Solidarietà tra mamme

Una mattina come le altre, capriccio più, capriccio meno, arrivo trafelata all’asilo, in ritardo come sempre. Baci, abbracci, ci vediamo più tardi, state bene, divertitevi, e tutta presa dai miei piccoli pensieri quotidiani, sto per inforcare la bicicletta, quando alzando lo sguardo incrocio quello di un’altra mamma.

Lei ha gli occhi lucidi e sta piangendo.

Mi avvicino con le braccia aperte ad accoglierla, e intanto le chiedo che succede. Lei ricambia l’abbraccio e mi risponde “stamattina A. è stata più difficile del solito”

Non c’è stato bisogno di aggiungere altro. Sapevo esattamente di cosa stesse parlando.
Ho continuato ad abbracciarla e le ho detto “lo so. A volte è proprio dura. Io ci sono giorni che avrei solo voglia di mollare tutto e scappare. Ma prima o poi cresceranno e allora anche queste giorni difficili ci mancheranno”
Lei mi ha sorriso, ci siamo separate, e abbiamo continuato ognuna per la sua strada verso un lavoro che non poteva attendere.

E ancora mi chiedo se quell’abbraccio ha fatto più bene a me o a lei.

E ho ripensato a Marilde Trinchero e al suo libro così importante La solitudine delle madri , alla pesantenza di questo nostro isolamento in cui un po’ veniamo spinte e un po’ ci richiudiamo da sole. E ho pensato che forse a volte basterebbe solo avere il coraggio di uscire dal proprio guscio per sentirsi in compagnia. E lasciarsi abbracciare, e lasciarsi scaldare dalla condivisione di un disagio, che è nella realtà molto più diffuso di quello che sentiamo nell’isolamemento della nostra piccola vita.
E mi è venuta una gran voglia di abbracciare tutte le mamme che si sentono sole oggi, qui, in questo momento. Di organizzare una giornata di abbraccio collettivo.

Che magari forti di questo abbraccio riusciremmo ad affrontare con più serenità il nostro ruolo di madri.

(Dedicato a tutte le nostre lettrici e lettori, che cerchiamo disperatamente di abbracciare ogni giorno anche se solo virtualmente, attraverso queste pagine. )

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36 thoughts on “Solidarietà tra mamme”

  1. Ciao a tutte care mamme! Anche se il post è datato, non importa ci sono capitata e ne sono felice. Era da così tanto tempo che non riuscivo a piangere per sfogarmi..ne avevo bisogno. Grazie per l’abbraccio e ricambio con affetto e solidarietà. Ho letto tutti i commenti e li condivido, specie quello di Lucia. Infatti oggi mi sento scarica, il bimbo più ‘grande’ (2 anni) mi toglie l’energia per la piccolina (4 mesi) e a volte anche la solarità e gioia che di solito ho e trasmetto loro…pazienza e tolleranza….
    Tra un pò starò meglio e poi,domani è un altro giorno….

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  2. ciao anche io oggi avrei bisogno di un abbraccio..più della metà delle mie amiche è single o sposata senza figli..e a voglia a dire: ” ti capisco” lo sanno anche loro secondo me che è solo una frase fatta..e mia suocera che la mia bambina non la guarda quasi per niente mentre con il primo era ed è così presente (ogni giorno per lui un giochino per lei neanche un ovino a pasqua)…e mio marito che non mi guarda più come prima perchè ho la pancia e continua sempre a dirmi per qualsiasi cosa: “ma tu sei la mamma dovresti saperlo, capirlo, intuirlo, anticiparlo”..e ieri che con la mia puzzolina (il mio bimbo grande) sono stata così dura per una sciocchezza solo perchè sono due notti che la sua sorellina non mi fa dormire..ma poi stasera sono tornata a casa e come tutti i giorni ho guardato i miei bambini e loro hanno guardato me e la piccolina ha iniziato a scalciare dalla gioia e poi strillare e strillare ancora..e lui, la mia adorata puzzolina, mi è corso incontro e mi ha abbracciata forte dicendomi “mamma..finammente sei tonnata, ti voio tanto bene”..
    questo lo dedico a voi amiche mamme e ve lo auguro di tutto cuore…

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  3. eccome se l’ha sentito l’abbraccio….
    eccome se lo sentiamo tutte noi….
    non è per farsi compatire o per aver ragione o per farsi martiri…a volte ci sono giornate difficili anche per noi….e solo incontrare lo sguardo di una persona che ti capisce e ti comprende….ti fa già star meglio e sentire meno sola, figuriamoci un abbraccio, figuriamoci quattro chiacchiere….e nel caso del blog…figuriamoci una risposta ad un tuo commento in cui ti senti sola e disperata!!
    quindi GRAZIE!!

