Ci sono diversi studi che mostrano che i bambini, di qualsiasi genere e tipo ed età, traggono giovamento dal seguire una routine organizzata durante la giornata. E infatti persino negli asili e nei nidi, si sta molto attenti a seguire delle routine precise.
Tracy Hogg basa tutto il suo metodo su una routine di eventi da ripetersi sempre nello stesso ordine durante la giornata. Non è certo l’unica a proporre di seguire una routine regolare, persino il terrore di tutti i bimbi, il “terribile” Estivill sostiene che ai bambini piace sapere cosa aspettarsi, e consiglia di ripetere sempre la stessa procedura prima della nanna.
Certamente ci sono quei bambini che vi si adattano più facilmente e quelli che sembrano fare di tutto per andare al loro ritmo, e a volte risulta difficile trovare una routine che vada bene per tutti. E questo è forse il vantaggio del metodo di Tracy Hogg, la sua flessibilità e possibilità di adattamento al temperamento del bambino, e nel limite del possibile alle esigenze della famiglia.
La routine proposta da Tracy Hogg infatti, non è una tabella di marcia con orari precisi da rispettare, ma una ripetizione di eventi in un ordine prestabilito, che permette a bambino e mamma di sapere con esattezza quale è il prossimo passo (parlo di mamma, e non di papà, perché sto assumendo che i primi mesi ci sia il papà con il bimbo, ma in realtà è una assunzione totalmente scorretta e se dovesse passare di qui qualche papà, chiedo venia per questa generalizzazione).
Per aiutare i genitori a ricordarsi come procedere, Tracy Hogg ha introdotto l’acronimo E.A.S.Y. (ossia facile in inglese)
E. come EAT, ossia mangiare, è il punto di partenza. Come dire che con la pancia piena si ragiona meglio. Prima cosa che si fa appena svegli è quindi quella di allattare il piccolo.
A. come ACTIVITY, ossia attività. Una volta riempita la pancia, abbiamo bisogno di un po’ di movimento per aiutare la digestione prima di poter tornare nel bel mondo dei sogni. Il tipo di attività (e la durata) dovrà naturalmente essere commisurata all’età del bambino.
S. come SLEEP, ossia dormire. Un sano sonno ristoratore prima di ricominciare tutto da capo.
Y. come YOU, ossia tu, mamma, che ti dedichi interamente al tuo piccolo, ma che hai bisogno di prenderti cura anche di te stessa. E infatti mi viene da chiederti: ma ti sei pettinata stamattina???
Ovviamente la domanda nasce spontanea: si, ma quanto dura ogni parte? Se siete tipe come me, in cerca di certezze nella vita, allora la risposta non vi piacerà, perché è una di quelle che lascia troppe zone grigie. Infatti la risposta è: quanto basta. Perché in realtà la verità è che ogni bambino è diverso e ci sono quelli con un orologio biologico dentro di quelli che non si scardinano neanche con le bombe. Il trucco infatti non è quello di imporre un ritmo al bambino, quanto quello di trovare un ritmo insieme al bambino, prendendo in considerazione prima di tutto i suoi bisogni, e usare l’eventuale margine per tenere conto anche dei propri bisogni di adulti.
Partiamo quindi dai suoi bisogni.
Mediamente i bambini al di sotto dei 3 mesi hanno bisogno di essere allattati ogni 3 ore circa, mentre i bambini al di sopra dei 3 mesi possono essere allattati ogni 4 ore circa. Il tempo tra l’inizio di una poppata e l’inizio della successiva è quello che segna la durata di un ciclo EASY.
Attenzione, avete notato che ho usato le parole: circa e mediamente? Potrei aggiungere più o meno a proposito del passaggio da 3 a 4 ore, perché non è certo una cosa che uno cambia da un giorno all’altro, ma un processo che avviene più o meno spontaneamente intorno ai 3 mesi, circa.
Ma insomma come funziona questa routine EASY?
