La routine secondo Tracy Hogg da 0 a 6 mesi: That’s EASY!

tracy hoggCi sono diversi studi che mostrano che i bambini, di qualsiasi genere e tipo ed età, traggono giovamento dal seguire una routine organizzata durante la giornata. E infatti persino negli asili e nei nidi, si sta molto attenti a seguire delle routine precise.
Tracy Hogg basa tutto il suo metodo su una routine di eventi da ripetersi sempre nello stesso ordine durante la giornata. Non è certo l’unica a proporre di seguire una routine regolare, persino il terrore di tutti i bimbi, il “terribile” Estivill sostiene che ai bambini piace sapere cosa aspettarsi, e consiglia di ripetere sempre la stessa procedura prima della nanna.
Certamente ci sono quei bambini che vi si adattano più facilmente e quelli che sembrano fare di tutto per andare al loro ritmo, e a volte risulta difficile trovare una routine che vada bene per tutti. E questo è forse il vantaggio del metodo di Tracy Hogg, la sua flessibilità e possibilità di adattamento al temperamento del bambino, e nel limite del possibile alle esigenze della famiglia.

La routine proposta da Tracy Hogg infatti, non è una tabella di marcia con orari precisi da rispettare, ma una ripetizione di eventi in un ordine prestabilito, che permette a bambino e mamma di sapere con esattezza quale è il prossimo passo (parlo di mamma, e non di papà, perché sto assumendo che i primi mesi ci sia il papà con il bimbo, ma in realtà è una assunzione totalmente scorretta e se dovesse passare di qui qualche papà, chiedo venia per questa generalizzazione).
Per aiutare i genitori a ricordarsi come procedere, Tracy Hogg ha introdotto l’acronimo E.A.S.Y. (ossia facile in inglese)
E. come EAT, ossia mangiare, è il punto di partenza. Come dire che con la pancia piena si ragiona meglio. Prima cosa che si fa appena svegli è quindi quella di allattare il piccolo.
A. come ACTIVITY, ossia attività. Una volta riempita la pancia, abbiamo bisogno di un po’ di movimento per aiutare la digestione prima di poter tornare nel bel mondo dei sogni. Il tipo di attività (e la durata) dovrà naturalmente essere commisurata all’età del bambino.
S. come SLEEP, ossia dormire. Un sano sonno ristoratore prima di ricominciare tutto da capo.
Y. come YOU, ossia tu, mamma, che ti dedichi interamente al tuo piccolo, ma che hai bisogno di prenderti cura anche di te stessa. E infatti mi viene da chiederti: ma ti sei pettinata stamattina???

Ovviamente la domanda nasce spontanea: si, ma quanto dura ogni parte? Se siete tipe come me, in cerca di certezze nella vita, allora la risposta non vi piacerà, perché è una di quelle che lascia troppe zone grigie. Infatti la risposta è: quanto basta. Perché in realtà la verità è che ogni bambino è diverso e ci sono quelli con un orologio biologico dentro di quelli che non si scardinano neanche con le bombe. Il trucco infatti non è quello di imporre un ritmo al bambino, quanto quello di trovare un ritmo insieme al bambino, prendendo in considerazione prima di tutto i suoi bisogni, e usare l’eventuale margine per tenere conto anche dei propri bisogni di adulti.

Partiamo quindi dai suoi bisogni.
Mediamente i bambini al di sotto dei 3 mesi hanno bisogno di essere allattati ogni 3 ore circa, mentre i bambini al di sopra dei 3 mesi possono essere allattati ogni 4 ore circa. Il tempo tra l’inizio di una poppata e l’inizio della successiva è quello che segna la durata di un ciclo EASY.
Attenzione, avete notato che ho usato le parole: circa e mediamente? Potrei aggiungere più o meno a proposito del passaggio da 3 a 4 ore, perché non è certo una cosa che uno cambia da un giorno all’altro, ma un processo che avviene più o meno spontaneamente intorno ai 3 mesi, circa.