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  4. Grazie di questo abbraccio!!! Penso sempre che se ci fosse piu solidarieta’ “esplicitata” tra mamme, ci sentiremmo meno sole e piu’ forti per affrontare le piccole difficolta’ quotidiane… Che alla fine tutti i piccoli problemi messi tutti insieme, pesano parecchio… E mi rendono piu’ nervosa e meno tollerante e flessibile nei confronti dei miei figli.
    Il sentirmi meno sola mi fa rimettere nella giusta dimensione il tutto e cercare un dialogo piu’ equilibrato e pacato con i piccoli.
    Un grande abbraccio a tutte!

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  5. Ho letto stamattina questo post e…. mi sono messa a piangere! Hai ragione, un abbraccio potrebbe aiutare, uscire dal guscio anche… oggi sono davvero giù… avrei voglia di piangere piangere piangere… ma non ho neanche tempo per questo! L’ho detto ieri sera a mio marito “che fatica”. e penso alla mia amica indecisa se avere il secondo, ma fossi matta se glielo consiglio, sto assistendo a mia cognata, esasperata dalla nascita del secondogenito, non sopporta più la prima figlia….ahhhhhhhh! Che periodaccio! davvero, meno male che ci siete voi, a farci sentire NORMALI!!! Un abbraccio soffocante da una mamma che si sente soffocare!

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  6. l’altra mattina come sempre ho portato la piccola a passeggiare…la notte era stata dura e appena uscita alla vista del sole mi sono messa a piangere…ho pianto tutto il tempo della passeggiata…ho chiamato mio marito ma non era alla scrivania, ho chiamato mia mamma..occupato..e ho pianto pianto pianto…senza nessun abbraccio farsi tornare il sorriso è davvero difficile…ma poi alla fin fine me lo ha fatto tornare proprio lei la mia piccolina con un sorriso bavosissimo.. 🙂

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  7. Sempre, ogni giorno! Non esiste sera o mattina che non ci sia una chiamata del tipo: “Allora, domani porti tu i bambini a scuola e all’uscita li prendo io?” oppure: ” Non preoccuparti, in piscina ce li porto io, domani tu li porti al corso pomeridiano d’inglese a scuola?”. Si, perchè in una città come Palermo, dove le mamme non sanno cosa sia il “tempo pieno” o dove la parola “scuolabus” non c’è sul vocabolario, dove le distanze tra casa-scuola-lavoro si valutano in chilometri e gli orari vanno tutti rispettati (perchè i terroni lavorano e sgobbano come tutti, che credete?), l’unica ancora di salvezza è la catena di solidarietà delle mamme, pronte sempre a dirti di si, perchè il tuo problema è il problema di tutte.

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  8. Serena..ti adoro!! Silvia lo sa quanto avessi bisogno di questo post..
    vengo da una gita bambini/ mamme..Il mio l’unico che piangeva salendo sul bus, l’unico che mi cercava..l’unico di qua e di là.. l’unico che si è anche annoiato..
    Gli altri bimbi allegri, sereni con mamme tranquille, serene che tra di loro parlavano della quantità di corsi che i loro piccoli fanno(danza, basket, inglese, musica..)
    POsso dire che finora io non ho visto tutta questa grande solidarietà tra mamme? Anzi, in molti casi ho notato che se ti possono cogliere in fallo sono pronte come falchetti..
    Che stanchezza a volte che sento porca miseria..Vi voglio bene mamme imperfette, incasinate, inc….te

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  9. Io me lo prenderei oggi questo abbraccio. Dopo due giorni fuori casa, con Alex è stato come riprendere un discorso interrotto da anni … Stamattina all’ingresso a scuola ero uno straccio, è stata la solita santa maestra a chiedermi se andava tutto bene … No, ma anche solo ricevere un sorriso di incoraggiamento fa tanto bene.

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  10. Ma voi avete questa immagine delle mamme svedesi, precise e serene come la Finlandese del castello incantato, infarcite di pedagogia, che risolvono tutto con perizia e pacatezza? No, perchè io mi sono immaginata la scena della mamma svedese che si scioglie nell’abbraccio di Serena… e mi sono detta:”Ma allora so’ umane!!”

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    • @Silvia ma lo sai che ho pensato la stessa cosa anche io quando l’ho vista piangere. E mi sono detta: ma vedi gli stereotipi che c—ta!

      @Marzia non ti dico come ha accolto il Vikingo stamattina il padre dopo un’assenza di 4 giorni….coraggio!

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