Facciamo un esempio pratico. Supponiamo che Luigino (7 settimane) si sveglia alle 7 del mattino, e venga allattato. Diciamo che la poppata dura ad esempio 30-45 minuti (a proposito, lo allattate da entrambi i lati o da una parte sola? Leggete qui: Ecco perché allatto da un lato solo). Poi si tira su e gli si fa fare il ruttino. Si fanno un po’ di coccole e poi ci si organizza per il cambio del pannolino. Nel momento topico lui vi annaffia con la sua pipì santa. Voi iniziate con i vostri sproloqui preferiti, tamponate la pipì alla meno peggio, gli mettete un nuovo pannolino, lo cambiate interamente, mentre gli cantate una canzoncina. Attaccate la giostrina, e intanto vi cambiate voi (se siete fortunate). A quel punto guardate l’ora e vi accorgete che siete arrivati alle 8.30 circa. Non era esattamente quello che avevate pensato quando avete letto la A di Activity, vero? A questo punto dovete fare attenzione ai segnali che vi lancia vostro figlio (leggete il post sul sonno secondo Tracy Hogg). Appena inizia a sbadigliare, è il momento di togliere tutto e portarlo nella sua stanza. Abbassate le luci, tenetelo in braccio e cantate la ninna nanna. Poi gli date un po’ pacche sulla schiena pat pat e sh sh sh lo mettete a dormire. Il tempo di addormentamento in media dura almeno 20 minuti. Sempre in media, perché ci sono bimbi che si addormentano in 10 minuti e quelli che hanno bisogno di 45 minuti. Rimanete li con lui finchè non è andato nel mondo dei sogni.
A questo punto se tutto va bene dormirà per 45 minuti circa. Questo significa che avete 45 minuti di tempo per voi (si, sto parlando di Y come You!) Ho detto se tutto va bene. Ma in questo post facciamo questa ipotesi, dai (altrimenti andatevi a leggere: Tracy Hogg risolve i vostri problemi di sonno).
Quando si sveglierà saranno circa le 10, e quindi è arrivato il momento di iniziare un nuovo ciclo EASY.
La routine di un neonato da 0 a 3 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:
7:00 Sveglia e poppata
7:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
8:40 inizio addormentamento
9:00 lui dorme e te ti riposi
10:00 Sveglia e poppata
10:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
11:40 inizio addormentamento
12:00 lui dorme e te ti riposi
13:00 Sveglia e poppata
13:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
14:40 inizio addormentamento
15:00 lui dorme e te ti riposi
16:00 Sveglia e poppata
16:45 Attività (cambio di pannolino e poco più)
17:40 inizio addormentamento
18:00 lui dorme e te ti riposi
19:00 Sveglia e poppata
19:45 attività (bagnetto serale?)
20:00 nanna per la notte
22:00 poppata in semiveglia
Durante la notte il neonato deve essere allattato nel sonno (sempre ogni 3 ore circa), o comunque al minimo di interazione possibile. Se dovete cambiargli il pannolino fatelo tenendo la luce bassa, al semi buio, e cercate di non fargli fare nessun genere di attività. Non cantate ninna nanna, non accendente musichette, non fate nulla che possa svegliarlo interamente. Se il neonato di poche settimane non si sveglia da solo per mangiare, bisogna svegliarlo al massimo dopo 4 ore, per evitare che si indebolisca troppo. Questo èvero soprattutto nelle prime settimane, prima che l’allattamento riesca ad ingranare per bene. Può succedere che alcuni bambini sono troppo deboli per svegliarsi da soli, e meno mangiano più diventano deboli. E poi a voi vi vengono le paranoie sul vostro latte che invece non c‘entra proprio nulla. Quindi svegliatelo per mangiare!
Questa raccomandazione vale anche di giorno. La flessibilità del metodo di Tracy Hogg permette di anticipare una poppata di mezzora se si sveglia un po’ prima e non si riesce a farlo riaddormentare, oppure ritardarla se dorme un po’ più a lungo. Il passaggio da una fase alla successiva è infatti dettato in qualche modo dai segnali che lancia il bambino che sono ben diversi in caso di fame, sonno o dolori.