Ma insomma come funziona questa routine EASY?
Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che Luigino (7 settimane) si sveglia alle 7 del mattino, e venga allattato. Diciamo che la poppata dura ad esempio 30-45 minuti (a proposito, lo allattate da entrambi i lati o da una parte sola? Leggete qui: Ecco perché allatto da un lato solo). Poi si tira su e gli si fa fare il ruttino. Si fanno un po’ di coccole e poi ci si organizza per il cambio del pannolino. Nel momento topico lui vi annaffia con la sua pipì santa. Voi iniziate con i vostri sproloqui preferiti, tamponate la pipì alla meno peggio, gli mettete un nuovo pannolino, lo cambiate interamente, mentre gli cantate una canzoncina. Attaccate la giostrina, e intanto vi cambiate voi (se siete fortunate). A quel punto guardate l’ora e vi accorgete che siete arrivati alle 8.30 circa. Non era esattamente quello che avevate pensato quando avete letto la A di Activity, vero? A questo punto dovete fare attenzione ai segnali che vi lancia vostro figlio (leggete il post sul sonno secondo Tracy Hogg). Appena inizia a sbadigliare, è il momento di togliere tutto e portarlo nella sua stanza. Abbassate le luci, tenetelo in braccio e cantate la ninna nanna. Poi gli date un po’ pacche sulla schiena pat pat e sh sh sh lo mettete a dormire. Il tempo di addormentamento in media dura almeno 20 minuti. Sempre in media, perché ci sono bimbi che si addormentano in 10 minuti e quelli che hanno bisogno di 45 minuti. Rimanete li con lui finchè non è andato nel mondo dei sogni.
A questo punto se tutto va bene dormirà per 45 minuti circa. Questo significa che avete 45 minuti di tempo per voi (si, sto parlando di Y come You!) Ho detto se tutto va bene. Ma in questo post facciamo questa ipotesi, dai (altrimenti andatevi a leggere: Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno).
Quando si sveglierà saranno circa le 10, e quindi è arrivato il momento di iniziare un nuovo ciclo EASY.

La routine di un neonato da 0 a 3 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:

7:00 Sveglia e poppata
7:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
8:40 inizio addormentamento
9:00 lui dorme e te ti riposi
10:00 Sveglia e poppata
10:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
11:40 inizio addormentamento
12:00 lui dorme e te ti riposi
13:00 Sveglia e poppata
13:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
14:40 inizio addormentamento
15:00 lui dorme e te ti riposi
16:00 Sveglia e poppata
16:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
17:40 inizio addormentamento
18:00 lui dorme e te ti riposi
19:00 Sveglia e poppata
19:45 attività (bagnetto serale?)
20:00 nanna per la notte
22:00 poppata in semiveglia

Durante la notte il neonato deve essere allattato nel sonno (sempre ogni 3 ore circa), o comunque al minimo di interazione possibile. Se dovete cambiargli il pannolino fatelo tenendo la luce bassa, al semi buio, e cercate di non fargli fare nessun genere di attività. Non cantate ninna nanna, non accendente musichette, non fate nulla che possa svegliarlo interamente. Se il neonato di poche settimane non si sveglia da solo per mangiare, bisogna svegliarlo al massimo dopo 4 ore, per evitare che si indebolisca troppo. Questo èvero soprattutto nelle prime settimane, prima che l’allattamento riesca ad ingranare per bene. Può succedere che alcuni bambini sono troppo deboli per svegliarsi da soli, e meno mangiano più diventano deboli. E poi a voi vi vengono le paranoie sul vostro latte che invece non c‘entra proprio nulla. Quindi svegliatelo per mangiare!
Questa raccomandazione vale anche di giorno. La flessibilità del metodo di Tracy Hogg permette di anticipare una poppata di mezzora se si sveglia un po’ prima e non si riesce a farlo riaddormentare, oppure ritardarla se dorme un po’ più a lungo. Il passaggio da una fase alla successiva è infatti dettato in qualche modo dai segnali che lancia il bambino che sono ben diversi in caso di fame, sonno o dolori.

Che succede intorno ai 3-4 mesi? Succede che il bambino è più grande, riesce a mettersi più latte nello stomaco in meno tempo, e inoltre non ha più bisogno di mangiare troppo di frequente, e riesce a rimanere sveglio un po’ più a lungo. Come conseguenza la routine EASY si modifica leggermente su cicli di 4 ore circa.

