… oppure, meglio ancora, con l’incapacità di “perdere”)… qualcuno mi dice che fa così solo perchè è il primo figlio, perchè è cresciuto in solitaria in campagna e perchè ha sempre qualcuno a casa che si occupa in via quasi esclusiva di lui? me lo dite, per favore, che è per questo???
@Francesca tu lascia parlare la gente e prendi solo quello che ti suona sensato, al resto sorridi e passa avanti. Se vuoi qualche consiglio sul metodo di Tracy Hogg ti consiglio di leggere qualche post su questo sito, forse partendo proprio da questo: https://genitoricrescono.com/tracy-hogg-risolve-vostri-problemi-sonno/ e poi cerca i post collegati. Un abbraccio.
certo, mio marito non è dello stesso avviso, ma il piccolo che s’infila nel lettone è furbo, e passa sempre dalla mia parte… porto sicuro mamma sua, che se lo abbraccia e non fa un plissè 🙂
… bel post! Complimenti ! Mi fa piacere questo spazio “gemelli” !
Anch’io 1+2 ! I miei 3 bimbi hanno avuto e hanno tutt’ora tre modi di dormire diversi. Anch’io mi ritengo generalmente fortunata, … certo però che con 3 le probabilità che almeno uno chiami la notte per qualcosa sono sempre alte.
… e anch’io devo dire che mi ritrovo ad accogliere il mio “grande” nel lettone qualche volta più degli altri. Certo a domandarlo è lui, ma anche a me fa piacere coccolarmelo un po’ e godermi quegli abbracci.
Poi – per carità – capitano anche le notti sfigate in cui i bimbi si turnano nel lettone o ci ritroviamo almeno in 4 … ma anche lì, a volte credo che sia per la nostra esigenza di dormire … e di sopravvivere.
Condivido assolutamente, anch’io sono una mamma 1+2, e penso sia inevitabile che vada così, altrimenti non si sopravvive.
Anche i miei dormono 🙂
@Giorgia, quanto mi sono riconosciuta in queste tue parole riguardo al post gravidanza. Oltre tutto è vero che tre è il numero perfetto ma che impegno… ed è vero che anche me nel momento in cui ne ho “solo” due mi sembra vacanza, uno nemmeno me ne accorgo di averlo. Ma va bene così, il traffico che c’è in famiglia da anche allegria, ci si tiene in forma e non ci si annoia mai!
@Francesca, c’è il bel libro di “Tracy Hogg” relativamente alle abitudini “da togliere”, il linguaggio segreto dei neonati. Nel libro Tracy sostiene che le abitudini si riescono a togliere, anche all’età del tuo bambino, semplicemente ci vuole più tempo (lei sostiene che al massimo in 3 giorni, se si è rigorosi, certe abitudini si tolgono). Comunque è una lettura utile per chiunque.
Sono perfettamente d’accordo sul fatto che, nella maggior parte dei casi (poi ci sono certamente bambini più difficili e insonni, ma quella è un’altra storia), sono le nostre “debolezze” o comunque le nostre scelte a far sì che i bambini dormano in un modo o in un altro.
E lo dico facendo un mea culpa: perchè noi non abbiamo avuto la voglia/forza di fare qua e là da una stanza all’altra per riaddormentare Tommaso quando si svegliava la notte, preferendo portarcelo direttamente nel lettone dove si riaddormentava all’istante (consentendo a noi di dormire!), e ora dobbiamo tenercelo, calci e schiaffi e graffi e gattonamento da sonnambulo inclusi.
Ed è un po’ troppo grande per lasciarlo urlare un’intera notte sperando che si riabitui a stare da solo nel suo letto (ha 17 mesi… sono ancora in tempo? ditemi voi!!!)
Confidiamo nel nuovo letto, grande, che abbiamo deciso di comprargli e nelle ferie estive quando – forse – proveremo a farlo riaddormentare lì, magari con noi vicino… e magari poi anche da solo…
(si, vabbè, i miei problemi sono niente in confronto a quelli di chi ha gemelli o comunque più bambini… ma figuratevi che io crollo dal sonno già ora…)