Che succede intorno ai 3-4 mesi? Succede che il bambino è più grande, riesce a mettersi più latte nello stomaco in meno tempo, e inoltre non ha più bisogno di mangiare troppo di frequente, e riesce a rimanere sveglio un po’ più a lungo. Come conseguenza la routine EASY si modifica leggermente su cicli di 4 ore circa.
La routine di un neonato da 3 a 6 mesi circa sarà quindi, più o meno, approssimativamente, forse, simile a questa:
7.00 poppata
7.30 attività
8.30 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
11.00 poppata
11.30 attività
13.00 sonnellino di circa 1 ora e mezza/2 ore
15.00 poppata
15.30 attività
17.00 sonnellino solo se mostra di avere sonno mezzora/45 minuti circa
19.00 poppata
20.00 a letto per la notte
21.00 poppata ravvicinata in semiveglia
23.00 altra poppata ravvicinata in semiveglia
La routine EASY può essere applicata fin dai primi giorni di vita del bimbo, se la montata lattea ha funzionato bene. Altrimenti lasciate stare EASY e attaccate il piccolo al seno più possibile finché non arriva la montata. A quel punto entrate a regime con EASY.
Tanto lo so che adesso state li con l’orologio in mano a controllare i vostri orari. Allora vi rimetto qui un po’ di parole chiave: circa, mediamente, più o meno, approssimativamente, ad occhio e croce, o come diciamo a Roma: famo a capisse.
L’ultima cosa che sento di dovervi dire: la routine verrà stravolta più o meno sempre, ma anche qui dipende dai bambini:
– ogni volta che si ammala
– ogni volta che mette i denti
– ogni volta che viaggiate
– ogni volta che avete una visita
– ogni volta che uscite a cena
– ogni volta che ha un salto di crescita (leggete sui salti di crescita)
Però se il bambino è abituato a seguire la routine EASY sarà facilissimo ritornare a regime una volta passato il fattore di disturbo.
Tutto chiaro?
@Francesca, purtroppo Serena ha ragione, è molto soggettivo. E il più delle volte non dipende dalla fame, o meglio dipende da una alimentazione diciamo disorganizzata (o se preferisci leggi non ottimale) durante il giorno. TopaGigia ha cominciato a fare tutta la notte di fila a 9 mesi (si, lo so, non odiatemi, a me già sembrava tardi perchè mia mamma continuava a ripetermi che io già a due-tre mesi spesso mi facevo le 12 ore di fila anche se lei si addormentava e saltava la poppata delle 23…) dopo un mese di risvegli ogni ora, ora e dieci. Io ero distrutta e provai a toglierle gradualmente il nutrimento notturno dandole prima camomilla (che è zuccherata) per qualche giorno e poi acqua per qualche altro giorno. Questo le riempiva la pancia ma non la nutriva, e nel giro di una settimana-dieci giorni mi sono accorta che mangiava di più durante il giorno. Io ho dovuto fare il passaggio intermedio perchè lei era abbastanza sottopeso e avevo paura di toglierle troppo, ma se Bibo è in forma puoi provare direttamente con l’acqua. Se il nutrimento è sufficiente durante il giorno non dovrebbe sentire languore di notte non dovrebbe svegliarsi per quello (nota i condizionali però!!). Certo per quella decina di giorni è stata più difficile ma ne è decisamente valsa la pena. In bocca al lupo!
@Giulia visto???!??!? 🙂 In nostro aspirapolvere salvatore 🙂
@Serena, scusa se mi permetto però è anche vero che a volte i bambin si sveglian la notte per abitudine.. e magari non è fame.. la pediatra disse a una mia amica con lo stesso problema e con due gemelline di un anno..che visto la crescita regolare delle bambine etc..il risveglio notturno era qualcosa in piu che era rmasto alle bambine e le consiglio di sostituire il biberon con acqua o con il ciuccio.. se cosi non riusciva a superarlo le disse che prima o poi sarebbe passato da solo (entro i due anni).. dipendeva dalla sua pazienza in pratica.. perchè giustamente una mamma stanca che la mattina si deve alzare presto per lavorare alla fine dice.. tanto prima o poi e passa.. per ora ci passo sopra 😉
Il pediatra mi ripete che sono coliche, io davvero non so. Ho provato di tutto: ha tenerlo sulle spalle dritto, ha massaggiargli il pancino, ha tenerlo sulle ginocchia, ma è un lavorone!!!!!!!