La routine di un neonato da 3 a 6 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:

7.00 poppata
7.30 attività
8.30 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
11.00 poppata
11.30 attività
13.00 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
15.00 poppata
15.30 attività
17.00 sonnellino solo se mostra di avere sonno mezzora/45 minuti circa
19.00 poppata
20.00 a letto per la notte
21.00 poppata ravvicinata in semiveglia
23.00 altra poppata ravvicinata in semiveglia

La routine EASY può essere applicata fin dai primi giorni di vita del bimbo, se la montata lattea ha funzionato bene. Altrimenti lasciate stare EASY e attaccate il piccolo al seno più possibile finché non arriva la montata. A quel punto entrate a regime con EASY.

Tanto lo so che adesso state li con l’orologio in mano a controllare i vostri orari. Allora vi rimetto qui un po’ di parole chiave: circa, mediamente, più o meno, approssimativamente, ad occhio e croce, o come diciamo a Roma: famo a capisse.

L’ultima cosa che sento di dovervi dire: la routine verrà stravolta più o meno sempre, ma anche qui dipende dai bambini:
– ogni volta che si ammala
– ogni volta che mette i denti
– ogni volta che viaggiate
– ogni volta che avete una visita
– ogni volta che uscite a cena
– ogni volta che ha un salto di crescita (leggete sui salti di crescita)
Però se il bambino è abituato a seguire la routine EASY sarà facilissimo ritornare a regime una volta passato il fattore di disturbo.
Tutto chiaro?

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307 thoughts on “La routine secondo Tracy Hogg da 0 a 6 mesi: That’s EASY!”

  1. grazie Lara, stavo pensando anche io di iniziare a svegliarlo alla mattina verso le 7.00-7.30, magari anticipando di una mezz’oretta la nanna alla sera.

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  2. Così in pratica la rimetto giù per il sonnellno alle 9-9,30, quando si sveglia fa la merenda, riesce anche a fare il pranzo e quando è cambiata si va a letto di nuovo. 🙂

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  3. Ciao Erika, forse io sono un generale però la mia tatina la sveglio sempre alla stessa ora, cioè alle 7 tutte le mattine.
    Poi nei sonnellini si regola da sola, ma così ho fatto sempre- e faccio tuttora- bene.
    Anche per programmare i miei impegni!

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  4. grazie Francesca!! solidarieta’ per la nottataccia.. forse prima o poi riusciremo a dormire una notte intera!!!!!!!!!!!!!!!!

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  5. erika cara, penso che gli orari del tuo Fionzilla siano più che accettabili! il mio Bibo che ha quasi 8 mesi fa 2 sonnellini, uno al mattino di 1 ora e mezza circa (dalle 10.30 alle 12 più o meno) e l’altro al pomeriggio sempre della stessa durata, ma l’orario in cui si addormenta varia molto da giorno a giorno a seconda del suo umore e di quanto è stanco, e cmq oscilla tra le 14.30 e le 15.30 (è capitato anche che prendesse sonno alle 16 passate!). la sera lo porto a leto alle 21 circa e magari dormisse tutta la notte!!!! proprio stanotte l’abbiamo passata quasi tutta in bianco perchè Bibo si lamentava di continuo (non ho ancora capito perchè!) e stamattina sono distrutta…

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  6. Si, se si sveglia alle nove, metto giu di nuovo alle 10.30 tira fino a mezzogiorno… Grazie, vado subito a vedere il post sui sonnellini. E intanto spero Fionzilla mi grazi con un’altra nottata di sonno intera (sarebbe la seconda da quando e’ nato).

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  7. Ma Serena in realta’ non so neppure io se sia un problema!!! Normalmente si svegliava prima al mattino, di conseguenza facevo in tempo a afrgli fare un sonnellino, spuntino, giochi, pranzo, giochi e poi a letto non piu tardi delle 13.30, nanna fin verso le 15.00-15.30 e poi via fino alla nanna notturna verso le 20.30-21.00 max. Ora si sveglia piu tardi alla mattina e si stanca dopo, di conseguenza il pisolino numero due scivola al pomeriggio tipo verso le 15.00 con conseguente risveglio verso le 16.00-16.30 e prima delle 20.30 nn lo metto giu’ perche’ tra merenda, giochi, cena e bagnetto l’orario e’ cmq sempre 20.45-21.00. Lui nn e’ nervoso pero’ se prima si addormentava alla mattina e al pome in 5 minuti ora ci mette anche 20 minuti e a volte penso che magari nn sia cosi stanco come penso. nn so, mi sembra di stravolgergli un po’ tutti gli orari e le abitudini e ho letto che cmq verso i 9-10 mesi potrebbero iniziare a nn avere piu’ bisogno di due riposini e magari sarebbe meglio sacrificare quello della mattina in favore di uno magari un po’ piu’ lungo al pomeriggio. chiedo consiglio a chi ci e’ gia’ passato, come avete fatto a capire che era ora di togliere un riposino, se anche a voi i tempi si sono dilatati cosi tanto e se qualcuna di voi arrivava a metterli a letto anche verso le 15.00. Grazie!

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  8. Ciao ragazze! Intanto un salutone a tutte, poi volevo chiedere un consiglio circa la routine dei vostri bamboli tra i 9 e i 10 mesi, in particolare i pisolini durante il giorno. Noi abbiamo superato quasi indenni sia i denti sia la rivoluzione del gattonamento, nel senso che Fionzilla per quanto sempre iper attivo ha sempre dormito un’oretta e mezza al mattino e un’oretta e mezza al pomeriggio, poi dalle 20.30 alle 7.30(continua a svegliarsi di notte, ma siamo passati a solo 1 max due risvegli quindi va di lusso!!). Ora si sveglia anche verso le 8.30 – 9.00 ed e’ nuovamente stanco dopo un oretta e mezza. io lo metto a letto, si dimena un po’ piu del solito ma poi dorme. il problema e’ che in questo modo mi slittano tutti gli orari. quando si sveglia e’ ora di pranzare, poi giochi e poi lo rimetto a letto a volte anche alle 15.00 e dorme solo un’oretta. la domanda e’, quando avete iniziato a togliere una delle due nanne durante il giorno? e di quanto hanno bisogno piu’ o meno di dormire dai 9 mesi in poi durante il giorno?? pensate possa essere troppo presto per cercare di eliminare il pisolino della mattina nel tentativo di farne uno dopo pranzo di un paio d’orette??

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    • @Erika scusami ma non ho capito una cosa. Quale è il problema se si sveglia quando è ora di mangiare? Come al solito non si può rispondere alla domanda di quanto hanno bisogno di dormire a 9 mesi, ma mi sembra un po’ presto per passare ad un unico sonnellino. Entrambi i miei figli a quell’età ne facevano ancora 3 di sonnellini ( e 12 ore notturne, ma non senza sveglie eh!) Puoi provare a spiegare meglio il problema?

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  9. @barbara, io sono pugliese e anche qui il cibo è una, per così dire, “fissazione” e la fame è considerata la prima causa di risveglio notturno, in primis dal mio compagno che appena il Bibo fa un lieve gemito corre a preparargli il biberon! almeno quando allattavo ero io a controllare il cibo, ora inevece prima il mio compagno mi chiedeva se era il caso di dargli da mangiare se si svegliava di notte, ora da un paio di giorni prende iniziativa e fa da solo…ah, i papà moderni 😉 quindi, per toglierli il latte notturno devo prima convincere la mia dolce metà che Bibo di notte NON HA FAME e che un bimbo che ha 7 mesi e mezzo e pesa 9 kg e passa NON è denutrito

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  10. @Barbara …si Barbara, mi sa che è proprio cosi.. ogni volta che piangono i bambini si pensa subito alla fame.. io sono sarda e qui in sardegna l’ho notato tantissimo..!! Ho visto nonne che sdraiavano i nipoti neonati e gli bloccavano il biberon con degli strofinacci i modo tante che anche da soli potevano sempre ciucciare.. perchè loro dicevano che avevano sempre bisogno di mangiare e siccome ogni vlta mangiavano troppo poco per non farglielo mai mancare lo lasciavano a loro disposizione.. questi bambni ciucciavano e si addormentavano e mi sentivo dire.. vedi?? No hanno abbastanza forza per mangiare si stancano e si addormentano… aiuto…!!! Poi vomitavano.. chissà come mai… non so se sono riuscita a spiegarmi bene!!Io l’unica spiegazione riesco a darmi è che avendo vissuto un periodo di guerra dove probailmente è venuto a mancare il cibo per tutti e quindi i problema principale prima era quello forse si sono tramandate l’idea che si piange solo per fame…!!!poi ripeto i miei figli dall’età di un mese non fano poppate notturne, e sono belli in forma!! Quindi non potrei pensare altrimenti!!