Spesso poi con la colica non riesce ad addormentarsi e salta il sonnellino. Di notte poi è peggio: continua a voler mangiare ogni 3-4 h e non si riposa più perchè le colichine sono continue.
Ora proverò ad osservare meglio Guido e a fare come consigliato da Asia e Giulia. Grazie a tutte.
ho dinuovo bisogno di conforto! a 7 mesi e mezzo Bibo (che fa due pisolini di circa 1 ora e mezza durante il giorno) si addormenta alle 21.30 e sistematicamente comincia a lamentarsi verso le 3 di notte, a quel punto lo metto nel nostro letto e se si addormenta ok, altrimenti gli do un pò di latte dal biberon (volevo eliminare il latte notturno ma non ci sono riuscita) e lo faccio continuare a dormire con noi. chi mi dice quando “normalmente” i bimbi smettono di mangiare la notte e “cominciano” a dormire come si deve?
@Francesca i bambini smettono di dover mangiare la notte, quando riescono a mangiare a sufficienza durante il giorno, e questo è molto individuale perché ci sono bimbi che fanno fatica a saziarsi con i pasti, anche se solidi. Per questo puoi provare ad aumentare le calorie delle pappe, aggiungendo un po’ di burro o olio ad esempio o aggiungere un pasto durante il giorno, però non è una garanzia che funzioni. A dormire come si deve, nel senso senza mai svegliarsi la notte, il mio primogenito ha iniziato a 2 anni e mezzo, il mio secondo sembra, forse, (io però non ho detto nulla) che ci siamo ora a quasi 2 anni, se non è raffreddato, se non ha l’asma, se non sta male, se non ha avuto una giornata difficile all’asilo, eccetera. Insomma, porta pazienza! 😉
Anche io ho avuto un sacco di problemi coi ruttini, tanto col primo che col secondo. La soluzione per noi era tenerli tanto diritti in braccio. Col secondo non ho avuto mai pianti perché ho usato la fascia (non so se la cosa può essere adatta a te, io l’ho trovata molto comoda e una scelta felice per noi, sta a te). Tenerli a contatto col corpo della mamma offre tra l’altro un benefico massaggio al pancino, provvidenziale se sono coliche davvero. E, sempre se ti trovi a tuo agio, puoi fare tutto o quasi (ecco la doccia magari no) col bimbo impacchettato.
Il piccolino quando voleva dormire dormiva e non ha pianto davvero mai (cosa per me strabiliante visto certi pianti dei primi tempi del primo). Quando piangeva era perché stava davvero male, tipo un’otite a 6 mesi, e faceva una pena straziante proprio perché capivo che soffriva di qualcosa di grave.
Un bambino col ruttino da fare prova dolore, l’aria nello stomaco lo tormenta. Messo in posizione verticale è più facile che l’aria venga su, solo che ci vuole a volte il suo tempo e stare lì ad aspettare può essere noioso. Se questo gli disturba il sonno, poi al male per l’aria si aggiunge la stanchezza, davvero c’è di che piangere tutti!
Hai poi provato ad allattarlo in posizioni in cui il latte gli arrivi meno forte? tipo sdraiata sul fianco o addirittura tu stesa e lui sulla tua pancia? A volte ci può essere anche un problema col riflesso di emissione del latte troppo forte ed è più facile che si ingolfino.
Facci sapere. Comunque sappi che coi bambini passa tutto (col secondo lo sapevo ed ero più tranquilla anche per questo). Ciao,
Elisa
Asia, non ci crederai ma le nostre figlie si assomigliano.
Anch’io, come Asia, mi chiederei se sono veramente coliche, perchè nella maggior parte dei casi si tratta di qualcos’altro.