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  11. @Francesca, Serena, ovviamente se Bibo riesce a riaddormentarsi senza ciucciare nulla è meglio. Io sono stata fortunata per il fatto che TopaGigia non si sia abituata al bere notturno, ma beve un bel pò prima di andare a dormire e quindi è comunque ben idratata. Ha il ciuccio a portata di mano (ma ora è grande e può maneggiarlo da sola) quindi se si svegliucchia di notte fa da sola.
    Una domanda provocatoria: ma è tipico delle mamme mediterranee, per non dire italiane, che il primo pensiero sia che la causa di tutti i mali sia il cibo? Ok che quando si passa dal mangiare notte e giorno al mangiare solo di giorno servano degli aggiustamenti, ma mi sembra che qui ci preoccupiamo del cibo molto più che del resto. E’ solo una mia impressione?

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  12. grazie serena e grazie barbara,proverò gradualmente a sostituire il latte notturno con camomilla/acqua sperando che perda l’abitudine di mangiare di notte.
    cmq il Bibo credo che mangi a sufficienza di giorno, fa 2 pasti solidi a pranzo e a cena, al massimo nel semolino della sera oltre alle verdure e olio potrei aggiungere il formaggino al posto del cucchiaino di parmiggiano.
    @Serena mi è sembrato di capire che devo avere moooolta pazienza 🙂 e vabbè, fa parte del gioco di essre genitore !

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    • @francesca come Elisa sono anche io contraria a dargli qualcosa di zuccherato, soprattutto se come dici, mangia bene di giorno. Opterei per dell’acqua e per aumentare le calorie di giorno C’è un però. Se decidi di dargli dell’acqua fai attenzione che non si instauri il meccanismo per cui ogni volta che si sveglia vuole bere per potersi riaddormentare, il che invece di diminuire le sveglie le farebbe aumentare. Insomma, l’ideale sarebbe di non dargli niente la notte, e cercare di riaddormentalo senza acqua, se ci riesci. E quindi, di nuovo tanta pazienza; ma questo lo sai già 😉

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  13. Scusate, naturalmente questo è per gestire i risvegli notturni. Per il resto sono completamente d’accordo nell’aumentare l’apporto calorico di giorno, con porzioni più abbondanti se il bimbo le accetta o con condimenti tipo quelli che avete suggerito voi.

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  14. @Elisa, si, lo so. Noi però abbiamo scelto di usare un pò di sale comunque (solo nelle pietanze senza parmigiano) e un pizzico di zucchero.
    Ovviamente dopo 294238573052730 p***e mentali che ti risparmio.
    Ovviamente il mio era solo uno dei tanti consigli possibili, ma bisogna evitare il latte la notte perchè altrimenti sei da capo a dodici e ripeto che se Bibo è in forma un pò d’acqua dovrebbe bastare. Altrimenti, bisogna trovare qualcosa di leggermente nutriente che possa stare nel biberon a portata di mano immediata.

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  15. Scusa, Barbara, io non consiglierei bevande zuccherate. Lo zucchero ai bambini sarebbe meglio non darglielo addirittura nei primi 3 anni di vita, così come il sale del resto (e concordo con quello che scriveva da qualche parte Serena sul parmigiano). Certo si possono fare delle moderate eccezioni, ma la tisana zuccherata tutte le notti non è buona cosa, neppure per i denti.

    Sui ritmi di sonno dei bambini si potrebbero scrivere papiri. Non sono tutti uguali e a volte c’è poco da fare, occorre attendere. Però, sì, puoi provare a dare di giorno qualcosa di più sostanzioso. Hai mai provato la crema di mandorle come condimento? Più leggera del burro, ricca di proteine vegetali e calcio. Anche il latte di mandorle, se piace.

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