Anche nel mio caso si trattava dell’addormentamento. E anch’io usavo l’aspirapolvere :))))
Addormentare un bambino troppo stanco è un’impresa impossibile. Un’infinità di volte mi sono sentita dire, dopo aver fatto presente che dovevo addormentare la piccola, che non sembrava affatto una bambina che aveva sonno. Ma io avevo colto già un sacco di segnali. Se sbagliavo anche solo di 10 minuti erano urla disperate.
Ti chiedo se sono coliche perchè anche la mia pupetta piangeva e la pediatra mi diceva che poteva essere quello.. invece ossevandola mi sono resa conto che se perdeva il “primo sonno” ovvero se qualcosa la disturbava durandte la sua fase d’addormentamento.. non riusciva piu a riaddormentarsi.. o comunque ci metteva un po… all’inizio.. (ho un bambino di 15 mesi) non riuscivo a creare un ambiente adatto per farla addormentare perche il piccolo giocava e per tempismo ogni volta che lei chiudeva gli occhi gli cadeva un gioco o faceva qualche urletto e lei si risvegliava..allora passavo magari l’aspirapolvere in casa che la distraeva dagli altri rumori e si addormentava!! Potrebbe essere una scappatoia!!! 🙂
@Elena, sei sicura ce siano coliche? Non è che è solo difficoltà all’addormentamento?? Dopo che mangia prova a poggiarlo sulle tue ginocchia seduto e a muoverle delicatamente su e giu come per ballarlo.. e dandogli delle pacchette sulla schiena.. con la mia funziona.. perchè poggiandola sulla spalla non so percè ma forse non si rilasa abbastanza.. non preoccuparti se lo svegli… è peggio secondo me metterlo a nanna con il pancino pieno d’aria..!! Un abcio
Ciao a tutte,
ho bisogno di un consiglio. Guido adesso ha un mese e mezzo, soffre di coliche continuamente perchè pupa dal seno in modo frenetico ed ingoia anche tanta aria. Fino ad adesso puppava ogni tre ore, ora è un periodo che ha diradato le puppate. Inoltre subito dopo il pasto si addormenta e non riesco a fargli fare il ruttino.
Come posso fare? vorrei evitare di vederlo piangere 10-12 h il giorno.
Il pediatra mi ha dato il mylicon e l’alginor, ma la cosa non si attenua.
Quelle rare volte che la colica passa e lui si addormenta esausto, io lo lascio dormire anche se mi salta l’ora della poppata, casomai lo sveglio quando siamo sulle 4 ore o 4 ore e mezza che non mangia.Ma faccio bene?
Guido è il nostro primo figlio e non so come comportarmi, soprattutto vorrei che le coliche passassero veloci.
Accetto i vostri consigli ed aiuti di cuore, ciao.
Serena concordo.
Cara mammadisperata ilmio primo topino ora ha 15 mesi e sai quante volte si sveglia durante la notte? almeno 4 e tutto questo perchè sta facendo 4 premolari tutti insieme..M sembra di ricordare anche i tuo è nella stessa fase.. e allora non puoi prendere spunto ora dai suoi orare.. Cerca di tenere bel salda unaa routine ma se ha dolore ed è infastidito non puo andare tutto liscio.. il mio amore ama le pennette e i tortelni.. è un paio di giorni che me li rifiuta per esempioe sicuramente gli costa ma probabilmente ha troppo mal di denti.. Magari quello magari anche il fatto che tu hai introdotto la pappa e alra qualcosina cambia e il tuo bimbo un po cnfuso.. ma la mattina a che ora si sveglia?Provargli a dare un ritmo di 4 ore, sempre se lui accetta? Sei preoccupata che mangia di meno perchè? sta crescendo poco? L’alimetazione è un argomento delicato.. io no sono pediatra, però ti dico che la mia pupetta di due mesi fa 4 poppate al giorno di 180 gr l’uno ed è bella grassottella e lunghetta a percentili piu alti d lunghezza e peso 🙂 quindi vedi è una cosa soggettiva!!Non dargli il latte
la notte se non l vuole, vuole solo affetto e coccole.. anche perchè poi rischi che lui interpreti male il tuo messaggio. del tipo “la notte si mangia”!! Segui il suo ritmo.. prova a dargli la cena se ti fa sentire piu serena.. lo metti a nanna quando vedi chè è stanco.. nn fare troppi giochi stimolanti… la tv troppo alta per esempio può disturbarlo e agitarlo.. vedi cosa ti propone la notte! Se si sveglia può essere che nn abbia fame fagli due coccole.. in braccio e quando e felice e rilassato rimettilo giu.. se sta male stagli vicino e coccolalo.. se si sta addormentando lascialo.. ma tieniti sepre pronta per lui.. magari avrai una buona sorprese e facendo cosi scoprirai che quand passerà l mal di denti avrai un bibo che dormirà tuuta la notte 🙂 un abbraccio!!
Asia,Giulia, Elisa la discussione mi sembra sia un po’ uscita dai canoni di questo blog. Vi invito a calmare i toni e a rassegnarvi ad accettare il fatto che ognuna di voi segue uno stile materno diverso. A questo punto non ritengo utile entrare nel merito della discussione. Conto sulla vostra collaborazione. Grazie.
Mammadisperata, ti porto l’esempio del mio primo bimbo, non so se c’entra col tuol aso, pensaci tu, cara.
Nei suoi primi mesi aveva raggiunto i suoi ritmi. Ha festeggiato il terzo mese dormendo tutta la notte. Ogni tanto si svegliava una volta, non di più. Ho aspettato il sesto mese per introdurre i cibi solidi. Ha cominciato a svegliarsi più volte di notte piangendo anche disperato. I primi giorni non capivo, ero sconcertata. Poi ho pensato che potesse dipendere dal cibo solido che gli dava problemi al pancino. Ho tolto tutto e ripreso a dargli solo latte e lui da quella notte ha ridormito filato. Ogni 20 giorni ci riprovavo a mezzogiorno, e lui si svegliava, se no, denti a parte, dormiva. A 11 mesi per la prima volta ha mangiato a mezzogiorno e dormito tutta notte, a 12 ha mangiato mezzogiorno e sera e dormito. Ecco, io non voglio dire né ti auguro che la tuqa bimba abbia un pancino delicato come quello di mio figlio, però penso che per alcuni bambini il passaggio al cibo solido sia un grande cambiamento che scombussola. Fai dei tentativi. Prova a tornare qualche giorno agli schemi di prima, prova a sostituire gli omogeneizzati (roba poco nutriente, sai, meglio una mela freca grattugiata, una pera o una banana schiacciate) con delle centrifughe di frutta o di carota (il mio si beveva pure quella verde di zucchina!). Invece delle pappe di farina prova a dare l’acqua di cottura dei cereali. Coraggio che passa. Ciao,
Elisa
uff… ancora 🙁 io cambio idea solo semi si dimostra che non è cosi.. ma tu no me lo dimostri.. ma vedi che tu non ascolti i bambini e ti basi su quello che leggi… ascoltali i bambini che solo cosi li puoi autare!!!!Cavolooo ma ci vuole cosi tanto?Ascò ma mi vuoi anche psicoanalzzare???Però dai almeno tu mi fai ridere :-)))
Non hai capito, io non voglio convincere te, solo mostrarti una visione diversa delle cose. Sei tu molto giudicante nei confronti di ciò che non è in linea con i tuoi pensieri (e su questa tua rigidità – e da dove origini – forse ci sarebbe da parlare ore…).
Non ce l’ho con chi utilizza il metodo Hogg, solo sono cosciente che nasconde dei tranelli e voglio che si sappiano. Poi ognuno è libero di credere a ciò che scrivo oppure no. Io non costringo nessuno a seguirmi. Non ti immagini negli anni come io abbia cambiato prospettiva nei confronti dei bambini, continuando a leggere e scambiare opinioni con altre persone. L’importante è non arroccarsi sulle proprie convinzioni. Io non lo faccio. E tu?